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MERISTEMI APICALI:
I meristemi apicali sono situati all'apice del fusto e della radice. Le cellule hanno forma poliedrica e spazi intercellulari assenti o ridotti.
MERISTEMI LATERALI:
I meristemi laterali sono situati parallelamente alla superficie degli organi in cui si trovano. Le cellule derivano da cellule già differenziate, in genere parenchimatiche, che riprendono a dividersi. I principali meristemi laterali sono il cambio cribro-vascolare e il fellogeno (o cambio subero-fellodermico). Sono entrambi meristemi con attività dipleurica (danno origine a tessuti differenziati sia verso l'interno sia verso l'esterno della pianta).
MERISTEMI INTERCALARI:
Le cellule dei meristemi intercalari si dividono attivamente in posizione lontana dal meristema apicale. Questi meristemi determinano una crescita in lunghezza, come si verifica a livello degli internodi in molte monocotiledoni.
MERISTEMI AVVENTIZI:
I meristemi avventizi si sviluppano a seguito di traumi subiti dalla pianta.
pianta ma possono formarsi in posizioni diverse da quelle segnalate. Hanno un ruolo importante nella cicatrizzazione. A.A. 2021-202236 Biologia Vegetale e Botanica Farmaceutica:
TESSUTI ADULTI
I tessuti adulti derivano per differenziazione dei tessuti meristematici. Le cellule meristematiche, terminata la divisione cellulare, iniziano un processo di differenziamento che dipende dalla loro posizione finale nell'organo in via di sviluppo. La specializzazione morfologico-funzionale dipende dalla posizione della cellula e non da un destino prestabilito.
Esistono diversi tipi di tessuti adulti:
- Parenchimi;
- Tessuti di rivestimento;
- Tessuti meccanici e di sostegno;
- Tessuti di conduzione;
- Tessuti secretori;
PARENCHIMA (tessuto fondamentale):
Il parenchima è il tessuto più diffuso nella pianta e morfologicamente meno differenziato. Questo tessuto, che può derivare sia da meristemi apicali che laterali, esplica tutte le attività metaboliche. Le
Le cellule parenchimatiche presentano pareti celluloso-pectiche in genere non molto ispessite, un grosso vacuolo e nel citoplasma contengono numerosi organuli.
Tessuti parenchimatici:
In base alle attività fisiologiche che assolvono si possono distinguere in:
- Clorofilliano;
- Di riserva;
- Acquifero;
- Aerifero;
- Parenchima conduttore;
- Parenchima di trasfusione;
Il parenchima clorofilliano (clorenchima):
Il parenchima clorofilliano è formato da cellule cilindriche, tondeggianti o lobate, con un grande vacuolo centrale, pareti sottili e ricche di cloroplasti. Tra le cellule ci sono ampi spazi intercellulari. Questo tessuto è abbondante nel mesofillo fogliare e nella zona sottoepidermica dei giovani fusti.
Il parenchima di riserva:
Il parenchima di riserva è formato da grosse cellule con pareti sottili e piccoli spazi intercellulari. Questo tessuto ha la funzione di accumulare, conservare e fornire diverse sostanze. Il tessuto parenchimatico di riserva
è localizzato in diverse parti del fusto (soprattutto in quelli ipogei come tubero, rizoma e bulbo), nelle radici, nei semi e nei frutti. La maggior parte dei tessuti parenchimatici di riserva va incontro a fasi di accumulo e dimobilitazione delle riserve, rappresentate da amido (parenchima amilifero, ricco di amiloplasti), proteine (parenchima aleuronico ricco di corpi proteici), lipidi (parenchima oleifero, ricco di oleosomi). Parenchima acquifero: Il parenchima acquifero è costituito da grandi cellule con il vacuolo molto sviluppato, ripieno di mucillagini. Esempio: foglie di aloe, in cui la droga è costituita da gelatina e viene lavorata per ottenere i diversi preparati base di aloe. Parenchima aerifero: Il parenchima aerifero presenta ampi spazi intercellulari, organizzati in canali, che permettono di portare ossigeno alle radici in piante acquatiche o insediate in suoli asfittici. Il parenchima aeriferoIl parenchima aerifero può svolgere, a volte, anche la funzione clorofilliana (clorenchima aerifero delle foglie) o di riserva (amido, grassi nei rizomi).
Parenchima conduttore: Il parenchima è formato da cellule allungate, con pareti generalmente sottili, disposte in file a sviluppo longitudinale o radiale, senza spazi intercellulari e con abbondanti punteggiature. Questo tessuto ha funzione di trasporto a media distanza.
Parenchima di trasfusione: Il parenchima di trasfusione è costituito da cellule che presentano parete e membrana cellulare con caratteristiche invaginazioni che determinano un notevole aumento della superficie di scambio tra ambiente intracellulare ed extracellulare. Questo tessuto parenchimatico è specializzato nel trasferimento a breve distanza dei soluti attraverso il plasmalemma ed è localizzato nelle foglie della gimnosperme e nelle strutture ghiandolari.
- Esterni: ricoprono le superfici degli organi, hanno funzioni protettive e regolano gli scambi gassosi fra interno ed esterno (epidermide, rizoderma, esoderma, sughero);
- Interni: formano barriere di isolamento fra i tessuti di uno stesso organo (endoderma);
EPIDERMIDE:
L'epidermide è un tessuto tegumentale esterno che ricopre l'intero corpo della pianta. L'epidermide è priva di spazi intercellulari ed è di norma monostratificata. Esistono piante in cui l'epidermide può essere multipla o multiseriata. In genere queste caratteristiche si trovano in piante che vivono in ambienti ventosi e aridi. Un esempio è la foglia dell'oleandro, che è costituita da 3 strati di cellule. Gli strati interni sono spesso costituiti da cellule più grandi rispetto alle esterne e funzionano come un parenchima acquifero.
Funzioni:
- epidermide:
- Impedisce una perdita incontrollata di acqua;
- Protegge la pianta da eccessive radiazioni UV;
- Prima linea di difesa contro patogeni;
- Richiamo per gli impollinatori (colore e profumo);
- Ruolo importante nella secrezione;
- L'epidermide è un tessuto eteromorfo in quanto presenta tipi diversi di cellule, in particolare:
- Cellule epidermiche propriamente dette;
- Cellule di guardia;
- Tricomi;
Le cellule epidermiche possono avere forma variabile e possono presentare invaginazioni. Le cellule epidermiche vanno incontro a modificazioni importanti, a livello di parete, legate alle funzioni di epidermide, come per esempio il deposito di cuticola e cere.
Cuticola: La cuticola protegge il tessuto dalla perdita d'acqua e dall'attacco dei parassiti. Lo spessore della cuticola è molto variabile. Si deposita sulla parete esterna della parete secondaria.
Così che le cellule dell'epidermide possano essere in comunicazione con le cellule dei tessuti sottostanti.
Cere: Si parla in questo caso di pruina, presente in piante o piante che vivono in ambienti esposti a radiazioni UV. La pruina è un polimero che permette di avere una peluria biancastra.
Stomi: Gli stomi sono costituiti da due cellule, le cellule di guardia, che a seconda del turgore del vacuolo assumono, grazie alla disposizione radiale della cellulosa a livello di parete, una conformazione che permetta l'apertura o la chiusura dello stoma. La camera sottostomatica si trova al di sotto dello stoma. Attraverso la camera sottostomatica e l'apertura stomatica, il sistema degli spazi intercellulari sottoepidermici comunica con l'ambiente esterno. A seconda dell'habitat, gli stomi possono essere disposti diversamente rispetto alla superficie dell'epidermide. Un esempio sono gli stomi sopraelevati rispetto alla superfice dell'epidermide.
piante. Possono essere presenti in piante che vivono in luoghi umidi. Gli stomi sono sopraelevati per evitare che entri un'eccessiva quantità di acqua quando la superficie dell'epidermide è bagnata. Nel caso di piante che vivono in luoghi aridi invece gli stomi si trovano all'interno di cripte stomatiche, che presentano peli che servono per evitare l'ingresso eccessivo di polveri (a causa del vento) che potrebbero occludere lo stoma. Stomi acquifere: Gli stomi acquiferi permettono l'uscita dalla pianta dell'acqua in eccesso. Questo avviene grazie a cellule chiamate idatodi, che si differenziano rispetto alle cellule degli stomi con funzione di collaborare nella fotosintesi, in quanto le cellule di guardia sono morte e prive di cloroplasti. Si formano molte goccioline sul margine fogliare che servono ad eliminare l'acqua in eccesso presente nella pianta. Questo fenomeno viene chiamato guttazione. Tricomi: I tricomi sono appendici epidermiche con funzioni diverse (in base alla loro forma e struttura) che possono essere presenti sulla superficie delle foglie, dei fusti o dei fiori delle piante. Possono avere funzioni protettive, come ad esempio difendere la pianta da predatori o da condizioni ambientali avverse, oppure possono avere funzioni di attrazione per insetti impollinatori. Alcuni tricomi possono anche produrre sostanze chimiche, come ad esempio oli essenziali o sostanze tossiche, che contribuiscono alla difesa della pianta.particolare funzioni di difesa). I tricomi possono essere mono o pluricellulari, semplici o ramificati, vivi o morti. Esistono due tipologie di tricomi:
- Peli o tricomi: origine epidermica;
- Emergenze: di origine epidermica e sottoepidermica;
Alcuni esempi di tricomi:
- Pelo lineare unicellulare: pelo caratteristico del cotone;
- Pelo lineare pluricellulare: cellule impilate le unesulle altre (es. geranio);
- Pelo ramificato: Hanno una funzione protettiva. Presenti su piante che presentano foglie con aspettovellutato;
- Pelo peltato: costituito da più cellule. Caratteristico di piante chevivono in ambienti secchi e ventosi, hanno una funzione protettiva (proteggono gli stomi dall'ingresso di polvere). Si trovano nellapagina inferiore delle foglie di alcune piante (es. ulivo);
- Peli secernenti;
- Pelo urticante: Presenta delle modificazioni dellaparete. La base, pluricellulare,
A.A. 2021-202239 Biologia Vegetale e Botanica Farmaceutica
è calcificata per dareresistenza al pelo. L’appendice unicellulare subiscesilicizzazione (ad un minimo contatto si spezza). L’apicedel pelo presenta un “contenitore” (può essere unapallina) che contiene la sostanza urticante;
Classificazione funzionale:
- Tricomi di protezione: costituiti da cellule morte e ripieni d’aria. Hanno paretisecondarie modificate, rese resistenti dal punto di vista meccanico. Alcuni peliservono per proteggere da una lunga esposizione ai raggi UV (soprattutto piante dimontagna);
- Peli aggrappanti e peli uncinanti: funzione di protezione, si attaccano agliindumenti;
- Peli peltati: presente nella pagina inferiore delle foglie di ulivo. Funzione diproteggere gli stomi da un possibile intasamento da polveri.