Estratto del documento

SENSORIALI

- : l’infermiere darà delle informazioni sulle sensazioni che

proverà il paziente durante l’intervento che potrebbero essere secchezza

della bocca, gola irritata, dolore alla ferita chirurgica, sensazione di

sonnolenza dovuta ai farmaci e all’anestesia;

COMPORTAMENTALI

- : spiega i comportamenti da adottare per provare

meno dolore, per evitare complicanze postoperatorie;

Le informazioni vengono date tramite un colloquio orale, opuscolo informativo,

visita in reparto o telefonicamente. In genere vengono fornite 15-3 giorni prima

dell’intervento e hanno lo scopo di ridurre la degenza, il dolore e l’ansia, fare in

modo che il paziente sia partecipe al piano di cura e abbia una rapida ripresa

delle attività.

La VALUTAZIONE CLINICA PREOPERATORIA prevede un approfondimento

clinico che precede l'atto anestesiologico e chirurgico con gli obbiettivi di:

DEFINIRE LE CONDIZIONI DI BASE

- : riconoscere alterazioni fisiche

preesistenti e lo stato emotivo;

GARANTIRE L’OMEOSTASI

- : respiratoria e cardiovascolare;

RIDURRE LE COMPLICANZE INTRA E POSTOPERATORIO

- ;

Il CONSENSO INFORMATIVO ALL'INTERVENTO CHIRURGICO contiene il

procedimento chirurgico, i benefici e i rischi attesi, le alternative terapeutiche,

le strutture sanitarie + idonee e le informazioni supplementari richieste.

L’infermiere deve accertarsi che il paziente sia stato informato e controllare

che il consenso sia presente nella cartella clinica. Il consenso è SEMPRE

SCRITTO ma presenta altre caratteristiche:

LIBERO

- : il paziente non è obbligato a sottoporsi all’intervento;

INFORMATO

- : tramite art. 32 costituzione, convenzione di Oviedo, legge

n. 219 del 2017 e il codice deontologico dell’infermiere del 2019;

REVOCATO

- : il paziente può sempre cambiare idea;

Il CONSENSO INFORMATO ALL'ANESTESIA definisce il tipo di anestesia per

CLASSIFICAZIONE ASA

il paziente e la che è una classificazione fatta sulla

raccolta di alcune informazioni, che tengono in considerazione le patologie del

paziente. All’aumentare della classe ASA aumenta anche il rischio di sviluppare

complicanze respiratorie e cardiovascolari sia nell’intraoperatorio che nel

postoperatorio. Le classi ASA sono:

- ASA I: paziente sano;

- ASA II: paziente con patologia sistemica lieve;

- ASA III: paziente con patologia sistemica grave che limita l'attività, ma

non è invalidante;

- ASA IV: paziente con malattia sistematica grave che rappresenta un

pericolo costante per la vita;

- ASA V: paziente moribondo;

- ASA VI: paziente dichiarato cerebralmente deceduto;

- E: Intervento di emergenza;

Il RISCHIO OPERATORIO valuta complessivamente lo stato di salute del

paziente e si accerta tramite:

ANAMNSEI MEDICA E ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO

- : presenta

malattie, pregressi interventi o anestesie, complicanze, fumo, alcol,

protesi, pace maker, in gravidanza, farmaci e allergie;

ESAME OBBIETTIVO

- : auscultazione cardiaca e respiratoria, struttura

delle vie respiratorie, del patrimonio venoso, della colonna vertebrale;

TEST BIOMORALI E STRUMENTALI

- ;

Il FUMO causa il 38% di morti nella fase perioperatoria e 30-109% presentano

complicanze postopertatorie. Prima di un intervento il paziente deve astenersi

+ di 8 settimane dal fumo.

L’ALCOL non deve essere consumato per + di 2 bicchieri al giorno e prima di

un intervento il paziente deve evitarlo per 4 settimane.

L’ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO consiste nel controllare:

CONDIZIONI FISICHE

- : ovvero il livello di autonomia;

STATO EMOTIVO

- ;

- PRECEDENTI ESPERIENZE DI MALATTIA;

- PATOLOGIE CONCOMITANTI E TERAPIE ASSUNTE;

- ALLERGIE;

- STATO NUTRIZIONALE;

FUNZIONALITA’

- : respiratoria, cardiovascolare e idroelettrica;

COMPRENSIONE DELLE INFORMAZIONI

- ;

La VALUTAZIONE DEL RISCHIO OPERATORIO prevede il controllo di:

FUNZIONALITA’ RESPIRATORIA E CARDIOVASCOLARE

- : accertamento

infermieristico dei parametri vitali ed esami strumentali quali ECG, RX

TORACICO;

STATO IDROELETTRICO

- : accertamento infermieristico misurazione di

peso, cute, muscose, urine, PA e FC. Esami bioumorali tra cui ematocrito

ed elettroliti;

STATO NUTRIZIONALE

- : accertamento infermieristico prevede il

controllo dei parametri antropometrici e gli esami bioumorali da fare sono

albumina e transferrina;

L’ottimizzazione nutrizionale e la preabilitazione viene fatta da più figure

professionali e serve per stabilire il sistema funzionale di base del paziente,

attuare interventi per rinforzare la capacità funzionale dell'individuo.

Le figure professionali coinvolte sono:

NUTRIZIONISTA

- : che stila il piano dietetico;

FISIOTERAPISTA

- : per gli esercizi fisici; :

PSICOLOGO

- : per dare supporto psicologico;

Gli obbiettivi sono: rafforzare le capacità funzionali di un individuo, ridurre le

complicanze postoperatorie e ridurre i tempi di degenza.

FASE PREOPERATORIA

soluzione di continuità della cute

La ferita chirurgica è una e dei tessuti e

viene effettuata in condizioni di asepsi , ossia in condizioni sterili e con

materiali sterili. Prevede una minima distruzione dei tessuti e il controllo del

sanguinamento nell’intraoperatorio. Le ferite chirurgiche tradizionali

vengono effettuate con un bisturi e una sutura chirurgica che è utile per

facilitare la guarigione della ferita e garantire un risultato esteticamente

accettabile. Serve all’esposizione del sito chirurgico e facilita l’accesso

all’organo coinvolto.

INCISIONI LAPAROTOMICHE

Ossia effettuate sull’addome con il bisturi:

Laparotomie verticali :

 - Xifo-ombelicale;

- Ombelico-pubica;

- Pararettale destra superiore;

- Pararettale destra inferiore;

Laparotomie trasversali :

 - Sottocostale bilaterale;

- Trasversale ombelicale;

- Pfannenstiel;

Laparotomie oblique :

 - Sottocostale di Kocher;

- Obliqua sec. Mcburney.

RISCHIO DI INFEZIONE DELLA FERITA

Ci sono diversi fattori di rischio, possono essere legati:

ALL’INTERVENTO CHIRURGICO: riguardano:

 tempo uguale o superiore alle 3 ore,

: se è questo aumenta il rischio

 poiché c’è un aumento dell’esposizione all’ambiente, dove si trovano

microorganismi che possono esser epatogeni, e può aumentare il

trauma tissutale;

intervento in emergenza il paziente non è stato preparato

: poiché

 adeguatamente;

tecnica la più rischiosa è la -tomia

: (chirurgia tradizionale-bisturi) è la

 l’uso di

tecnica che comporta maggior rischio di infezione. Anche

drenaggi, ossia un tubo che crea continuità tra esterno ed interno e

consente la traslocazione dei batteri;

ipotermia riduzione della temperatura inferiore ai 36°,

: ossia la

 poiché la sala operatoria ha una temperatura più bassa rispetto ai

reparti di degenza. La temperatura dipende anche dalla tecnica e dalla

durata dell’intervento. Di conseguenza determina vasocostrizione,

ossia riduzione di ossigeno ai tessuti e leucociti, quindi una riduzione

delle difese immunitarie del pz;

creazione di una stomia : i soggetti che hanno ad esempio una

 colostomia sono più a rischio;

classificazione ferita chirurgica :

 CLASSE I O PULITA:

- è un’incisione dove non c’è un processo

infiammatoria, e non interessa l’apparato gastro-intestinale,

respiratoria e genito-urinario (mastectomia);

CLASSE II O PULITA-CONTAMINATA:

- incisione dove non c’è un

processo infiammatoria e interessa l’apparato gastro-intestinale,

respiratoria e genito-urinario (intervento vescica);

CLASSE III O CONTAMINATA:

- è un’incisone che ha un’abbondante

contaminazione e riguarda il tratto gastrointestinale oppure quelli

effettuati in condizione infiammatoria ma senza pus

(colecistectomia). Riguarda anche le ferite traumatiche avvenute

nelle prime 24 ore;

CLASSE IV O SPORCA-INFETTA:

- è un’incisione dove c’è una rottura

dei visceri (perforazione dell’appendice), oppure effettuata in

condizioni infiammatoria con pus, o ferite traumatiche trattate in

ritardo o con tessuti in stato di necrosi.

-

ALLE CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE: riguardano:

 fattori non modificabili sesso maschile ed età

, ad esempio

 avanzata;

obesità poiché il tessuto adiposo è meno vascolarizzato rispetto agli

:

 altri. Di conseguenza, la guarigione del tessuto viene alterata e

rallentata poiché il metabolismo cellulare necessita di ossigeno per

garantirla, che però non gli giunge;

diabete mellito modificare la neo-angiogenesi,

: poiché va a

 riducendo la formazione di nuovi vasi sanguigni e del collagene, ossia

la proteina che serve per rimarginare al meglio la ferita;

ASA score maggiore uguale 3 : siccome il paziente ha un ASA

 ha anche delle patologie concomitanti

elevato, che vanno ad

impattare sulla situazione chirurgica e aumentare il rischio;

Fumo di sigarette arriva meno ossigeno ai tessuti

: poiché e più

 monossido di carbonio;

Abuso di alcol riduce l’attività dei macrofagi,

: poiché ossia cellule

 immunitarie che dovrebbero fagocitare esseri patogeni;

Farmaci glucocorticoidi,

: come i che inibiscono la prima fase di

 guarigione della ferita chirurgica, ossia l’infiammazione, e la sintesi del

collagene

contaminazione del sito chirurgico

La , può avvenire per via:

esogena

- : contaminata da microorganismi patogeni che sono all’esterno

dell’organismo (mani degli operatori se sono sporche oppure strumenti

chirurgici non adeguatamente sterilizzati);

endogena

- : contaminata da microorganismi dell’individuo stesso. Può

avvenire ad esempio quando un paziente si ferisce la cute, i

microorganismi che si trovano sulla cute possono contaminare il tessuto

sottocutanei, oppure durante un intervento chirurgico a livello intestinale,

dove si trova la flora batterica, se questa si sposta può provocare delle

infezioni.

INTERVENTI DI PREVENZIONE DEL RISCHIO

Siccome è un problema potenziale, è possibile prevenirlo attraverso:

preparazione fisica :

 sospensione del fumo ;

 doccia preoperatoria : esistono le linee guida NICE del 2019

 inglesi, del CDC del 2017 americane e del OMS del 2016. L’obiettivo è

rimuovere gran parte della flora batterica presente sulla cute.

quello di

C’è un dibattito sul prodotto da ut

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Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valevr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi dell'assistenza infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Allegri Mario.
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