Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GINA PANE, AZIONE SENTIMENTALE
Prima rannicchiata su se stessa e poi con braccio steso, bucato dalle spine del bouquet di rose.
Si infilza ripetutamente con le spine.
Soprattutto artiste donne: rapporto col corpo negato, veicolato, interdetto, condizionato pesantemente da sguardo maschile, norme sociali e comportamentali, indette da morale... ora rivendicano autonomia, libertà, in linea con le contestuali battaglie di rivendicazione femminista di emancipazione.
Urs Luthi, serie The Numbergirl, 1973
Anche gay.
Fisicità un po' androgina: esplora ugualmente i corto circuiti del desiderio, i sentieri proibiti di identità ibride, indefinite, che seducono e attraggono da un lato e respingono dall'altro... contestualmente alle coeve campagne di liberazione dei diritti civili da parte della comunità LGTP.
Battaglie storiche condotte dagli Stati Uniti: es. rivolta dello Stonewall.
Vito Acconci, Kiss Off, 1971
Sfida resistenza fisica del corpo a partire da...
morsi fisici sulla propria pelle. Anche nella Land art di Christo, l'idea dell'appunto, della pagina che rimane come documentazione delle performances realizzate. Qui l'artista si taglia con una lametta. Immagini e appunti che contestualizzano l'azione. Mordersi le mani come atto di pentimento / costrizione. Oppure: Vito Acconci, Signs, 1970. Lascia sulla propria pelle segni visivi di questi morsi inferti al proprio corpo. Pratiche che escludono il rapporto commerciale con il feticcio avvengono in spazi e vengono documentate; a volte sono gli stessi artisti a documentare il lavoro condotto. Le opere sono concepite per smaterializzarsi, sparire. Oggi ci si pone il problema di come conservare queste opere e musealizzarle (non c'è consistenza materiale, a parte la documentazione). Si parla di "rimessa in scena". Marina A.: le sue performance vengono rimesse in scena da artisti (sotto la sua regia). È rimasta anche la documentazione tecnica di questo. Componente anche emotiva, personale.Biografica... strettamente legata al vissuto degli artisti. A differenza di Happening alla Kaprow, che aveva componente di improvvisazione spontanea e programmata (in cui accidente era responsabile di esito dell'opera), qui c'è sempre regia preordinata e rigorosa, severa.
Su altro fronte, al contrario di ostentazione di nudità e sessualità di artisti come Ossuti e Vito Acconci, Gilbert e George seguono la più tradizionale visione del gentlemen inglese, nel suo completo, scegliendo normalizzazione di comportamenti socialmente accettabili per ripensare, in maniera a volte spiazzante (come performance del 1969) e mettere spettatore di fronte a imprevisto.
Gilbert and George, Underneath the arches, 1969, performance
Eccentrici e ricercati per loro eleganza, ma anche integrati ad un discorso ufficiale, borghese, un po' tradizionalista, in anni in cui ancora in Inghilterra omosessualità era delitto contro la morale, anche con ammende penali, pecuniarie.
Comminate a chi dichiarava un orientamento sessuale in tal senso.
Mise en sen meticolosa, attentissima al dettaglio… da cui ricava fotografie che indagano condizione umana rispetto a meccanismi e dinamiche sociali di accettazione, repulsione, accreditamento o confessione.
Sono tutte poetiche che hanno a che fare con società, comportamenti sociali e umani, che cercano di aprire una breccia dal perbenismo borghese fino al 1968 (poi sarà messo profondamente in discussione).
Comportamenti sociali più liberi, libertà sessuale anche al di fuori del matrimonio (chiedono movimenti giovanili), praticano nudismo (contestazione giovanile fine anni Sessanta e inizio anni Sessanta).
Noto per riproduzioni di soggetti famosi nella vita reale;
In Italia si muove all'interno di questi temi Ontani, bolognese, ancora vivente, noto per i suoi tabloid d'art.
foto ottenute a partire da messa in scena di repertorio iconografico proprio di tradizione occidentale (possiamo riconoscere iconografia di tante rappresentazioni analoghe nella storia di pittura o anche scultura sacra di età moderna, ma spesso ripensate in chiave irriverente ed irriverente)Luigi Ontani, Lapsus Lupus, 1973
Si fa fotografare come lupa capitolina
Fisicità, sessualità esibita e androgina, ai limiti del travestitismo.
Componente ludica e di gioco forte.
Critica radicale a fondamenti di civiltà occidentale: la lupa su cui si fonda mito di Roma, nascita e fondazione della città da parte di Romolo e Remo qui non è solo un uomo, ma nutre e accudisce (evidentemente non può allattare) due bambini, di cui uno di colore, spiazzando anche qui e ripensando radicalmente assetti valoriali consacrati e stratificatisi per secoli.
Mito tipicamente romano (vedi recuperi anni Trenta) dell'uomo maschio bianco, ariano, palestrato, soldato, marito.
padre che adesso è ribaltato rispetto alle sue premesse.
Joseph Beuys, I like America, America likes me, azione – performance presso la Performance a New York, nel 1964, al René Block Gallery
Chiese di essere trasportato dall’aereo che lo conduceva negli Stati Uniti in ambulanza in galleria, all’interno della quale, per giorni, rimase coperto dalla coperta di feltro e con un bastone in mano (definito da lui euroasiatico, in onore di popoli tartari che lo avevano soccorso) e un coyote, emblema di condizione ferina e animalesca della più autentica tradizione nord-americana (cane selvaggio per eccellenza del paesaggio americano), come atto di contestazione della guerra in Vietnam.
Nelle intenzioni dell’artista c’era intenzione di addomesticare, placare, riconvertire questo carattere feroce, rapace del coyote come predatore a condizione più pacifica di animale domestico.
Rivive la memoria di una tradizione francescana del santo poverello,
col suo saio che addomesticava il lupo, parlava agli animali e così rabboniva, placava, calmava – mettendo al riparo le parole comunità di riferimento – da istinti più feroci e distruttivi Il feltro si rinnova in questo impacchettamento (memoria surrealista e coeve azioni di Christo). Joseph Beuys, Homogeneous Infiltration for Piano, 1966, Parigi, Centre Pompidou Croce rossa (scenario sempre militare), che riattualizzano esperienza del suo incidente aereo. Questa sorta di protezione, di "bene culturale" ha futura memoria, prima della sua definitiva scomparsa. Poetica anche nutrita da istanze ambientaliste LA FINE DEL XX SECOLO, BEUYS Opera ambientale, fatta di prelevamenti della natura; residui, testimoni inermi della rovina e disfacimento del mondo Arte che si rendeva un po' criptica, ermetica, di non sempre facile soluzione. Il passaggio fra anni Settanta e Ottanta (decennio di più convinto e sistematico ritorno alla ricchezza: annidell'opulenza globale, che si caratterizzano per una sorta di ritorno all'immagine efigurazione, principio di riconoscibilità di soggetti e temi). Ritorno alla pittura, più tradizionale di medium artistici, anche se carichi di istanze di radicale contestazione (vedi iperrealismo americano, ad es.).
Chuch Close Robert, '73-'74, 1974, Acrilico e Inchiostro con grafite su Tela. Pittura che sfida fotografia, che si riappropria di sua vocazione mimetica di adesione piena e incondizionata nei confronti di realtà, ma di cui trattiene anche sentimento del negativo (umanità assestata su agi del consumismo; eppure fatta schiava di esso).
Daune Hanson, Tourists, 1970, New York, Hewlitt Bay Park. Sconfessione del mito del benessere americano, che impone vacanze, ma spesso di fronte a teste disinteressate, svogliate, non a proprio agio in questi circuiti, già appesantite da obesità propria di società ipertrofica, che ha perso di vista.
Salute del corpo in nome della corsa ai consumi (anche alimentari), parodia e denuncia di un modello di vita.
JOHN DE ANDREA, Model in repose
Rappresentazione di nudi femminili, spesso rappresentati ripiegati su se stessi; simboleggiano annichilimento, dolore…
Sensazione di spaesamento data dalla verosimiglianza.
Opera pittorica che sembra una foto
Negli anni Ottanta tutto questo porta a un pieno ritorno alla figurazione: evidente nel graffitismo o arte di strada, che inaugura la Street Art.
A partire da Keith Haring
Su piattaforme della metropolitana di New York.
Segno primitivo, linguaggio quasi geroglifico ma altamente illustrativo, prelevato da fumetti (Lichtenstein, Pop Art)
Si mette in scena la solita battaglia dell'uomo contro male, malattia… corsa alla felicità (era omosessuale, che aveva vissuto con disagio la sua condizione nella provincia da cui proveniva, per poi vivere liberamente il proprio orientamento nella città di New York; presto vittima di HIV.
Ci sono sempre serpenti nella sua pittura, che cercano di eliminare... o anche abbracci di amore, che sono una risposta al male incipiente).
KEITH HARING, Untitled
Arte abusiva, vista come vandalismo (poi cancellata).
Si tentava di includere accanto a pubblicità e comunicazione di massa lo scenario metropolitano.
Raggiungere l'uomo qualunque nei luoghi della sua esistenza quotidiana.
Presto anche questo si iniziò a tesaurizzare... rivenduti anche nottetempo presso alcuni galleristi... istituzionalizzazione del graffitismo.
Gli furono commissionati alcuni orologi Swatch. In quegli anni erano un must-have.
Modelli di plastica, di scarso valore, arricchiti da decorazioni di artisti.
Trattini intorno a figure: radiazioni che si propagano intorno a vita umana (Chernobyl).
Serpente intorno a figure (evocazione puritana, torna ossessivamente).
Lavora in periferia, in condizioni di clandestinità.
È scoperto da Warhol, che lo metterà sotto ala protettiva.
Garantendogli rapida e straordinaria carriera, in cui non mancarono riconoscimenti professionali o commerciali. Basquiat era originario di Haiti (padre haitiano e madre portoricana), aprendo riflessione sulla America delle minoranze, che - da adesso - iniziano a richiedere a gran voce spazio anche politico di azione, in un contesto in cui sono stati sempre subalterni, scarsamente rappresentati sia a livello politico che della classe dirigente.
Pittura bruta, graffita, sporca, irriverente, accidentata. Si è parlato di Bad Painting, con riferimento ad anti-professionale, outsider del sistema dell'arte, che adesso rivendica uno spazio per sé.
TRANSAVANGUARDIA
In Italia... transavanguardia, forse ultimo grande momento di partecipazione al dibattito internazionale di natura nazionale, da parte del nostro Paese. Nel 1979 pubblicò sul (rivista che aveva propiziato il raggruppamento di arte povera, un decennio prima, proiettandola a livello internazionale)