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Mostra:
-le modalità di utilizzo di un sistema (casi d’uso)
- gli utilizzatori e coloro che interagiscono con il sistema (attori)
-le relazioni tra attori e casi d’uso Un caso d’uso
-rappresenta un possibile “modo” di utilizzo del sistema e descrive l’interazione tra attori e sistema, non la “logica interna”
di funzionamento del sistema
-una funzionalità dal punto di vista di chi la utilizza
Esempio:
Esempi di inclusione ed estensione:
Esercizio:
Si tracci un diagramma di un caso d’uso relativo a tutte le attività legate alla prenotazione elettronica, esecuzione e notifica
degli esami di laboratorio.
Metodo da seguire per la risoluzione:
-Definizione dei sottosistemi e delle macroattività
-Identificazione degli attori e dei casi d’uso
-Ordinamento dei casi d’uso (temporalità, importanza)
-Rappresentazione in dettaglio e strutturazione fine
Identifichiamo:
Prenotazione:
• Attori: medico mmg, paziente. personale di Sportello
• Casi d’uso: prenotazione, pagamento
Erogazione:
• Attori: paziente, medico / Infermiere
• Casi d’uso: esecuzione esame
Notifica :
• Attori: paziente, laboratorista, personale addetto alla notifica (sportello, invio lettera)
• Casi d’uso: registrazione esame, notifica allo sportello, invio lettera, visualizzazione in rete
Soluzione:
Note:
Nella fase di prenotazione il MMG può aiutarci a fare una prenotazione e il personale di sportello può leggere la ricetta. Il
paziente paga.
Nella fase di erogazione il paziente si fa fare il prelievo.
Quindi prenotazione, pagamento, esecuzione esame, registrazione esame, notifica allo sportello e lettura via internet sono
le funzionalità che il sistema deve avere.
Esercizio:
Si tracci il diagramma di un caso d’uso di un sistema informatizzato per la gestione anagrafica dei pazienti di un ospedale
Note: nell’ipotesi che anche il paziente possa visualizzare l’anagrafica
Esercizio:
Si realizzi un diagramma di caso d’uso di un sistema per la distribuzione di farmaci di una farmacia ospedaliera
Il medico e/o l’infermiere professionale devono poter effettuare degli ordini dal reparto
Gli ordini vengono valutati dal farmacista, quindi approvati o rifiutati, una volta controllata la disponibilità di magazzino
Una volta approvato l’ordine, la confezione del farmaco viene distribuita dal magazziniere
Quella confezione di farmaco viene scaricata dall’elenco delle confezioni disponibili in Farmacia
Esercizio:
Partendo dal diagramma di caso d’uso di un sistema per la distribuzione di farmaci di una farmacia ospedaliera
Si dettaglino le attività di valutazione ordine del farmacista mediante un diagramma di attività
Si ordinano dei farmaci e il medico può ordinarne di più rispetto all9infermiere. L’ordine dell’infermiere è minore quindi il
legame tra loro è di generalizzazione. Tutti e due devono includere un caso d’uso di conferma e salva ordine. Il punto di
estensione di questo è: se vengono prescritti dei farmaci speciali deve esserci una notifica alla farmacia. Quando i casi d’uso
sono coerenti e collegati tra loro si usano dei sottosistemi. Il farmacista valuta l9ordine e potrebbe decidere che l’ordine
non possa essere evaso e se succede c’è un blocco di estensione e notificato al medico I diagrammi di casi d’uso sono utili
per spiegare la funzionalità ma non modellizza il tempo.
I digrammi di attività al contrario pensano alla temporalità; questi servono a descrivere nel dettaglio una procedura.
Nell’esercizio:
Si ordinano dei farmaci e il medico può ordinarne di più rispetto all’infermiere. L’ordine dell’infermiere è
minore quindi il legame tra loro è di generalizzazione. Tutti e due devono includere un caso d’uso di
conferma e salva ordine. Il punto di estensione di questo è: se vengono prescritti dei farmaci speciali deve
esserci una notifica alla farmacia. Quando i casi d’uso sono coerenti e collegati tra loro si usano dei
sottosistemi.
Il farmacista valuta l’ordine e potrebbe decidere che l’ordine non possa essere evaso e se succede c’è un
blocco di estensione e notificato al medico
I diagrammi di casi d’uso sono utili per spiegare la funzionalità ma non modellizza il tempo. I digrammi di
attività al contrario pensano alla temporalità; questi servono a descrivere nel dettaglio una procedura.
Nell’esercizio:
Diagramma di sequenza
È un altro diagramma di visualizzazione degli aspetti dinamici del sistema è utilizzato per definire la logica di uno scenario
(specifica sequenza di eventi è uno dei principali input per l’implementazione dello scenario mostra gli oggetti coinvolti spe-
cificando la sequenza temporale dei messaggi che gli oggetti si scambiano è un diagramma di interazione: evidenzia come
l’utilizzo del sistema viene realizzato tramite la collaborazione di un insieme di oggetti ad esempio:
Codifiche, terminologie e ontologie in sanità
Concetto: un’idea astratta generalizzata da particolari istanze
Un codice alfanumerico singolo viene associato ad ogni concetto distinto
I concetti possono essere legati fra di loro con una serie di relazioni (is-a, parte-di, causa, …)
Un termine viene associato ad un concetto medico
Diversi termini possono essere utilizzati per lo stesso concetto
I codici AIC dei Farmaci: ( ):
Autorizzazione immissione in Commercio
Il codice AIC identifica in modo univoco ogni confezione farmaceutica in commercio in Italia. Tale codice che viene rilasciato dall'Agenzia
Italiana del Farmaco (AIFA), permette di identificare la confezione farmaceutica distinguendola anche in base al numero di com-
presse/unità, alla percentuale di principio attivo, alla via di somministrazione, etc
E’ espresso in OCR-A (A+9 numeri) e in cod39 (6 caratteri alfanumerici codice a barre piu’ piccolo in altezza) sulla fustella autoadesiva
che accompagna tutte le confezioni di qualsivoglia farmaco (6 per il farmaco+2 per individuare la confezione+1 di controllo).
Esiste un secondo codice univoco per ogni singola confezione di farmaco (9 numeri+ cifra di controllo), detto codice
LOINC:
Il database LOINC (Logical Observation Identifiers Names and Codes) fornisce un insieme di nomi e codici per identificare i test clinici e
di laboratorio Lo scopo è di facilitare lo scambio e la raccolta di informazioni, come l’emoglobina serica, il potassio o i segni vitali: identi-
ficazione dei risultati dei test o delle osservazioni cliniche
Ontologie:
Le Ontologie sono rappresentazioni dei concetti Le ontologie sono quindi dei modelli, una vista astratta del mondo che dobbiamo rap-
presentare. Le ontologie permettono di costruire dei vocabolari strutturati e forniscono definizioni e meccanismi utili per il “ragiona-
mento” sui vocaboli stessi Le ontologie vengono rappresentate solitamente come dei grafi Un grafo è un insieme di elementi detti nodi
o vertici collegati fra loro da archi o lati Nel nostro caso i nodi sono i concetti (gli universali) con le loro possibili istanze e gli archi sono le
relazioni fra i concetti
Un’entità:
è tutto ciò che esiste, cose, processi, funzioni e qualità, credenze e azioni, documenti e software Le entità comprendono “universali” e
“istanze” La distinzione fra universale e istanza è fondamentale per comprendere come rappresentare i dati
Gli ingredienti per la definizione delle ontologie:
1. Le entità: universali e istanze
2. Le concettualizzazioni (ontologia vera e propria)
3. Le loro rappresentazioni (grafo/albero)
Ogni ontologia viene solitamente definita su un dominio, una porzione di realtà di interesse
XML
All'interno di un sistema informativo ospedaliero esistono tanti applicativi software che devono comunicare
tra loro perché supportano le diverse fasi di assistenza ai pazienti. Avere una sintassi comune è
fondamentale. Uno dei due strumenti che viene utilizzato anche in campo sanitario è XML.
Dobbiamo trovare un formato dati standardizzato:
→
<pazienti> è radice
<nome>Paolo</nome>
<cognome>Rossi</cognome>
<id>234</id>
<nascita>
<giorno>12</giorno>
<mese>10</mese>
<anno>1973</anno>
</nascita>
<sesso>M</sesso>
</paziente>
IL metadato viene definito tramite una parentesi angolare. La logica è di tipo gerarchico: infatti alla fine lo
stesso metadato (in questo caso paziente) è rappresentato con uno / che vuol dire che si chiudono le
informazioni relative al paziente. All’interno della struttura gerarchica di paziente se ne possono creare
delle altre sempre identificate con il tag di apertura e di chiusura.
L’idea di annotare il testo proviene dall’epoca dei geroglifici con la stele di rosetta perché venivano usati
dei marcatori : identificatori direzionali (che identificavano la direzione di lettura) e ovali (che distinguevano i
nomi dalle normali parole). Questo è associato al concetto di markup.
Il markup è uno strumento per descrivere i dati (non solo per presentare). Si parla di metadati.
E’ lasciata liberta al progettista di XML nello scegliere i metadati.
XML è un linguaggio basato su markup e descrive il contenuto del messaggio che deve essere inviato. E’
un prodotto del mondo internet.
E’ basato su caratteri e utilizza un sistema di decodifica dei caratteri.
Quando un documento XML rispetta le regole di scrittura si dice well-formed. Un metadato deve essere un
xml
nome .
I dati possono essere introdotti negli Attributi che sono coppie nome-valore all9interno di un tag di apertura
di un elemento o all9interno di un tag vuoto.
Qualche esercizio:
Dobbiamo decidere la struttura e le regole del documenti xml. Ci sono degli strumenti per specificare come
è fatto l’albero.
Un documenti si dice che è valido se è conforme alle dichiarazioni di struttura definite
attraverso un opportuno formalismo.
Noi vediamo due formati:
• DTD (document type definition)
• XMLSchema
Per descrivere l meglio l’XML dobbiamo sapere come descrivere gli elementi, come
descrivere l’annidamento tra elementi e come descrivere gli attributi.
DTD:
Lo scopo del DTD è quello di definire la struttura ammessa di un documento XML, attraverso una lista di
parti legali e regole di composizione. Il DTD non è scritto in XML ma usa un altro linguaggio.
Come vengono dichiarati gli elementi:
Ad esempio:
ID : attributo che identifica un informazione
<paziente id_paz==P202022= …
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