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FREQUENZA).
Larghezza di banda o banda passante: Intervallo (Finf - Fsup)in cui il modulo della
risposta in frequenza rimane costante. Finf e Fsup Sono dette frequenza di taglio.
Valore di picco o picco di risonanza: massimo modulo della risposta in frequenza
normalizzato sul valore statico.
Pulsazione di piccolo di risonanza: frequenza corrispondente al picco di
risonanza. BIOPOTENZIALI
I segnali elettrici di origine biologica rappresentano le variabili biomediche che ,egli si
prestano ad un'analisi effettuata con strumentazioni di tipo elettrotecnico/elettronico.
È necessario un approfondimento sui meccanismi fisiologici che li generano e sui
relativi segnali effettivamente misurabili. I biopotenziali elettrici rappresentano il
risultato dell’attività elettrochimica delle cellule eccitabili. Queste cellule sono
caratterizzate da un potenziale di riposo ed un potenziale d’azione .
Sono cellule eccitabili :
- Le cellule muscolari (cardiache in particolare)
- Le cellule nervose ( neuroni )
- Cellule beta delle isole di Langherans.
Un scempio di cellula eccitabile è la cellula muscolare
cardiaca.
POTENZIALE A RIPOSO
In generale le cellule eccitabili mantengono una differenza di potenziale tra interno
ed esterno compresa tra -50mV e -100mV. L’interno è separato dall’ esterno grazie
alla membrana plasmatica di bassissimo spessore (-70mv-150 angstrom— alta
capacità specifica: 1mF/cm.
La permeabilità a riposo della membrana agli ioni potassio è circa 50-100 volte
superiore a quella degli ioni sodio. Gli ioni sodio vengono confinati all’esterno da
canali tensione-dipendenti e tempo-dipendenti e dalla pompa sodio-potassio
attraverso un processo che è attivo e che richiede fornitura di energia ATP .
POTENZIALE A RIPOSO : è principalmente dovuto al potassio
Equazione di Nernst:
n è la valenza del K+, le concentrazioni sono in moli/litro,
T=37 gradi Celsius.
Equazione di Goldman (1943) e Hodgkin e Katz (1949): Pi rappresenta la
permeabilità della membrana alla specie i-esima (cm/s).
POTENZIALE D’AZIONE
• Lo stato attivo della cellula eccitabile è quello in cui si
genera il potenziale d’azione.
• L’attivazione richiede uno stimolo adeguato cioè
qualcosa che provochi la depolarizzazione della
membrana al di sopra di una specifica soglia oltre la
quale la depolarizzazione procede auto alimentandosi.
• La generazione del potenziale d’azione dipende dalla
permeabilità tempo e tensione dipendenti della
membrana cellulare
• L’effetto della depolarizzazione include:
- incremento della permeabilità di membrana alla specie Na+ (aumenta la
conduttanza gNa per Na+)
- gli Na+ si precipitano dentro la cellula contribuendo ad incrementare la
depolarizzazione e la permeabilità alla specie Na+
STATO ATTIVO (DEPOLARIZZAZIONE)
Principalmente dovuto alla componente Na+ di Nernst
(gNa incrementa la tensione e superata la soglia crea un processo autorigenerativo)
La depolarizzazione non raggiunge ENa poiché gNa dipende anche dal tempo e gK
incrementa, in ritardo rispetto a gNa, creando un effetto iperpolarizzante (il potassio
esce riducendo il potenziale).
Cellula muscolare cardiaca (ventricolare)
- Rappresentazione qualitativa della depolarizzazione di membrana
1. Depolarizzazione
2. Plateau
3. Ripolarizzazione
Applicazioni
Applicazioni diagnostiche: EMG, ECG, ENG, EEG, ERG, EOG
Applicazioni terapeutico-riabilitative: Pacemaker, Defibrillatori, Stimolazione
muscolare, Functional Electrical Stimulation, Stimolazione del frenico
ELETTRODI PER BIOPOTENZIALI
Vengono utilizzati per la rilevazione di biopotenziali elettrici in procedure cliniche
estremamente diffuse quali ECG, EEG, EMG.
- Gli elettrodi vengono considerati veri e propri trasduttori perché, nonostante
non ci sia una reale trasformazione tra potenziale biologico e potenziale
misurato, esiste una sostanziale diversità nella modalità di trasferimento di
cariche all’interno del tessuto biologico (trasferimento ionico) e dell’elettrodo
(trasferimento elettronico).
- Questo aspetto non può essere ignorato nonostante nel caso ideale ci si
aspetti un trasferimento di cariche nullo all’interfaccia elettrodo-tessuto
biologico.
- In realtà, infatti, non è possibile evitare che una certa corrente scorra tra
elettrodo e tessuto biologico rendendo dunque rilevante la caratterizzazione
delle modalità con cui si realizza tale passaggio di corrente.
All’interfaccia tra elettrodo e tessuto biologico avvengono reazioni chimiche
(ossidazione e riduzione) il cui equilibrio è influenzato dal passaggio di corrente:
- dove I è la corrente che attraversa l’interfaccia
- e- sono gli elettroni
- C+ sono i cationi (ioni metallici positivi) in soluzione nel tessuto (elettrolita)
- A- sono gli anioni (ioni negativi) in soluzione nel tessuto che mantengono la
neutralità dell’elettrolita
Elettrodi di superficie (come l’Ag-AgCl):
• Utilizzabili per rilevazione e stimolazione
Adesivi usa e getta
Adesivi riutilizzabili (adesivo usa e getta + elettrolita)
• Utilizzati solo per rilevazione
A suzione (ventosa + elettrolita)
• Elettrodi di profondità (ad ago)
Elettrodi di superficie
Elettrodi a suzione (ECG);
Elettrodi a piastra;
Elettrodi a punte;
Elettrodi ad ago e filo (percutanei)
Filo di acciaio inox del diametro di 25-125 mm, utilizzato nei casi in cui l’ago risulta
troppo rigido
Microelettrodi
Diametro da 0.5 a 5 microm
Microelettrodo metallico: ago appuntito elettroliticamente
Microelettrodo di vetro: micropipetta riempita di un elettrolita
Elettrodi per stimolazione
• Nella stimolazione elettrica le correnti in gioco sono più elevate.
• Per evitare la diffusione di ioni metallici nel corpo occorre utilizzare pattern di
stimolazione a media nulla, cosicché l’integrale della carica netta entrante sia nullo.
TRASDUTTORI PER MISURE BIOFISICHE
Compiti e caratteristiche dei trasduttori:
• Trasformazione del segnale biologico in segnale utile (solitamente elettrico) per
successive elaborazioni, rappresentazioni, interpretazioni;
• Elemento critico di ogni strumentazione biomedica (interfacciamento tra strumento
e organismo);
• Caratteristiche statiche e dinamiche sono fondamentali nel determinare le
prestazioni dello strumento.
Fondamentale è la conoscenza delle diverse tipologie di trasduttori utilizzati nelle
strumentazioni biomediche.
Classificazione
Trasduttori attivi
Per funzionare hanno bisogno di una alimentazione (es.: potenziometri).
L’energia in uscita è ottenuta da una sorgente esterna modulata dal segnale oggetto
della misura.
Trasduttori passivi
L’energia in uscita è fornita dal segnale stesso (es.: termocoppia).
Partitore di tensione
Corrispondenza tra eo e la posizione in cui prelevo eo. È come dire che la «terra o
massa del circuito» fa da riferimento non solo per la tensione ma anche per la
posizione. Calcoliamo la corrente che attraversa il circuito composto dalla
serie delle due resistenze R1 ed R2.
Sappiamo che la resistenza equivalente di due resistenze in
serie è Req= R1 + R2, quindi avremo
E = ReqI → I = E/Req
Ora, conoscendo la corrente che attraversa le resistenze (sia R1
che R2) possiamo calcolare la tensione ai capi della resistenza
R2, cioè eo:
eo = R2 ∙ I = R2 ∙E/Req= R2 ∙E/(R1 + R2) Quindi eo = E ∙R2/R1 + R2
Trasduttore di posizione resistivo
Potenziometro a filo e a strato di carbone
R = resistenza di tutto il potenziometro
RX= resistenza del tratto di lunghezza X
E = tensione ai capi del potenziometro R
V = tensione ai capi di RX
1a legge di Ohm → I = E/R
1a legge di Ohm → V = RX*I quindi V = RX*E/R → V/E = RX/R
2a legge di Ohm → R=rL/S
2a legge di Ohm → RX=rX/S Quindi V/E=RX/R → V/E=(pX/S)/(pL/S)
semplificando per p/S otteniamo V/E=X/L da cui X/L=V/E e, infine X = L ∙ V/E
Potenziometro a filo
Vantaggi:
- è lineare, perché è possibile realizzare resistenze con resistività lineare e
quindi ottenere una distribuzione di potenziale lineare nello spazio
- la relazione tra spostamento e resistenza (X ed R) è lineare
Svantaggi:
- risoluzione limitata alla dimensione fisica della spira (es. max 1/40 mm). Ogni
spira dà infatti luogo ad un gradino nella curva caratteristica;
- la vita media del trasduttore è relativamente breve, perché il cursore procura
un’usura della resistenza (per abrasione);
- la forza necessaria per vincere l’attrito generato dal movimento del contatto
centrale provoca un'alterazione del sistema sotto misura.
Potenziometro a strato di carbone
Le considerazioni precedenti sono, entro certi limiti, applicabili anche a potenziometri
con la superficie resistiva costituita da uno strato di carbone (o grafite o grafene nelle
realizzazioni più recenti).
Questi tipi di trasduttori hanno il vantaggio di migliorare la risoluzione e questo è
facilmente intuibile poiché vengono eliminati gli step legati alla distanza tra spira e
spira dei potenziometri a filo.
Trasduttore resistivo di posizione angolare
Potenziometro circolare
Sostituendo X con θr ed L con 2πr, otteniamo
θr = 2πr ∙V/E e semplificando per r θ = 2π ∙V/E
Estensimetro
Estensimetro - Ponte di Wheatstone
Bastano basse variazioni della resistenza per avere una sensibile variazione della
differenza di potenziale.
Elimina l’ingresso modificante dato dalle variazioni di temperatura.
Se lo spostamento è verso destra si ha che R1 e R3
sono stirati mentre R2 e R4 vengono rilasciati.
R2 e R4 si accorciano, le resistenze
diminuiscono. Gli indici dispari, R1 e R3, si
allungano, quindi aumentano.
Trasduttore di posizione indipendente dalla temperatura e amplificato, attraverso la
classica architettura di un dispositivo a strain-gage (estensimetri).
Trasduttori di posizione a variazione di capacità
In maniera simile al trasduttore resistivo si comportano i trasduttori di posizione a
capacità variabile.
L’accoppiamento tra le armature varia in base alla loro posizione relativa.
Posso far variare la distanza tra le armature del condensatore oppure l’area di
«affaccio» tra le armature.
e0: è la costante dielettrica del vuoto
er: è la costante dielettrica relativa dell’isolante
A: è l’area di affaccio delle armature
x: è la distanza tra le armature
ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO
Tre resistenze, R1, R2 ed R3, sono collegate i