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LA SECONDA FASE
Ci sono ulteriori tentativi di sovvertire l’ordine dello stato sfruttando i problemi creati o irrisolti da Silla.
Dal punto di vista militare l’evento più importante è la terza guerra mitridatica.
Vengono fatti due prototipi di imperia straordinari: la legge ??? e la legge Manilia del 66, entrambe legate alla
gura di Pompeo, e la seconda in particolare gli permetterà di raggiungere il punto più alto della sua carriera
negli anni che passerà in Oriente.
Nella seconda parte del decennio la congiura di Catilina e a conclusione di questa fase il ritorno di Pompeo
dall’Oriente e il suo scontro col senato che porterà alla nascita del primo triumvirato.
La gura più importante del panorama politico di questi anni è Pompeo. Crasso rimane una gura
importante ma lui è. veramente a livelli superiori. Ci sono anche personaggi che emergono come Cicerone,
ma anche Lucio Licinio Lucullo, leader degli optimates, che per gran parte dii questo periodo è in oriente a
comandare la terza guerra mitridatica. Era stato un collaboratore di Silla e rimane fedele no alla morte alla
sua memoria. Un personaggio ancora giovane che emerge dal gruppo degli optimates più estremisti è Marco
Porcio Catone, bis nipote di Catone il censore, noi lo conosciamo meglio come Catone Uticense.
Lucullo è un bravo comandante e non viene mai scon tto nel corso di queste operazioni militari, in cui se la
deve vedere co Mitriat, re del Ponto, arresto col re d’Armenia, li scon gge entrambi più volte, sennonché da
un lato si inimica i suoi soldati perché vieta ai soldati di saccheggiare le città che conquistavano, ma i soldati
non si erano arruolati per preservare le ricchezze delle città ma per prendersele e portarsele a casa.
Durante questo periodo in cui era stato in oriente, aveva cercato di amministrare le provincie sotto il
controllo romano, in una maniera che può essere de nita molto onesta, cercando di limitare i pubblicani
nella loro attività predatoria di questa persone che vivenano in queste provincie. A Roma i pubblicàni stanno
cercando ogni situazione per togliergli il comando, e tra 67 e 68 c’è un delirio: l’esercito ri uta di obbedire
agli ordini del comandante e a Roma le tentano tutte per mandarlo via, lasciano che il nemico ritorni dove
era prima, si arriverà al punto in cui nel 66 il comando gli verrà tolto.
Nel 69 fa il suo erordio in politica Gaio Giulio Cesare e si propone come un popularis, e si acquista subito
grande popolarità tra il popolo perché sfritta i suoi legami familiari, dal suo passato matrimonio con la glia
di Cinta e il suo legame tramite il matrimonio di sua zia con Gaio Mario, ponendosi come il continuatore
della loro legacy e tra i nostalgici di quella stagione l’arrivo di Cesare sulla scena politica viene visto con
grande favore.
Il problema dei pirati: nato in seguito alle conquiste romane contro i regni ellenistici nel corso nel II secolo
a.C., Siria, Macedonia, Rodi, e le acque del mediterraneo orientale non erano più pattugliate da delle otte, i
romani non ne avevano mandata nessuno in sostituzione di quello dei regni ellenistici che non c’erano più.
Non essendoci più controllo la pirateria dilagava. I pirati non erano all’inizio nemmeno visti troppo male dai
romani, perché uno degli affari più importanti dei romani era rapire le persone e venderle come schiavi che
nivano nelle case die romani, erano più o meno tollerati. Il fenomeno però cresce talmente tanto per cui
cminciao ad assaltare le navi che trasportava rato dalle provincie verso Roma, iniziano a rapire uomini
politici o aristocratici romani imbarcati in viaggi per chiedere grossi riscatti, il governo romani manifesta
sempre più fastidio. Già dlla ne del II secolo cominciano ad essere comandi straordinari per affrontarli ma
falliscono più o meno tutti, arrivando agli anni 60 del I secolo, dopo una serie di anni di carestia, il popolo
rumoreggia perché c’è grande crisi, anche i cavalieri si lamentano perché le loro navi vengono assalite, e
Plutarco ci dice come la potenza dei pirati si estende su tutto il mediterraneo rendendolo imparabile, e questo
porta popolo e cavalieri, incalzati dalla mancanza di approvvigionamenti e danni economici, a inviare
Pompeo a liberare il mare dai pirati. Nel 67 un uomo politico, un tribuno fedele di Pompeo, Gavino, fece una
proposta di legge, per creare un imperium straordinario per affrontare il problema dei pirati, non dava
comando della otta soltanto ma potere assoluto e universale.
Quali erano i contenuti di questa legge? Difatti, ale legge riconosceva alla persona a cui sarebbe stato af dato
piena autorità su tutta la super cie del mar mediterraneo, mare compreso dalle colonne d’Ercole, e sul tutta
la terraferma per una profon tà di 75km dal mare. Pochi erano i luoghi romani che restavano fuori da questo
range, ma cmprendeva tutti i popoli e re più importanti, ciò che gli interessava molto, provincie e regni
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clienti. Avrebbe anche avuto ordine di scegliere 15 legati tra il senato a cui ripartire il comando, è importante
perché quando Augusto, quando organizzerà il principato, avrà sono gli occhi questa legge, perché
nell’organizzare il governo delle provincie utilizzerà questo sietema: lui sarà il detentore di un imperium pro
consolare e delegherà per il governo delle singole provincie ai suoi amici che avranno imperium pro pretore.
Stessa cosa avviene qui: pompeo ha l’imperium pro consolare e delega a ciascuno di questi 15 legati una
parte del suo imperium e li utilizza nel corso di questa operazione militare. Nri poteri di questo comandante
rientrava a che la facoltà di prelevare tutto il denaro che gli pareva dal tesoro dello stato e dall’appalto delle
imposte, quindi una capacità di sue sa praticamente illimitata, di allestire una otta da guerra di 200 navi (ma
alla ne sarà anche più grande) e la facoltà di decidere autonomamente l’arruolamento dei roldati e dei
rematori.
E’ un potere straordinariamente enorme e chiaramente non è che tutti sono d’accordo per questo, moltissimi
sono completamente opposti a dare u potere così grande a una sola persona, feroce scontro tra oppositori e
sostenitori di questa legge, Catulo dice in una contio che sicuramente pompeo era un uomo eccezionale,
per no troppo, ma he non si poteva porre tutto il potere nelle mai di un solo uomo.
Alla ne il provvedimento comunque passa e vediamo che pone una parte dei suoi legati con delle navi che
erano sotto il comando dividendo il mediterraneo occidentale e orientale. Poi da il compito agli altri legati, di
occuparsi di quello occidentale. Ogni settori c’è un legato che passa al pettine le acque del suo settore
intercettando ed eliminando i pirati della sua strada. Sostanzialmente questo sistema gli permette di liberare
le acque in un mese e mezzo da una parte e una dall’altra, in tre mesi ha vinto la guerra contro i pirati e
partire da questo momento non ci saranno pi veri problemi con i pirati per diversi secoli.
Durante questo periodo fa anche una sosta in Sardegna, soprattutto Sant’Antioco.
Più o meno in questo periodo Lucullo viene estromesso dal comando della guerra mitridatica, e ovviamente
lo danno a Pompeo. Nel 66 viene fatta un’altra legge, Manila, con cui si da a Pompei il comando della guerra
mitridatica, imperium straordinario senza limiti di tempo e senza limite geogra co. Pompeo ebbe l’appoggio
del giovane Cesare, che cercava in qualche modo di ingraziarsi Pompeo, e anche quello di Ciccio, che era
stato abbastanza freddo sulla legge Gabinia. Dal discorso che Ciccio tiene emerge l’importanza che la difesa
degli interessi economici di roma aveva per la sopravvivenza di Roma. Pomepo rimane in oriente tre anni,
appena arrivato si accorda con un’altro potente stato dell’area, l’impero partico, i modo che il ponto e
l’Armenia sinao in mezzo. Mitriate scappa, si rifugia nei suoi possedimenti in Crimea dove muore; anche il re
d’Armenia si arrende.
Pompeo dopo la vittoria non torna a Roma ma si trattiene in oriente per alcuni anni dove riorganizza
sostanzialmente tutto il sistema di potere romano in oriente crear provincie, fonda città, stipula trattati di
alleanza con gli stati della zona, mette ne al dominio seleucide sulla siria e la trasforma in provincia romana,
la siria era ricchissima perché era il punto d’arrivo delle caravan che dalla cina arrivavano dal mediterraneo.
Trasforma in provincia anche il ponto, e poi si intromette in un con itto dinastico che tormentava la giudea
da molti anni, prende posizione a favore di uno dei du eschieramenti, entra in giudea, attacca Gerusalemme
e la conquista e stabilisce un protettorato romeo sulla Giudea. nello tsesso anno in cui Pomepo entra nel
tempio a Gerusalemme a Roma muore il ponte ce massimo, e di norma si facevano avanti alcuni pezzi grossi
della politica romana per essere eletti e normalmente risultava aletto qualche ex console ma con sorpresa di
tutti viene eletto Csare che era un giovane senza aver rivestito ancora la massima magistratura.
LA CONGIURA DI CATILINA
63 è anche l’anno del consolato di Cicerone e della congiura di Catilina. Lugio Sergio Catilina era un
patrizio ambizioso appartenente a una famiglia parzialmente decaduta, proprio come cesare, i due hanno
molto in comune, e Catilina a differenza di cesare che era stato un proscritto Sillano, lui aveva fatto un bel pò
di soldoni sfruttando le proscrizioni sillane, anche se vivendo al di sopra dei propri mezzi in 15 anni era pieno
di debiti, come Cesare. Noi non sappiamo bene, ma nelle fonti romane abbiamo altre allusioni a delle
eversioni che però nirono sempre in una bolla di sapone, in cui Catilina potrebbe essere stato partecipe e in
cui forse anche Crasso e Cesare, o erano a conoscenza o parteciparono, sappiamo da ciccio che ci dice come
un giorno ci vuole raccontare queste storie e poi non le racconta mai. Crasso e Cesare sicuramente facevano
politica borderline, con un piede nella legalità e uno nell’illegalità, e anche Catilina faceva la stessa cosa,
perché cerca di rivestire il consolato presentandosi alle elezioni in maniera legale. si candida al consolato nel
63, e il suo programma politico è allettante per molti perché prevede la cancellazione dei debiti, a vantaggio i
molte persone povere o rovinate, ma anche per gli aristocratici come lui impoveriti. Chiaramente far eun
priramma così radicale trovava molti favorevoli e anche tanti contrari, era un programma che oggi si direbbe
“iperdemagogico”, e i nobile, soprattutto il gruppo optimate, spaventi da questo suo programma, alle elezioni
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decidono di sostenere Ciccio e non lui, facendolo vincere, anch