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Le conseguenze della Brexit:
Il desiderio di perseguire una Brexit “dura” aumentò le barriere commerciali e i
costi commerciali di beni e servizi. Anche i costi della Brexit sembrano finora
essere distribuiti in modo disomogeneo, con le aree che hanno votato a favore
della Brexit tra quelle più colpite.
Brexit e regolamentazione finanziaria: La Brexit impone diverse modalità di
relazione anche tra le autorità di vigilanza. La BCE nel suo ruolo di supervisor e
le autorità di vigilanza britannica.
L’Italia si è trasformata da paese di emigrazione a paese di immigrazione a
partire degli anni 70. Ancora all’inizio degli anni 70/80 non c’era un grande
flusso di immigrazione, ma dagli anni 2000 l’aumento divenne drastico
Le competenze della UE: In tema di immigrazione regolare, la UE definisce le
condizioni di ingresso in paese. E stata programmata la relazione sui flussi
d’ingresso dei lavoratori non comunitari stagionali e non nel territorio dello
Stato per il triennio 2023-2025 450000 lavoratori.
Prerogative premunitarie: La common asylum policy: Procedura di asilo comune
sulla base di uno status di protezione uniforme, un unico Stato membro è
competente per l’esame di una domanda d’asilo; viene introdotta la
riccolocazione temporanea per ridistribuire agli stati membri le quote
obbligatorie di richiedenti protezione.
Le motivazioni alle migrazioni: carestie, guerre, cambiamento climatico,
povertà. Povertà come mancanza di capitale umano, ha causato effetti
devastanti sul tasso di industrializzazione a parità di reddito pro capite
Le crisi in Europa
La crisi del 2008 (una crisi americana): la crisi venne preceduta da anni di
deregolamentazione finanziaria, Bill Clinton cancellò il Glass Steagall act nel
1999 (una legge nel 1933 durante gli anni del New Deal al fine di
regolamentare il sistema finanziario e controllare la speculazione separando
banche di credito da quelle di investimento
Le cause delle crisi: aumento imprudente del credito statunitense favorì la
crescita incontrollata dell’indebitamento; mutui concessi senza garanzie, la
bolla immobiliare si gonfia velocemente; boom di strumenti finanziari
speculativi ad alto rischio detti cartolarizzati o titoli in cui il valore dipende da
quello di altri titoli o attività finanziarie; con lo scoppio della bolla immobiliare,
le banche di tutto il mondo avevano investimenti legati al mutuo e iniziarono a
perdere denaro (crisi sistematica).
L’approccio di Greenspan (presidente della FED), dice che è quasi impossibile
creare questa crisi finanziaria, può portare a bolle nei mercati.
La crisi del 2008 non ha una spiegazione facile, la velocità di reazione è stata
fondamentale e l’impegno delle istituzioni (governo, FED, Banca centrale), al
contrario di quel che è successo nella crisi del 29, la mancata capacità di
reazione ha segnato poi la depressione negli anni a seguire.
Il sistema finanziario quindi presente zone buie e grigie, e quindi anche ai
giorni d’oggi una crisi potrebbe ricadere sulla società, faticosamente possono
essere eliminate
La crisi del 2008: l’Europa: la crisi bancaria, molte bacnhe europee (soprattutto
del Nord), comprano questi dopo acquisti di…, e dati questi numerosi titoli il
loro valore di perdita viene offuscato, non si sa di preciso quanto è stato perso.
L’Europa fece da prestatore di ultima istanza (1,6 trilioni di euro impegnati dal
2008 al 2011, 13% del PNL europeo annuale)
Il ruolo della BCE: iniettò nel sistema europeo liquidità in grandi quantità e ciò
per evitare l’insorgere di una crisi bancaria generalizzata; fece da prestatore di
ultima istanza
La seconda fase della crisi, la crisi di debito sovrano: innescata dall’uso della
politica fiscale per evitare il protrarsi della recessione, sviluppò deficit di
bilancio, ci fu anche un rapido aumento del debito pubblico, che portò
direttamente alla crisi del debito sovrano
Gli stati a rischio e i nuovi strumenti comunitari
1- ESFS e ESFM sono fondi salva stati, con capacità di prestito di 440
miliardi
2- Questi due fondi sono stati poi sostituiti dallo European Stability
Mechanism, che offre assistenza finanziaria a tutta l’Europa (in italiano
MES)
Il MES: Italia, Francia e Germania, ha sottoscritto una quota del 15%
corrispondente a circa 125 miliardi di euro. Lo scopo è fornire aiuti…
In Italia oggi (MES e PSC): manca la ratifica del MES, ma l’Italia è
condizionata alla riforma del PSC (patto stabilità crescita). L’Italia chiede lo
scomputo delle spese per investimenti legati al PNRR, pertanto tali
investimenti non peserebbero più sul calcolo del deficit
Riunione ECOFIN: patto di stabilità al centro del confronto tra i paesi europei
a dicembre ’23.
Oltre al MES, nuove misure non convenzionali: Dal 2010 la BCE è
intervenuta attraverso operazioni di finanziamento e l’acquisto di titoli
pubblici sotto stress. 2011 e 2012 iniezioni di liquidità: prestiti da 529 e 490
miliardi di euro al tasso agevolato dell’1% alle banche europee, 2012
programma acquisto di titoli pubblici Outright Monetary Transactions, non
attuato grazie al discorso di draghi. 2014 nuovo programma per l’acquisto di
titoli garantiti da attività e titoli di stato garantiti al fine di iniettare liquidità
nel sistema, 2015 viene introdotto il Quantitative Easing
La crisi e la mancanza di supervisione centralizzata:
- Secondo diversi osservatori economici la responsabilità principale della
crisi finanziaria va ravvisata nel fallimento delle funzioni di vigilanza e
regolamentazione bancaria che erano rimaste organizzate su base nazionale
mentre il settore bancario diventava internazionale
- La BCE è stata impedita di ricontrollare l’espansione ipertrofica del credito
bancario pre-crisi, da una mancata supervisione bancaria centralizzata
LA crisi e l’insufficienza della supervisione nazionale: parallelamente, anche i
sistemi nazionali di controllo hanno funzionato poco e male, non ha saputo
evitare la grande crescita creditzia
Il processo di riforma della vigilanza nella UE: Nell’ottobre 2008 Commissione
europea incaricò degli esperti per formulare proposte per rafforzare la