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TECNICO - ILLUSTRATIVA DI CALCOLO
Parametro r per la verifica a flessione del solaio
Nella verifica a flessione, come precisato precedentemente, poiché si è scelto di adottare una soletta di 5 cm, il valore di Ϭ va ridotto del 10%; ovvero:
cd NϬ = 0,9 * Ϭ = 0,9 * 9,75 = 8,78 Ncd, ridotta cd 2 2mm mm N
Mentre la tensione di snervamento dell'acciaio risulta sempre pari a Ϭ = 220yd 2mm
Pertanto entrando nella tabella precedente con i due valori suddetti si ricava facilmente un valore di r pari a:
r = 2,63
Parametro r per la verifica a flessione delle travi
Nel caso della verifica delle travi il parametro r viene ricavato entrando con i valori di Ϭ ,cd come da calcolo in base alla classe di resistenza del calcestruzzo, e Ϭ , come da tipologia diyd acciaio scelto.
Nello specifico
Ϭ = 9,75 N/mm 2cd
Ϭ = 220 N/mm 2yd
Pertanto entrando nella tabella precedente con i due valori suddetti si ricava per interpolazione lineare un valore di r pari a:
r = 2,43
PROGETTO DI UNA STRUTTURA
RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag. 7 TECNICO – ILLUSTRATIVA DI CALCOLO PREDIMENSIONAMENTO DEL SOLAIO Per il piano tipo si è considerato un solaio latero - cementizio con travetti in c.a. gettati in opera con soletta di 4 cm per assicurare sia parte di quanto previsto nella Circolare n° 617 del 02/02/2009 (§ C4.1.9) in merito alla rigidezza del solaio nel proprio piano, sia il limite di normativa previsto dal D.M. 09/01/1996 (§ 7.1.4.4). Per quanto concerne lo spessore della sezione strutturale del solaio, si considera quanto prescritto nel D.M. 09/01/1996 in quanto le NTC 08 non danno indicazioni specifiche in merito; quindi tale spessore per solai a portata unidirezionale che non siano di semplice copertura non deve essere minore di 1/25 della luce di calcolo (riferendosi alla luce della campata maggiore) ed in nessun caso minore di 12 cm (§ 7.1.4.2 D.M. 09/01/1996). Quindi risulta: t Hhibw bp bw Figura 1 – Sezione schematica di 1 m disolaio latero – cementizioL 6,15 = 0,246 m = 0,25 mmaxH = =solaio 25 25
La Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 C.S.LL.PP.,Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove NormeTecniche per le costruzioni" di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (§4.1.9.1.2) definiscei limiti dimensionali che le varie parti del solaio devono rispettare, ovvero:
PROGETTO DI UNA STRUTTURA RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag. 8
TECNICO – ILLUSTRATIVA DI CALCOLO
- la larghezza delle nervature deve essere non minore di 1/8 del loro interasse ecomunque non inferiore a 80 mm. Nel caso d produzione di serie in stabilimento dipannelli solaio completi, il limite può scendere a 50 mm;
- l'interasse delle nervature deve essere non maggiore di 15 volte lo spessore dellasoletta;
- la dimensione massima del blocco di laterizio non deve essere maggiore di 520 mm.
Con riferimento alle suddette prescrizioni si ha:i ≤ 15 × t1b ≥ × i e
comunque deve essere 12,5 cm ≤ b ≤ 8 cm
w w8b ≤ 52 cm
Si prevede uno spessore del solaio di 29 cm utilizzando un elemento in laterizio con altezza pari a 24 cm e soletta pari a 5 cm. La larghezza (b) dei travetti si sceglie pari a 10 cm, mentre l'altezza è pari a quella del laterizio, e cioè 24 cm.
Per il solaio di sbalzo si ricorda che l'altezza della parte strutturale sarà ridotta di 4 cm al fine di realizzare un massetto pendente che possa favorire l'allontanamento delle acquemeteoriche. Quindi avremo uno spessore di solaio di sbalzo di 25 cm, di cui laterizi di altezza 20 cm e soletta di spessore 5 cm; i travetti presentano ugualmente larghezza di 10 cm e altezza pari a 20 cm.
Per le coperture di auditorium e palestra si prevede un solaio realizzato attraverso un tavolato in legno lamellare, che verrà opportunamente dettagliato e dimensionato in seguito.
PROGETTO DI UNA STRUTTURA RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag.
9TECNICO – ILLUSTRATIVA DI CALCOLOANALISI DEI CARICHI – GENERALITA’
L’analisi dei carichi consiste nella valutazione preventiva delle possibili azioni gravitazionaliche agiscono sulle strutture in esame. La norma suddivide i carichi come segue:
- Permanenti strutturali (G1): azioni che agiscono durante tutta la vita nominale dellacostruzione, la cui variazione di intensità nel tempo è così piccola e lenta da poterleconsiderare con sufficiente approssimazione costanti nel tempo:
- peso proprio degli elementi strutturali compiutamente definiti;
- peso propriodel terreno, quando pertinente;
- forze indotte dal terreno (esclusi gli effetti dicarichi variabili applicati al terreno);
- forze risultanti dalla pressione dell’acqua(quando si configurino costanti nel tempo).
- Permanenti non strutturali (G2): azioni che agiscono durante tutta la vita nominaledella costruzione, la cui variazione di intensità nel tempo è
così piccola e lenta dapoterle considerare con sufficiente approssimazione costanti nel tempo:
- peso proprio di tutti gli elementi non strutturali (G’ ), ossia intonaco, masso di• 2posa e pavimento;
- peso proprio dei tramezzi (G’’ ).• 2
Variabili (Q): azioni sulla struttura o sull’elemento strutturale con valori istantaneiche possono risultare sensibilmente diversi fra loro nel tempo:
- di lunga durata: agiscono con intensità significativa, anche noncontinuativamente, per un tempo non trascurabile rispetto alla vita nominaledella struttura;
- di breve durata: azioni che agiscono per un periodo di tempo breve rispetto allavita nominale della struttura.
PROGETTO DI UNA STRUTTURA RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag. 10
TECNICO – ILLUSTRATIVA DI CALCOLO
ANALISI DEI CARICHI DEL SOLAIO DEL PIANO TIPO
Procediamo col calcolare le tre aliquote in gioco: G , G e Q per il solaio del piano tipo.
1 2
Carichi Permanenti
Strutturali G per solaio del piano tipo1piano tipoAbbiamo precedentemente predimensionato la struttura del solaio, definendo la sezioneriportata in
- 2 travetti in c.a. di dimensioni 10 cm x 20 cm e peso specifico 25 kN/m3;
- 2 laterizi di dimensioni 40 cm x 20 cm e peso specifico 8 kN/m3;
- 1 soletta in c.a. di spessore 5 cm e peso specifico 25 kN/m3.
La somma di queste 3 aliquote rappresenta il carico G per il solaio del piano tipo.1 kN/m2 • Soletta = 25 × 0,05 m = 1,25 kN/m2
1 kN/m2 • Travetti = 25 × 0,10 m × 0,20 m × 2 = 1,00 kN/m2
1 kN/m2 • Laterizi = 8 × 0,40 m × 0,20 m × 2 = 1,28 kN/m2
valore di G , e cioè:1kN kN kN kN
G = 1,25 + 1,00 + 1,28 = 3,53
piano tipo 2 2 2 2m m m m
Carichi Permanenti non Strutturali G per solaio del piano tipo2piano tipo
In Figura 14 sono visibili le opere di completamento che andremo a computare come caricopermanente non strutturale G ’.2
PROGETTO DI UNA STRUTTURA RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag. 12
TECNICO – ILLUSTRATIVA DI CALCOLO
Figura 3 – Sezione trasversale del solaio del piano tipo – opere di completamento
Come già precisato, infatti, abbiamo diviso i carichi G in due aliquote: G ’e G ’’.2 2 2
Valutiamo dapprima G ’. Esso è dovuto alle opere complementari che, nel caso di un solaio del2piano tipo, sono legate a:
- Intonaco di malta cementizia, di finitura all’intradosso, di spessore 1,5 cm e pesospecifico 21 kN/m ;3
- Massetto in malta cementizia di allettamento del pavimento, di spessore 2 cm e pesospecifico 21 kN/m ;3
- Pavimento
in ceramica (è una scelta arbitraria) di spessore 1,5 cm e peso pari a 0,40kN/m2
PROGETTO DI UNA STRUTTURA RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag. 13
TECNICO – ILLUSTRATIVA DI CALCOLO
Dal punto di vista numerico risulta: kN kN
• Intonaco in malta di cemento = 21 ∗ 0,015 m = 0,323 2m m
• Pavimentazione = 0,40 2m kN
• Massetto = 21 ∗ 0,02 m = 0,42kN 23 mm
La somma di queste 3 aliquote rappresenta il valore di G ’, e cioè:2kN kN kN kN
G ’ = 0,32 + 0,40 + 0,42 = 1,142 2 2 2 2m m m m
Valutiamo adesso l’aliquota G ’’, dovuta all’incidenza dei tramezzi.2
Il peso dei tramezzi sul solaio va valutato in termini di incidenza per ogni mq di solaio: questoperché durante la vita di un edificio, un’eventuale ristrutturazione può comportare lospostamento dei tramezzi.
Fino al 2008 si è assunta un’incidenza dei tramezzi pari a 1,00 kN/m2. Oggi, invece, questa2viene valutata
secondo l'effettivo peso dell'elemento divisorio. Definito pertanto il tipo di tramezzo da realizzare, andiamo a valutare il suo corrispondente peso a metro lineare. Ipotizziamo che il nostro tramezzo sia composto da:
- Una fodera in laterizi forati, di spessore 15 cm e peso specifico 8 kN/m2;
- Due strati di intonaco in malta di cemento, di spessore 1,5 cm ciascuno e peso specifico 21 kN/m2.
PROGETTO DI UNA STRUTTURA RESIDENZIALE PER STUDENTI UNIVERSITARI: RELAZIONE Pag. 14
TECNICO - ILLUSTRATIVA DI CALCOLO
laterizi forati (s = 12 cm)
intonaco in malta di cemento (s = 1,5 cm)
Figura 4 - Elemento di partizione interna
È necessario definire l'altezza dell'elemento divisorio. Il progetto proposto presenta un'altezza interpiano H (cioè distanza tra estradosso solaio sottostante ed estradosso intersolaio soprastante) pari a 3,40 m. Pertanto, l'altezza netta del solaio sarà data da:
H = H - H = 3,40 m - 0,27 m =
3,13 m2 inter solaio Quindi, dal punto di vista numerico, il metro lineare di tramezzo pesa: kN kN• Laterizio = 8,00 ∗ 0,12 m * 3,13 m = 2,503m m kN kN• Intonaco in malta di cemento = 2 * 21 ∗ 0,015 m ∗ 3,13 m = 1,973m m La somma di queste 2 aliquote rappresenta il valore del peso del tramezzo a metro lineare, ecioè: kN kN kN P = 2,50 + 1,97 = 4,47tramezzo m m m In relazi