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CANALI VOLTAGGIO DIPENDENTI
Ci suggeriscono che per passare da una forma chiusa ad una forma aperta, questi canali in qualche modo
devono rispondere ai protoni , ovvero a specie che vanno a costituire la differenza di potenziale ; quindi in
particolare questi canali sono sensibili ai protoni.
Quelli piu importanti sono :
1) Canale ionico voltaggio dipendenti del SODIO che si trova nei neuroni in particolare. 2) Canale ionico
voltaggio dipendenti del POTASSIO che è particolarmente concentrato nelle cellule nervose ma anche in
alcuni batteri.
Ovviamente ognuno di questi canali può essere formato da super famiglie proteiche! Non esiste un solo
tipo di canale voltaggio dipendente per il sodio né nella cellula nervosa né nelle altre cellule ; ne
descriviamo una sola struttura alla quale tutti i canali presenti per il sodio possono essere riconducibili ;
questo a dimostrazione che nella membrana plasmatica esiste una grande varietà di proteine
transmembrana , anche se tutte quante sono classificate come trasportatori o come canali ,in realtà di
ogni tipologia ne possono essere presenti isoforme differenti.
Canale voltaggio dipendente del SODIO:
La direzione del flusso sarà dall’ambiente extracellulare a quello intracellulare perché il sodio dovrà
entrare attraverso questo canale aperto seguendo il proprio potenziale elettrochimico.
Com’è costituito questo canale quando è CHIUSO?
E’ un ETEROTRIMERO costituito da 3 peptidi diversi : alfa, beta 1 e beta 2 . Ma il cuore del canale vero e
proprio, il peptide che forma la struttura cilindrica del canale è rappresentato dalla subunità ALFA.
Invece , le subunità beta 1 e beta 2 sono glicosidate e costituiscono la parte esterna di questo trimero e
per tale motivo vengono considerate peptidi di supporto.
La subunità alfa è costituita da 4 domini , numerati primo,secondo,terzo e quarto. Ognuno di questi
domini è formato da 6 eliche transmembrana numerate da 1 a 6.
Questo canale deve avere due parti fondamentali per poter agire :
la parte che costituisce il foro attraverso cui passerà il sodio ed una parte che deve rappresentare il
sensore del mediatore della sua apertura, cioè il sensore dei protoni, del passaggio dei protoni. Quindi il
sensore della variazione della differenza di potenziale di membrana.
Quindi se questo cancello si apre soltanto se vi è una variazione del potenziale di membrana, allora
questo cancello dovrà avere un “portiere” cioè un’elica sensore che si accorge che stanno migrando
attraverso la membrana dei protoni ; perché la membrana si sta depolarizzando, il valore aumenta da
-70,a -60, a -50. Questa differenza di potenziale sta diminuendo perché vi sono dei protoni che stanno
migrando dall’esterno verso l’interno della cellula.
L’elica sensore dei protoni è la numero QUATTRO (elica s4). Quindi , abbiamo 4 domini,allora avremo 4
eliche sensore . Queste eliche sono particolari perché nella parte extracellulare, in prossimità del doppio
strato fosfolipidico, sono ricche di aminoacidi carichi positivamente ( per es. lisina e arginina) .
Questi aminoacidi vengono considerati CARICHE DI SBARRAMENTO cioè fin quando sono nella posizione /
conformazione naturale nelle eliche 4 queste cariche chiudono il “ cancello “ quindi chiudono il canale
vero e proprio dello ione che è presente tra l’elica 5 e l’elica 6. In condizioni normali in cui il canale è
chiuso le cariche positive dell’elica S4 consentono ad una parte della struttura della proteina
transmembrana di coprire il canale per il sodio che si configura tra le due eliche 5 e 6 chiudendo il canale.
Attraverso il canale 4 c’è invece un accumulo di protoni che si verifica in condizioni di diminuizione del
potenziale di membrana, allora queste cariche positive (gli amminoacidi che fungevano da cariche di
sbarramento), per repulsione elettrostatica con gli H+ ,si spostano trascinando con sé quella parte trans
elica che copriva il canale per il sodio .
Il canale del sodio 5 e 6 è permeabile, è aperto, si apre il "cancello"; le dimensioni di questa struttura, di
questo canale è caratterizzata da un diametro di 5 Å ; a questo punto, attraverso questo canale possono
passare soltanto ioni che hanno queste dimensioni.
Lo ione che corrisponde perfettamente a questo diametro è proprio lo ione sodio idratato . Invece il
potassio idratato ha un diametro maggiore , quindi questo canale risulta selettivo per il sodio proprio per il
diametro, proprio per la distanza tra le due eliche 5 e 6 di ogni dominio che configurano un passaggio il
cui diametro corrisponde esclusivamente al sodio idratato.
Il passaggio di questi ioni sodio però deve essere limitato nel tempo; perché sappiamo che ad ogni
depolarizzazione della membrana deve seguire immediatamente uno stadio di recupero della differenza di
potenziale, perché la propagazione dell’impulso nervoso deve avvenire una sola volta e in un’unica
direzione.
Quindi nel momento in cui viene attivato un canale voltaggio dipendente per il sodio , dopo la rapida
migrazione del sodio dall’esterno verso l’interno della cellula, è assolutamente necessario per poter
riguadagnare lo stato di depolarizzazione iniziale, che questo cancello venga nuovamente chiuso ed
inattivato per dare tempo alla sodio-potassio ATPasi di ripristinare la differenza di concentrazione.
Il meccanismo di disattivazione di questo canale passa per la sua fosforilazione, cioè il flusso degli ioni
sodio tra l’esterno e l’interno della cellula attiva delle proteine chinasi che va a fosforilare le sequenze
aminoacidiche che si trovano tra i diversi domini.
La fosforilazione di queste sequenze aminoacidiche disattiva immediatamente il canale, quindi ripoterà le
cariche di sbarramento in posizione tale da chiudere il canale di ingresso tra l’elica 5 e 6 .
Naturalmente per ritornare al suo stato chiuso, e quindi ritornare ad essere sensibile alla variazione
protonica , il canale deve essere defosforilato. Quindi come tutti i canali ionici può esistere in 3
conformazioni : aperta, chiusa ed inattivata.
Una volta disattivato, potrà riattivarsi solo nel caso in cui agiscono delle fosfatasi specifiche che entrano
in gioco dopo che la membrana si è ripolarizzata grazie all’azione della sodio-potassio ATPasi;
l'attivazione di queste fosfatasi causa la defosforilazione del canale facendo ritornare la proteina in
condizioni chiuse sensibili nuovamente al passaggio dei protoni.
Canale voltaggio dipendente del POTASSIO:
l’apertura di questo canale è specifica per il passaggio del potassio dall’interno della cellula verso
l’esterno spinto dal potenziale elettrochimico del potassio. Dobbiamo anche escludere che attraverso
questo canale aperto non sia il sodio ad entrare dallo spazio extracellulare all’interno.
Come fa il canale per il potassio a rendere specifico il passaggio per il potassio stesso?
In teoria dovremmo pensare che sia ricollegato al diametro, ma il potassio idrato ha un diametro
maggiore e questo sarebbe un grosso errore per la cellula. Perché : il potassio idrato di carattere maggiore
rispetto al sodio idrato, se questo “cancello” fosse configurato su quelle dimensioni avrebbe anche la
possibilità di essere attraversato anche dal sodio idrato che è piu piccolo di dimensioni. Questo ,
ovviamente , non deve accadere.
Quindi qual’è la strategia che consente a questo canale di essere selettivo per il potassio?
STRUTTURA : E’ un OMOTETRAMERO , costituito da 4 subunità identiche ,ogni subunità è costituita da 3
eliche transmembrana appartenenti ognuna ad un monomero ; due sono esterne al cilindro e quindi
consentono l’ancoraggio del canale nel doppio strato fosfolipidico e l’altra invece rappresenta il
rivestimento del foro; poiché si configurano tutte e 3 insieme, allora questo canale ha un solo varco
interno e a questo canale partecipano le 4 eliche di ogni monomero; infatti si presenta come una sorta di
quadrifoglio; ogni “petalo” è una subunità e porta al proprio interno soltanto una sola elica , mentre le due
più grandi di ognuna rivestono la parte esterna del canale alcune delle quali fungeranno da sensori ; visto
in sezione trasversale questo canale ha una dimensione a cono di piramide rovesciata , con il diametro
piu piccolo rivolto verso l’interno della cellula,e quello maggiore verso l’esterno.
E questo ci fa comodo, perché noi immaginiamo che per differenza di concentrazione il potassio deve
proprio uscire dall’interno verso l’esterno ; quindi il fatto che l’interno sia piu piccolo già mi suggerisce che
la parte interna può essere una sorta di diaframma importante per selezionare lo ione potassio. Sempre
facendo una sezione trasversale di questo canale, noi vedremmo che nella parte interna del canale stesso
,
quindi nella parte intracellulare, si realizza un diaframma, un passaggio molto stretto.
Proprio questo passaggio consente alle molecole , a qualunque ione monovalente, ( quindi sia al potassio
che al sodio idrato) di entrare in questa cavità. La struttura transmembrana è particolare perché è
costituita e rivestita da tutti gli ossigeni carbonilici che formano il legame peptidico .
La posizione di questi ossigeno è ad una distanza tale che può legare esclusivamente cationi privi di
acqua ; inoltre la distanza di questi ossigeno consentono al tempo stesso non solo il legame dello ione ma
anche la propria disidratazione ; l’energia di disidatrazione dello ione potassio è molto più bassa di quella
dello ione sodio.
Quindi se entrambi gli ioni possono entrare in questo bacino comune di ingresso , alla fine solo ione
potassio potrà realmente entrare nel canale di passaggio transmembrana perché è quello che presenta
l’energia di desolvatazione più bassa ed è quello che con maggiore probabilità potrà legare gli ossigeni
dello scheletro carbonioso e quindi passare al di là della membrana .
E’ necessario dunque che i cationi siano disidratati e quindi privi di acqua, perché i binari attraverso cui
questo ione deve passare sono formati da atomi di ossigeno e quindi richiedono direttamente l’interazione
ionica con la specie carica , quindi è necessario che l’acqua venga allontanata.
Il sodio che si trova in grande concentrazione all’esterno non potrà mai cedere il posto del potassio perché
essendo idrato questo tipo di interazione con l’ambiente carico negativamente del canale non potrà
essere colpito. Tutto questo però non avviene se l’elica sensibile alla radiazione protonica non consente
l’apertura di questo bacino di raccolt