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LA CRISI DEL 29 E LA LEGGE DI SAY:

La Grande Depressione degli anni ‘70 -‘90 del XIX secolo era stata il

prodotto del Second Wind, delle trasformazioni strutturali che

aveva subito l’economia di molti paesi e della prima

globalizzazione. Essa aveva reso evidente che il capitalismo era

instabile, ma questa elementare verità non aveva intaccato

l’ideologia economica dominante (il liberismo). Quindi il

capitalismo era instabile già negli anni ‘70-‘90 però era stata una

cosa meno traumatica, non era stato messo in dubbio il modello

economico (il mercato si autoregola). La spesa economica non era

stata concepita come strumento che potesse risollevare

l’economia.

Gli Stati erano rimasti fedeli ad una ortodossia fiscale che aveva la

sua stella polare nell’equilibrio del bilancio. La crisi del ’29 era

stata una miscela micidiale di neomercantilismo, di azzardo

finanziario, di disoccupazione e di deregolamentazione dei

mercati che ha prodotto prima una cura dissi a crescita e poi un

crollo altrettanto grande. La crisi del ‘29 colpì un occidente molto

più industrializzato e finanziarizzato di trenta anni prima, e più

significativa negli Stati Uniti perché le persone erano abituate a

investire in borsa: una gran parte della popolazione disponeva di

titoli azionari e obbligazionari la cui circolazione era favorita dagli

Investment trust che gestivano il portafoglio dei clienti

aumentando così il numero delle azioni in circolazione. Le azioni

potevano essere date in garanzia e perciò vi erano meno azioni in

circolazione rispetto alla domanda. Quando la crisi finanziaria si

estende all’economia reale appare evidente che i fondamenti

dell’economia neoclassica non funzionano.

La legge di Say che stabilisce che l’offerta crea la sua propria

domanda senza che il governo debba intervenire sul mercato e,

che si aggiusta in maniera automatica (il mercato si autoregola), a

patto che i lavoratori siano disposti ad accettare un’elevata

flessibilità salariale verso il basso che dovrebbe favorire l’aumento

della produzione. Secondo questa legge le crisi non esistono.

Presupposti della legge di Say:

1. Il mercato si regola da solo se non esiste la preferenza per la

liquidità

2. Prezzi e salari erano flessibili verso il basso

3. Non considerava le interdipendenze che si erano create tra le

varie economie

La legge di Say non funziona più. I lavoratori non hanno il potere

di influenzare il processo di produzione e gli investimenti.

NEOMERCANTILISMO= Le guerre e la crisi interruppero il

processo di globalizzazione.

La reazione dei paesi coinvolti è l’inasprimento delle politiche

commerciali nel senso dell’aumento del protezionismo e nella

definizione di accordi che privilegiano aree di scambio regionali

(Prima Guerra Mondiale). Vengono inevitabilmente rovesciate le

politiche monetarie: finisce il Gold Exchange Standard, crolla il

regime aureo.

NEW DEAL:

La crisi del ’29 dimostra che non esistono meccanismi di

aggiustamento automatici e che nella realtà ci possono essere

lunghi periodi di disoccupazione: equilibrio di sottoccupazione,

studiato da Keynes nella “Teoria

dell’occupazione dell’interesse e della moneta” pubblicata nel

1936. Sostiene che la produzione può andare avanti solo se esiste

un adeguato livello di spesa aggregata (costituita dall’insieme

della spesa pubblica e dalla spesa privata). Se la spesa aggregata

crolla allora la produzione si assesta ad un livello inferiore a

quello potenziale e di conseguenza questo può determinare un

equilibrio di sottoccupazione. Keynes, inoltre sostiene che non è

vero che il risparmio deve precedere cronologicamente gli

investimenti ma sono gli investimenti che permettono il risparmio.

A partire degli investimenti si genera reddito e dal reddito si

genera il risparmio.

La crisi del ’29 mette in crisi il modo di vita americano. Roosevelt,

1932 elezioni (presidente democratico) si ritrova a dover rimediare

alla guerra. Va contro le concezioni economiche prevalenti che

vogliono austerità e ortodossia fiscale. Roosevelt moltiplica il

livello della spesa statale per sostituire i privati come prestatore di

lavoro di ultima istanza. Si aumenta quindi la spesa di bilancio pur

essendo in deficit = deficit spending —> usa la spesa pubblica in

disavanzo, lo stato si indebita per sostenere la domanda. Quindi

Roosevelt attua le indicazione della teoria keynesiana.

Roosevelt compie una campagna elettorale in cui dice solo che

attuerà un nuovo corso (new deal) senza mai specificare di cosa si

tratta concretamente. Quando si insedia, la prima cosa che fa è

nominare un gruppo di tecnici che hanno come obiettivo quello di

uscire dalla regulation economica. (Per prima cosa Roosevelt si

sgancia dall'oro, vieta l’esportazione dell’oro e di conseguenza si

ha un effetto deflattivo, secondariamente interviene nel settore

della banca e della finanza).

1. Fase 1933-1935: provvedimenti economici finanziari e

dell’economia reale.

2. Fase 1935-1938: provvedimenti sociali

Il primo settore in cui si interviene è il settore del credito: viene

varata la cosiddetta “vacanza bancaria” cioè un provvedimento

che prevede la chiusura delle banche per un certo periodo di

tempo in maniera che fosse tecnicamente possibile verificare la

loro situazione economica e patrimoniale e per evitare il “run” dei

depositanti. La liquidità viene ad essere fornita in parte dalla FED.

L’ispezione verificava se le banche erano nelle condizioni di

ripartire. Se erano nelle condizioni di ripartire venivano

ricapitalizzate e riaperte ma dovevano aderire al sistema della

FED.

Vengono creati organismi di controllo: si mette fine al “far west”

bancario.

Nel 1934 viene creata la SEC Security & Exchange Commission che

aveva il compito di vigilare sulle borse. Viene introdotto il Glass

Steagall Act nell’ottica del principio della specializzazione del

credito. Il principio della specializzazione del credito prevede che

le banche si specializzano per scadenze: le banche che effettuano

prestiti a breve termine possono avere delle risorse a breve

termine, chi presta a lungo termine si finanzia con le obbligazioni.

Sono così allineate le scadenze.

Il mercato primario è quello su cui vanno a essere piazzate presso

il pubblico azioni e obbligazioni di nuova emissione mentre il

mercato secondario è quello in cui avvengono transazioni tra titoli

già esistenti. Il mercato primario e il mercato secondario sono

collegati strettamente. Il buon collocamento sul mercato primario

dipende dall’andamento dei titoli sul mercato secondario. Per i

titoli di stato vi è un’attribuzione di un voto di rating. Roosevelt

inoltre assicura i depositi, cioè è la garanzia che lo stato dà a

copertura dei depositi di importo minore. Questo serve come

provvedimento anti ciclico.

La specializzazione del credito è stabilita dal Glass Steagall Act

(1933-1999), abolita da Bill Clinton, quando inizia il nuovo processo

di deregolamentazione del credito che è all’origine della crisi del

2008.

Per quanto riguarda l’economia reale vengono varati due

provvedimenti: National Industrial Recovery Act e Agricultural

Adjustment Act. Hanno l’obiettivo di creare una situazione di

scarsità artificiale affinché i prezzi aumentino. Con il National

Industrial Recovery Act si limita la concorrenza sui prezzi e si

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cicci12398 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Romani Marina.