vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La Fisiognomica
Il termine fisiognomica deriva dal greco e significa conoscenza della natura.
• "Moti dell'anima"
La fisiognomica nasce dagli studi dei si modifica la storia dell'arte.
• Passando dal ‘500 al ‘600 si smette di interessarsi al moto del visibile per rivolgersi
pittura
all'invisibile. Strumento privilegiato per il passaggio è la poiché essa cerca di dare
forma visibile all’invisibile;
Il percorso degli studi fisiognomici si muove in parallelo con i mutamenti delle arti.
• fisiognomica
La è importante perché si identifica con la storia della psicologia; usa la
• pittura per tracciare le linee del pensiero visivo occidentale. Psicologia- Teoria artistica.
Già Aristotele, Catone, Seneca e Orazio si interessarono all’indagine del volto e del corpo umano e
lo confrontarono con le caratteristiche fisiche del corpo umano.
Nel medioevo la scultura indaga la natura dell’animo umano cercando di trovare dei modi di
rappresentare il “santo” e il “demonio”. Con il tempo si diede anche vita a un catalogo dei gesti in
cui si distinguevano quelli positivi da quelli negativi.
Nel ‘400 vi era un’idea antropocentrica dell’universo che crollo grazie a determinate figure
rilevanti nella ricerca fisiognomica:
Guarico Pomponio nel "De Sculptura" dedica un capitolo alla fisiognomica; riprende con
o qualche differenza il Trattato di Adamanzio. La scultura è un'arte di rappresentazione del
corpo umano. La base scientifica deve però comprendere i principi delle proporzioni, della
simmetria e della prospettiva; studiare monumento, anatomia ed espressione.La scienza
fisiognomica è fondamentale e basata su osservazioni di regole precise. Inoltre, spesso si
scolpiscono personaggi dell'antichità dei quali si hanno sole descrizioni caratteriali. Molto
importante è l'analisi degli occhi e poi tutto il corpo (da testa a piedi). Spesso questi
trattati hanno un forte margine di approssimazione.
Alessandro Achillini e Bartolomeo della Rocca (Cocles) sostennero che il microcosmo
o umano è sintesi dell’universo, i due inoltre sostenevano le teorie fisiognomiche
aristoteliche. Cocles nella sua teoria, in accordo con Achillini, anche se più pratico e
didattico, tra corpo (soggetto a influenze astrali) e anima intellettiva (che ne risente
meno). L'astrologia è, comunque, fondamentale, non si può essere buoni fisionomisti se
non si conoscono astronomia e medicina. Questi studi vanno inseriti nel momento in cui si
riconosce la 'follia' cioè l'oscuro psichico. Questa idea entra in pittura e in letteratura.
Amico Aspertini fu un pittore i cui ritratti sono elaborazioni delle indagini stupefacenti del
o tempo.
Sebastian Brant e Bosch realizzarono interessanti studi sulla follia
o
Nel ‘500 la fisiognomica appare legata alla chiromanzia (mondo della superstizione). Si rimane
legati per lo più a singoli artisti. Nasce il personaggio (in pittura, letteratura, teatro...) l'eroe del
pensiero espressivo. Il romanticismo sarà ancora simbiosi e conflagrazione con la magia.
Platone propone il principio di analogia fra corpo umano e struttura del cosmo
o Leonardo in principio c'è analogia tra corpo umano e struttura del cosmo. La forza che
o guida il mondo è più psichica che fisica e si addentra in ciò che si vede e non si vede.
L'uomo (macchina universale) va smontato perché la fisiologia spiega la dinamica
espressiva; cioè si può capire come i sentimenti minavano e condizionavano la vita del
corpo. Non crede alle superstizioni della fisiognomica classica: se molti avessero visto gli
scritti di Leonardo avrebbero evitato la Trattatistica che per quattro secoli usa con scarsa
credibilità la lettura dei segni corporei senza 'scientificità razionale' introduce il metodo di
indagine introspettiva ovvero un'applicazione degli studi fisiognomici “scientifica” basata
sull’osservazione della natura umana. Un suo importante disegno fu quello della “Testa di
uomo urlante” poiché in esso coglie l’insensatezza della guerra. Leonardo anticipa il
concetto d'inconscio freudiano: esistono dei moti d'animo involontari, incoscienti, che si
attuano senza essere pensati prima che arrivino allo stato razionale. Egli giunge alla
teorizzazione dei 'moti dell'anima' affiancati da una serie di disegni. Parte dalla
fisiognomica classica, ma con un salto verso la scienza empirica e sperimentale.
La Fisiognomica è strettamente legata con la Fisiologia dei lineamenti e avrà conseguenze
in pittura con Leonardo che aggiudica all'occhio i moti della coscienza e nasce così la teoria
dell'occhio, cioè della pittura come "finestra dell'anima".
Giorgione scoprì una vera e propria sfera melanconica nel su “ritratto di vecchia”
o Gerolamo Cordano diede un contributo fondamentale negli sviluppi delle teorie
o fisiognomiche con il suo “Metoposcopia”, la metoscopia è l’arte che predice il futuro
attraverso l’ispezione del volto e dei marchi naturali (questa pratica venne poi messa tra le
pratiche divinatorie vietate)
Giorgio Vasari rifiutò di occuparsi di fisiognomica
o Pontormo nel suo ritratto di “cosimo il vecchio” lo rappresenta come tormentato e
o logorato dal suo potere e schiacciato dalle troppe responsabilità.
Sofonisba Anguissola realizzò il “bambino morso dal granchio” che fu probabilmente di
o ispirazione per il Caravaggio e Michelangelo poiché riesce a rappresentare l’istante di
percezione del dolore fisico in modo estremamente esplicito.
Giovan Battista della Porta segnò un punto di svolta nella cultura magica del ‘500 con la
o sua ricerca basata sulle corrispondenze tra l’uomo, gli elementi naturali, le piante e gli
animali.
Nel ‘600 il pensiero insegue la razionalità si interessa dell'inconscio e definisce la follia come
anormalità. L’arte invece cerca la bellezza, classicità, equilibrio, ignora il lato oscuro.
L’uomo fa parte con la sua esistenza della natura. In questo periodo storico si parte dalla natura
per qualsiasi studio scientifico e filosofico. Vediamo qui la fisiognomica prendere spunto dall’idea
di oggetto-stato d’animo.
Fede Galizia pittrice milanese che rappresenta gli oggetti e le cose percepiti come specchio
o fedele dei moti dell’animo
Francesco Bocone riconobbe la preminenza dell’uomo sull’immensità delle cose e ampliò
o l’interesse ad esplorare la follia e l’inquietudine dell’esistenza umana perché pensa sia
possibile mettere in luce l’elemento oscuro dell’animo umano.
Cartesio è convinto che la razionalità e la volontà umana possa agire sinergicamente per
o sconfiggere il dominio esercitato dalle passioni sullo spirito. L’uomo è composto da anima e
corpo che sono costantemente in conflitto tra loro.
Charles Le Brun per lui i moti dell’animo sono originati dalla ghiandola pineale, sede
o dell’anima, e dove accrescono di intensità le passioni. Le passioni, infatti, si esternerebbe
nella zona sopraccigliare, corrispondente internamente alla ghiandola pineale. Inoltre, egli
studierà i caratteri umani e animali secondo regole geometriche. I volti che egli
rappresentò sono inquietanti e minacciosi e anticipano quelle di Goya, Redon e del
surrealismo.
La ritrattistica del ‘600
Caravaggio con la sua pittura drammatica
o Agostinoe Annibale Carracci con le loro caricature
o Jusepe de Ribera con il suo tenebrismo e tipico approdo del male oscuro
o Anton Van Dych e i suoi ritratti della nobiltà europea
o Rembrandt devasta l’immagine rendendola pura materia-energia
o
Nel ‘700 si realizzano due rivoluzioni: una culturale e una politica. La rivoluzione culturale è data
da tre avvenimenti principali:
L’ Enciclopedie di D’Alembert e Diderot
- Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee di Sublime e Bello di Burke
-
La rivoluzione politica invece è data dalla Rivoluzione francese.
La pittura di questi anni coglie quindi gli aspetti di questo tempo sottolineando le differenze delle
classi sociali: aristocrazia e poveri.
Hogarth fece perdere alla fisiognomica il carattere statico; la sua opera artistica si intreccia
o con i pionieri del romanzo moderno Defoe e Swift. Nel suo quadro “matrimonio alla moda”
egli realizzo un’indagine spietata della società. Egli mette a nudo i peggiori vizi della società
del suo tempo come l’alcolismo e il gioco, unendoli alla caricatura e alla tradizione pittorica
nordica.
Teorizzò la differenza tra caratteri e caricature; egli definì le caricature come un’arte in cui
tutto è concesso, che non vuole rappresentare gli uomini ma esibire dei mostri con il fine di
divertire lo spettatore. I caratteri invece sono le vere rappresentazioni dell’uomo basate
sugli studi della fisiognomica e dell’anatomia e tendono quindi all’analisi e alla
comprensione della personalità umana.
Nella seconda metà del periodo invece le teorie neoclassiche della bellezza ideale influenzarono
anche gli studi della fisiognomica.
Petrus Camper aderì completamente agli ideali del periodo
o Lavater recuperò gli aspetti della fisiognomica classica aristotelica-dallaportiana
o disquisendo tra forma umana e animale
Lichtemberg attacca il pensiero di Lavater e crea la sua teoria ‘Patognomica’: lo studio delle
o passioni transitorie che deformano i corpi. Secondo la sua teoria il volto esibisce dei segni
prodotti dal clima, dalle malattie, dalle abitudini alimentari e non solo.
Fussli e Goya furono i maggiori rappresentanti dell’irrazionale e dell’oscuro psichico che si
o insinuarono in questi anni.
Nell’800 abbiamo due linee di indagine che nascono dal secolo precedente:
La mimesi che deriva direttamente dalla patagnomica di Lichtemberg
- La frenologia che deriva dalle teorie fisiognomico-simboliche di Lavater
-
Vi è inoltre in questo periodo una tendenza ad una sovrapposizione di analisi naturale e culturale
ai fini di un controllo collettivo del comportamento.
Charles Darwin utilizzò la fisiognomica in ambito antropologico. Le ricerche dello studioso
o si basano sull’evoluzione delle espressioni del volto attraverso un percorso di selezione
naturale.
Cesare Lombroso fu un giovane medico militare che cominciò ad applicare l’analisi
o fisiognomica durante le sue visite. Fu proprio lui a gettare le basi per i codici di diritto
penale attuali riflettendo sul fatto che se un criminale