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Tecnica delle costruzioni

parliamo di strutture

una struttura è tutto quello che fa stare in piedi le costruzioni dell'uomo, deve resistere alle sollecitazioni:

Rd > Sd importante

  • R = resistenze
  • S = sollecitazioni

Le forze possono essere trazioni o qualsiasi forza generano sollecitazioni

trave semplicemente appoggiata isostatica

applicazione della scienza:

qualcosa appoggio a una forza qualsiasi forza

Tutti i corpi si deformano

Il riflesso deriva da un elemento sottoposto a una sollecitazione di flessione

L'azione è uguale

Il pilastro o trave con sollecitazioni devono essere in grado di resistere

  • d = progetto (design) di calcolo all'interno ci sono "margini di sicurezza previsti dalla normativa, le dice gestore perché è tenuto erogato di sicurezza ed evitare danni piccoli disturbistiche ma responsabilità penali.

reazioni vincolari con carico uniforme

Questa è ricerca

Per tecnica:

  • MATERIALE
  • Luce della trave
  • Sezione resistente

- E = costante di Hook, modulo elastico del materiale ossia impronta digitale del materiale - S = momento di inerzia cioè la forma della sezione del mio materiale

Trave doppio incastro

Vm = 1/2 qL2 Mm = 1/2 qL2 diagramma dei momenti flettenti la sezione è maggiore negli appoggi

Nella struttura isostatica i giunti devono resistere ai tagli

  • Portalo cacciavo
  • portalo in c.s.

Quando cresce la luce deve crescere per forza l'inerzia e quindi cresce altezza e passa questa forma ha lo stesso andamento del momento, il principio è maggiore il momento maggiore è il prodotto EI in maniera ho i punti di cantiere massima, mentre negli appoggi è 0

MATERIALI

  • LATERIZIO - evoluzione tecnologica della pietra, una prefabbricazione, assunse per ovvia un materiale supercio.
  • LEGNO
  • METALLO

Esempio:

Prendiamo un dado, quando lo lanciamo non avremo il risultato certo, a meno che non sia truccato.

Variabili aleatorie e loro proprietà

"Grandezze quasi deterministiche"

Non abbiamo bisogno di misure precisissime, hanno sempre lo stesso valore.

"Grandezze aleatorie"

Sono le proprietà misurabili, sono tutte sempre diverse, molto vicine una con l'altra.

  • Condizioni di vincolo
  • Azioni

Riferendoci a un qualunque manifestato, possiamo avere solo della probabilità negativa sulla vita di quell'edificio.

2 tipi di variabili aleatorie

  • Discreta: Capace di assumere un numero finito di valori.
  • Continua: Capace di assumere qualsiasi valore all'interno di uno o più intervalli.

Probabilità evento:

  • Minorato
  • Maggiore

Frattile: valore x di essere maggiorato per il 5%.

Questi due valori sono quelli di cui facciamo i calcoli.

VITA NOMINALE

Come numero di anni che questa struttura dovrà esistere come minima. Ovviamente

una struttura soggetta alle giuste manutenzioni.

  • OPERE PROVVISORIE ≤ 10 anni
  • OPERE ORDINARIE ≥ 50 anni
  • GRANDI OPERE ≥ 100 anni

CLASSE D'USO PER AZIONE SISMICA

Sono divise in classi:

  • CLASSE I
  • CLASSE II
  • CLASSE III
  • CLASSE IV

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI:

  • In base al modo di esplicarsi: DIRETTE/INDIRETTE/DEGRADO
  • Secondo la risposta strutturale: STATICHE/PSEUDOSTATICHE/DINAMICHE
  • Secondo la variazione della loro intensità nel tempo: PERMANENTI/VARIABILI/ECCEZIONALI/SISMICHE

G1 = pos. propri strutturali: della forza di gravità.

G2 = pos. propri non strutturali: (materiali di finitura, pacchetto solaio, pavimento)

Disegnato il telaio con le misure giuste e le altezze prendiamo la posizione del soletta.

Aggiungiamo l'analisi dei carichi, cioè completato lo schema statico con i carichi e dove dimensionare. Mettiamo misure nelle travi e pilastri.

Misura travi 1/16 x 3,65 = 16 = 22,8 ipotizzavo 30x30 idem pilastri

possiamo farle da 20 nello sbalzo di 1m

---------------

anche nei bagni posso recuperare cm per gli scarichi e farlo da 16 (2+2+)

Prossima volta analisi dei carichi

Cp=1

Cd=1 + qr * Ce * Cp * Cd + qf * Ce

Ce = coeff. esposizione, dipende dall’altezza dal suolo (z), dalla topografiadel terreno, dalla categoria di esposizione del sito

ENTRO 200 m:

Ce(z) = Ce(zmin) per z ≤ zmin

zmin = zmin

fino a zmin appare costante oltre cresce inmaniera logaritmica

CLASSE RUGOSITÀ

  • A aree urbane
  • B aree suburbane
  • C aree aperte ed eff. di foresta
  • D aree prive di ostacoli (mare)

A (ogni ora) la A

CATEGORIA ESPOSIZIONE SITO IV (F-V)

AIV - parametri kr z0 zmin

  • 0,22 → 0,30m → 8m

fino a 8 m è costante + 1,54

calcolo Ce a 9,70m

calcolo Ce a 12,80m

Ce9 = 0,22 ∙ I ∙ qM0/qM8 ∙ (T + 1 ∙ m3 + 1,54 ∙ q6) = Ce28 = 0,22 ∙ I ∙ qM0/qM8 ∙ (T + 1 ∙ m3 + 1,54 ∙ q6) = Ce1 = 0,22 ∙ I ∙ qM0/qM8 ∙ (T + 1 ∙ m3 + 1,43 ∙ q6) = Ce + 0,22 l ∙ I ∙ qM0/qM8 ∙ (T + 1 ∙ m3 + q6/1,50)

p = qr ∙ Ce

p ≥ 0,49 → I,54 = 0,75 → 0,50 o1,64 → 0,81 o o 0,861,43 → 0,96 o 9,96

ASSE NEUTRO → baricentro della sezione reagente

Non consideriamo la resistenza a trazione del c.a. Come se fosse fct=0

for=0

L’asse neutro non si sposta in tutte le barre, vuota della resistenza, che è dovuto dal momento flettente della trave.

Quindi sezione per sezione è diversa.

Approssimare tutta la parte come secoli è un’approssimazione eucema.

Qkn = 0,48 kN/m2

G1 = 2,40 kN/m2

G2 = 1,45 kN/m2

Qk1 = 0,50 kN/m2 x manutenzione

Distribuzione temporale: quota data dal sesso della trave quindi moltiplicato per una lunghezza di (2 + 2) = 3,5m

0,48 x 3,5 = 1,40 kN/m

2,40 x 3,5 = 9,45 kN/m

1,45 x 3,5 = 5,10 kN/m

0,50 x 3,5 = 1,75 kN/m

Alcune combinazioni di carico per applicare il coefficiente di sicurezza SLU

G1 + γc x G2 + γc Qk + γc Qk + γc kQk + γm Pad + δw Favv + γt Jad

9,45 - 1,3 + 1,40 + 3*1,5 + 1,75 + 1,5 - σ3 : 4,70 = 21,80 kN/m

12,12,5 + 5,2 + 21,625 + 1,425 : 1,425

Quindi a cosa serve? Variare condizioni dominanti quindi ? incluso

Classe del calcestruzzo (resistente)

fck / fcm c = 28/35

cubico

Abitiamo una tensione maggiore sul cubo rispetto al cilindro perché abbiamo una sezione più compatta.

Come scelgo la classe di resistenza?

In funzione della classe di esposizione, che dipende dal contesto in cui si trova la nostra opera, e quanto essa è soggetta a aggressioni particolari.

Esempio: vicino al mare.

Vanno protette le costruzioni così da non corrodere e diminuire la loro resistenza strutturale e una perdita di aderenza.

  1. Come lo proteggo? Il ccs protegge le armature, il copriferro minimo maggiore = aggressioni maggiori = ritiro il copriferro.
  2. Rcm aumenta la classe di resistenza.
  3. Come ritengo un ccs compatto? Il rapporto acqua-cemento minore indebolisce xxxxx la struttura xxxxx dover ribadire: xxxxx trigger sintonopa.
  4. Per un buon ccs deve avere un buon contenuto di cemento.

Tra trave e pilastro l'elemento deve avere 2 cm di copriferro in a = 2d, deve avere il rispetto del ferro + interasse.

I ferri molto ravvicinati causano degrado perché il ccs non protegge.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
37 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/09 Tecnica delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mikimelos di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Mistretta Fausto.