COSÌ SI APRE IL SIPARIO DELL’ALTRA CORNICE, CHE È IL PAESAGGIO DELLE NOVELLE
Lezione 11 13-03-25
- 1º giornata novella 1 - concetto del paradosso del male che può trasformarsi in bene,
è Sant’Agostino ci dice che dal male nasce sempre il bene perché il male secondo la
concezione cristiana, non può trionfare il male in maniera continuata. Vittoria eterna
del bene sulla vittoria momentanea del male, è un aspetto delle questioni dottrinali,
che secondo la parola di sant'Agostino iniziamo a comprendere il messaggio e volontà
societas
di speranza che la brigata potrà produrre una nuova di bene che si formerà,
non può che non vincere il bene dato che il male è un qualcosa di transitorio.
Sono novelle che riguardale cose cattoliche (la prima e la seconda), sin dalla prima
novella viene data importantanza a questi argomenti, Boccaccio, attraverso le parole
dei personaggi, ci da una serie di dritte per capire quanto la fede e la sua purezza
siano gli ingredienti necessari. Se ce purezza di fede il cristiano si salva anche
se omaggia un emblema del male.
Novella raccontata da Panfilo, la regina è Pampinea, prima di raccontare fa
un’introduzione di carattere spirituale religioso. Fina dalla rubrichetta il ribaltamento
paradossale viene dimostrato, di questa persona maligna che però finirà per essere
venerato. Inizio con invocazione a dio di Panfilo, proprio perché si era soliti a
ringraziare dio prima di fare qualsiasi cosa, anche perché non facendolo potrebbe
diventare pericolosa, panfilo fa chiarezza anche sul fatto che le cose che ci
riguardano “sono transitorie e mortali…” Benignità di Dio stilema più importante di
questa novella, è il messaggio più importante del testo, è una benignità sulla quale
non si può avere dubbi e noi non sappiamo come arriva ma noi dobbiamo avere fede
che è stata dimostrata con l’incarnazione, avere fede anche nei disegni misteriosi. Dio
pieno di questa benignità e liberalità nei confronti dell’uomo che continua a vivere nel
peccato, ed è grazie a queste caratteristiche di dio ha ancora la possibilità di salvezza.
In questa prima novella abbiamo Panfilo che si dilunga nella presentazione, nel tema
principale della novella, che è tema che percorre il decameron e precorre il messaggio
ultimo del testo che tende a mostrare questa sicura ipotesi di ribaltamento del male in
bene, la storia è destinata a finire nel bene.
Strutturazione del testo della novella (non sempre il novellatore spiega questi punti
con chiarezza):
Dedica a Dio, ricordando colui da cui comincia tutto, il principio
o Introduzione e motivazione alla novella, l’uomo non può entrare nella mente di
o dio e non può istruirne i disegni, paradosso del male che si trasforma in bene
Protagonista (Ser Ciappelletto),
o Epoca (anteriore di mezzo secolo alla meta del 300, fine 200 primi anni 300,
o durante il pontificato di Bonifacio VIII, quando dante entrerà in esilio),
Luogo (Borgogna in Francia, che è terra di malvagi i borgognoni sono grandi
o peccatori)
Presentazione di Ser Ciappelletto, che è il male fatto uomo
o Spostamenti, Ser Ciappelletto andrà a vivere a Firenze da due usurai, lui era un
o notaio, quando sarà li morente a confessarsi
Ciappelletto si ammala, era un problema grosso per i 2 usurai, spaventati che si
o potesse venire a sapere che tipo di uomo era, 2 sono le opzioni o decide di non
confessarsi prima di morire o si confesserà che comunque non è una buona cosa
per i 2 usurai in quanto si viene a sapere che tipo di persona avessero in casa,
ce anche una 3º via che è confessare il falso. Lui
Il santo frate che diventa il confessore per ser ciappelleto, si cerca un uomo
o veramente santo, tutto quanto è costruito per mettere in evidenza il paradosso
l’uomo più maligno cerca quello più puro
La falsa confessione
o La morte, che in virtù di quella falsa confessione viene immediatamente
o venerato come santo, perché il santo fa un'omelia basata sulla falsa confessione
di ciappelleto, si otterranno grazie e miracoli attraverso il corpo che
probabilmente è il peggiore al mondo. Il messaggio è che dal male
misteriosamente il disegno di dio fa nascere un bene, un'intera comunità viene
salvata e redenta. QUESTO È IL MESSAGGIO PER L’INTERA NOVELLA MA ANCHE
PER TUTTO IL DECAMERON, ALLA FINE VINCE IL BENE.
Ciappelletto è un grandissimo attore, è un notaio ed è spesso utilizzato dalla famiglia
Franzesi una famiglia fiorentina che ha avuto fortuna in Francia siamo di fronte ad un
personaggio realmente esistito, ad una famiglia di mercanti che ha veramente fatto
fortuna in Francia. Sono dei personaggi che hanno fatto fortuna attraverso quel modo
al limite della legge capaci di costruire delle fortune immense, la famiglia di Musciatto
deve tornare in Italia per questioni di affari ed ha bisogno di una persona che deve
riscuotere dei debiti, un qualcuno in grado di tenere testa ai borgognoni malvagie
persone. Gli viene in mente ser ciappelleto da prato, un uomo minuto che anch’esso è
probabilmente un personaggio reale, abbiamo dei documenti d’archivio, Boccaccio sta
costruendo una storia su personaggi realmente esistiti, novella con dati reali.
P. 26 Ciappelletto è la persona adatta in quanto scaltra, capace di andare in territorio
pericoloso di persone malvagie, ci viene poi descritto il personaggio, ci viene detto chi
è descritto come l’incarnazione del male, lui è un notaio disperato ed ha godimento
nel fare il male, nell’ambito del suo mestiere primo lui fa o vorrebbe fare
esclusivamente atti falsi (il suo attimo falso sarà la sua confessione). In Francia in quel
momento si dava importanza alla testimonianza, e soprattutto quella di un notaio, e
lui piaceva ma falsa, aveva piacere nel mettere zizzagna tra le persone congiunte,
partecipava anche ad omicidi, compie ogni rea cosa. Poi i 7 peccati: bestemmiatore,
iracondo, incapace di seguire ogni dottrina di chiesa (scherniva tutti i sacramenti), non
gli importava delle donne non perché era una persona morigerata ma perché
interessato agli uomini, sodomita, ladro, golosissimo e bevitore, giocatore d’azzardo e
truffatore.
Tutto si apparecchia per questa confessione, dopo aver richiesto ai 2 notai l’uomo più
santo che ci fosse, ma la confessione cos’è? Diventa obbligatoria almeno una volta
all’anno dal 1215, l’obbligo della confessione è uno strumento che aumenta il grado di
consapevolezza di se che ogni cristiano ha, è un invito a scrutarti dentro, è un aspetto
molto importante che ha delle ricadute anche sul piano giuridico non solo quello
spirituale e religioso, anche all’interno del processo ce bisogno della confessione, LA
CONFESSIONE è IL PROCESSO ALLA PROPRIA VITA, individuare le cose che non
funzionano e raccontarle al proprio confessore, e confessare la verità diventa una dei
moti principali non solo dell’uomo di fede ma dell’uomo occidentale in generale.
Questo è il motivo per il quale i due notai sono così preoccupati, la confessione può
essere vera o totalmente falsa.
P. 30 Ciappelletto chiede al santo uomo di fare una confessione generale, quindi,
vuole raccontare tutta la sua vita e i suoi peccati, in quanto gli dice che confessa una
volta alla settimana, ma essendo stato malato sono 8 giorni che non lo fa. Si parte
dalla lussuria, il secondo peccato quello della gola lui dice che digiuna 3 volte a
settimana e sta a pane e acqua, poi si passa all’avarizia, poi il santo gli chiede se si è
mai adirato, falsa testimonianza, verso la fine della confessione il santo si ritrova
davanti a a un sant’uomo più santo di sant'Agostino, poi ciappelleto inizia a piangere
e racconta un terribile delitto da lui commesso ha bestemmiato la mamma. Verso la
conclusione dopo questa confessione, e poche ore dopo Ser Ciappelletto muore, la
notizia arriva al santo uomo e decide di rendere onore al corpo e con un'omelia in
chiesa il giorno dopo, il pubblico è così commosso che inizia a prendere pezzi dei
panni di Ser perché convinti che tutto ciò che gli appartenesse fosse santo.
Stupidità credula degli uomini, ma la chiusura della novella …si salva un interiore
territorio dal male.
Lezione 12 19-03-25
- 1º giornata novella 2 - racconta la storia di due amici, Giannotto e
Abraam.Giannotto, cristiano, è molto preoccupato per l'anima dell'amico ebreo,
Abraam, e vorrebbe convertirlo. Abraam, inizialmente riluttante, decide di andare a
Roma per osservare il papa e il clero, e poi, secondo Giannotto, si sarebbe dovuto
decidere sulla sua fede. Abraam torna a Parigi e, nonostante le sue osservazioni sulla
corruzione del clero, decide di convertirsi, non perché colpito dalla corruzione, ma
perché, contrariamente alle sue aspettative, la fede cristiana rimane forte e si
diffonde. È la religione, paradosso del male che si trasforma in bene.
- 1º giornata novella 3 - Ci apre lo spazio sul testo del novellino, infatti, non è solo
l’antecedente più simile al decameron ma è anche un testo di cui Boccaccio attinge,
ma ci mostra anche la differenza abissale che ce tra i due. È una novella celebre
perché la situiamo tra oriente e occidente e la troviamo anche nel novellino, è la 73
(la novella è efficace ma non ha rifinitura), come la trasforma Boccaccio questa
ex novo,
novella? Nella stramaggioranza dei casi il lavoro di Boccaccio non è ma
rielabora le novelle, non ce il mito dell’originalità dell’opera in età medievale (ad es.
nessuno si mette a pensare che le madonne in trono di Giotto o magari Raffaello siano
un qualcosa di non originale, non è il soggetto usato dal pittore che fa la differenza ma
è il modo in cui il pittore tratta l’opera È IL MODO IN CUI SI RACCONTA).
Siamo dentro ad una novella della terza giornata che subito, nella rubrichetta, ci viene
detto che ci sarà una novella all’interno della novella, l’arte della parola è
fondamentale e qui troviamo una celebrazione straordinaria della parola ed è già
questo il punto di partenza del novellino (che grazie all’arte della parola il soldano
viene smascherato e annichilito dalla capacità dialettica dell’ebreo), e grazie a quella
novella il protagonista, Melchisedech, si salva.
Presentazione dei 2 personaggi: qui troviamo l’aspetto dell’avarizia dell’ebreo che non
avrebbe mai dato appoggio economico al Saladino, lui che è un gran uomo un sovrano
magnif
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Appunti di Letteratura italiana - Decameron di Boccaccio
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