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SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE (SINP)

È costituito dal ministero del Lavoro e della previdenza sociale, dal ministero della salute, dell’interno, delle

autonome, dall’INAIL, dall’IPSEMA e dall’ISPESL, con il contributo del consiglio

regioni e delle province

nazionale dell’economia e del lavoro CNEL.

gestore dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul la lavoro e le malattie professionali ha

INAIL:

l’obiettivo di ridurre il fenomeno infortunistico e ad integrazione delle proprie competenze.

ISPEL: ente operante nel settore della ricerca, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, patrimoniale,

gestionale e tecnica.

dell’assicurazione

IPSEMA: gestore obbligatoria contro gli infortuni sul lavo e le malattie professionali del

settore marittimo.

ASL: le Aziende Sanitarie Nazionali sono gli organi deputati alla vigilanza nei luoghi di lavoro sul territorio.

In particolare, tramite il Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambiti del Lavoro che si occupa sia di

prevenzione infortuni e malattie professionali, che di igiene e medicina del lavoro e vigilanza in ogni settore

produttivo interviene per: rilasciare autorizzazioni, accertare cause di infortuni, etc.

sono i responsabili della vigilanza in materie di prevenzione incendi, quindi dell’emissione

Vigili del Fuoco:

del Certificato prevenzione incendi, di effettuare visite periodiche di controllo, organizzare corse per incendi.

sono l’organo di vigilanza competente per l’applicazione delle leggi.

Carabinieri:

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR): è una valutazione globale e documentata di tutti

i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano

la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare

il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.

Consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetto dell’attività lavorativa e di tutti i suoi processi volta a

stabilire:

- Cosa può provocare lesioni o danni

- Se è possibile eliminare i pericoli e, nel caso in cui ciò non sia possibile quali misure di prevenzione

o protezione sono o devono essere messe in atto. e dell’organizzazione del

Il DVR deve essere rielaborato in occasione di modifiche del processo produttivo

lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori. Come si valutano i rischi?

Per numero fattori di rischio esistono criteri di valutazione diffusamente accettati e talvolta accolti da

normative o da legislazione. Si parla di rischio normato (rischio per cui esiste una legge o una norma o

comunque un criterio di riferimento su cui basarsi e che indica sia le modalità di valutazione del rischio, sia il

livello di rischio accettabili, sia le misure di prevenzione da adottare) e rischio non normati (rischi

infortunistici, è diffuso il ricorso a criteri di valutazione discontinua basati su matrici di valutazione). Una

possibile matrice di valutazione è la matrice considera i fattori di Probabilità e Danno. Il rischio può essere

definito come la probabilità di verificarsi di eventi negativi da cui possono derivare conseguenze dannose.

L’applicazione del metodo conduce a risultati scarsamente oggettivi. Si ottiene un miglioramento notevole se

i valori di P e D vengono attribuiti sulla base di una scala di riferimento predeterminata.

In base al valore di R così ottenuto (R=PxD) si stabilisce l’urgenza e la priorità dei provvedimenti da assumere.

Mediante le misure di prevenzione si riduce il rischio connesso al verificarsi di un determinato evento

diminuendo la probabilità che si verifichi. Mediante le misure di protezione si ottiene una riduzione del rischio

diminuendo l’entità delle conseguenze di quell’evento. L’ultimo elemento da considerare è la definizione di

un cronogramma, ovvero un piano temporale di misure di prevenzione e protezione per la riduzione del

rischio.

Il DVR è redatto dal datore di lavoro, dal RSPP, dal medico competente, consultando il rappresentante dei

lavoratori. Nessuna di queste persone per quanto competenti conosco a fondo tutti i processi operativi

aziendali, nei quali possono avvenire le problematiche. È sempre un’osservazione esterna. La consultazione

del rappresentante dei lavoratori non dà la garanzia di conoscenza di tutti i processi, essendo il RLS unicamente

una rappresentanza, anche numericamente bassa.

la formazione deve avvenire all’inizio

Formazione e informazione: del rapporto di lavoro, del trasferimento

o cambiamento di mansioni, nell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o nuove tecnologie, nuove

sostanze e preparati. Deve essere periodicamente ripetuta in relazione all’evoluzione all’insorgenza

dei rischi

di nuovi rischi. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale ha diritto ad una formazione

particolare in materia di salute e sicurezza concernente i rischi specifici esistenti negli ambiti in cui esercita la

propria rappresentanza. IL RSPP ha diritto a una formazione specifica, come gli addetti al pronto soccorso,

antiincendio, evacuazione.

il testo unico per la sicurezza richiede che l’organizzazione strutturi al suo interno un

Sistema di Gestione: Gestione si intende l’insieme di struttura organizzativa, attività di

sistema di gestione. Con sistema di

pianificazione, responsabilità, prassi, procedure, processi e risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire,

riesaminare e mantenere attiva la politica aziendale. I punti chiave di tali sistemi sono:

delineazione di una politica;

definizione di obiettivi raggiungibili e misurabili;

definizione di mezzi, risorse umane ed economiche;

gestione della documentazione;

riesami periodici;

ricerca del miglioramento continuo

Il modello di organizzazione e di gestione deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un

sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi. Il testo unico richiede che il modello

sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione di tutte

organizzativo e gestionale debba prevedere idonei

le attività previste dal testo unico. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere un’articolazione di

funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e

controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure

indicate nel modello.

Il modello organizzativo deve prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello

e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Infine, nel sistema di gestione

deve essere prevista una riunione periodica annua in cui si valuta il DVR, l’andamento infortuni, i programmi

di formazione, efficacia dispositivi attuati, modifiche.

Sanzioni: la violazione degli obblighi di prevenzione contenuti nel decreto legislativo 81/08 è punita da un

ampio sistema sanzionatorio che prevede sanzioni sia di carattere penale che amministrativo, sono previste

pene per tutti i soggetti individuati nel testo unico. Tra le sanzioni è prevista la possibilità di interdizione

dell’azienda dall’attività imprenditoriale e la sospensione da parte degli organi ispettivi del ministero del lavoro

dell’attività in caso di gravi e reiterate violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.

OHSAS 18001 ISO 45001

Pubblicata dal British Standards Institutions, tale legge specifica i requisiti di un sistema di gestione della

e salute sul lavoro per consentire ad un’organizzazione di sviluppare e attuare una politica e degli

sicurezza

obiettivi che tengano conto delle prescrizioni legali e delle informazioni riguardanti i rischi per la salute e la

un sistema SGSL che definisce le modalità per individuare

sicurezza. Permette di implementare nell’azienda

all’interno dell’azienda le responsabilità, le procedure i processi e le risorse per la realizzazione della politica

aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. È applicabile a organizzazioni

di ogni tipologia e dimensione e si adatta alle diverse situazioni geografiche, culturali e sociali. è destinata ad

essere sostituita dalla norma ISO 45001:2018 introducendo alcune novità. Il TUSL richiede la definizione di

un SGSL indicando esplicitamente che questo può essere anche definito seguendo queste due norme.

La OHSAS è una norma volontaria. Le organizzazioni che la scelgono di adottare possono richiedere di essere

certificati da un organismo terzo, indipendente e imparziale sulla loro capacità di strutturarsi, organizzarsi e

migliorare continuamente secondo quanto descritto dalla norma. La OHSAS si inquadra tra le norme volontarie

che regolano i sistemi di gestione, quali la norma ISO 9001, ISO 1400, con i quali è perfettamente integrabile.

– – –

La logica di base di tale norma è il ciclo Plan Do Check Act (ciclo di Deming).

- Plan: stabilire gli obiettivi e i processi per fornire risultati conformi alla politica della sicurezza e

salute sul lavoro dell’organizzazione.

- Do: attuare i processi

- Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica della sicurezza e salute sul lavoro, agli

obiettivi, alle prescrizioni legali e alle altre prescrizioni, e registrarne i risultati

- Act: intraprendere azioni per migliorare continuamente le prestazioni del Sistema di Gestione della

sicurezza e salute sul lavoro

La OHSAS rappresenta uno strumento organizzativo che consente di gestire in modo organico e sistematico

la sicurezza dei lavoratori senza sconvolgere la struttura organizzativa aziendale, puntando sui seguenti

requisiti:

La struttura

La norma OHSAS 18001 e il testo unico per la salute e sicurezza sono perfettamente integrabili. È possibile

individuare una corrispondenza tra gli articoli della 81/08 e i paragrafi della OHSAS 18001. Le differenze

sono:

I punti di forza nel certificare un sistema di gestione per la sicurezza sono:

DIRETTIVA MACCHINE: Ad integrare il TUSL esistono una serie di norme e leggi riguardanti la sicurezza

sul lavoro. La direttiva macchine o MD (direttiva europea 2006/42/CE recepita in Italia dal Dlgs 17 del 2010)

dall’Unione Europea, rivolto ai costruttori di macchine, che si prefiggono di

è un insieme di regole definite

stabilire i requisiti essenziali per la salute e la sicurezza relativi alla progettazione e alla costruzione delle

macchine al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato europeo. La direttiva macchine si

applica a:

- Macchine

- Quasi macchine: insieme che costituiscono quasi una macchina ma che da soli non sono

Dettagli
A.A. 2023-2024
8 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federica.trovalusci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Operations management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Cesarotti Vittorio.