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L’impianto funziona 5 anni
Logica finanziaria: Uscita di cassa nel 2024, 100.000€
Logica economica: Ammortamento annuo: 100.000€/5 = 20.000€, che verrà associato ai
prodotti realizzati dall’impianto in quell’anno
La logica finanziaria è più semplice ed oggettiva da applicare, ed è corretta nel lungo periodo
(coerente con le esigenze informative degli shareholders)
La logica economico-patrimoniale consente di comprendere i risultati ottenuti in ciascun periodo di
tempo (coerente con le esigenze informative dello Stato per la questione delle tasse)
La principale fonte informativa per misurare i risultati economicofinanziari di un’impresa è
rappresentata dal Bilancio di esercizio, che le imprese sono obbligate a predisporre annualmente,
secondo regole ben definite (principi contabili).
Il Bilancio è costituito da diversi documenti; i più importanti rispetto ai nostri obiettivi sono lo Stato
Patrimoniale, il Conto Economico e il Rendiconto Finanziario.
Il conto economico riporta i flussi economici che hanno avuto luogo in un esercizio, ovvero:
a. Ricavi di competenza
b. Costi di competenza
Seguendo la logica economica consente di determinare l’Utile d’esercizio come differenza tra ricavi
e costi di competenza.
Lo stato patrimoniale Lo Stato Patrimoniale misura la situazione dell’impresa al termine di un
esercizi. E’ composto da due sezioni:
a. L’Attivo riporta le risorse posseduta da un’impresa a cui è possibile associare un valore
monetario.
b. Il Passivo riporta i diritti vantati da azionisti e terzi su tali risorse.
Segue la logica economico-patrimoniale e consente di determinare l’Utile di esercizio.
Il rendiconto finanziario Il Rendiconto Finanziario segue la logica finanziaria e consente di
determinare il Flusso di cassa netto (Net Cash Flow) generato da un’impresa nell’esercizio, come
differenza tra: Entrate di cassa - Uscite di cassa
Sia l’Utile che il Net Cash Flow, se misurati nel breve periodo, possono portare a scelte incoerenti
con gli obiettivi degli azionisti, sacrificando ingiustamente le attività (formazione, ricerca) i cui
risultati sono necessariamente dilazionati nel tempo I risultati di una decisione devono quindi
essere misurati «nel lungo periodo». Nel lungo periodo, utile cumulato e NCF cumulato tendono a
coincidere. Tuttavia, il NCF è un dato più «oggettivo» dell’Utile, quindi è preferibile misurare il
risultato economico di una decisione come valore cumulato dei NCF generati da una decisione.
Il calcolo del valore cumulato dei NCF deve tener conto del fatto che disporre di denaro in momenti
diversi non è indifferente per il decisore.
il valore cumulato dei NCF, definito Valore economico di una decisione, deve essere espresso
come:
Dove alfa sono coefficienti che permettono di confrontare flussi di denaro in peridi diveri.
Partiamo da un’ipotesi: risk free e no inflazione.
Per privarmi del denaro oggi, voglio almeno un premio, un’interesse: dunque se investo X, dopo N
anni voglio ottenere X(N) = X(0) + (1+i)^N, dove i è il tasso d’interesse
Utilizzando la stessa formula possiamo definire il valore odierno di una sommo Y futura come:
V = Y / (1+i)^N
Da qui, si può ricavare il valore economico (V) associato a una decisione, ovvero il valore, riportato
a oggi, di tutti i NCF associati a quella decisione:
Dobbiamo però tenere conto di 2 fattori: l’inflazione e il rischio
Il tasso di inflazione è dato dal rapporto:
Dove Qj è la quantità di un prodotto j contenuta in un “paniere” di beni, pt e po i prezzi relativi
nell’anno t generico e nell’anno base
Di questo fenomeno si può tener conto sostituendo al tasso i il tasso i’, pari a: i’ = i + tasso
d’inflazione
Sia d poi il premio per il rischio: k = i’ + d (premio di rischio).
CAPITOLO 3
Oggi è sempre più evidente che la responsabilità dell’impresa si allarga agli aspetti ambientali e
sociali:
a. Da un lato, l’impresa infatti, con le proprie attività, utilizza «beni comuni» e, proprio per
questo, è responsabile dell’effetto delle proprie azioni sull’ambiente e sulla società
b. Dall’altro lato, esiste una crescente connessione tra prestazioni ambientali e sociali e
risultati economici dell’impresa i grandi investitori sanno che i governi introdurranno
richieste di responsabilità sempre più stringetti, e se un’impresa non si porta avanti, si
troverà presto in difficoltà dalle nuove regolamentazioni
Fino a pochi anni fa, il bilancio d’esercizio era un obbligo di legge, mentre il report di sostenibilità
era del tutto volontario. In Europa le cose sono cambiate: lo stabilisce la direttiva 2014/95/UE,
recepita formalmente alla fine del 2016. Il principio è quello del “comply or explain”: le imprese
dovranno rendere note le loro politiche in termini di sostenibilità, oppure dovranno spiegare il
motivo per cui non se ne sono occupate.
Il contenuto del bilancio di sostenibilità:
1. il modello e l’organizzazione dell'impresa
2. procedure che l'impresa usa per assicurarsi di rispettare standard etici e legali (ad
esempio, evitare danni ambientali o sociali), ciò che è stato raggiunto grazie a queste
politiche e
dati a supporto di questi risultati
3. Sono i problemi o i pericoli più importanti che l'impresa può creare o subire riguardo a temi
come ambiente, diritti umani o corruzione. Questi rischi possono derivare:
a. Dalle sue attività.
b. Dai prodotti o servizi offerti.
c. Dai suoi rapporti con fornitori o subappaltatori. Ad esempio, un rischio potrebbe essere
che un fornitore utilizzi pratiche lavorative non etiche
CAPITOLO 4
Come già detto, gli stakeholders non sono sempre ben definiti e dimenticarsi di uno stakeholders
importante può avere gravi conseguenze.
È quindi fondmanetale che l’impresa:
1. Identifichi ogni stakeholders
2. Capire i loro obiettivi
3. Capire che ruolo possono ricoprire nelle decisioni (supporto, zone no lose, condizioni di
vincolo)
È altrettando importante però non considerare troppi stakeholders per non ralletnare il processo
decisionale. Si suddivide dunque questo gruppo in 4 zone in funzione del loro potere decisionale e
al loro interesse: