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COENZIMI DERIVANTI:
Da questa vitamina derivano due coenzimi: il coenzima A e la 4’fosfopanteteina.
Questi coenzimi li troviamo nel metabolismo degli acidi carbossilici (CoA) che possono essere attivati sotto forma di derivati del coenzima A, grazie a cui viene incrementata la reattività metabolica per esempio degli acidi grassi, del succinil-CoA o la sintesi dei corpi chetonici (che avviene sotto forma di intermedi legati al CoA);
La 4’fosfopanteteina è coinvolta in modo più specifico nella biosintesi degli acidi grassi, in cui il complesso multienzimatico della acido grasso sintasi contiene la proteina acil-carrier protein che porta legata a sé questo coenzima, in modo da consentire il trasporto dei vari intermedi della biosintesi degli acidi grassi da un enzima all’altro del complesso.
La 4’fosfopanteteina si ottiene a partire dall’acido pantotenico (B5) che viene fosforilato in corrispondenza del gruppo ossidrilico terminale.
mentre all'estremità opposta si va a legare un composto a due atomi di carbonio, la beta-mercaptoetilammina; in questo modo i vari derivati della vitamina B5, in particolare entrambi i coenzimi, hanno come componente principale il gruppo tiolico (che è quello che effettivamente si lega agli acidi carbossilici o agli intermedi della biosintesi degli acidi grassi) che non fa parte direttamente della vitamina ma viene introdotto in un secondo momento grazie alla reazione tra la B5 e la beta-mercaptoetilammina. La sintesi dei coenzimi prevede la fosforilazione dell'acido pantotenico da parte di una chinasi ATP-dipendente in corrispondenza del gruppo ossidrilico = acido 4'fosfopantotenico; successivamente si lega una molecola di cisteina (ricordiamoci che è presente la beta mercapotetilammina nella 4'fosfopanteteina), che rappresenta la forma carbossilata della beta-mercaptoetilammina che viene introdotta quindi questa viene decarbossilata in.Modo da integrare in maniera netta la beta-→mercaptoetilammina si ottiene il primo coenzimaderivante dalla vitamina B5, ovvero la 4’fosfopanteteina;➔ questa successivamente viene adenilata reagendo conl’ATP (attacco dell’AMP), reazione grazie a cui si ottiene loscheletro del coenzima A: l’ultima tappa consistenell’aggiunta del fosfato aggiuntivo in posizione 3 deldefosfocoenzima A e si ottiene il coenzima A.
Questa via di sintesi è inibita dal prodotto terminale dellavia metabolica, ovvero il coenzima A, il quale è in grado di inibire l’enzima dell’inizio della via; viene→invece attivato dalla carnitina la carnitina infatti serve a trasferire gli acidi grassi nei mitocondri.
RUOLO BIOLOGICO DELLA VITAMINA B5:
Si conoscono almeno 70 enzimi in cui è coinvolto il coenzima A: sintesi del citrato, sintesi delcolesterolo che parte da molecole di acetil-CoA che si integrano tra loro, sintesi dei corpi chetonici;
Inoltre,
L'acilazione delle proteine è un processo in cui si legano acidi grassi (preventivamente attivati ad acil-CoA) alle proteine.
CARENZE:
- Non ci sono sindromi da carenza in quanto l'organismo è in grado di proteggere in maniera ottimale tutta la vitamina B5 che introduce, in quanto viene riciclata e riutilizzata in modo ottimale.
- LARN 5 mg al giorno con una supplementazione in allattamento e gravidanza;
- Per molto tempo si è pensato che questa vitamina avesse benefici sull'artrite reumatoide (mai confermati). Stesso discorso per quanto riguarda il fatto che venisse considerata un fattore anti-grigio nei ratti utilizzato in aggiunta negli shampoo per ridurre i capelli grigi (neanche questo è stato mai dimostrato, anzi è stato definito ingiustificato).
- È abbondante nel fegato, tuorlo d'uovo, cereali, legumi.
- Non ci sono carenze primarie, però tra quelle secondarie ci può essere carenza.
Favorisce l'ingresso delle vitamine nelle cellule dove possono concentrarsi nella forma fosforilata mediante il processo dell'intrappolamento per fosforilazione che mantiene il gradiente favorevole all'entrata.
Il trasporto nel sangue avviene grazie al legame con l'albumina o all'emoglobina dei globuli rossi;
può essere in piccola parte immagazzinata nel fegato (eccezione tra le vitamine idrosolubili).
Le vitamine del complesso B6 sono importanti per il metabolismo degli amminoacidi (transaminazione, decarbossilazione eliminazione della catena laterale) in cui sono necessari coenzimi derivanti dalle vitamine del complesso B6 (PLP- piridossal-P; PAP - piridossamina-P);
Tuttavia la maggior parte di questa vitamina presente nel nostro organismo è associata alla glicogenofosforilasi muscolare (circa il 70%) in quanto il PLP è richiesto come coenzima da parte di questo enzima muscolare, per cui essa rimane intrappolata nelle
molecole di glicogeno (nel glicogenorimane come riserva fino alla sua completa demolizione).
COENZIMI DERIVANTI:
- I coenzimi derivanti dalla vitamina B6 sono: il piridossal fosfato PLP e la piridossamina fosfato PAP.
- Si tratta di coenzimi legati covalentemente all’apoenzima (come FAD e FMN); in questo caso c’è una reazione tra apoenzima e coenzima che consiste nella formazione di una base di Schiff il coenzima ha un gruppo aldeidico che può reagire col gruppo epsilon-amminico di una lisina in modo da formare un legame covalente.
- Le reazioni in cui sono coinvolti questi coenzimi riguardano gli amminoacidi: possono essere reazioni di decarbossilazione, trans-amminazione di amminoacidi, racemizzazione ed eliminazione della catena laterale.
Reazioni di alfa-decarbossilazione:
- Andando nello specifico le reazioni di alfa-decarbossilazione si verificano nella sintesi di neurotrasmettitori come serotonina (da Trp), noradrenalina (da Tyr), istamina (da His).
Importante reazione di decarbossilazione PLP dipendente si verifica anche nella sintesi di fosfolipidi di membrana come la fosfatidiletanolammina a partire dalla fosfatidilserina attraverso unadecarbossilazione PLP dipendente.
Reazioni di eliminazione e sostituzione:
- Ce ne sono di tanti tipi; tra queste soffermiamoci su una in particolare
- Il PLP è fondamentale nel metabolismo dell'omocisteina, che si ottiene a partire dalla metionina. Una volta ottenuta l'omocisteina, essa può subire due destini differenti: o rigenera la metionina oppure, in alternativa, può essere modificata ottenendo la cisteina.
- Entrambe le reazioni sono PLP dipendenti, quindi in caso di carenza di B6 non può essere garantita la formazione di cisteina a partire da omocisteina e neppure la riconversione dell'omocisteina in metionina. In queste condizioni, quindi, l'omocisteina risulta bloccata, con aumento dell'omocisteina in sangue e urine dei soggetti con
carenza di B6. Possibilità di prova da carico con Met.
RICORDA: la vitamina B3 può essere sintetizzata a partire dal Trp (non la chiede) con la via della kinurenina,→la quale è strettamente dipendente dalla disponibilità di vitamina B6 se c'è carenza di vitamina B6 quindi→si verifica un accumulo di kinurenina e idrossikinurenina il dosaggio di questi metaboliti quindi può essereutilizzato come indicatore di una carenza di vitamina B6. Possibile anche prova da carico da Trp (per vedere se c'è aumento di questi metaboliti).→LARN 1,3 mg al giorno, aumenta nelle donne in gravidanza e allattamento; nelle persone anziane aumenta il catabolismo proteico ed è fondamentale una maggiore assunzione di vitamina B6 (fondamentale nel metabolismo degli aa); Per valutare lo stato di nutrizione può anche essere adoperata la determinazione dell'attività delle→transaminasi eritrocitarie si valutano le
transaminasi (che funzionano con la PAP presente negli eritrociti); dopodiché si aggiunge il coenzima e si osserva se c'è un incremento: un aumento dell'attività enzimatica >1,8 è sintomo di una deficienza di vitamina B6. Tra gli alimenti principali abbiamo il fegato, farina integrale carne. CARENZE: Le carenze sono di tipo secondario in neonati nutriti con formule incomplete e in pazienti trattati con antitubercolari, alcolisti e ipertiroidismo; le disfunzioni sono soprattutto a carico del SNC e sono convulsioni, depressione, nausea, vomito, lesione delle mucose, dermatiti; un eccesso di vitamina può provocare tossicità in particolare neuropatie, infatti l'assunzione limite è di 100 mg al giorno. BIOTINA B7 o H Costituita da due anelli condensati, un anello imidazolico presente anche nell'istidina e un anello tio