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INTERSPECIFICHE MUTUALISMO (simil simbiosi) (+/+) – reciproco guadagno nel rapporto instauratosi fra una spp A (ospite) e una spp B (simbionte).
Acquatico
- (Labroides dimidiatus) Pesci pulitori – pesci maggiori
- (Lysmata) Gamberetti pulitori – murene tropicali
- (Gymnothorax) (Anemonia sulcata) Attinie – alghe fotosintetiche
- (Zooxantelle) (Amphirpion – Premnas) Pesce pagliaccio 28 spp – anemoni 10 spp = molto selettiva
- Paguro – anemone (Gobius) Pesce – gamberetto scavatore di tane
Terrestre
- Rumine: animali – batteri/protozoi/funghi
- Termiti – protozoi – batteri
- Formiche – acacie
- Babbuini – elefanti
COMMENSALISMO (“”) (+/0) – una specie A (ospitato) trae vantaggio da una specie B (ospitante) che non trae ne vantaggio ne svantaggio, resta neutra i fatti. Non sempre è facile riconoscerlo o distinguerlo da altre forme di interazionebiotiche interspecifiche.
Aironi
guardabuoi (Bubuccus ibis) erbivori selvatici o domestici: gli aironi traggono vantaggio dal passaggio di questi erbivori, che calpestano e muovono la terra quando camminano, portando alla luce gli insetti di cui poi gli uccelli si andranno a nutrire. Questo non provoca nessun vantaggio agli erbivori ma non causa loro nemmeno alcun danno.
Balani (crostacei sessili) molluschi o cetacei: i balani aderendosi ai gusci dei molluschi o alla pelle dei cetacei ottengono un supporto vitale (giacché non possono vivere se non aderiti ad un substrato) senza arrecare danni agli altri animali.
Pseudoscorpioni (privi di aculeo velenifero e più piccoli dei normali scorpioni) insetti (Cerambici): gli pseudoscorpioni utilizzano questi insetti come mezzo di trasporto per potersi diffondere in nuovi ambienti. (foresi?)
PARASSITISMO ("") (+/-) – relazione fra due o più spp nella quale una spp (parassita) trae beneficio da un'altra (ospite) causando un danno a quest'ultima.
Il danno è una conseguenza dell'azione biologica del parassita. Esistono parassiti interni e parassiti esterni, possono effettuare migrazioni fisiologiche o errate ed entrare e uscire da varie vie (digerente, respiratoria, congiuntivale, genitourinaria, transplacentare, anale). Azioni svolte dal parassita:- Traumatica – ledono i tessuti interni o esterni facendo diminuire la funzionalità del tessuto stesso.
- Sottrattiva – (Ancylostoma), si nutrono del sangue della linfa o del chimo (Taenia) della spp ospite.
- Irritativa – (O. ovis le lesioni provocano processi infiammatori nelle cavità nasali della pecora può provocare irritazione se l'animale è sensibile ad alcuni antigeni; dermatite da pulci nel cane).
- Tossica – iniezione di sostanze tossiche neurotrope che colpiscono il SNC (come alcune zecche).
- Meccanica – Ascaridi possono ostruire il lume intestinale (come gli nel cane) o le vie respiratorie o loe vie.
urinarie etc. Vettrice – alcuni parassiti veicolano batteri e/o virus con la puntura e le suzioni (virus del Nilo occidentale).
PREDAZIONE – meccanismi antipredatori:
- MOBBING: la preda diviene frenetica e si mette a rincorrere, infastidire o addirittura tenta di aggredire il predatore sfruttando la cooperazione tra membri di una stessa specie.
Uccelli
- (Suricata suricata) Suricata – usano una tecnica antipredatoria basata su un sistema di sentinelle e si uniscono in gruppo quando si trovano di fronte a potenziali predatori, siano esse più grandi (serpenti) o più piccoli (scorpioni).
- (Syncerus caffer) Bufali cafri – caricano in gruppo i leoni che tentano di cacciarli.
DIFESA CHIMICA: emissione di sostanze sgradevoli per evitare una predazione diretta e un eventuale predazione futura.
- (Mustela putorius Puzzola europea) producono secrezione oleosa da ghiandole perianali.
- (Mephitis mephitis) Skunk nordamericano
(Dendrobates
- Dendrobate dorato - Auratus
- Salamandra pezzata
- Rospi - Secretano un veleno steroideo (bufotossina) dalle ghiandole cutanee il quale agisce selettivamente sul cuore avendo effetti dromotropi e cronotropi (diminuzione della conduzione e della frequenza).
- Farfalla monarca - Specie che accumula sostanze tossiche a partire dal cibo di cui si nutre.
- Stotting - Dimostrare le proprie condizioni fisiche ottimali saltellando in giro dopo una prima fase di fuga. (Aepyceros melampus) Impala e altre antilopi.
- Atteggiamento deterrente - Comportamenti messi in pratica dalla potenziale preda per risultare minacciosa ed essere lasciata fuori dal menu.
- Tanatosi - Fingersi morti, molto utilizzata da opossum, serpenti a naso di porcello, pesci d'acquario (es: pesce neon), camaleonti, rospo comune (Bufo bufo), insetti.
- Suoni - Come il serpente a sonagli.
- Aumento di volume - Come molti insetti.
ragni o crostacei ma anche clamidosauro (Chlamydosaurus kingii) rettili come il che solleva un "collare" di pelle che ha attorno il collo (tipo il dinosauro di Jurassic Park che fa fuori l'infame con gli occhiali, solo che li era più per attacco che per difesa)
Spruzzare sangue dagli occhi - comportamento riscontrato nella lucertola cornuta del Texas (Phrynosoma coronatum)
APOSEMATISMO E MIMETISMO: capacità di una spp di confondersi con l'habitat circostante per evitare di essere predato.
Criptico - imitazione dell'ambiente
Cervo manto sempre simile all'ambiente in cui vive
Orso polare
Ermellino
OMOCROMIA (mantello varia in base alla stagionalità)
Volpe artica
Lepre variabile
Seppie - polipi - camaleonti modificano la propria colorazione tramite l'utilizzo di cellule presenti nel DERMA (cromatofori) dotate di pigmenti rossi
gialli e neri disposti su vari livelli e con una propria innervazione. La diffusione di questi pigmenti a seconda dello stimolo ricevuto fa sì che avvenga una modificazione cromatica della cellula stessa, che replicata nelle cellule contigue finisce per portare ad una modificazione cromatica macroscopica del tessuto o dell'intero organismo.
Squali - mammiferi marini - pesci marini OMBRAo OPPOSTA (ventre chiaro e dorso scuro li rendono quasi invisibili se visti da sopra o da sotto)
Zebre - tigre disegni disruptivi che "rompono" il contornoo dell'animale.
Capriolo - tarabuso colorazione variabile in base all'età; ilo tarabuso può anche imitare l'effetto del canneto mosso dal vento in casi estremi.
(Biston betularia) Farfalla mimetismo industriale,o forma tipica color grigio con macchie scure per mimetizzarsi con i tronchi degli alberi prevalentemente coperti di licheni; forma melanica adattata all'annerimento
dei tronchi e quindi dicolorazione più scura, quasi nera. Fanerico – imitazione di un modello: tramite l'imitazione di segnali acustici, visivi, olfattivi o odorosi. Acustico (ditteri che imitano il ronzio delle api per sfuggire alla predazione dei rospi, – cince, piccolo uccello nordamericano imita il suono di alcuni serpenti) Photuris Fotomimetismo (femmine di lucciole americane imitano i segnali bioluminescenti di altre femmine del genere Photinus per attrarre i maschi di quel genere di cui poi si nutriranno) Visive (alcune orchidee mimano l'aspetto di femmine di mosche e bombi per attrarre i maschi così da favorire l'impollinazione) Simulazione: omotipie, animali la cui morfologia imita un elemento naturale come foglie o rami – omotipie astratte, imitazione di finte parti anatomiche come occhi o false teste per confondere i predatori – mimesi, imitazione morfologica e comportamentale di un altro (Aspidontus taeniatus,comportamentale di un altro
organismo Labroides dimidiatus che imita il "pesce pulitore" nutrendosi dei suoi "clienti")
Esiste poi un particolare mimetismo fanerico basato sull'imitazione o delle colorazioni aposematiche (colorazioni tipiche di animali tossici o velenosi in segno di avvertimento per potenziali predatori) che si divide in:
- Mimetismo mulleriano - due o più specie presentano lo stesso schema di colori e motivi e tutte sono armate di meccanismi di difesa quali pungiglioni, veleno, sapore o odore sgradevole. In questo modo i predatori imparano a riconoscere gli schemi e se ne tengono alla larga. Importante: la specie ingerita non deve essere mortale per il predatore altrimenti non c'è trasferimento d'esperienza e i predatori continueranno a provarci.
- Imenotteri: molte api e vespe hanno lo stesso schema di colori giallo e nero ad indicare la loro pericolosità.
- Serpente corallo: tutti i serpenti di questa famiglia hanno lo stesso schema.
ad anelli nero, rosso e giallo. Limenitis archippus
Farfalla monarca: la farfalla
- ha un sapore altrettanto sgradevole e colorazione molto simile per cui i predatori hanno imparato a lasciar perdere queste due specie.
Mimetismo batesiano - due o più spp sono aposematiche ma in realtà solo una ha meccanismi di difesa, l'altra è una semplice imitatrice, un impostore. Affinché funzioni la specie mimo non deve mai superare in numero la vera perché potrebbe aumentare la predazione.
Lampropeltis Falso corallo: imita la livrea di colori rosso, giallo e nero della famiglia dei serpenti (Calliophis, 11 specie), corallo quest'ultimo dotato di un veleno neurotossico. Ad un occhio inesperto Figura 2 VERO sembrano uguali ma in realtà il falso ha la banda gialla sempre compresa fra due bande nere mentre il vero ce l'ha sempre fra una banda rossa e una nera.
COMPETIZIONE interazione fra organismi di una specie (intraspecifica) o di o specie
La competizione interspecifica si verifica quando due o più specie competono per le stesse risorse vitali, come cibo, acqua, spazio o territorio. Questa competizione può essere diretta, quando le specie si scontrano fisicamente per le risorse, o indiretta, quando le specie influenzano l'accesso alle risorse l'una dell'altra.
La competizione interspecifica è comune in natura e può avere diverse conseguenze. Può portare alla riduzione della fitness delle specie coinvolte, poiché devono condividere le risorse limitate. In alcuni casi, può anche portare all'estinzione di una delle specie coinvolte, se una specie è più efficiente nell'utilizzo delle risorse o se una specie è in grado di soppiantare l'altra.
La competizione interspecifica è regolata da diversi meccanismi, tra cui il principio di esclusione competitiva. Questo principio afferma che due specie che condividono le stesse risorse non possono coesistere a lungo termine nello stesso ambiente, a meno che non abbiano adattamenti che riducono la sovrapposizione delle risorse o che permettono loro di utilizzare le risorse in modo diverso.