Aristotele l’uomo è un singolo, un composto di materia, che costituisce il corpo,
e di forma che viene data dall’anima: quindi abbiamo questo composto di
materia data dal corpo e forma dotata di anima; ma Tommaso dice che l'anima
è spirituale e sussistente, ovvero è autonoma rispetto al corpo, l’anima quindi è
quella forma che è anche interiore ma è anche altro rispetto al corpo; a
differenza del corpo l’anima conosce l’universale e conoscendo l'universale,
l’anima possiede l’auto-coscienza. Essa quindi non muore quando il corpo si
corrompe.
Quanto alla dottrina dell'intelletto di Aristotele Tommaso si distacca
dall'interpretazione di Averroè: per Averroè si ha un unico intelletto, agente
possibile per tutta la specie umana; secondo Tommaso, sulla base della
constatazione che ogni uomo avverte di essere soggetto di molteplici forme di
conoscenze, in quanto soggetto, si deve ammettere la presenza di una facoltà
intellettiva dotata di una duplice funzione che è di liberare o astrarre
(distogliere) le rappresentazioni sensibili dalle determinazioni spazio temporali
(intelletto agente) e quella di ricevere la rappresentazione astratta per
conoscerla nella sua carica di universalità concettuale (intelletto possibile). Di
conseguenza attraverso questi concetti noi costruiamo il mondo della
conoscenza, la natura intrinseca delle cose è indifferente al nostro modo di
essere particolare o universale, la individualità che noi sviluppiamo è conferita
da noi alle cose mentre l’universalità viene dalla mente. Il geocentrismo
aristotelico fungeva quindi da supporto di questa concezione dell'universo dove
uomo aveva posizione propria fatta da Tommaso, in una concezione
geocentrica l’uomo parte di universo organico, lega l’uomo al mondo in cui vive
intendendo per mondo il terreno, astri e cosa ci circonda, la visione
antropocentrica mette l'uomo al centro non solo come autoreferente ma che
può modificare quello che ha attorno. Il movimento del sfere celesti con
movimento etereo è regolato da sostanze spirituali, i corpi sublunari sono
distribuiti secondo il luogo che compete la loro natura determinata da alcuni
degli elementi costituiti, nell’universo geocentrico elementi pesanti come terra
e acqua, corpi in cui prevale il leggero come aria e fuoco che stanno in alto, la
struttura gerarchizzata del mondo fisco trova corrispondenza in universo
spirituale al cui vertice c'è dio, Somma perfezione ineguagliabile, gli attributi
dati a Dio sono quelli che si trovano nei frontoni delle cattedrali D.O.M.
Dominus Optimus Maximus; nell’uomo Tommaso trova punto di incontro tra
naturalismo aristotelico e spiritualismo cristiano, il supremo genere dei corpi
ovvero quello umano dalla complessione equilibrato tocca l’infimo nelle
sostanze intellettive.
- Libro di Kevin Fost: psicologo formatosi a Chicago, ha insegnato all’Aquinas
Illinois università e a Nashville. Tommaso in pochi secondi è un libro fatto per
chi ha poco tempo per studiare e per poter capire meglio le tematiche di
Tommaso, ha capitoli brevi e scrittura leggera, tutto perché tutti possano
apprezzare come papi e anime semplici hanno trovato in Tommaso la ragione
per amare dio e altri e se stessi.
- Definizione tommasiana di corpo ed anima nel libro: noi abbiamo un’anima?
L’anima non è un corpo materiale, corpi materia e anima forma, Tommaso
riprende la distinzione di Aristotele, sostiene che corpo e anima sono unità
composita come aveva osservato Aristotele, Tommaso osserva come la materia
non è un che di determinato ma è impotenza mentre la forma è un che di
determinato e in atto, l’anima sarebbe la forma del corpo, ciò che ci rende
specifici esseri umani, per lui essere perfetti è essere completi da latino
perfactus “completo in ogni aspetto” e per questo Dio è perfetto; Tommaso
dice che 4 gradi di perfezione della materia, essere, vivere, sentire e intendere,
gli esseri viventi li hanno tutti e quattro, un sasso ha solo il primo ed è buono
ma il sasso sta li perché non ha anima, ma per Tommaso un pomodoro ha
un’anima al contrario di un sasso, per Tommaso anima significa dotato di vita e
la pianta è viva o è stata, quindi ha un’anima anche se vegetativa che si
concentra su riproduzione crescita e nutrizione, ma animali hanno un’anima
sensitiva che è superiore perché animali possono vedere sentire gustare e
annusare e hanno gusti proprio e zampe per afferrare le cose, ogni tipo di
anima superiore ha anche le qualità di quelle inferiori, almeno tutti gli esseri
viventi hanno qualità vegetative e sensitive, mentre gli esseri umani hanno tipo
di anima volta verso la conoscenza, cosa condividiamo con cani e gatti? Le
facoltà vegetative e sensitive dell’anima oltre al muoversi e desiderio di avere
cose, abbiamo appetito rascibile che ci dirige verso cosa ci piace e appetito
irascibile che ci allontana da cosa non ci piace.
- Immaginazione e memoria e percezioni: gli animali hanno l’immaginazione
che è anche capacità di creare immagini di cose che non abbiamo mai visto,
immagini sono i mattoni dei nostri pensieri, la memoria rafforza
l'immaginazione aggiungendo il fattore temporale collocando nel passato e
attribuendo una certa emozione; gli esseri umani hanno anche l’intelletto che
ci fa conservare le impressioni e abbiamo capacità di richiamare fatti del
passato, aspetto cogitativo per cui intuiamo se una cosa ci danneggia o no;
abbiamo un intelletto agente che ci separa dagli animali, oltre all’anima
intellettiva, il pensiero di animali si ferma alle immagini mentre noi possiamo
parlare anche di cose in generale, inoltre gli umani possono parlare di cose
astratte, è dono di anima intellettiva che intelletto agente produce roba da
immagini, guarda sotto l'esperienza per estrapolare quelli stimoli che ci hanno
dato le cose, non è accidentale, percepisce la realtà nascosta. In poche parole,
diversi stadi di anima: inattiva come il sasso; vegetativo come quelli essenziali,
come le piante; uso anche della testa in maniera semplice e associativa della
testa e degli arti; l’anima umana, tutte queste più le capacità di ragionare oltre
l’istinto, richiamare alla memoria e capire quello che c’è sotto in termini di
sensazioni.
- Fede, Speranza e Carità: scientismo è convinzione sono metodi di scienza che
possono dare risposta a tutto, oggi abbiamo bisogno della fede, il laicismo è
rifiuto dell’influenza della chiesa e fede nella vita e totale chiusura ad esse,
oggi le persone separano scienza e fede, Tommaso le armonizza in fede-
ragione, ma oggi, separate come sono si tende ad andare verso la ragione e
basta e si perdono i benefici dell’altro lato;
- Speranza: è una virtù che ci conduce verso la ricerca della felicità legata a
Dio?? Se oggetto della speranza è Dio, il soggetto è la nostra determinazione,
la speranza induce la volontà a raggiungere l’eterna felicità con Dio, attraverso
la speranza sappiamo dove dobbiamo andare e sappiamo che Dio ci accoglierà,
la speranza per raggiungere la beatitudine ma come? La fede senza le opere è
morta e una speranza esamine che cerca il bene con Dio ma per noi stessi,
fede vede, speranza cerca e carità trova, Tommaso si scaglia contro l’ipocrisia
dell'intellettualismo, nel senso che ogni persona è credibile agli occhi altrui
nella misura in cui pur con le sue imperfezioni è coerente tra quello che dice e
quello che fa, la differenza, che Tommaso mette paletti, è nella misura in cui i
valori presi da fede, speranza e carità delle opere intellettuali vengono tradotti
nella vita di tutti i giorni; teorizzare vale nella misura in cui si cerca di mettere
in pratica cosa si teorizza, altrimenti si è pagliacci, si deve avere coerenza tra
quello che si dice e quello che si fa (quindi se dici che hai fede e hai la
speranza di trovare la beatitudine con dio devi volerlo e farlo veramente
tramite vera carità e verità, interpretazione mia), lo scopo della speranza è
ampio e non si sale in cielo con scale fatte da noi, con l’aiuto di dio si può
realizzare cose, se la vita della speranza è cadente ci può tentare la
disperazione come idea che non possiamo accedere in paradiso, una speranza
in eccesso invece ci induce alla presunzione per cui non serve ulteriore sforzo,
presunzione nasce dalla vanagloria mentre la disperazione ci porta a valutare
di più i beni materiali, ma con dio c è sempre speranza.
- La Somma Teologie. Perché la teologia è una scienza? Il vero e proprio lavoro
di Summae è stata realizzata tra 1267 e il 1273; i dati che ci riporta
quest’opera sono importanti, inoltre secondo i moderni standard contiene circa
3000 pagine. Le opere originali di Tommaso d’Aquino, risultano un po’
divertenti per via di alcune ditate, unte e bisunte di qualche olio particolare
presente in qualche pietanza, poiché in quell’epoca si mangiava usando le
mani; vi si trovano anche pagine intrise da unguenti da cucina. La Summae
Teologie contiene circa 300.000 parole. Tomes Buzz Junior la definisce una
cattedrale gotica di parole, ad indicare l’importanza dottrinale, non solo per il
medioevo ma anche contemporanea.
- Nel 1945 al 1963 vi fu la risposta della chiesa per le norme a carattere
protestante e vi fu posto la Summae Teologie in ogni chiesa accanto alla Bibbia.
L’opera contiene 38 trattati è può essere suddiviso in tre parti: Cristo, Uomo,
Dio. Lo schema generale è improntato sul ‘Exitus Reditus ’ (uscita da Dio e
1
ritorno da Dio), ed in totale contiene 611 ‘questioni’ suddivisi in articoli.
L’importanza della Summae risiede anche nell’impostazione del manuale e per
‘l’arte retorica’, cioè per com’è argomentato. Ad oggi è tuttora in uso e
continua ad essere attuale nei nostri giorni. Articolo esordisce con alcune tesi
che San Tommaso difende ove attraverso l’arte della retorica cerca di
convincerci. Il ‘modus operandi’ espositivo delle 611 questioni sono:
1) presentazioni di alcune obiezioni accompagnate da citazioni;
2) formazione di tesi contrarie alle risposte della chiesa, dando motivo del
perché si è contrari;
1 Itinerarium in Deum;
Il Maestro di Aquino non ha scritto, come San Bonaventura, un’opera titolata lo ha fatto, però,
Summa Theologiae,
con tutta la sua teologia che, nella stesura della ha il proprio vertice, anche letterario, nel mis