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L CIRCUITO DEI FINANZIAMENTI A TITOLO DI CAPITALE PROPRIO
società portando al versamento di somme di denaro e al conferimento dei beni da parte dei soci.
I soggetti che finanziano gli impresa a questo titolo si configurano giuridicamente come soci comproprietari e su di
essi ricade il rischio dell'attività dell'impresa. Ha rendimento incerto, non so se esiste e a quanto ammonta; Il
rendimento può rimanere nell’azienda ed essere reinvestito o essere distribuito ai soci. Possono portare a
remunerazioni molto più elevate, ma anche molto più basse, rispetto ad investimenti alternativi; infatti la
remunerazione è aleatoria, dipende dagli esiti gestionali; Generano entrate per effetto dei conferimenti da parte
dei soci; generano uscite per effetto del pagamento dei dividendi, della distribuzione di riserve, dello scioglimento
della società. Non è soggetto a restituzione, quando metto denaro perdo il diritto che mi torni; inoltre non hanno
una durata predefinita e quindi non si può stabilire un
momento di rimborso.
I costituisce il complemento logico al circuito dei
L CIRCUITO DEGLI INVESTIMENTI CARATTERISTICI
finanziamenti a titolo di capitale proprio di un'attività produttiva cioè impresa.
L'aggettivo caratteristico sottolinea la connessione esistente fra l'investimento effettuato e i processi produttivi che
qualificano l'impresa in quanto tale.
- Al suo interno si possono scomporre tre fasi:
1. L’acquisto dei fattori produttivi specifici;
2. Il loro impiego nel processo produttivo;
3. La vendita dei beni o servizi così ottenuti.
→ Nella prima e nella terza fase si hanno operazioni “esterne”, mentre nella seconda sono “interne”, non si
scambia con altri sistemi.
A queste forme di investimento è naturale che si associano forme di finanziamento indiretto, ad onerosità implicita.
L’evolversi dell’ambiente fa si che l’attività caratteristica dell’azienda possa nel tempo diversificarsi, sfociando in
processi produttivi complementari o alternativi.
I diversi fattori partecipano al processo produttivo in maniera diversa, alcuni sono di uso singolo, altri di uso
durevole. Il processo di acquisizione comporta un esborso immediato di mezzi “liquidi” che verrà reintegrato in
maniera diluita attraverso la vendita dei beni o servizi ottenuti.
I attraverso questo circuito l’impresa ricerca
L CIRCUITO DEI FINANZIAMENTI A TITOLO DI CAPITALE DI TERZI
l’ottenimento di finanziamenti diretti da altri soggetti, tipicamente costituiti da istituti di credito, negoziandone le
condizioni di ottenimento e di rimborso, nonché le condizioni di onerosità dello stesso. Oggetto delle operazioni in
esame è quindi l’ottenimento diretto di disponibilità di denaro, a fronte delle quali l’impresa si impegna a restituire
le somme ricevute in prestito e a corrispondere a titolo di remunerazione gli oneri finanziari con le modalità e nella
misura contrattualmente stabilite.
I soggetti che finanziano un’impresa a titolo di capitale di credito si configurano come terzi creditori e in tale veste
hanno diritto sia alla restituzione dei finanziamenti concessi sia alla corresponsione di una remunerazione sotto
forma di interessi.
L’indebitamento, nel tempo, può essere letto come un fattore di sviluppo.
Bisogna notare che il circuito in questione produce nel tempo uscite monetarie maggiori delle entrate poiché oltre
la restituzione dei capitali vi si aggiungono anche il pagamento degli interessi.
I questa tipologia di circuito si attiva a fronte di disponibilità di
L CIRCUITO DEGLI INVESTIMENTI ACCESSORI
mezzi liquidi che non possono essere utilizzate né per investimenti di tipo caratteristico né per rimborso di
finanziamenti precedentemente ottenuti.
L’aggettivo “accessorio” però non qualifica in modo oggettivo determinate tipologie di investimenti, ma richiede di
essere interpretato con riferimento all’attività caratteristica dell’impresa individuando quegli investimenti che non
hanno alcun vincolo di connessione con la medesima.
Per cui determinati investimenti potranno risultare “accessori” in determinate imprese e “caratteristici” in altre.
In ogni caso comunque:
- Il circuito si innesca dalla presenza di liquidità che l’impresa ritiene vantaggioso investire in beni mobili o
immobili;
- La definizione di accessorio non è assoluta ma relativa, avendo a riferimento la tipologia di attività svolta
dall’impresa;
- Il circuito si attiva con l’esborso di risorse necessarie ad eseguire l’investimento a fronte del quale periodicamente
verranno generati proventi;
-Il beneficio complessivo è dato dalla differenza tra gli esborsi e le entrate complessive.
ogni qualvolta un operazione aziendale genera un effetto modificativo nell'ambito dei
VARIAZIONE FINANZIARIA
valori finanziari.
Variazioni finanziarie positive, cioè modificazioni di segno positivo nel denaro, nei crediti e debiti di qualsiasi
natura; variazioni finanziarie negative con valenza esattamente opposta rispetto alle precedenti. → l'ASPETTO
NUMERARIO (finanziario) è connesso con valori che si possono contare, tali valori vengono individuati nel denaro e
nei crediti. Esso comprende anche tutti i crediti e debiti per dare una soluzione alla questione dei crediti e debiti di
finanziamento considerati come valori economico reddituali nell'originaria concezione.
quando l'operazione aziendale produce un effetto modificativo nell'ambito dei valori
VARIAZIONE ECONOMICA
economici.
→ Variazioni economiche positive, aventi cioè influenza positiva sui valori economici, quindi sul capitale di proprietà
e sulla dinamica reddituale dell’impresa; variazioni economiche negative, con valenza esattamente opposta
rispetto alle precedenti; → l’ASPETTO ECONOMICO attiene all'effetto eventualmente indotto dalle operazioni
aziendali sul reddito è sul capitale; Ci sono due tipologie di sistema economico :
1. di reddito= costi e ricavi di esercizio, costi e ricavi pluriennali;
2. di capitale= circuito dei finanziamenti a titolo di capitale proprio.
IL CONTO CONTABILE è il tipico strumento atto a rappresentare i fatti di gestione. Ogni conto è intestato ad un
determinato oggetto. Esprime la grandezza in un istante temporale e le variazioni subite in un periodo di
riferimento.
PARTITA DOPPIA Il metodo che si utilizza per il funzionamento della contabilità generale è quello della partita
doppia, così definito in quanto esso prevede una duplice serie di scritture, poiché i fatti che derivano dal sistema
delle operazioni aziendali vengano a essere considerati sulla base di un aspetto originario è di uno derivato. Ciò
richiede che vengono aperte due serie di conti riferite ai valori assunti come originari e a quelli assunti come
derivati.
Principi fondamentali della partita doppia:
- In qualunque momento, il totale degli addebitamenti è uguale al totale degli accreditamenti;
- In qualunque momento, il totale dei saldi dei conti con eccedenza Dare è uguale al totale dei conti con eccedenza
Avere.
LA CONTABILITÀ GENERALE CO.GE. “Si configura come un sistema di rilevazioni
concernenti un oggetto complesso che si vuole misurare e di cui si vogliono seguire le variazioni”. Norme civili e
fiscali impongono alle aziende la tenuta della CO.GE.
Il sistema di scritture che caratterizza la CO.GE. è attualmente il sistema del reddito. Si intende, in altri termini,
tenere sotto osservazione l’oggetto complesso del reddito visto nei singoli oggetti elementari che lo determinano.
Alternativo è il sistema patrimoniale.
Si avvale del conto quale strumento di rilevazione. In questo modo la rappresentazione dei fenomeni non può
avvenire in forma libera. Quando le rilevazioni si compongono a sistema, la loro redazione deve seguire regole.
Queste pongono in luce relazioni fra diversi oggetti elementari così da operare riepiloghi e raggruppamenti per
seguire e misurare le evoluzioni dell’oggetto complesso.
→Le regole che disciplinano la tenuta dei sistemi di rilevazione si definiscono “metodi di relazione”: metodo = contenitore, sistema = contenuto.
Principio dualistico: i fatti devono osservarsi simultaneamente sotto due aspetti, mantenendo una visione sistemica.
Si scelgono quindi due aspetti sotto i quali considerare i fenomeni oggetto di rilevazione, aspetti che si ritengono utili per le informazioni che
possono fornire sul piano amministrativo.
I due aspetti sono:
1. Aspetto originario → si riferisce all’aspetto del fenomeno che viene per primo osservato;
2. Aspetto derivato → il secondo identifica il momento successivo di osservazione, si compie la rilettura del fenomeno sotto un diverso angolo
visuale.
Le rilevazioni contabili possono dirsi così composte: prima si individuano i due aspetti di osservazione (originario e derivato); poi si traducono i due
aspetti in variazioni di conto.
1)Aspetto finanziario (originario) → considera le operazioni di gestione dell’impresa in base ai movimenti di moneta che esse determinano – i
movimenti di moneta possono essere di due tipi: uscite (prelievi di moneta dal fondo), entrate (versamenti di moneta nel fondo).
2)L’aspetto economico (derivato) → considera le operazioni di gestione dell’impresa in termini di contributo alla produzione della ricchezza. I fattori
produttivi sono la ricchezza utilizzata, quindi gli input; I prodotti ottenuti sono la ricchezza ottenuta, quindi gli output.
IVA È un Imposta sul valore aggiunto e serve ad alimentare le casse dello Stato. Essa c'è solo quando vi è uno
scambio con l'esterno.
La sua esistenza ha bisogno di tre requisiti:
1. Soggettività: le operazioni di scambio sono tra soggetti autonomi o tra imprese che esercitano attività e quindi
hanno la partita IVA.
2. Oggettività: vi è uno scambio di beni e servizi.
3. Territorialità: questo scambio deve avvenire nel territorio dello Stato italiano.
→ Le aliquote dell'IVA vanno dal 4 al 38% , ma l'aliquota ordinaria è del 22 %.
L'IVA si sigilla ogni mese, ma non impatta sul risultato di periodo LIQUIDAZIONE PERIODICA DELL’IVA Bisogna
fare il saldo algebrico di tutta l'IVA e questo avviene alla fine di ogni mese. Nella rilevazione che facciamo per
chiudere i conti invertiamo i segni. Nella seconda rilevazione, al 16 del mese, paghiamo l’erario conto IVA alla
banca, cioè la differenza che ci era venuta nella scorsa rilevazione dalla somma dei vari numeri.
AMMORTAMENTO È il processo attraverso il quale faccio partecipare alla formazione del risultato di periodo un
fattore produttivo plurien