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Il terreno del MASP

La storia del terreno su cui sorse il MASP è una vera e propria storia che coinvolse tanti personaggi importanti del momento. Partendo dall'avenida paulista nel 1891 non c'era nulla e venne tracciata l'avenida paulista, iniziarono ad essere acquistati i terreni circostanti dove i ricchi volevano costruire la propria casa. Era un'area esclusiva per tenere lontani i poveri, la cosa funzionò, tanto spazio, mezzi pubblici che erano per i pochi fortunati. Ci furono costruzioni importanti a ridosso di questa strada.

Quello che si riteneva prima della costruzione del MASP era che fosse stato donato nel 1924 alla municipalità alla condizione che non si chiudesse la vista sul paesaggio e ovunque si trova questa versione, un privato lo dona al comune con solo la condizione come una clausola che preservava la vista del paesaggio che si apre a partire dal terreno verso il centro di San Paolo. È da qui che nasce il MASP, la questione non è solo legale, se

Non ci fosse stata questa condizione, si pensa che chissà cosa sarebbe successo. Da una delle foto d'epoca si vede il belvedere e dietro il parco, poi avanti scende il terreno ripido che era uno spazio aperto dove affacciarsi.

Intorno alla fine della seconda guerra mondiale il carattere del belvedere come luogo di San Paolo per fare le feste inizia ad entrare in crisi, e viene tolto il pergolato del belvedere.

La storia che ci interessa inizia forse nel 51/52, è l'avvio delle trasformazioni e si avviano una serie di trasformazioni.

Ci sono due figure importanti della vita politico sociale e culturale della vita brasiliana, uno è Assis Chateaubriand che era quello che ci metteva i soldi per lo più, e usava la sua conoscenza del gossip per farsi dare le opere d'arti quasi sotto ricatto. L'altro importante era Francisco Matarazzo Sobrinho (Ciccillo), il proprietario del più grande impero immobiliare.

Ciccillo era un po' come Nelson Rockfeller, quindi uno dei nipoti prediletti ma non era uno squalo, era più interessato all'arte. Mentre Assis fondava il MASP negli stessi mesi Ciccillo fondava il MaMA, i due principali musei, fu il presidente nel '54 dell'ente chiamato ad organizzare gli eventi del quarto centenario. Il primo dei due a mettere gli occhi sul terreno fu Ciccillo, e fa costruire il padiglione provvisorio della biennale. Nel '52 furono fatti molti progetti per questo terreno, c'è un progetto di Reidy, quello di Bellucci e altri. Reidy stava a Rio e vince il premio alla biennale e viene premiato da Ciccillo, anche questi progetti erano tutti solvati da piloti perché il sito era troppo bello per essere chiuso e lo capisce chiunque. Questo di Reidy era un progetto per il MAM. Niemeyer era nella giuria del concorso per la costruzione il MAM. C'è il MAM che costruisce la sede della biennale, vuole costruire la sede del proprio museo definitivo, fa un concorso e vince.Reidy e in quel terreno viene costruito il MASP, è una storia molto assurda. Disputa tra Ciccillo e Chato, ognuno vuole farci il proprio museo il MASP e il MAM. Il direttore del MASP Bardi e Chato ha scoperto una clausola che esigeva che si mantenesse lo spazio sottostante, Chato dice che Ciccillo ignorava questa clausola. Bardi quindi era stato uno dei primi a raccontare la vicenda. Bardi parla di un reato che attribuisce a se senza nemmeno saperlo, dice che il gruppo di Chato e il sindaco fanno un accordo perché il sindaco si sarebbe riproposto come sindaco e se fosse stato rieletto avrebbe dato il terreno a Chato, quindi lui gli sponsorizza la campagna elettorale. Bardi dice che ci fu un tentativo della contesa e la furbizia di Bardi fu quella che fece fallire il MAM e vincere il MASP. Scopriamo che nel '52 Ciccillo chiede a Chato di intercedere con Rockfeller, quindi i due non erano davvero nemici. Circolo volevo costruire il MAM con i finanziamenti del 4 centenario e poi sarebbe

diventato la seriedefinitiva, quindi aveva fretta perché aveva nel 54 la data in cui l’edificio doveva essere già costruito,e già nel 52 in realtà ciccillo perde il finanziamento per la costruzione del MAM e quindi già così eratirato coi tempo e non poteva aspettare, quindi lascia perdere. Non ci fu in realtà la disputa perchéprima Ciccio lo vedere sto terreno, ma poi prende interesse e anni dopo Chato decide di farci li ilMASP.

Nel 57 lina dice che vene demolito il velho tranon e pensò che quello era l’unico posto degno perfare il MASP, nel 60 era a Baia e arriva il telegramma che il progetto si fa ma che doveva essere privodi colonne e doveva quindi essere libero per la preservazione della vista del paesaggio. Lina diceche il progetto è nato per sottomettersi alla necessità di lasciare libera la vista è stato costruito su unarea abolita«Il MASP è stato costruito su

un'area proibita (un lascito di cittadini alla Prefettura della città di San Paolo che sarebbe tornato agli eredi qualora fosse stata abolita la grande terrazza-belvedere costruita agli inizi del secolo). Il grande spazio libero al di sotto del corpo del museo è quindi oggetto di progetto.

  1. Il terreno fu donato alla Prefettura;
  2. Il donatore fu Joaquim Eugênio de Lima;
  3. La donazione fu a una condizione;
  4. La condizione era di lasciare libera la veduta del centro / il "vão livre".

1. Il terreno non è stato donato ma è stato venduto, perché tutti dicono che è stato donato? Bho

2. Il donatore non fu lui, ma José Borges de Figueiredo

3. La condizione in realtà non si sa se era valida o meno perché era solo una scritta su un foglio e non si sa se era valida

4. Tutti i progetti avrebbero fatto un edificio libero la centro e contemplavano un corpo sollevato, un...

corpo seminterrato e il piano terra libero. Continuando la ricerca si ha una cosa strana, un giornale di san paolo pubblica un progetto pubblico fatto da uno degli uffici di San Paolo, ma cos'è? Un progetto della prefettura che non tiene fede ad una clausola della prefettura? Forse non era così valida come clausola. Ce un progetto piramidale di Lina che tutti dicono che era il primo progetto di Lina per il MASP ma in realtà non si sa perché, non è scritto da nessuna parte che deve essere un masp tanto meno un museo, in più il terreno del MASP è più piccolo e quel progetto non ci sarebbe entrato. Poi c'è scritto aria calda per sciogliere il ghiaccio, quindi non ha senso. Si sa solo che è di lina ma in realtà tutto il resto non ha senso. È molto più probabile che il progetto del masp arriva da un ragionamento del museo sull'oceano che aveva fatto lina ma che era rimasto solo un progetto e che riprende le forme miesiane, qui ce

Una soluzione ragionevole anche economicamente, mentre quella del MASP è irragionevole perché fare delle travi di quel tipo era estremamente costoso. Ma perché ci è stato raccontato tutto questo? In realtà pare che Bardi sapesse che il lotto fosse stato comprato da José Borges de Figueiredo. Partendo dal punto di vista opposto. Siamo intorno agli anni '50, nel '59. La collezione era già ad un livello elevato e aveva bisogno di una location che non fosse quella provvisoria in un edificio di uffici. Come fai a valorizzare il museo? Bisognasse costruirlo all'altezza della collezione, che fosse il museo stesso un'opera da voler andare a vedere, perciò si fa questo edificio con una luce gigantesca, sul lato più lungo, non quello breve. All'inaugurazione del MASP sarà presente la regina Elisabetta. Bardi dice la verità, non viene pagato da Chato questo edificio, è un museo privato ma è stato costruito su

un terreno pubblico quindi è stato pagato dai cittadini, è stato pagato dal comune praticamente, con la struttura più cara possibile perché così attrae più attenzione agli occhi di tutto il mondo.

La "scelta" compiuta andava quindi fatta passare come una "costrizione", è stata invece una scelta deliberata. Bisognava raccontare la decisione di oltrepassare il lotto come il frutto di un obbligo legale. Perché era importante che si pensasse che era stato donato da Joaquim Eugênio de Lima?

L'idea era quella di un grande cittadino paulista che sul letto di morte dona questo terreno ai cittadini con la clausola della vista, era una scena molto pittorica e una bella storia, nessuno così poteva andarci contro. In realtà qualcuno ogni tanto lasciava un po' trapelare delle mezze verità e la principale fu Lina che più soffriva nel mantenere questo segreto.

Esiste un catalogo scritto a

macchina dalla stessa Lina prima che venissero tagliate le parti che nonpotevano essere pubblicate, ma questo catalogo originale furono catalogati e li ce scritto che nelprogettare il MASP la sua unica preoccupazione era di linguaggio, di un lavoro semantico. Lastruttura in cemento armato precompresso è stata prescelta come la più corretta, dice che avrebbepotuto mettere gli appoggi le colonne e le pareti portanti ma non ha potuto per questioni di puliziaperché avrebbe sporcato e non avrebbe permesso la grandezza dell’edificio.Il MASP doveva essere un icona e Lina non si trovava a suo agio in questa figura, lei voleva che ilMASP doveva essere un opera “brutta”, un “vuoto”, un’”assenza”. Che in realtà nonostante tuttodivenne questo lo stesso. 65 di 79 09 maggio 2022Lez. 20 di 26.

PAOLO MENDES DA ROCHA _1/4Ha quindi una conoscenza ingegneristica spaventosa.Il suo vero primo progetto costruito forse era il Clube

Atletico Paulistiano del 58. La Figura egemonica era artigas, era proprio un leader, faceva gruppo e intorno a lui girava tutto. Niemeyer aveva costruito molto a san paolo. In brasile nel 58 si stava costruendo brasilia. Con brasilia e certi aspetti come l'idea e la fiducia che incarna il territorio e la natura come momento in cui si prende in mano il destino e si inizia a cambiare. C'era l'idea di poter cambiare il mondo, trasformare un territorio sterile e creane una città da zero. Mendes era di Vittoria che era uno dei porti del brasile in cui vede l'idea come la natura viene trasformata dall'uomo, e questo gli viene anche dal padre dal quale gli arrivano molti ricordi d'infanzia. Il padre era un ingegnere. Questa cultura dell'intelligenza umana è quello che lo forma. In quanto figlio lui poteva aver accesso al laboratorio del padre e aveva costruito un aliante di legno che riusciva a far volare. È probabilmente per questo chelui guarda a Reidy e al MAM più di tutto perché era costruito su unte
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Publisher
A.A. 2021-2022
30 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SaraPOLIMI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e teorie dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Pisani Daniele.