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A seconda del movimento impresso al disco sul fondo, l'opera restituiva effetti di tipo psichedelico.
Nella frammentazione della percezione di equilibri di forme e colori, tramite griglia in lamiera forata, si restituivano percezioni diverse.
Aspetto di poetica tipico di queste proposte: opera si completava con intervento dello spettatore.
In questo senso si può parlare di opera aperta, cantiere aperto.
Getulio Alviani, Superficie a testura vibratile 2 (Opera programmata 316), 1965, alluminio. Roma
2 file di neon a soffitto, che generano su ogni lamina variazioni (che non vediamo, vista staticità, ma che di fronte all'opera variano continuamente a seconda del movimento fisico del corpo o anche semplicemente al movimento di occhi).
Valorizzazione di materiali messi a disposizione di tecnologia moderna (non scarto, sottoprodotto industriale di società del consumi, ma ciò che tecnologia ci mette a disposizione per sperimentare sollecitazioni diverse).
Anche
contatto tattile con materiali come plastica: rivoluzione della plastica nella vita quotidiana. Prima non toccavamo tutta questa plastica: oggi bottiglia, contenitore, ciotola, bicchiere, piatto… prima il vetro, la ceramica, la terracotta erano i materiali artistici che regolavano produzione artistica. Adesso si vogliono valorizzare nuovi materiali di produzione industriale (lamiera, alluminio, plastica e, soprattutto in alcuni casi, anche il movimento). Dotazione di strumentazione di tipo meccanico-elettronico rende queste opere mobili e attive. Automi che interagivano con esperienza umana. La stessa opera d’arte poteva acquisire una sua vita autonoma, indipendente, anche nello spazio fisico (poteva muoversi rispetto a una sua ubicazione). Opera prende spunto da famose stelle: c’è sempre orizzonte sidereo, spaziale, tecnologicamente avanzato, capace di leggere al binocolo l’osservazione astrale. Stelle nel dettaglio della loro evoluzione e vita (osservazionegeo-astronomica). Nella pittura movimento aggettante, una sorta di nucleo in espansione che sembra emergere dalla tela nei confronti dell'osservatore, ma che - in realtà - è dipinto (capacità di controllo maniacale, certosina: per rendere effetti di questo tipo, parliamo di pittura che poggia anche su forte impianto matematico, con problemi di scala e riduzione). Opera dipinta in maniera tradizionale. Lo scatto rispetto a esperienze cinetiche programmate: ragionare di questi temi in una pratica di media tradizionali; dall'altro, incoraggiare sperimentazione che tenesse conto di supporti che moderna tecnologia aveva messo a disposizione di questa generazione di artisti; con surplus di carica sperimentale (Argan grande sostenitore di poetica di gruppi, giocandosi fino alla fine la propria autorità di critico d'arte contemporanea) Pur nei momenti di maggiore tangenza tra futurismo e Fascismo, Marinetti cercò sempre di mantenere
indipendenza rispetto al protagonismo di Mussolini (anche in termini antagonistici) e poi all'indirizzo dato all'arte moderna italiana, che, negli anni Trenta finì per privilegiare forme di antica tradizione italiana adesso rivisitata in chiave moderna nei dipinti di Sironi o nelle opere del Gruppo Novecento italiano, anche su supporto critico di Margherita Sarfatti. Dopo, di fronte a sistema artistico americano globalizzante, Argan sente che è arrivato il momento di ritirarsi in buon ordine; si rende conto che è una battaglia persa, affidata alla storicizzazione. Oggi riusciamo a leggere la dialettica tra posizioni di questo tipo e quelle proprie di pop art americana (negli anni Sessanta) grazie alla sua testimonianza. Fenomeno che attraversa anche altri paesi; al di là di cinetici italiani (Biasi, Alviani). Anche Gianni Colombo, milanese, esponente del Gruppo T Gianni Colombo (Gruppo T), Struttura pulsante, 1959. Milano, Archivio G. Colombo Anche qui il multiplo,La ripetizione è uno dei principali elementi costitutivi delle opere d'arte: si tratta di un principio di programmazione disciplinata di tipo quasi ingegneristico e architettonico. Si utilizzano moduli lineari di impianto geometrico-matematico, che presentano un lessico freddo, rigido e cerebrale, privilegiato dagli artisti minimali e concettuali per favorire la pulizia del pensiero che si organizza nell'opera d'arte. Questi moduli vengono giustapposti tra di loro e animati da una struttura sottostante che li spinge in avanti a intervalli irregolari. Il risultato è una superficie animata, mossa e mobile, in cui gli elementi si muovono anche in distonia tra loro, in maniera irregolare. Si crea così un'opera cinetica che si muove nello spazio, generando rapporti di fruizione e relazione con la superficie e lo spazio circostante.
Un esempio di questa tipologia di opera è "Struttura n. 1065" di Enzo Mari, che fa parte di una collezione privata. Questa opera è composta da elementi metallici variamente allineati su scale e profondità diverse, all'interno di una griglia. Il tema della griglia e del reticolato è un leitmotiv del modernismo, presente anche nelle opere di Biasi, Colombo e ora anche di Mari. Queste opere rappresentano delle strutturazioni cerebrali, in cui la ripetizione e l'organizzazione geometrica sono fondamentali per la creazione di un'opera d'arte.
intellettuali, che spostano l'asse di riflessione dal trionfo del colore, dell'immagine, dell'opulenza, del cibo, della moda e della musica. Andy Warhol è dietro anche all'industria discografica: la Factory è stata la casa di produzione di uno dei gruppi musicali più celebri di questi anni - Warhol ha anche firmato la copertina di questo celeberrimo gruppo che aveva Lou Reed come membro - il gruppo è The Velvet Underground, una pietra miliare del rock pop americano. È un'industria dei consumi anche di altissimo livello, che grazie a questa strategia comunicativa messa in piedi per primo da Warhol, in anticipo sugli altri, è riuscita nel giro di pochi anni a raggiungere un successo planetario straordinario. Bridget Riley, Fall, 1953, Pittura a base di acetato di polivinile su tavola, Londra, TATE CINETICA: prevede il movimento (automatizzato, cinetico). Comunque, il movimento è previsto. Ad esempio, le opere di Colombo sono dotate di un loro motorino, che quindi si muovono. Altre, come quelle di Biasi, possono essere mosse (si muovono) nella misura in cui lo spettatore le imprimi.loro un movimento)Alviani: a cavallo tra cinetiche e optical. Le superfici impiegate generano movimenti percettivi aseconda di come spettatore si muove nello spazio.
OP (forma abbreviata di Optical): si insiste su questi effetti di resa pittorica, che tentano di emulare questi effetti. Dal punto di vista tecnico sono proposte più tradizionali (tele dipinte di Riley, anche se si tratta di smalto industriale particolarmente riflettente, con una sua consistenza plastica, materica, risoluzione visiva diversa dal colore vegetale o sintetico diluito ad olio). Emulano, ma non generano movimento. Si producono effetti psichedelici, come se opera fosse in movimento (come se generasse assuefazione dello sguardo). Dunque quasi rapimento ipnotico che, nel momento in cui si fissa, inevitabilmente finisce per accorpare colori o generare nuove forme.
Confine labile: esperienze continue tra loro, che nascono da costola di astrazione informale di primi anni Cinquanta, ma che perdono carica esistenziale
Di dolore, disgregazione e perdita (propri di informale europeo ma anche nordamericano, soprattutto con Pollock e Colfield Painting di Rotcko e Niuman), adesso concentrata su aspetti celebrali, percettivi, intellettuali, teorici (la pittura definisce nuovo rapporto col mondo, nuove dinamiche di relazione sociale, spaziale, comportamentale col mondo circostante, anche rispetto all'invasione visiva che, anche quella, addomestica l'occhio a non guardare più, ad avere tutto sottomano e a vedere senza mai realmente guardare). Personalità eccentrica a cavallo tra queste esperienze è quella di Bruno Munari, pittore astratto interessato a esiti di questo tipo. Stimolano nel bambino aspetti di gioco e creatività.
SUL FRONTE AMERICANO... si registrano opzioni di diverso segno, a partire da personalità di Allan Kaprow, pionieri dell'Happening, proposta artistica che si da come azione contenuta in uno spazio e tempo ben precisi (come sotto).
A. Kaprow, Yard,
1961, New York
Spazi interstiziali tra cortili interni, pozzi di luce… tipici dell’edilizia urbana newyorkese.
Nello Yard aveva raccolto, in maniera disordinata e inconsulta, tutta una serie di pneumatici daruota di macchina (di diverse dimensioni, tipologie, misure), all’interno delle quali l’artista tenta dimuoversi.
È una situazione, un qualcosa che sta accadendo.
Opera d’arte nel senso di un’opera che non ha più ragione d’essere in quanto oggetto matericocollocato in ambiente come museo, stanza, galleria, ma come esperienza, azione (che può essereanche condivisa e partecipata – interventi come questo presuppongono sempre spettatori e che siconfrontino con esperienza di artista).
Spazio angusto, disagio nel muoversi in questo spazio. Torna, come da tradizione americana, delrifiuto dell’oggetto di scarto, sottratto allo sfasciacarrozze (orizzonte visivo di modernità piena, nelquale ci si può muovere
società. L'arte concettuale si sviluppa negli anni '60 e '70 come una reazione all'arte tradizionale e al mercato dell'arte. Gli artisti concettuali mettono l'accento sull'idea o sul concetto dietro all'opera d'arte, piuttosto che sull'oggetto fisico stesso. Spesso utilizzano mezzi non convenzionali come testi, fotografie, video o performance per esprimere le loro idee. Un esempio di opera concettuale è "Yard" di Allan Kaprow, realizzata nel 1961 a New York. Questa installazione consisteva in un ammasso casuale di oggetti e materiali, creando un ambiente caotico e disordinato. L'opera era aperta all'interazione del pubblico, che poteva esplorare e manipolare gli oggetti. L'idea di "Yard" era quella di creare un'esperienza sensoriale e partecipativa, rompendo con la tradizione dell'arte come oggetto statico da contemplare. Un altro principio fondamentale dell'arte concettuale è l'uso di azioni casuali e non programmate. Questo approccio si ispira alle pratiche dadaiste, che enfatizzavano l'azione spontanea e la provocazione. Un esempio di questo tipo di riflessione è l'atto di gettare in mare una scatola con la scritta "Dio". Queste opere spesso non sopravvivono fisicamente nel tempo, ma vengono documentate attraverso fotografie, film o video. Questi documenti diventano poi oggetti commercializzati e conservati nei musei, tradendo spesso lo spirito originale delle opere. L'arte concettuale rappresenta una sfida al sistema di potere economico-finanziario dell'arte, che è concentrato nelle mani di poche importanti società. Gli artisti concettuali cercano di sottrarsi a questo sistema, mettendo in discussione le convenzioni dell'arte tradizionale e cercando nuove forme di espressione.istituzioni e gallerie (es. Leu Castelli), che dettano linea anche a istituzioni museali, politiche, culturali più in generale (castelli espone artisti alla biennale e fa vincere a Rauschenberg il leone d'oro come miglior artista dice molto su questi agenti operatori del sistema dell'arte americano, ma presto globale).
Proposte di questo tipo come resistenza, contestazione anche radicale di quel sistema, tra il serio e il faceto.
Moglie di John Lennon, impegnata su questo fronte.
Yoko Ono - John Lennon, Bed-in, Amsterdam, Hotel Hilton, March 1969
Forme di protesta Sit-in; protestare seduti di fronte a istituzioni.
Lei si inventa questo stare a letto - unione di due sposi che rimangono a letto per un'intera settimana in una stanza aperta, in cui invitano giornalisti, reporter, passanti... Chiunque avesse voluto fare omaggio di una visita per unirsi a questa azione pacifista (vedi "BedPeace"). Parlano, ricevono telefonate, suonano...
rimanendo seduti sul loro letto. Su queste proposte si inseriranno quelle di Body Art (an