CIRCOSCRIVERE LO SPAZIO: LE CHIUSURE
La chiusura di un edificio è l’insieme delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici che
hanno la funzione di separare e proteggere gli spazi interni rispetto all’esterno. Le chiusure si
articolano in porzioni opache o trasparenti, in parti fisse e chiuse e in parti mobili e apribili.
Le chiusure possono essere divise in:
- Chiusure verticali: costituiscono la facciata dell’edificio, sono perimetrali opache o
serramenti.
- Chiusure superiori: copertura dell’edificio.
- Chiusura inferiore: attacco a terra o delimitazione inferiore su spazio aperto.
Le chiusure devono soddisfare il benessere e la sicurezza, a cui seguono altre esigenze
importanti, ovvero, la salvaguardia ambientale, l’aspetto e la gestione. Altre sottocategorie
sono: controllo del flusso luminoso, inerzia termica, condensa interstiziale e superficiale,
dispersione del calore, isolamento acustico, isolamento termico, manutenibilità, pulibilità,
resistenza a fuoco, resistenza alle intrusioni, resistenza all’irraggiamento, resistenza
meccanica, ventilazione.
La chiusura, quindi, può essere definita come delimitazione fisica (barriera che garantisce
condizioni di sicurezza) e filtro (controlla gli scambi tra interno ed esterno). Il ruolo
dell’involucro come filtro assume oggi particolare rilievo a fronte dell’obiettivo di riduzione
degli impatti ambientali, che impone particolare attenzione al risparmio energetico e alla
riduzione dell’inquinamento, legato alle emissioni degli impianti di riscaldamento. In un
ambiente confinato il controllo del comfort termico avviene mediante il sistema di chiusura
dell’edificio e degli impianti tecnologici. Le caratteristiche dell’involucro e la scelta degli
impianti devono essere determinate in maniera fortemente relazionata. Se l’obiettivo è il
risparmio energetico, risulta prioritario operare scelte finalizzate all’ottenimento di un
involucro capace di garantire le condizioni di benessere riducendo il ruolo degli impianti. Il
confort termico è determinato da 5 fattori:
1. Temperatura dell’aria
2. Radiazione termica
3. Umidità relativa
4. Velocità di movimento dell’aria
5. Caratteristiche termiche delle superfici con cui il corpo entra in contatto
La radiazione termica del sole che entra attraverso le superfici vetrate viene catturata
all’interno dell’edificio, innalzando la temperatura dell’aria interna. L’umidità relativa tende a
ridursi con l’aumento della temperatura dell’aria. Oltre all’interdipendenza, esiste anche una
buona intercambiabilità tra i fattori che regolano il confort termico. Se in un ambiente interno
in inverno la temperatura dell’aria è più bassa delle condizioni di comfort termico (18°C), ma
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le superfici perimentrali sono a temperatura più alta, la radiazione calda emanata dalle pareti
ci garantisce condizioni di comfort. Viceversa, per l’estate.
I buoni principi dell’architettura bioclimatica riguardano:
- Favorire l’ingresso del sole attraverso le superfici vetrate in inverno, per ottenere
l’innalzamento della temperatura interna e schermare le superfici vetrate in estate per
evitare il surriscaldamento.
- Favorire la ventilazione naturale in estate
- Scegliere materiali per l’involucro che favoriscano l’isolamento termico
- Usare masse termiche che accumulino il calore in eccesso e lo rilascino gradualmente
nel tempo (inerzia termica)
- Evitare in inverno la presenza di superfici radiative fredde
In particolare, oggi la normativa sull’eXicienza energetica degli edifici impone valori minimi di
trasmittanza termica per l’involucro proprio per contenere le dispersioni termiche. Sempre la
stessa normativa impone inoltre l’adozione di involucri dotati di inerzia termica allo scopo di
creare condizioni di comfort termico in estate e ridurre l’uso degli impianti di raXrescamento.
Le chiusure dell’edificio, opache e trasparenti, sono elementi che definiscono la forma
complessiva dell’edificio e determinano le caratteristiche formali degli spazi interni. Occorre
sottolineare che le chiusure si sono notevolmente complessificate nell’arco dell’ultimo
secolo.
Isolamento termico
Per isolamento termico si intende la capacità di una parete di ridurre il flusso di calore che la
attraversa per conduzione. Il parametro che definisce l’isolamento termico di una parete è la
resistenza termica R [m^2K/W]. Il suo inverso 1/R è la trasmittanza termica U [W/m^2K].
Tendenzialmente, più il materiale è leggero più è isolante termicamente. Per questo molti
materiali sono poco isolanti, come il laterizio e il calcestruzzo, per migliorare le proprietà di
isolamento termico agiscono o sulla forza del blocco o sulla porizzazione dell’impasto
(diminuendo il pesp specifico). Per isolare in maniera eXiciente, con spessori ridotti, è
opportuno utilizzare i materiali isolanti. I materiali isolanti sono materiali a basso peso
specifico (10-200 kg/m^3), porosi. Minore è la loro densità, minore è la loro conducibilità
termica, maggiore è il loro potere isolante. L’isolamento termico deve essere uniformemente
distribuito lungo tutto lo sviluppo perimetrale delle chiusure. Interruzioni di tale continuità
determinano dei ponti termici, particolarmente problematici sia perché costituiscono punti di
dispersione del calore sia perché la diXerenza di temperatura tra le parti di un edificio ben
isolate e le parti non isolate bene determina formazione di una condensa superficiale e
ammaloramenti. I punti particolarmente critici sono in corrispondenza dell’incontro tra
struttura portante e chiusure e tra chiusure opache e serramenti. 50
Isolamento acustico
Le chiusure devono garantire la protezione degli spazi interni dai rumori provenienti
dall’esterno. Il suono si propaga nell’aria ma può essere trasmesso anche tramite i materiali
da costruzione. L’arresto della propagazione delle onde sonore può essere ottenuto attraverso
la massa della parete (l’attenuazione acustica è proporzionale alla massa) o per
interposizione di uno strato di interruzione (isolante o intercapedine d’aria). I requisiti di
isolamento acustico standardizzato imposti dalla normativa variano in relazione alla
destinazione funzionale. Si va dai 40 decibel nel caso della residenza fino ai 48 decibel nel
caso delle scuole. La definizione di isolamento acustico standardizzato di facciata
presuppone la conoscenza del potere fonoisolante della soluzione tecnica di chiusura opaca,
da utilizzare all’interno di un calcolo complesso che tiene conto di una sorta di media tra il
comportamento acustico delle superfici di involucro opaco e delle superfici di involucro
trasparente, della loro posizione reciproca, della conformazione degli ambienti ecc. il potere
fonoisolante ai rumori aerei delle chiusure opache in generale è buono dal momento che la
presenza di massa o di elevati spessori consente di garantire 40-50 dB. La prestazione di
isolamento acustico dell’interno del sistema di chiusura è però fortemente influenzato dai
serramenti. In situazioni particolarmente critiche di rumorosità esterna si può ovviare
scegliendo vetri multipli e stratificati.
Inerzia termica
La ricerca di porosità che caratterizza l’evoluzione dei materiali e dei prodotti al fine di
migliorare le prestazioni di isolamento termico, va a detrimento dell’inerzia termica, poiché
rende leggeri i materiali e riduce la massa termica. Solo il legno è caratterizzato da un’elevata
capacità termica come caratteristica da parte del materiale e da una densità non troppo
elevata. La capacità termica è la capacità da parte dei materiali da costruzione di
immagazzinare calore. In generale la capacità termica è proporzionale alla massa. I materiali
dotati di elevata capacità termica sono l’acqua, il terreno, il laterizio, la pietra e il
calcestruzzo.
Controllo della condensa interstiziale
Nell’aria è sempre presente vapore acqueo. Più l’aria è calda, più vapore acqueo contiene. Per
definire il contenuto di vapore acqueo presente nell’aria si parla di umidità relativa. Negli
spazi interni è sempre presente vapore acqueo. Se l’aria contenente vapore acqueo lambisce
una superficie fredda, l’aria raggiunge il punto di rugiada e il vapore acqueo condensa
trasformandosi in acqua. La formazione di condensa superficiale in genere avviene sulle
superfici dei vetri in inverno, che sono più fredde della temperatura interna. Avviene anche in
corrispondenza di tutte le interruzioni di continuità dell’isolamento termico delle chiusure,
ossia in corrispondenza dei ponti termici, dove la formazione di condensa può generare
muXe. Inoltre è possibile la formazione di condensa interstiziale negli strati interni delle
chiusure. La maggior parte dei materiali da costruzione oXre scarsa resistenza a tale
passaggio. In particolare, lo strato isolante, essendo poco poroso assorbe l’acqua di 51
condensa, perdendo il suo potere isolante deteriorandosi. Per evitare fenomeni di
condensazione interstiziale, è necessario inserire uno strato con funzione di barriera al vapore
in corrispondenza della faccia dello strato isolante rivolta verso l’ambiente più caldo.
Chiusure verticali opache
Per chiusura verticale opaca si intende l’unità tecnologica che separa verticalmente l’interno
dell’edificio dall’esterno. Le chiusure verticali opache possono essere distinte in:
- Pareti perimetrali verticali a massa
- Pareti perimetrali verticali leggere
Esse devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Isolamento termico
- Inerzia termica
- Isolamento acustico
- Controllo della condensa interstiziale
- Controllo della condensa superficiale
- Resistenza meccanica ai carichi verticali e alle sollecitazioni orizzontali
Inoltre, per loro posizione, le chiusure verticali assumono un ruolo rilevante nella
connotazione morfologica e linguistica dell’edificio, caratterizzandone l’aspetto e l’immagine.
Il soddisfacimento dei requisiti implica una scomposizione della parete in strati o livelli
funzionali che, in fase di progettazione, vengono organizzati. Gli strati, pertanto, sono entità
funzionali distinte, organizzate in modo tale da formare pareti omogenee.
A ciascun elemento è attribuibile una o più funzioni che ne permettono la distribuzione in:
- Strati di trattenuta (barriera al vapore, tenuta all’acqua, tenuta all’aria).
- Strati di isolamento (termico e acustico)
- Strati
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