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Barry Lyndon

Le vicende di Barry Lyndon mettono in risalto la natura ironica del racconto. L'identificazione esperienziale ci porta a seguire la vita di un personaggio, pur non essendo completamente dalla sua parte. Il film ci presenta due nomi molto forti utilizzati in maniera diversa rispetto alle aspettative. Esso offre una serie di inquadrature che citano l’architettura settecentesca e fanno riferimento ai quadri di William Hogarth, pittore inglese. Hogarth era uno dei riferimenti consapevoli per Kubrick; la pittura di Hogarth interessava a Kubrick sia perché rappresentava la vita del Settecento, sia per il modo in cui metteva in scena quella vita.

La luce e le scene

La luce nel film è un elemento centrale. Per molto tempo si è detto che, così come per la musica, i riferimenti principali fossero settecenteschi, nonostante ci siano degli anacronismi che, però, risultano intenzionali, poiché Kubrick necessitava di riferimenti visivi utilizzando la pittura. Le scene diurne sono illuminate dalla luce del sole, mentre le scene notturne usano la luce delle candele, anche negli interni. Nelle scene diurne, la luce entra da finestroni laterali, con Kubrick che orienta la luce riprendendo l'illuminazione tipica della pittura dell’epoca, ispirato da Caravaggio.

L'uso della cultura visiva

L'uso della cultura visiva dell'epoca da parte di Kubrick era strumentale; non gli interessava creare una pinacoteca costosa, ma realizzare scene con gli elementi più adeguati, concentrandosi su come quell’epoca veniva messa in scena. Kubrick riflette sul cinema e sui generi da cui sono tratte le scene, amplificate nella seconda parte del film, dove appaiono scene da melodramma familiare, come la morte del figlio, tipiche del melodramma teatrale. La direzione della luce è accurata, con diversi segmenti privi di dialogo che richiamano il cinema muto.

Scene e narrazione

Una scena significativa è quella della seduzione, arricchita dal brusio dei partecipanti, molto coinvolti nelle vicende del gioco d'azzardo. In questo film, il modello pittorico è esasperato, parte di un progetto narrativo complesso. Ci sono poche soggettive che rappresentano momenti di consapevolezza, come quando Barry Lyndon scopre un tradimento.

Il ruolo del narratore

La posizione del narratore è quella di chi racconta vicende riguardanti il personaggio principale. Quando una scena si allarga o si restringe, viene usato lo zoom, che serve a mettere in evidenza il dettaglio con il totale. Rispetto al cinema muto, è come se ci fossero immagini e funzioni narrative che il cinema classico successivamente interiorizza. Il narratore si esprime inserendo brani musicali in modo opportuno, e ogni livello aggiunge la propria prospettiva nel creare l'esperienza del film. La voce narrante fornisce più informazioni rispetto a quelle che le immagini dei film di oggi ci mostrano.

Inizio del film

All'inizio del film, abbiamo un'inquadratura larghissima, un campo lunghissimo in cui non vediamo le figure. Siamo distanti anche fisicamente sul piano sonoro. Il primo narratore racconta come Redmond Barry diventi ricco, mentre la seconda voce narrante ci parla del padre di Barry. È significativo che il film inizi con la figura paterna. Questo narratore è un commentatore che osserva dall’esterno, facendo spesso commenti ironici e raccontando ciò che pensa delle cose.

Ironia e contrasti

Il film è ricco di momenti di ironia della sorte, poiché la voce narrante racconta che il padre è morto in guerra per una questione di cavalli, e non a caso per una questione di cavalli muore anche il figlio. La voce narrante contraddice spesso ciò che vediamo, complicando la comprensione della vicenda. L'ironia è aumentata dal fatto che Nora dichiara di non aver mai provato sentimenti, mentre sappiamo che in realtà non è così. La voce narrante non coincide con le immagini proposte.

Zoom e narrazione

Per dimenticare la cugina, Barry lavora duramente (spacca la legna). Si vede un campo medio su Barry, seguito da un lento zoom indietro che lo trasforma in parte del paesaggio; successivamente, si aggiunge la voce narrante che contraddice l'immagine. Voce narrante e zoom indietro portano a una situazione estranea per il pubblico. La scena di Nora e il capitano presenta uno zoom indietro con effetti di geminazione ironica, poiché dietro di loro c'è un’altra coppia che probabilmente si dice le stesse cose: gli zoom modulano la nostra partecipazione.

Musica e narrazione

Il narratore si esprime attraverso la musica, utilizzata come contrappunto sonoro delle immagini. Le musiche ritornano in più scene, come le marcette militari, e ci sono brani identici ma arrangiati diversamente. Kubrick era interessato al brano orchestrale (sarabande in re minore). La scelta di Schubert è stata discussa; non può essere considerata un errore storico, ma Kubrick ha scelto Schubert perché esprimeva pathos. È difficile che in quell’epoca, in una villa del genere, si suonasse Bach. Il riarrangiamento riguarda la sarabanda di Haendel. La musica anticipa ciò che sta per avvenire.

Momenti cruciali

Il momento dell’incontro fra Redmond e lo Chevalier è carico di pathos: sentiamo prima il senso di commozione, poi la decisione di Redmond di dichiararsi. I riti sono rappresentati in modo significativo: i duelli, i giochi e i riti sociali, come matrimoni, compleanni e funerali.

Tematiche e giochi

Il film esplora come la società si mette in gioco e organizza le relazioni tra i soggetti. I personaggi rivestono ruoli, comportandosi come richiesto dal contesto. Kubrick è attento nel parlarci di una società. Esiste una teoria dei giochi nel film, che esplora la funzione del gioco nella vita e nelle società occidentali. Secondo alcuni, il film rappresenta un ritorno alla sperimentazione audiovisiva di "2001: Odissea nello spazio".

2001: Odissea nello spazio

"2001: Odissea nello spazio" è un film la cui realizzazione è durata a lungo. Kubrick stava creando una meditazione filosofica di tipo fantascientifico. Il film è girato in Cinerama. Nella versione finale, il prologo è assente, e il film inizia con scene realizzate in Africa, mostrando relazioni tra gruppi che combattono per una pozza d'acqua. Le scimmie non attaccano i tapiri per mangiarli, essendo vegetariane.

Proiezioni e scenografie

Kubrick ha utilizzato la proiezione frontale; gli sfondi sono diapositive che riproducono paesaggi africani, mentre le scenografie sono state ben integrate, dando l'impressione di un film girato in Africa su set reali. Il problema delle scimmie è l'apprendimento della difesa e dell'attacco.

L'evoluzione delle scimmie

Le scimmie protagoniste, guidate dall'istinto, fanno evolvere la loro specie. L’uso di "Così parlò Zarathustra" è stato interpretato in chiave nietzschiana, dando enfasi a un andamento quasi sacro. Kubrick alterna la retorica della scoperta dell'osso divenuto clava con immagini mentali, suggerendo che le scimmie sono dotate di coscienza. Il desiderio di conquistare il mondo coincide con un miglioramento delle capacità aggressive.

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

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