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ATTIVAZIONE PARALLELA
Accesso lessicale
Una lingua è un sistema di simboli astratto. Il sistema concettuale è definito semantica, lessico mentale. Il magazzino delle forme linguistiche, invece, viene detto.
Per processi di accesso al lessico mentale si intendono i meccanismi atti al recupero delle forme linguistiche, ed avviene quando, ad esempio, sentiamo una parola. A partire da un suono linguistico (input), attiviamo una forma linguistica e il suo significato. L'accesso lessicale avviene anche quando diciamo una parola. A partire da un'intenzione comunicativa recuperiamo la forma linguistica e produciamo il suono linguistico (output).
Effetti di L1 sulla COMPRENSIONE di L2
cognates omografi:
- L'effetto dei e degli
Esempio italiano-inglese di cognates: hotel-hotel; televisione-television; crema-o cream.
Esempio italiano-inglese di omografi: console-console; brave-brave; dove-dove.
oin un compito di decisione lessicale visiva in L2 i bilingui:
veloci
decidere che un cognate è una parola, rispetto a una parolao non-cognate;lentiSono più a decidere che un omografo è una parola rispetto a un non-o omografo.Esempio: CREAM < CHILD. Effetto cognates: data la somiglianza sul piano ortografico (crema-cream) la sequenza cream attiva crema. Le due unità linguistiche sono simili anche per fonologia e significato. La competizione è ridotta rispetto a child.Esempio: DOVE > CHILD. Effetto omografi: sequenza dove attiva due unità fonologiche diverse, e due diversi significati (oltre che due classi grammaticali diverse). La competizione è maggiore.Questi risultati suggeriscono che, anche quando il compito prevede l'uso di una sola lingua (L2), le entrate lessicali corrispondenti ad ambedue le lingue si attivano in modo automatico e interagiscono tra di loro.2. Gli effetti di interazione tra parole si evidenziano anche tra lingue che usano modalità diverse, come lingue orali (canaleuditivo-vocale) e lingua dei segni(canale visivo-gestuale).C’è interazione anche tra parole e segni?In uno studio sono state usate coppie di parole inglesi che potevano essere o menoassociate per significato. Il compito richiedeva di valutare la relazione semantica delleparole FATHER-MOTHER; MOVIE-PAPER.La manipolazione sperimentale riguardava la somiglianza fonologica tra icorrispondenti segni. Questi potevano essere fonologicamente simili, come raffigurato:
Oppure i segni potevano essere fonologicamente diversi. La fonologia della lingua deisegni L1 nei bilingui è attivata automaticamente e influisce sulla valutazionesemantica in inglese L2.
3. Risultati simili si sono trovati per bilingui che usano lingue con ortografiediverse, come i bilingui cinese L1 – inglese L2. Il fatto che l’interazione tralingue avvenga anche nel caso in cui le lingue siano molto diverse (perortografia o per modalità) suggerisce che vi sia larga sovrapposizione a
livellodel sistema linguistico che governa l'uso delle lingue che un parlante conosce:
Studi di elettrofisiologia;
Studi fMRI.
4. Gli studi EEG mostrano che l'interazione tra le parole nelle due lingue è temporalmente precoce. L'effetto di traduzione e di ripetizione avvengono allo stesso stadio di elaborazione; tali componenti sono state associate con l'identificazione dello stimolo e con il recupero dell'informazione semantica.
5. Gli studi fMRI hanno evidenziato che vi è competizione tra le parole nelle due lingue. Nel paradigma di decisione lessicale con parole omografe (olandese-inglese) notiamo come "room" significhi "stanza" (in inglese) e "crema" (in olandese). Esistono 4 tipi di stimoli:
- Parole inglesi (L2)
- Parole olandesi (L1)
- Omografi (parole L1+L2)
- Non parole
Hanno partecipato 3 gruppi formati da:
- Bilingui: compiti di decisione lessicale in inglese (ELD - English Lexical Decision);
- Bilingui: compiti di decisione lessicale inglese +
olandese (GLD - Generalized Lexical Decision);
Monolingui inglese: compiti di decisione lessicale inglese (ELD – English Lexical Decision).
Gli omografi creano competizione a livello dello stimolo poiché attivano rappresentazioni fonologiche e semantiche diverse. La competizione a livello dello stimolo deve essere identica per ELD=GLD.
Il compito di decisione lessicale crea competizione a livello della risposta. Quest’ultima è presente solo per ELD e non per GLD.
Van Hauven e coll. hanno confrontato l’effetto degli omografi analizzando la risposta "bold" del cervello nei tre gruppi di partecipanti, ipotizzando che le aree in cui:
I bilingui ELD = GLD ≠ monolingui ELD competizione a livello dello stimolo
Bilingui ELD ≠ bilingui GLD = monolingui ELD competizione a livello della risposta.
I bilingui di ambedue i gruppi mostrano più attivazione nella corteccia prefrontale inferiore sinistra rispetto ai monolingui, evidenziando la
competizione a livello dello stimolo. I bilingui ELD mostrano più attivazione nell'area motoria supplementare (SMA) e nella corteccia cingolata anteriore (ACC) rispetto ai bilingui GLD e ai monolingui, evidenziando la competizione a livello della risposta. I lobi frontali sono generalmente coinvolti nelle funzioni esecutive e di controllo.
Riassumendo: Gli effetti di interazione fin qui illustrati suggeriscono che L1 ed L2 siano altamente interconnesse; Il fatto che ciò avvenga anche nel caso di lingue diverse (per scrittura o per modalità) suggerisce che vi debba essere almeno un magazzino o un meccanismo di elaborazione comune che supporta le due lingue; L'interazione sembra avvenire già a livello di accesso al lessico mentale; o L'attivazione di più unità lessicali produce un'aumentata competizione nel caso delle persone bilingui rispetto ai monolingui.
Effetti di L1 sulla PRODUZIONE di L2
Cosa succede mentre il bilingue parla?
L'effetto dei cognates nella denominazione di figure: l'effetto di facilitazione dei cognates suggerisce che non solo le parole di L1 sono attive nella denominazione L2, ma che lo sono a livello della fonologia (attivazione della forma della parola).
L'effetto di interferenza semantica e di facilitazione fonologica nel paradigma figura-parola, si osserva anche tra lingue.
In un contesto monolingue si è osservato che:
- interferenza semantica: in un compito di (dove c'è l'immagine di un cane, ma c'è scritto topo);
- facilitazione fonologica: in un compito di (dove c'è l'immagine di un cane ma c'è scritto pane);
L'effetto di interferenza semantica e facilitazione fonologica si osserva anche tra lingue. Il compito dei partecipanti è quello di denominare la figura in inglese L2 in presenza di una parola in olandese L1. I tempi di denominazione della figura sono minori nella condizione di somiglianza.
fonologica rispetto alla condizione di controllo e maggiori nella condizione di somiglianza semantica rispetto alla condizione di controllo. 3. L'effetto del vicinato fonologico in L2/L1 (phono-translation effect) nel compito di interferenza figura-parola. Si conclude dicendo che gli studi sulla produzione di parole, come quelli sulla comprensione, confermano che ambedue le lingue sono attive, fino a livello fonologico, anche quando una sola (L2 in questo caso) è in uso. Come per la comprensione, l'interazione tra lingue nella produzione di parole si osserva anche per lingue che differiscono per modalità. 4. L'effetto di interferenza semantica e facilitazione fonologica tra lingua dei segni e lingua orale: nel caso del linguaggio parlato ambedue le lingue sono attive, anche quando una sola è in uso. Questo vale anche per lingue tra di loro molto diverse. Nei bilingui l'esigenza di controllo-monitoraggio è maggiore che nei monolingui dato cheL'attivazione delle due lingue non è selettiva. Perché attivare sempre L1? Il modello gerarchico rivisto di Kroll e Stuart. Lo studio del bilinguismo si è incrementato da quando si è riconosciuta l'importanza di studiare i meccanismi linguistici nei bilingui non bilanciati, in cui L2 viene appresa in seguito ad L1. L'accesso alla semantica avviene prioritariamente da L1 (perciò è sempre attiva la traduzione in L1). Troviamo dei dati contrari a queste affermazioni:
- Accesso diretto alla semantica da L2
- Attivazione di L2 a partire da L1
- LE PAROLE IN L2 ATTIVANO DIRETTAMENTE I SIGNIFICATI
1. Accesso diretto alla semantica da L2 in uno studio è stato valutato l'effetto degli omografi in un compito di decisione lessicale in L1. I partecipanti sono dei bilingui olandese/inglese. Si tratta di studenti olandesi che hanno appreso l'inglese a scuola (a partire dai 6 anni) e lo hanno studiato per almeno 12 anni.
partecipanti dovevano premere un pulsante quando la parola era unaparola in Olandese. I risultati mostrano un rallentamento per gli omogradirispetto alle parole di controllo. Questo effetto è modulato dalla frequenzarelativa dell'omografo nelle due lingue, ma è presente anche per omografi abassa frequenza ambedue le lingue. Ne consegue che L2 non può esseresoppressa. L2 non si può inibire, nella situazione in cui le due lingue sonomescolate.Nel compito di Stroop secondo il modello gerarchico quando bisognao tradurre ITALIANO -> INGLESE (in avanti) c'è un effetto di congruenza. Quandodevo tradurre dall'INGLESE -> ITALIANO (indietro) non c'è alcun tipo di effetto dicongruenza.Effetto Simon semantico i partecipanti devono dire ad esempio la parolao attrezzoANIMALE quando le parole sono scritte in lettere MAIUSCOLE e quandominuscolo.sono scritte in Nei bilingui italiano/inglese (bilanciati). Neibilinguiolandese/inglese (sbilanciati): anche quando la parola è scritta in L2 si osserva interferenza a livello semantico. Il risultato suggerisce che vi sia un accesso automatico alla semantica a partire da L2.Effetto grandezza nella traduzione di numeri nell'esempio: italiano/inglese nella condizione in italiano bisogna denominare il numero presentato in italiano; stessa cosa nel caso dell'inglese. Nell'esempio olandese/francese (sbilanciati) dovevano tradurre i numeri dall'1 al 12. È emerso come il tempo di risposta per la traduzione delle parole cresce al crescere del numero. Questo si verifica sia quando L1 -> L2, sia quando si traduce L1 -> L2. Duyck e Brysbaert, 2008, mostrano che l'effetto si ottiene anche con una lingu