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Battaglia di Campaldino 11 giugno 1289 fra guelfi, prevalentemente fiorentini, e ghibellini, prevalentemente

aretini. Ad essa parteciparono, tra gli altri, Dante Alighieri e Cecco Angiolieri.

DIETA DI RONCAGLIA – si denominano i due convegni che Federico I Barbarossa convocò,

Piacenza.

rispettivamente nel dicembre 1154 e nel novembre 1158, nei pressi della città di

1159: ascesa al soglio pontificio di Alessandro III, alleanze con i comuni dell’Italia settentrionale,

Venezia, Normanni di Sicilia.

1160-1162: Crema e Milano continuano a opporsi alle richieste imperiali, vengono rase al suolo. In

simbolo di sconfitta il carroccio viene portato fuori dalla cinta muraria di Milano con la bandiera a

terra (1162) per poi essere rientrato nel 1176 in una Milano addobbata a festa.

Gli ultimi anni la casata degli Hohenstaufen li dedicò alla realizzazione di un sogno -> proiezione

universalistica. Enrico VI: Partecipazione alla terza crociata, morte nel 1189 per annegamento in

Cilicia.

Furor teutonicus Sedicesima lezione 21/11/2022

Una delle eredità più note del Medioevo è la componente amministrativa. Il comune è una delle

unità amministrative più diffuse che ha avuto origine nel pieno medioevo. Comune viene

dall’aggettivo di II classe, comune/comunis, in senso storico, governo cittadino della seconda metà

del XI sec. la prima fase è stata gestita dalle famiglie più abbienti, la seconda dalle corporazioni che

avevano sempre più potere, realtà estranea sia al monastero sia al rapporto vassallo-beneficiario in

cui si viveva in strutture fortificate (castrum) e da lì si gestiva tutto. Queste organizzazioni

sorgevano in zone periferiche, in seguito, erano pian piano fortificate e accoglievano diverse

migliaia di cittadini, era così sorto il comune.

Congiuratio, il comune nasce infatti dai congiurati coloro che erano legati tra loro tramite un

giuramento così si cercava di rendere le zone in cui si abitava quanto più indipendente dalle

direttive del potere sovralocale (che commise l’errore di non controllare queste realtà urbane –

novelle del Decameron, Federico degli Alberighi). Il comune si fondava per espansionismo non per

conquista. Il comune nasceva quindi come tutela dei ceti abbienti che pian piano estendevano il loro

potere su zone urbane sempre più abitate, il comune infatti fungeva sempre più da vera calamita per

le zone rurali antistanti.

Importante è la fondazione degli ordini mendicanti come i francescani che risiedevano all’interno

delle unità urbane all’interno delle quali molto spesso i poveri finivano per diventare delinquenti

(ladri, assassini). Si diffuse la prostituzione, nel medioevo le prostitute erano per lo più donne che

venivano dal contado alla ricerca di una vita migliore.

Tra i comuni più antichi vanno citati quelli creati tra il 1080 e il 1120. In particolare: Pisa (1081),

Asti (1095), Milano (1097), Genova (1099), Cremona (1122), Verona (1136).

Nelle zone settentrionali dove il potere veniva a mancare si venivano a creare i comuni. Anno dopo

anno il comune si appropriava di diritti che non gli appartenevano come battere moneta

individualmente (Asti e Cremona), diritti di pedaggio per la carovane.

Lotta tra maggiorenti, SQUADRISMO, l’appartenenza a un quartiere piuttosto che a un altro creava

un clima di ostilità (palio di Siena).

Il comune non si estendeva in maniera omogena ma con l’arretramento di alcuni poteri. Sostenere i

comuni del nord Italia per il papato era limitare il potere sovralocale e l’espandersi del potere del

papato. Non vi era minimamente un’unificazione politica si parla infatti di PARTICOLARISMO

ITALIANO (l’unificazione si avrà nel IX sec.).

In questa fase storica nel sud Italia invece si crea una delle gerarchie/monarchie più efficienti e

centralizzata ovvero quella normanna.

I comuni erano sempre in guerra tra loro, in ogni comune vi erano monete diverse (in Francia la

moneta regia si poteva usare in tutto il paese).

Strategia del divide et impera. Nel corso dello sviluppo del comune è possibile distinguere tre fasi:

FASE CONSOLARE: dalla fondazione al 1276 anno della battaglia di Legnano, il potere era in

mano dei consoli, autorità consoli (potere esecutivo), a questo si affiancava l’arengo diviso in

consiglio maggiore o minore). A fare parte di queste istituzione erano personaggi appartenenti a ceti

abbienti, non tutte le corporazioni avevano la sessa importanza vi erano le arti maggiori e minori.

La condizione di cittadino non era scontata, a fruire di questa qualifica era chi essendo nato in un

luogo aveva la possibilità di partecipare alla vita civica/sociale. (ES. in una bottega vi era sia il

proprietario, gli allievi/apprendisti e anche chi lavorava a giornata).

A essere esclusi dalla cittadinanza erano i lavoratori.

Diciassettesima lezione 22/11/2022

Tra il XII e il XIII secolo maggior sviluppo per il comune. I ceti borghesi espressioni interne del

centro abitato del borgo. Volevano ottenere un riconoscimento all’interno della città in quanto

esponenti di attività produttive. I ceti borghesi riguardavano le attività dell’artigianato. Corporazioni

che esprimevano ricchezza e che impiegavano tanti apprendisti, ossia imparare un mestiere. Alle

corporazioni bisognava iscriversi. Il capitano del popolo responsabile per la difesa dell’ordine

pubblico, il capitano era una figura eletta perché veniva eletta dai nuovi titolari del potere. Nella

Germania sud occidentale per la capacità di fruire dei propri diritti era qualcosa che veniva pagata

con diverse migliaia di argento al potere imperiale. Non erano diritti da cui fruivano tutti. Il diritto

era qualcosa legato alla posizione sociale legata a sua volta alla posizione lavora4va, solo dalla

posizione lavora4va emergeva quella sorta di finanziamento.

Lettura brano dalla Cronica delle cose occorren- ne’ tempi suoi di Dino Compagni, contemporaneo

di Dante Alighieri e parla di Firenze, con una scrittura di fine ‘200. All’interno dei comuni la lotta

per le egemonie si combatteva con tutte le armi a proprie disposizioni. Si arrivava al mercimonio

delle figlie così da innalzare la sua posizione. Scrive di storia, di cronaca nel tardo medioevo. Si

voleva evitare la divulgazione delle false no4zie. Padova era una città dove c’era la piaga della

cos4tuzione che faceva si che la città avesse doppia valenza città cristiana, città valorosa e poi città

data dalla frequentazione di osterie giocando a dadi, ubriacature che potevano finire con

accoltellamen4, piaga notturna. Vita notturna mette in evidenza tutte quelle forme di bassezze che i

primi a combattere erano gli ordini mendican4 come francescani e domenicani come in città di Pisa,

Siena che tentavano di equilibrare le città. Bernardino da Siena, predicatore che nel primo ventennio

del 400 invento un nuovo modo di predicare che faceva riferimento all’uso di tavolette di legno

nella quale veniva rappresentato il simbolo IHS, Gesù salvatore degli uomini (uomini ossia esseri

umani nel lessico medievale), croce sopra la hiesus hominum salvator. La genialità di san

bernardino da Siena fu che in una città che aveva raggiunto totalmente il vizio del gioco, cercò di

convincerli e che anziché creare con il legno il gioco della dama, si potevano creare tante immagini

di questo trigramma che potevano essere vendu4 ai cittadini per veicolare la parola di dio.

Bernardino da Siena riuscì ad arginare questo atteggiamento.

Il comune di matrice popolare mutava la sua facies in signoria, la signoria era quell’is4tuzione che

me:eva il capitanato del popolo nelle famiglie più importan4. La famiglia dei Della Torre, a seguire

la famiglia dei Viscon4, a Mantova tra il 1272 e il 1328 signoria Bonacolsi e dal 1328 i Gonzaga. A

Verona dal 1263 famiglia della Scala, famiglia degli Ezzelini con la figura di Ezzelino da romano,

famoso 4ranno nell’area compresa tra Verona, Vicenza, Padova e Treviso. Sul suolo italico potere

che si divideva in mille rivoli, patria dei campanili. Ezzelino da Romano scrive una lettera a

Federico di Svevia come il legittimo imperatore, signore marchigiano, “quasi tutta l’Italia è suddita

del vostro nome, solo alcuni traditori del marchese d’Este bisogna vincerlo nel capo per poterlo

vincere nel corpo). Con4ene nella sua ars retorica e nei suoi contenu4 su cosa significasse far parte

della compagine ghibellina, l’imperatore veniva considerato come l’autorità al quale fare

riferimento e veniva visto come una con4nuità della comunità romana. La storia parlò ben altra

lingua, il potere a Federico verrà tolto. Zelino con questa lettera si schierava apertamente a un fronte

ghibellino che avrebbe potuto garan4re unità alla penisola e alla marca marchigiana. Nel 1240 a

Ferrara dopo un periodo di cruente lotte, si imponevano gli estensi con Azzo VII e nel 1264 con

Obizzo d’este si ebbe un riconoscimento giuridico. 1259 Ezzelino da romano mori nella battaglia di

Cassano D’Adda. 1297 si andò creare la famosa serrata del maggior consiglio a Venezia; quindi,

l’accesso al principale ordine di governo veniva riservato alle famiglie che ne avevano fatto parte

negli anni preceden4 non si poteva accedere dopo. Tra il XIV e il XV sec. andò a subentrare il

cosiddetto principato che aveva quella di essere la differenza dell’estensione territoriale. Il

principato aveva un’estensione di tipo regionale. Tra il 1385 e il 1402 vediamo l’affermazione di

Gian Galeazzo viscon4, riprendeva entro il 1402 una politica espensionis4ca che riguardava

Vicenza, Pisa, Verona.

Nel 1412 il successore filippo maria viscon4 estendeva i suoi domini territoriali fino a Genova. Tra

il 1360 e il 1429 sulla scena politica di Firenze iniziava a spiccare Giovanni de Medici che venne

ordinato cavaliere nel 1420. Grazie ad una poli4ca accorta ed un appoggio della piccole e media

borghesia, nel 1434 iniziava la signoria su Firenze con Cosimo De Medici e le istituzioni venivano

formalmente tenute in vigore e che registrassero il collocamento di uomini afferenti ai suoi

sostenitori. Aveva inizio quel periodo che durerà fino alla seconda metà del 400 detto dei principato

1450 francesco sforza si fece nominare duca di Milano in an4tesi a quelli che erano stati i

precedenti tentativi che sognavano una repubblica ambrosiana e che sostenevano i visconti. Dal

comune alla signoria a delle strutture denominate principati e che sono egemoni per il periodo

moderno. Diciottesima lezione 23/11/2022

Intelligentia pauca – Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa.

Due più grandi religioni monoteiste: Cristianesimo e Islamismo.

In epoca medievale l’incontro e scontro tra queste due diverse visioni del mondo che davano un

modo di affrontare la spir

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

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