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IL VIAGGIO OLTREMONDANO
Nell’opera viene narrato il viaggio compiuto da Dante dalla notte
dell’8 aprile a quella del 14 dello stesso mese del 1300, che coincide
con il periodo pasquale. All’inizio del poema Dante dice di trovarsi a
metà della vita umana, alla quale, secondo la concezione del tempo,
si attribuiva una durata media di settant’anni, dunque al momento di
intraprendere il viaggio il poeta ha 35 anni.
Il 1300 è anche l’anno del primo Giubileo, indetto da Papa Bonifacio
VIII. Questa ricorrenza religiosa, di origine ebraica, prevede
l’indulgenza plenaria, cioè la remissione della pena per i peccati a
chi si fosse recato in pellegrinaggio a Roma.
Il viaggio oltremondano nasce da un bisogno di purificazione,
di espiazione, di rigenerazione morale e spirituale, bisogno
che si inserisce in un clima storico e politico di crisi
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istituzionale (la prevalenza del potere del papato). I riflessi
di tale condotta religiosa erano il disordine e la corruzione.
La Firenze di Dante costituisce un microcosmo di disordine morale
che vede l’abbandono dei vecchi valori cavallereschi di cortesia e
magnanimità e il diffondersi della sete di ricchezze e delle aspre
lotte all’interno della stessa città. Dante medesimo resterà coinvolto
in queste guerre interne tra Guelfi bianchi e neri.
Dante nel suo messaggio profetico annuncia la venuta di un “veltro”
cioè di un riformatore spirituale che avrebbe riportato l’umanità sulla
retta via. Lui stesso, con il quale il “veltro” potrebbe identificarsi, si
sente investito da una missione profetica e divina volta alla
rigenerazione spirituale dell’umanità, come gli confermerà il suo avo
Cacciaguida in Paradiso.
COMMEDIA:
LA UN TESTO INESISTENTE Commedia
Il testo autografo, cioè scritto di pugno dall’autore, della
non esiste, anzi di Dante non possediamo nemmeno la sua firma. Il
manoscritto originario è infatti andato perduto insieme all’intera
biblioteca del poeta. Mentre per altri scrittori coevi, come di Petrarca
Canzoniere,
abbiamo il il problema non si pone, per il poema
dantesco si è dovuto procedere a una faticosa ricostruzione filologica
del testo originario.
La filologia è una scienza che ha il compito di ricostruire i testi
letterari e la loro corretta interpretazione critica e storica. Di molte
opere dell’antichità classica o del Medioevo possediamo un certo
numero di codici, cioè di copie manoscritte, opera di amanuensi o
copisti di epoche e luoghi diversi. In questo processo di ricopiatura
attraverso il tempo, i testi originali sono andati però corrompendosi,
gustandosi, fino a perdere una parte della propria identità. Il lavoro
del filologo è quello di raccogliere i codici più autorevoli, confrontarli
collatio
tra loro attraverso la (cioè confronto), e cercare di ripristinare
la lezione che più si avvicina all’originale. Le più antiche copie della
Commedia risalgono a dieci anni dopo la morte dell’autore e il codice
più antico fu trascritto da Forese Donati tra il 1330 e il 1331. Oggi ne
abbiamo più di 600 copie, e a ciò contribuirono non solo copisti ma
anche letterati come Boccaccio. editio princeps,
La prima edizione a stampa del poema, o è quella
eseguita a Foligno da Giovanni Numeister di Magonza nel 1472. Altre
vulgata
edizioni furono quella di Pietro Bembo del 1502, l’edizione (la
più diffusa) e quella dell’Accademia della Crusca del
corpus
1595. Il primo completo delle opere dantesche vide la luce a
Venezia nel 1757-58. Nel 1842-43 ci fu un’edizione ad opera di
Foscolo, postuma. Nell’Ottocento e nel Novecento comparvero le
Commedia.
prime edizioni critiche della Quella che leggiamo
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attualmente è l’edizione critica di Giorgio Petrocchi, edita nel 1966-
67, che risulta fino a ora la più attendibile.
LA METRICA
Commedia
La è suddivisa in 100 canti, riuniti in tre cantiche: Inferno,
Purgatorio e Paradiso. È scritta in versi endecasillabi raggruppati in
terzine, cioè in strofe di tre versi ciascuna, rimate secondo lo schema
ABA BCB CDC DED (rima incatenata).
LA COSMOLOGIA DANTESCA
Riguardo al modo di concepire il cosmo, Dante si rifà alla teoria di
Tolomeo, detta tolemaica o geocentrica. La Terra è sferica e si trova
al centro dell’Universo, che coincide con il Sistema Solare. Essa fa
parte del mondo sublunare, quello al di sotto del cielo della Luna, ed
è separata da quello celeste dalla sfera del fuoco. Al di sopra di essa
ruotano 9 sfere concentriche, comprese da una decima, l’Empireo,
immobile e sede di Dio e dei beati. I pianeti sono incastonati nei vari
cieli a cui danno il nome. La Terra ha due emisferi, quello boreale, o
delle terre emerse, e quello australe, o delle acque. Il primo è
abitato, il secondo è disabitato. I confini del primo sono costituiti a
est dal fiume Gange e ad ovest dalle Colonne d’Ercole (l’attuale
stretto di Gibilterra).
Nei pressi di Gerusalemme, che si trova al centro delle terre emerse
dell’emisfero boreale, si trova l’ingresso dell’Inferno. Quest’ultimo è
costituito da un’immensa voragine a forma di imbuto, formatasi in
occasione della ribellione a Dio di una parte degli angeli guidati da
Lucifero. Essi vennero precipitati sulla Terra che, per evitare di
riceverli, si aprì dando luogo alla suddetta voragine. La massa di
Terra eccedente andò a costituire la montagna del Purgatorio, al
centro dell’emisfero delle acque, raggiungibile tramite un cunicolo
che collega il centro della Terra, dove si trova Lucifero, con la
spiaggia del Purgatorio. 3
LE TRE CANTICHE
L’INFERNO
L’Inferno è costituito da una voragine a forma di imbuto formatasi in
occasione della ribellione a Dio di Lucifero e di una parte degli angeli
che, dopo essere stati precipitati sulla Terra, hanno dato luogo alla
suddetta voragine che raggiunge il centro della Terra. L’ingresso
dell’Inferno si trova a Gerusalemme, che a sua volta si trova al
centro dell’emisfero boreale, o emisfero delle terre emerse.
Il regno è formato da 9 cerchi concentrici, alcuni dei quali suddivisi in
gironi, che vanno via via restringendosi. La porta dell’Inferno
immette nell’Antinferno, dove sono collocati gli ignavi. Quest’ultimo
è delimitato dal fiume Acheronte, attraverso il quale Caronte
traghetta le anime. Sono presenti altri fiumi, ovvero lo Stige e il
Flegetonte, situati rispettivamente tra il 5° e il 6° cerchio e nel 7°
cerchio. Dopo il fiume Acheronte si trova il 1° cerchio, ovvero il
limbo, dove sono collocati i non battezzati e coloro che, essendo
vissuti prima di Cristo, non hanno potuto abbracciare la fede
cristiana. Dal 2° cerchio in poi sono puniti i peccatori e vige la regola
del contrappasso. Lucifero è collocato nel fondo dell’Inferno, che
coincide con il centro della Terra, e strazia nelle sue bocche Bruto,
Cassio (traditori di Cesare) e Giuda (traditore di Cristo).
IL PURGATORIO
Il Purgatorio si presenta come una montagna situata al centro
dell’emisfero australe, o emisfero delle acque, agli antipodi di
Gerusalemme. È suddiviso in 3 parti, ovvero l’Antipurgatorio, la parte
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