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MANGIMI
I mangimi sono fatti da diverse materie prime miscelate in mangimificio. Il mangime
complementare (<20-25% PG) fornisce nutrienti aggiuntivi agli animali integrando la
dieta di base. Il nucleo proteico (>25% PG) è un componente dei mangimi che
fornisce proteine concentrate
pellettati o sfarinati in sacchi o sfusi
I mangimi li troviamo e
RAZIONE
L’ingestione di sostanza secca SS nei ruminanti non è regolata dalla glicemia ma il
limite fisico all’ingestione è l’ingombro della razione, che è legato al volume delle
cellule non ancora degradate, e quindi alla quantità di NDF e alla sua lignificazione
Più sono giovani le cellule vegetali meno parete vegetale hanno, minor ingombro
produrranno, maggiore ingestione permetteranno. Invece le cellule mature sono
lignificate e ricche di fibre quindi permettono minore ingestione
Le primipare (= bovine al loro primo parto)
assumono meno SS perché: sono più piccole
e pesano meno, hanno il rumine meno
sviluppato e non sono ancora abituate ad
ingerire grandi quantità di SS
Per studiare una buona razione per bovine da latte bisogna conoscere i fabbisogni
alimentari (SS, UFL energia, PG, NDF), gli alimenti e usare diversi alimenti che
raggiungano i fabbisogni
Come si effettua il controllo di un buon razionamento delle bovine da latte:
1. Livello produttivo medio individuale (kg latte e % grasso)
2. Peso vivo medio
3. Ripartizione nei gruppi (Lead Factors)
4. Stima dell’ingestione
5. Stima dei Fabbisogni nutritivi
6. Disponibilità e analisi materie prime
7. Ottimizzazione Razione Teorica Razione Reale
8. Risposta degli animali cambio della razione
I fabbisogni nutritivi per la bovina da latte cambiano in funzione del livello produttivo
L'ottimizzazione implica la
ricerca della miglior soluzione possibile per un problema dato, in base ai vincoli su
fabbisogni nutrizionali della bovina e sulle materie prime disponibili mentre si cerca di
minimizzare i costi totali Razionamento = garantisce
che le bovine ricevano la giusta quantità di nutrienti per ottimizzare la produzione di
latte e per mantenere un buon stato di salute, minimizzando gli sprechi
Fasi preparazione razione: foraggi + concentrati + sottoprodotti mescolati tramite
(Unifeed)
il carro miscelatore corsia di alimentazione distribuzione ingestione
La razione influisce sulla quantità e qualità del latte!
Unifeed:
meccanizzazione completa di tutte le operazioni
miscelazione intima degli alimenti: alimenti secchi e umidi, grossolani e sfarinati
le bovine non selezionano
“piatto unico” = proporzioni rispettate in tutti i nutrienti
pesatura dei singoli alimenti = controllo
si può fare anche con alimenti secchi (anche con solo fieno e mangime in area
Parmigiano Reggiano, o in aree disagiate come la montagna)
Per le bovine che mangerebbero di più esistono gli autoalimentatori: unifeed base +
integrazione calibrata individuale
Primo tipo = meccanico
Ultimo tipo = controllato da computer: riconoscimento bovina, 1-10 somministrazioni
giornaliere, da 1 a 5 alimenti, cambiamenti giornalieri
Criteri per il razionamento:
- strategie dei gruppi
- sistemi di alimentazione: tradizionale (foraggi e concentrati separati) o Unifeed
(razione unica, pesata e controllata)
- 1. Body Condition Score
2. Produzione di latte
3. Fabbisogni Nutritivi (per bovine ad alta produzione o per bovine ad inizio
lattazione)
Suddivisione in gruppi in base a razionalizzazione, logistica, fisiologia:
1) vitelli – manzette – manze – manze gravide
2) vacche in asciutta (messa in asciutta e preparazione al parto)
3) vacche in lattazione
– bovine fresche (0-100d – da fecondare)
– bovine media produzione (già fecondate)
– bassa produzione (180d – fine lattazione)
BOVINI
BOVINO LATTIFERO
forma a tronco di cono con sezione ovale
mostra una spiccata femminilità bovina:
- testa sottile, collo allungato, occhi prominenti
- forme leggere, scheletro leggero, arti e piedi sottili ma
robusti
- pelle morbida e pastosa, ossa evidenti
- torace profondo, groppa ampia, orizzontale e quadrata
- mammella con attacco largo, molto sviluppata, vene superficiali evidenti, quarti
proporzionati
grande capacità digestiva con intensa attività metabolica e forte sviluppo degli
apparati respiratorio, circolatorio e mammario
BOVINO DA CARNE
forma a parallelepipedo, sezione rotonda = cilindro
spiccata grossolanità
“giogaia”
- testa piccola, collo corto e muscoloso, evidente
- forme rotonde, scheletro robusto, arti brevi
- addome e torace ampi, alto e fortemente arcuato, sterno
prominente per lo sviluppo dei muscoli pettorali
- garrese e dorso larghi, ossa non evidenti (muscolo e
grasso)
- cosce carnose, fino ai garretti, natica convessa
Classificazione delle razze bovine
Bovini taurini: classe Mammiferi, ordine Artiodattili, sottordine Ruminanti, famiglia
Bos taurus
Bovidi, sottofamiglia Bovini, genere , specie
Le razze bovine taurine deriverebbero tutte (per evoluzione, incrocio, selezione,
meticciamento, mutazione) da 4-5 ceppi, ormai estinti, a loro volta provenienti da un
Leptobos indicus
progenitore ancestrale comune ( ) vissuto in epoca pliocenica (oltre
2 milioni di anni fa)
I ceppi sono:
Bos primigenius
1. = antico uro selvatico, in Europa fino a metà del 1600. Grandi
dimensioni, manto rossiccio alla nascita e grigio a maturità. Corna grandi a sezione
circolare, forma di lira nella femmina e a semiluna nel maschio. Capostipite delle
razze macrocere (celtiche e podoliche)
Bos longifrons
2. = testa allungata e corna corte a sezione ellittica, diffuso nella
regione alpina. Capostipite della razza bruna alpina, delle razze normanne e
della frisona
Bos frontosus
3. = fronte larga e corna corte orizzontali. Capostipite delle razze
pezzato-rosse dell'Europa continentale
Bos brachiceros
4. = faccia larga ma corta e corna corte. Capostipite delle razze
locali svizzere e austriache
Bos akeratos
5. = (ceppo autonomo dubbio) acorne. Capostipite delle razze acorni
Bos indicus
Bovini zebuini: genere , specie . Le razze bovine zebuine deriverebbero
Bos nomadicus
tutte da un unico progenitore ormai estinto, il
Bos taurus Bos indicus,
La specie si accoppia con la specie generando individui
interfecondi che hanno dato origine alle razze tauro-indiche molto resistenti ai climi
Bison,
tropicali; e si accoppia con il genere originando animali poco fecondi, chiamati
Cattali; Bubalus bubalis
ma non si accoppia, per amissia, con la specie
Da altre teorie, sembra che l’uro si sia evoluto in India nel Pleistocene 2 milioni di anni
fa (alti 1,80m al garrese); da qui è iniziata la diffusione in buona parte del Paleartico
(Asia ed Europa) e del Nord Africa.
Di conseguenza, si differenziano 3 sottospecie di uro:
in Asia (Bos primigenius nomadicus)
1. circa 700.000 anni fa, da cui derivano i bovini
(Bos indicus)
indiani o zebù
in Europa e medio oriente (Bos primigenius primigenius)
2. circa 250.000 anni fa, da
(Bos taurus)
cui derivano i bovini taurini
in Africa (Bos primigenius mauretanicus)
3. senza derivazioni
Il processo di domesticazione dei bovini è quindi avvenuto due volte
indipendentemente, uno in India e l’altro in Mesopotamia, 9.000 - 9.500 anni fa. I
bovini domestici africani pare siano stati introdotti solo dopo la domesticazione delle
due sottospecie asiatiche e quindi sono incroci tra zebù e taurin
Definizioni
Razza = termine usato quando si fa riferimento a popolazioni selezionate di animali
domestici (es. razze equine, bovine, ovine, suine, canine, feline, avicole) per indicare
varietà che sono prodotte artificialmente e devono conservare determinati standard
Domesticazione = è il processo attraverso cui una specie animale o vegetale viene
resa domestica, ovvero adattata alla convivenza con l'uomo e al controllo da parte di
quest'ultimo. Per molte specie, la domesticazione ha comportato notevoli mutamenti
nel comportamento, nel ciclo di vita e nella fisiologia, ma anche la sopravvivenza
Miglioramento genetico = processo di modifica del patrimonio genetico (nei figli) al
fine di migliorare le caratteristiche utili all'uomo nelle specie coltivate o allevate. Tale
processo è spesso avvenuto in modo inconsapevole ed empirico attraverso la scelta di
fenotipi considerati migliori. Oggi, grazie alle moderne tecniche biotecnologiche, tale
processo può essere una combinazione delle osservazioni fenotipiche con le
conoscenze genotipiche rese disponibili dallo studio dei genomi
Genotipo = è l’insieme di tutti i geni che compongono il DNA (corredo
genetico/identità genetica) di un organismo o di una popolazione. Ogni gene, da solo o
in cooperazione, contribuisce in maniera diversa allo sviluppo, alla fisiologia e al
mantenimento funzionale dell'organismo
Fenotipo = è l'insieme dei caratteri osservabili, è il risultato dell’interazione tra
genotipo e ambiente
Il genotipo da solo non determina il fenotipo, ma interagisce con l'ambiente nel
determinarlo. Due individui con lo stesso genotipo non necessariamente hanno un
fenotipo identico: ciò è spiegato dall'epigenetica = attività di regolazione genica che
tramite processi chimici può modificare il fenotipo dell'individuo o della progenie,
senza alterare direttamente la sequenza nucleotidica
Produzione di latte in Europa oggi
Bovini, ovini, caprini e bufali producono 130 milioni di tonnellate di latte in Europa
oggi. Circa il 90% (115 milioni di t) è prodotto da 3 razze bovine: Frisona, Bruna e
Pezzata Rossa
Il rimanente 10% è prodotto da 80 razze bovine e da tutte le razze ovine, caprine
e bufaline Solo 16 razze bovine autoctone interessano la
trasformazione casearia: sono 1/5 delle razze munte in Europa e la loro produzione
incide per lo 0,7% sul totale prodotto in Italia
GRASSO: 3,5-5
PROTEINE: 3,5-4
FRISONA (o pezzata bianconera) Bos taurus longifrons;
originaria della FRISIA olandese, proviene da autoctona da
2000 anni (nel 1700 c’è stata una forte epidemia di peste bovina)
esportata con i coloni in USA dal 1600 al 1870. Selezione spinta verso la
produzione di latte infatti mostra netta differenziazione con razze da carne, a
causa di una forte selezione per ovviare a:
1. foraggi grossolani = selezione per alta ingestione
2. mungibilità = selezione sulla mammella
American Holstein Friesian
perciò nasce una nuova razza =
esportazione in Canada dal 1882
3. selezione a