FOSFORILAZION
E
OSSIDATIVA 97
10.8.1 Complesso 1: NADH deidrogenasi o NADH ubichinone ossidoreduttasi
La catena di trasporto parte dal complesso 1 o
NADH deidrogenasi, che accetta elettroni
sottoforma di ioni idruro H dal NADH.
-
Nello specifico possiamo vedere come gli elettroni
sotto forma di ione idruro sono ceduti NADH alla
FMN: flavin mono nucleotide (simile al FAD) che si
riduce a FMNH 2
Successivamente gli elettroni vengono passati ad
una serie di proteine che contengono il legame ferro
zolfo Fe-S, ovvero legami cisteina ferro in cui il ferro
Fe accetta e- passando a Fe .
3+ 2+
Successivamente gli elettroni vengono passati
all’ubichinone che non è una proteina ma un
coenzima, più precisamente è il Co-Q.
Questa molecola è idrofobica e può diffondere
nello strato fosfolipidico della membrana.
Si ha perciò il passaggio degli elettroni dal NADH al
Complesso 1, e dal Complesso 1 al Co-Q, durante il
passaggio degli elettroni, vengono anche trasferiti
quattro protoni dalla matrice allo spazio
intermembrana.
Il passaggio di elettroni causa una riduzione per chi
li accetta e una ossidazione per chi li dona, alla fine
del passaggio tutte le molecole tornano alla forma
iniziare per continuare a ridurre altro NADH.
10.8.2 Complesso 2: Succinato Deidrogenasi
Il complesso II è costituito da una proteina integrale di
membrana, la succinato deidrogenasi, è lo stesso enzima
che abbiamo visto nel ciclo di Krebs e può catalizzare la
reazione inversa, difatti ossida il FADH a FAD, sempre
2
attraverso l’FMN e proteine che contengono il legame
ferro zolfo Fe-S (come il complesso 1).
Anche questo complesso alla fine trasferisce gli elettroni
all’ubichinone.
Il complesso 1 e complesso 2 lavorano in parallelo, ed
entrambi passano gli elettroni all’ubichinone.
Attenzione però, perché il complesso 1 ossida il NADH e
pompa 4 protoni, mentre il complesso 2 ossida il FADH 2
senza pompare protoni nello spazio intra-membrana.
Il complesso II è deputato a raccogliere gli H ed elettroni che si formano dalla riossidazione del FADH , che
2
può avvenire o può formarsi: - Nel TCA livello della succinato deidrogenasi (6 reazione),
FADH2 prodotto durante la degradazione degli acidi grassi (vedi beta-ossidazione)
- FADH2 che si produce nel sistema navetta del glicerofosfato (per portare nel mitocondrio il NADH della
- glicolisi. 98
10.8.3 Coenzima Q o Ubichinone
Come abbiamo già detto l’ubichinone
non è una proteina ma un coenzima,
è una molecola è idrofobica che può
diffondere nello strato fosfolipidico
della membrana. L’ubichinone
accetta elettroni dai complessi E1 ed
E2, si riduce a ubichinolo,
quest’ultimo passerà gli elettroni al
complesso E3 così da tornare nella
sua forma ossidata: ubichinone.
L’ubichinone è una molecola con
anello esatomico e ha doppi legami
con ossigeni.
L’ubichinolo (QH2), cioè l’ubichinone ridotto, non
ha più i doppi legami con gli ossigeni ma ha
accettato i due atomi di idrogeno.
Le unità isopreniche (in verde) dell’ubichinone lo
rendono lipofilo e capace di diffondere nelle
membrane. L’ubichinone quindi raccoglie gli
elettroni che provengono sia dal complesso I che
dal complesso II e si passa al complesso III.
10.8.4 Complesso 3: Citocromo BC1
Il terzo complesso ovvero il Citocromo BC1 accetta gli
elettroni dall’ubichinolo (che torna ubichinone) e li trasporta al
complesso citocromo C, contemporaneamente questo
complesso pompa 4 protoni dalla matrice mitocondriale allo
spazio intermembrana. Tutto ciò è possibile in quanto questo
complesso presenta un gruppo eme che come sappiamo
presenta un atomo di Fe al centro, questo è importantissimo
3+
in quanto sarà la parte della molecola che sarà ridotta a Fe 2+
quando il complesso accetterà l’elettrone.
In altre parole: il complesso III (citocromo c reduttasi) accetta
elettroni dall’ubichinolo e li trasferisce al citocromo C
aumentando il gradiente protonico.
In realtà i due elettroni accettati dal Citocromo BC1 non finisco entrambi sul citocromo C, ma gli prendono
due percorsi diversi in quanto si passa da un trasportatore a due elettroni (l’ubichinone) a trasportatori ad 1
elettrone i citocromi, tutto ciò viene chiamato ciclo q.
10.8.4.1 Ciclo Q
Fase 1: Ossidazione di QH₂ e rilascio di 2 elettroni
Una molecola di ubichinolo (QH₂) si lega al Complesso III e viene ossidata a ubichinone (Q).
I 2 elettroni vengono separati e prendono due percorsi diversi:
Primo elettrone → Passa attraverso il centro ferro-zolfo (Fe-S) e il citocromo c₁, arrivando al citocromo C, che
lo trasporterà al Complesso IV.
Secondo elettrone → Viene deviato verso il citocromo b, dove riduce una molecola di ubichinone (Q) a
ubisemichinone (Q•⁻, forma radicalica)→ 4 protoni (H⁺) vengono rilasciati nello spazio intermembrana.
Fase 2: Secondo ciclo di riduzione
Un'altra molecola di QH₂ arriva e subisce lo stesso processo: il primo elettrone va di nuovo al citocromo C,
il secondo elettrone completa la riduzione dell’ubisemichinone (Q•⁻) a ubichinolo (QH₂), che può essere
riutilizzato nel ciclo.
Risultato del Ciclo del Q: Per ogni 2 molecole di QH₂ ossidate, il ciclo produce:
4 H pompati nello spazio intermembrana → Aiutano a creare il gradiente protonico per la sintesi di ATP.
+
- 2 molecole di citocromo C ridotte → Trasportano gli elettroni al Complesso IV.
- 1 molecola di QH₂ rigenerata → Può rientrare nella catena di trasporto degli elettroni.
-
Il Ciclo del Q permette al Complesso III di gestire il passaggio da un trasportatore di 2 elettroni (ubichinone,
QH₂) a trasportatori di 1 elettrone (citocromi), ottimizzando la produzione di ATP. 99
10.8.5 Citocromo C
Il citocromo C è una piccola proteina che collega i complessi III e IV.
Nei citocromi ci sono dei centri eme simili a quelli
dell’emoglobina, ma con il FERRO che può avere due
stadi di ossidazione (ferroso e ferrico), mentre nell’
emoglobina e mioglobina il ferro è sempre ferroso.
Al contrario degli altri citocromi che sono inseriti in
complessi multiproteici il citocromo C è piccolo, ed è in
grado di muoversi sulla membrana e porta, uno alla
volta gli elettroni dal complesso III al complesso IV
grazie alla riduzione del Fe contenuto nel gruppo eme.
10.8.6 Complesso 4: Citocromo C Ossidasi
Il complesso IV o citocromo C ossidasi è l’unica proteina non
vincolata alla membrana, è solubile quindi può muoversi e trasferire
gli elettroni provenienti dai citocromi C all’ O riducendolo a H O.
2 2
Durante questa riduzione vengono contemporaneamente pompati
4H nello spazio intermembrana.
+
Il Complesso IV è un grande enzima transmembrana con più
subunità. Tra queste, tre subunità sono fondamentali per la catalisi:
1. Subunità II (CuA)
Contiene due ioni rame (Cu) che formano complessi con gruppi
tiolici (-SH) di residui di cisteina.
Questi ioni rame accettano gli elettroni dal citocromo c.
2. Subunità I (Eme a e CuB)
Contiene due gruppi eme (eme a e eme a₃) e un altro ione
rame (CuB).
Gli elettroni vengono trasferiti in sequenza:
Dal citocromo c → CuA (subunità II).
- CuA → eme a → centro eme a₃-CuB (subunità I).
- Dal centro eme a₃-CuB → O₂, che si riduce a H₂O.
-
3. Subunità III: Ha un ruolo più strutturale e facilita il
trasporto di protoni.
Funzionamento e trasferimento di elettroni
1. Il citocromo c ridotto (Cit. c) cede un elettrone alla
coppia CuA nella subunità II.
2. L’elettrone si sposta al gruppo eme a e poi al centro
eme a₃-CuB nella subunità I.
3. Il centro eme a₃-CuB lega una molecola di ossigeno
(O₂) e, dopo aver ricevuto 4 elettroni, la riduce a 2
molecole di H₂O.
4. Per ogni elettrone trasferito, viene pompato 1 H⁺
nello spazio intermembrana.
5. Quando 4 elettroni passano attraverso il complesso, l’enzima preleva 4 H⁺ dalla matrice per formare
l’acqua.
Bilancio energetico del Complesso IV
4 elettroni riducono 1 O₂ a 2 H₂O.
• 4 protoni dalla matrice vengono
• usati per formare acqua.
4 protoni vengono pompati nello
• spazio intermembrana,
contribuendo al gradiente
protonico che alimenterà la sintesi
di ATP. 100
10.8.7 Gradiente protonico e Sintesi di ATP: ATP sintasi
Durante tutta la catena respiratori, i
complessi E1, E3 ed E4, hanno pompato
protoni nello spazio trans-membrana dei
mitocondri, ciò è fondamentale in quanto
si viene a creare un gradiente protonico
che sarà utilizzato per la sintesi di ATP.
Tutto ciò avviene in quanto i potenziali
Redox sono via via crescenti nella catena
di trasporto degli elettroni e permettono il
passaggio degli elettroni dal NADH all’O permettono
2
anche la fuoriuscita di H nello spazio intermembrana
+
mitocondriale.
Si forma, cioè, un gradiente di ioni H+ la cui energia
viene impiegata per la sintesi di ATP.
Perciò: la catena di trasporto degli elettroni nei
mitocondri non solo trasferisce elettroni dal NADH e
FADH₂ all'ossigeno, ma sfrutta anche questa energia
per pompare protoni (H⁺) nello spazio
intermembrana.
Questo processo crea un gradiente elettrochimico
che sarà essenziale per la sintesi di ATP.
La separazione dei protoni genera:
Un gradiente di concentrazione di H⁺:
L’accumulo di H⁺ nello spazio intermembrana
abbassa il pH rispetto alla matrice mitocondriale.
Questo crea una forza chimica che tende a riportare i protoni
nella matrice mitocondriale.
Un gradiente elettrico (ΔΨ, differenza di potenziale)
Poiché gli H⁺ sono
carichi
positivamente, la
loro
accumulazione
crea un potenziale
elettrico positivo
nello spazio
intermembrana
rispetto alla
matrice, che
diventa negativa.
Questo crea una
forza
elettrostatica che
spinge gli H⁺ a
rientrare nella
matrice
mitocondriale.
L’unico modo che hanno i protoni per attraversare la
membrana interna ed arrivare alla matrice mitocondriale è
quello di passare attraverso un complesso
proteico/enzimatico ovvero l’ATP sintetasi, ed è proprio
questo passaggio che fornirà l’energia necessaria per la produzione di ATP.
Resa netta della catena respiratoria
Per ogni NADH o FADH2 che vengono ossidati ½ molecola di oss
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