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CRITICA MODERATA:
questi studiosi è avvenuto un processo di passaggio prtato avanti da un’autorità politica forte e riconosciuta
dalla comunità, per cui si può propriamente parlare di passaggio alla fase urbana e quindi di “nascita” della
città ma non di una vera e propria fondazione.
La loro società non era egualitaria. Abbiamo due grandi categorie sociali: Patroni e clientes.
Tra questi vediamo un rapporto di dipendenza (che si creava comunque tra persone libere), un rapporto
gerarchico e non paritario. Il Cliens assiste le attività economiche del Patronus, lo assiste nelle attività militari,
e così via.
Il Patrionus assisteva economicamente il Cliens se ne aveva necessità, aveva l’obbligo di recarsi in tribunale
per cause giudiziarie riguardanti il Cliens.
Questo rapporto attraversa tutta la storia romana.
L’aristocrazia nasce nel momento in cui dei gruppi familiari + o - iniziano a subordinare coloro che erano i
“mezzi di produzione”.
Gens aristocratica: realtà sovrafamiliare per cui diverse persone pensavano di avere antenato comune. Se in
un primo momento a determinare il tuo status era la forza, più avanti subentra anche il sangue e la
discendenza.
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ROMA E GLI ETRUSCHI 10.10
L’in uenza etrusca su Roma esisteva da molto tempo, tra il VI e VII secolo si va ad aggiunger un grande
af usso di persone, cominciamo ad arrivare a Roma molte persone dall’Etruria. Roma accoglie gli stranieri
ed è una comunità aperta - molti tendono a lasciare le loro comunità e a trasferirsi a roma.
Questa è una epoca di grande ricchezza e sviluppo x roma e tutto il mondo etrusco laziale.
La società romana inizia a diventare più complessa, con strati di artigiani, commercianti, non c’è più la
dicotomia tra aristocratici e clienti ma compaiono persone estranee a questo sistema; sostanzialmente questa
è l’origine della plebe che però avrà bisogno di un momento fondante, x ora è una massa di persone che non
ha un nome.
Qui inizia la seconda e ultima fase dell’età monarchia, la monarchia etrusca.
Roma NON diventa una città etrusca anche se ci sono molte persone che parlano etrusco.
E’ insieme di comunità spesso in guerra tra loro.
E’ un momento di cambiamento rispetto alla stagione precedente, perché alcuni dei pilastri della monarchia
latino-sabina vengono messi in discussione.
Il primo sovrano della monarchia etrusca è Lucio Tarquinio Prisco, il primo tra i due Tarquini, lui era un
etrusco. glio di una nobildonna etrusca e un uomo greco di Corinto.; il fatto di non essere del tutto etrusco
lo aveva costretto a migrare, a Roma si trasferisce perchè gli stranieri sono accolti e se sono capaci si
affermano.
Arrivato a Roma riesce a farsi accettare da Anco Marcio, Tarquinio riesce a impadronirsi del potere, diventa
re senza seguire il percorso legale passato, non viene scelto da un inter ex etc.
Tarquinio ha una idea ben precisa: vuole cambiare le regole.
Non vuole che il re sia soffocato dalla potenza delle gentes aristocratiche, vuole che il re diventi una gura più
forte e chiaramente, siccome suo padre era greco ed era un uomo politico, conosce le linee politiche
all’avanguardia in Grecia, decide di portare avanti una politica di tipo tirannico. (il riferimento è ai tiranni
che in quell’epoca in grecia si stavano affermando).
La parola tiranno è diversa come signi cato da come la intendiamo noi. E’ una persona che si impadronisce
del potere senza le vie legali e che tende a governare cercando di abbattere il potere degli aristocratici e
cercando il favore delle classi popolari-.
Dopo di lui lo faranno anche Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
La politica tirannica è una degli elementi principali della prima fase della monarchia etrusca.
Sotto questi re, lo strato comincia ad acquisire una importanza politica.
La regina Tanaquilla, la moglie di tarquinio, lei etrusca, ai romani sembrava qualcosa di diverso, le donne del
mondo etrusco avevano una libertà sconosciuta e un modo di porsi diverso rispetto alla donna romana,
secondo le fonti era una maga e avrà un ruolo anche nella gestione del passaggio del potere da Tarquinio
Prisco a Servio Tullio.
Con questa idea in testa, Tarquinio decide di introdurre delle distinzioni a livello simbolico che marcassero la
differenza tra il re e tutti gli altri: secondo il principio per cui “l’abito fa il monaco”, se ti presenti in modo
diverso, è subito chiaro che sei un’altra cosa rispetto agli altri. Tarquinio avrebbe mandato degli ambasciatori
per capire come in queste città etrusche i monarchi vesserei dei simboli. ma comunque lo sapeva benissimo
perché veniva da li; è interessante l’idea che tarquinio voglia rafforzare l’immagine del re ricorrendo a una
simbologia a ben precisa, dalla corona al trono, allo scettro, al vestito particolare.
Usavano un fascio di verghe di legno in cima al quale c’era un’aschi, simbolo dell’imperium del re e come lo
sarebbe stato del console e dei magistrati degli imperatori, in origine la loro funzione era di rappresentazione
ma anche lo strumento col cui il re esercitava la giustizia sul posto, lo picchiava con le verghe, se il peccato era
grave veniva ucciso con l’ascia.
Tarquinio poi è in qualche modo il primo esponente di una linea politica che rientra nella sua linea tirannica.
Lui voleva in qualche modo abbattere il potere dell’aristocrazia e ricevere il favore delle classi popolari. lancia
un grande piano di edilizia pubblica, costruisce fognature e palazzi del potere per cui vengono ingaggiati i
romani e ricevono il pane e da qui viene il consenso delle fasce popolari.
in più sappiamo che a Tarquinio è attribuito il fatto che è il primo re a costruire il circo massimo quindi il
primo an teatro dove si svolgevano spettacoli, gare di cavalli e carri a cui la popolazione accorreva, PANE
ET CIRCENSES
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SERVIO TULLIO
anche Tarquinio viene ucciso, però si volle mantenere nascosto il fatto, sia che non fosse morto subito sia che
fosse stato ucciso, secondo la tradizione la regina avrebbe voluto mantenerlo nascosto. e siccome a palazzo
ormai si trovava un giovane, nato da un principe e da una serva secondo la tradizione, allevato corte dove
sarebbe diventato il beniamino re e regina, cresciuto sempre nel favore, quando Tarquinio muore la regina
decide di passargli il potere.
dice che il re è vivo, si sta riprendendo, nel frattempo le sue veci saranno fate da serio che per questo motivo
indosserà gli abiti del re. dopo un certo tempo viene detto che tarquinio era morto e vabbè.
Ancora una volta vediamo un re che riceve il potere non percorrendo le vie regali.
Ma in realtà esiste un’altra tradizione riguardante serio e il suo potere.
L’imperatore Claudio, il quarto imperatore di roma, era un appassionato di storia e conoscitore della storia
etrusca, era un letterato, e visto che amava annoiare il senato parlando della storia romana più antica,
sembra che durante un suo importante discorso disseti senatori delle cose su Serio Tullio cose che non
rientrano nella precedente tradizione. dalle sue parole sembra che lui fosse un etrusco, che non fosse nato e
cresciuto a roma, ma che fosse un seguace di un avventuriero etrusco, sembrerebbe una presa con le armi, e
si faceva chiamare Mastarna. (per altri è un titolo corrispondente al titolo di magister).
Le cose cambiano quando nella seconda metà dell’ottocento viene trovata una tomba in etruria contenente
affreschi che erano sulla guerra di troia, accanto a loro avevano una iscrizione e ci dicevano chi erano.
erano personaggi del ciclo troiano ma una parete presentava una scena con personaggi a coppie che sono per
lo più ritratti in scene di combattimento tranne due, in cui uno libera l’altro che è legato. capiamo subito che
non hanno a che fare con la guerra di troia.
già vediamo come i romani venivano scon tti in una guerra che vedeva città di diverse zone del mondo
etrusco. i personaggi sono: Vibenna che viene liberato e Mastarna lo libera e sono fratelli.
Sappiamo che nella tradizione etrusca esisteva un personaggio nome Mastarna e qui abbiamo la conferma
del discorso di claudio anche se non possiamo essere sicuri 100% che Mastarna = Servio Tullio.
Servio attua una politica tirannica seguendo Tarquinio Prisco, e cerca di fare di roma una vera città e non
l’addizione di tanti gruppi gentilizi.
è ricordato come un grande riformatore, un modello di re positivo, la tradizione parla sempre bene di lui,
comprimere il potere delle gente appoggiandosi sui benestanti estranei al sistema gentilizi, va ancora più
avanti rispetto a tarquinio.
servio capisce che se vuole fare qualcosa doveva avere informazioni sul popolo di roma, quindi per la prima
volta nella storia di roma decide di raccogliere queste info facendo un censimento. per farlo ogni pater
familias si presenta da un rappresentante del potere e dichiarare il suo nome e di tutti componenti della sua
famiglia, quanti schiavi aveva, quale bestiame e di che tipo, proprietà terriere, dove le aveva, dove risiedeva,
info precise sul suo stato anagra co e patrimoniale. si concludeva con un rituale puri catore della comunità,
ovvero n sacri cio religioso.
secondo la tradizione da qui risulta una popolazione di 80mila abitanti ma forse era un numero esagerato ma
era Comunque una grande città
una volta che ha questi dati fa partire il suo sistema di riforme
RIFORMA CENTURIATA ogni cittadino viene inserito in una determinata centuria in base al suo censo.
non sappiamo quante fossero però adesso, tutte le centurie in base ali censo sono ripartite in tre categorie e
queste tre costituiscono l’exercitus, ovvero l’esercito romano.
CAVALIERI non sappiamo quante fossero, si prendevano tutto proprie spesse e avevano tutte le armi e un
cavallo
CLASSIS soldati che potevano permettersi di armarsi ma non di avere un cavallo
INFRA CLASSEM non avevano armatura da fante e venivano inseriti nelle centurie basse.
questa riforma nasce in collegamento molto stretto con le esigenze dell’esercito, serio voleva creare un
esercito che fosse un vero esercito cittadino, superando il potere e i ricatti delle gente, che potevano opporsi e
non mandare nemmeno i loro clienti
è perfetta per un nuovo tipo di combattere come gli opliti, arrivato dalla grecia.
si stava ormai superando il modo di combattimento tipico dell’età arcaica e si stava affermando un nuovo
modo di combattere in cui la parte più important nello scontro militare veniva affrontata dalla fanteria
pesante e non dai cavalieri. altro colpo per le gente aristocratica, che volevano essere più importanti perché
erano ricchi. ma contano di pi&ugr