Es. noi siamo Homo sapiens
In tutti i viventi è possibile trovare soprattutto atomi di H (60%), O (25%), C (10%), N (2%).
Le funzioni di una molecola biologica dipendono da:
- tipi di atomi
- come si legano gli atomi, legame chimico
- dimensione della molecola
- forma geometrica
legami chimici def. sono le forze che tengono unite due o più atomi. Consentono la
formazione dei composti chimici (molecole). Ogni legame rappresenta una certa quantità di
energia potenziale. Si formano e si rompono grazie a reazioni chimiche. I legami chimici
vengono divisi in base all’energia che serve per romperli:
- legami forti: legame covalente, legame ionico
- legami deboli: legami a idrogeno, interazioni di van der waals
Quando i due atomi sono legati da legami forti la molecola sarà molto stabile. Se voglio
distruggerla devo formare energia.
Se ho legami deboli per far stare insieme quei due atomi ho dovuto fornire poca energia ed
è bastato poco per formare, tanto quanto basta poco per distruggere.
legame ionico
c’è un trasferimento di elettroni da un atomo all’altro. Un esempio è il cloruro di sodio (è un
legame forte a patto che non si metta nell’acqua dove la molecola si disgrega).
interazione di van der waals
Pur essendo legami deboli sono alla base dell’unione dei lipidi che servono per mettere
insieme le membrane biologiche. L’insieme del numero di interazioni può generare una forza
attrattiva considerevole.
legame a idrogeno
si forma e si rompe rapidamente. Sono i più frequenti tra acqua e viventi. Alcuni sono
responsabili della struttura tridimensionale del DNA. L’insieme del numero di interazioni può
generare una forza attrattiva considerevole.
acqua
Molecola polare, l’atomo di ossigeno con un legame covalente polare lega due atomi di
idrogeno. Gli elettroni non sono divisi in modo equivalente. Carica positiva parziale verso un
polo, carica negativa verso polo opposto. L’acqua in forma liquida è più pesante del
ghiaccio. E’ un perfetto isolante termico, serve molto calore per essere riscaldata (l’acqua
assorbe parte del calore mantenendo quella situazione di omeostasi a livello cellulare).
L’acqua ha un elevato calore di refrigerazione. Per tutti questi fattori è diventato l’elemento
chiave per la vita. Circa il 75% di una cellula è
costituito da acqua. La vita si è
sviluppata in acqua. Tutte le reazioni
biochimiche avvengono in ambiente
acquoso. E’ il più importante
solvente polare presente nei viventi.
Le reazioni biochimiche avvengono
in un piccolo intervallo di
temperatura. L’acqua è un
importante solvente.
Si parla di una molecola coesiva.
proprietà importantissima:
- tensione superficiale, legata
alla proprietà coesiva.
Si sa che l’origine della vita è avvenuta in mare grazie alla scoperta di alcuni fossili.
composti ionici
es. cloruro di sodio. In acqua la molecola interagisce con l’acqua si scioglie. I composti ionici
in acqua si sciolgono e sono chiamati composti polari. Il legame ionico in acqua diventa
molto debole.
composti apolari in acqua (molecole idrofobiche)
carboidrati
come gruppi funzionali abbiamo: z. gruppi ossidrilici + gruppo aldeidico\chetonico. I gruppi
funzionali conferiscono proprietà idrofiliche. Le funzioni dei carboidrati sono:
● fonte di energia primaria per le attività cellulari. es. glucosio
● fonte di riserva energetica. es. amido, glicogeno.
● marker
● costituenti degli acidi nucelici
isomeri strutturali def. gli isomeri presentano stessa formula dei monosaccaridi, ma diversa
disposizione spaziale dei gruppi funzionali intorno agli atomi di carbonio. Essi presentano
piccole differenze delle proprietà chimiche, grandi differenze a livello biologico e differenze
riconosciute dagli enzimi.
i carboidrati si dividono in:
- monosaccaridi, detti comunemente anche zuccheri, sono la forma più semplice di
carboidrato. Sono costituiti da uno scheletro carbonioso lineare di tre-sette atomi di
carbonio di cui uno porta il gruppo aldeidico, uno quello chetonico e gli altri il gruppo
alcolico. in base al numero di atomi di carbonio sono detti triosi o tetrosi. in base alla
presenza di un gruppo aldeidico o chetonico sono detti aldosi o chetosi. Sono polari
e facilmente solubili in acqua. I monosaccaridi a più di quattro atomi di carbonio si
trovano ripiegati su loro stessi in modo da portare il gruppo aldeidico\chetonico vicino
ad un gruppo alcolico: i due gruppi reagiscono tra loro formando un semiacetale o un
semichetale, per cui la molecola assume una struttura ad anello chiuso, formato da
5\6 atomi dette forme piranosiche. il gruppo semiacetalico che va a sostituire quello
chetonico\aldeidico viene detto gruppo glicosidico. La molecola in forma
semiacetalica non è planare, ma può presentarsi in due forme dette “a sedia” o “a
barca”. Il gruppo glicosidico può reagire con un altro gruppo alcolico, formando così
un acetale, il quale prende il nome di glicoside. Il legame che si formerà sarà dunque
un legame glicosidico e potrà presentarsi in due modi o alfa o beta in base al suo
In acqua i monosaccaridi non sono catene
orientamento rispetto al monosaccaride.
lineari e la molecola si chiude ad anello. I monosaccaridi vengono fosforilati subito
dopo l’ingresso nella cellula, la forma fosforilata non è poi in grado di uscirne però.
La forma fosforilata è la base di partenza per le reazioni biochimiche che avvengono
nella cellula. Attraverso i legami glicosidici i monosaccaridi possono unirsi a formare
oligo o polisaccaridi.
il glucosio è uno zucchero esoso, il più abbondante nelle cellule, che permette la costante
concentrazione mantenuta nel sangue. E’ una delle più importanti fonti di energia primaria e
componente fondamentale della respirazione cellulare.
tra i derivati dei monosaccaridi abbiamo:
1. deossizuccheri, componenti importanti dei nucleotidi
2. amminozuccheri, componenti importanti dei polisaccaridi
3. acidi uronici, componenti dei polisaccaridi
- disaccaridi (esempi lampanti sono maltosio, saccarosio, lattosio) sono costituiti
dall’unione di due monosaccaridi. Per il saccarosio ad unirsi sono una molecola di
alfa-glucosio con una molecola di beta-fruttosio tramite un legame glicosidico
(legame covalente). I disaccaridi sono composti altamente polari e possono essere
idrolizzati nei due componenti (due monosaccaridi) con l’aggiunta di acqua, per
esempio maltosio e lattosio sono idrolizzati durante la digestione. A partire da due
zuccheri uguali si possono creare diversi tipi di disaccaridi, per esempio due
molecole di glucosio possono costituire undici disaccaridi diversi, questo avviene in
base alla posizione del legame glicosidico.
- oligosaccaridi, formati da 2-10 unità di monosaccaridi uniti da legami glicosidici. Se
combinati con proteine possono dare origine alle glicoproteine, se combinati ai lipidi
possono dare origine ai glicolipidi.
- polisaccaridi, costituiti da tanti monomeri di zuccheri. Sono i più numerosi in natura.
Per ottenere un polisaccaride bisogna far reagire in successione n molecole di
zuccheri. Ogni molecola di zucchero è legata da legame glicosidico a formare
polisaccaridi con catene lineari oppure a formare polisaccaridi con struttura di tipo
ramificata. Sono fortemente polari. Possono essere:
● omopolisaccaridi: quelli dove tutti i monomeri sono identici
● eteropolisaccaridi: polimeri con zuccheri diversi (vale anche per isomeri
diversi).
i polisaccaridi possono avere diverse funzioni:
- riserva energetica, es.amido\glicogeno
- strutturale, es.cellulosa
- funzione di marker, un meccanismo in cui le cellule capiscono che stanno
interagendo con un’altra cellula dello stesso individuo oppure no. Questo grazie
all’analisi di molecole sopra la membrana plasmatica dell’altra cellula, le quali sono
piccole catene di oligosaccaridi. Generalmente gli oligosaccaridi sono ramificati e
sono sempre legati a lipidi (a formare glicolipidi) o proteine (glicoproteine). Classico
esempio di marker sono i gruppi sanguigni. Il tipo di marker sul globulo rosso
differenzia i vari gruppi sanguigni. Inserita dentro la membrana plasmatica c’è una
proteina detta carrier, che permette di riconoscere se il gruppo sanguigno è il mio
oppure no.
N.B Tutte le catene dei gruppi sanguigni sono uguali tranne l’ultimo zucchero.
tra i polisaccaridi abbiamo:
- amido: è un omopolisaccaride costituito da due monomeri di glucosio presente
esclusivamente nelle piante (funge da riserva energetica).Il glucosio si trasforma in
amido perchè il glucosio è una molecola idrofila e nella cellula richiama molta acqua,
perciò mantenere il glucosio libero porterebbe ad un eccessiva presenza di acqua
nella cellula che la farebbe esplodere. L’amido evita l’alterazione della pressione
osmotica. Sono presenti legami alfa-glicosidici. L’amido può presentarsi in due
forme:
● amilosio
● amilopectina
Tutti gli organismi hanno enzimi in grado di idrolizzare legami alfa-glicosidici dell’amido con
la successiva liberazione di molecole di glucosio.
- glicogeno (polisaccaride di riserva per gli animali). questo omopolisaccaride è
costituito da circa 30.000 monomeri di alfa-glucosio. i legami sono di tipo
alfa-glicosidici. i luoghi di accumulo tipico sono: cellule epatiche e cellule muscolari.
Nell’uomo sono presenti due reazioni una opposta all’altra:
● glicogenosintesi: la produzione del glicogeno
● glicogenolisi (distruzione), quando si è in carenza di glicogeno, è in grado di
staccare i singoli monomeri.
- cellulosa, è un omopolisaccaride formato da molecole dell’isomero beta-glucosio,
legami beta-glicosidici. la cellulosa è un polisaccaride lineare. A differenza dell’amido
la cellulosa non è solubile in acqua.Le molecole di cellulosa sono unite da legami a
idrogeno. gli animali non hanno mai sviluppato enzimi in grado di rompere legami
beta-glicosidici (la cellulosa non è fonte energetica). Gli erbivori riescono a
sopravvivere ingerendo solo cellulosa tramite la ruminazione, nell’intestino degli
erbivori poi sono presenti batteri simbionti i quali sono in grado di rompere il legame
beta-glicosidico.
simbiosi def. interazione tra due organismi che appartengono a specie diverse. L’interazione
può essere mutualistica (il fatto di interagire è vantaggioso per entrambi gli organismi).
- chitina, è un polisaccaride strutturale. è il costituente dell’esoscheletro degli
artropodi, anche
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