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SEICENTO: ETA’ DEL MERCANTILISMO

Il Seicento fu definito dagli storiografi come il secolo dell’assolutismo monarchico e del progresso

scientifico, ma anche come secolo di crisi economica.

 Declino di Spagna e Stati regionali italiani

 Ascesa di Olanda, Inghilterra e Francia

Si definisce mercantilismo il corpus di dottrine, teorie e politiche economiche, cioè l’applicazione concreta

di teorie e dottrine dalla fine del XVI secolo alla prima metà del XVIII secolo.

Sosteneva che la fonte di ricchezza di uno Stato erano i metalli preziosi, perché maggiore era la moneta in

circolazione, maggiore la capacità contributiva (di pagamento) dei cittadini.

Nacque quindi la necessità di accumulare più moneta possibile. In che modo? Soprattutto attraverso il

commercio estero.

L’obiettivo dello stato era avere un saldo attivo (valore delle esportazioni maggiore delle importazioni per

una maggiore entrata di moneta nello stato) della bilancia commerciale (mette a confronto import-export).

Caratteri generali:

 Sviluppo del commercio estero

 Potenziamento del settore navale

 Sostegno alla produzione manifatturiera attraverso brevetti e privative (monopoli)

 Incentivi all’immigrazione specializzata per sviluppare determinate manifatturiere

 Potenziamento del settore agricolo finalizzato all’export

 Politiche doganali protezionistiche (non in Olanda)

Protezionismo: alzare i dazi all’entrata dei prodotti finiti, abbassamento dei dazi sulla materie prime

per difendere dalla concorrenza degli altri paesi europei.

In OLANDA: nel 1581 nasce la Repubblica delle 7 Province Unite dopo l’indipendenza dall’impero

spagnolo. Il paese è guidato dal ceto della borghesia medievale.

 Commercio di riesportazione: importazione dalle colonie e riesportazione verso altri paesi europei

 Impero “alla fenicia” costituito da scali portuali fortificati (colonie soprattutto in Asia)

 Settore cantieristico navale con ricadute positive sul settore della pesca: viene sviluppata la fluyt, un

nuovo tipo di nave che prevedeva vantaggi tecnici, di costo e un equipaggio inferiore

 Integrazione fra agricoltura e allevamento: l’impiego del foraggio servì da alimento per ovini e i

polders erano estensioni di aree coltivabili grazie alla costruzione di dighe

 Manifattura di pannilana

 Aumento demografico che causò la crescita della domanda

 Politica economica liberista

 Paese libero e tollerante che favorì la migrazione di mercanti, banchieri, armatori e artigiani. Ciò

contribuì allo sviluppo del mercato finanziario da Anversa ad Amsterdam

 Condizioni creditizie e fiscali favorevoli (basse tasse, basso livello di debito pubblico, basso costo

della moneta)

In FRANCIA: durante il regno di Luigi XIV (1643-1715), il re fu accompagnato per un certo periodo dal

ministro delle finanze Jean B. Colbert (1661-1683), che adottò una politica mercantilistica nota come

“colbertismo”.

Obiettivi:

 Risanare il bilancio statale, in deficit a causa delle guerre.

Azioni:

1. Riorganizzare apparato burocratico costituito da funzionari col compito di riscuotere le tasse che

gravavano sugli immobili, perché il 25% delle tasse finiva nelle tasche di questi funzionari. La

percentuale fu ridotta al 4%.

2. Epurazione di famiglie nobili dai registri nobiliari: Colbert cancellò un certo numero di nobili da

questi registri, che quindi non godevano più di privilegi fiscali.

Queste azioni, con altri provvedimenti, permisero di aumentare le entrate fiscali nello Stato e

risanare il deficit del bilancio statale.

 Potenziare manifattura e cantieristica navale.

Azioni:

1. “Enquête”: indagine sul sistema manifatturiero. Fu adottata una strategia orientata alla

produzione di prodotti di lusso per evitare di importare questo tipo di merci (seta, porcellane,

arazzi, specchi, tappeti, vetreria). Questo tipo di attività era svolte nelle “manifatture reali” e lo

stato assicurava incentivi per chi decideva di intraprendere attività di produzione di beni di lusso,

armi e navi.

Incentivi: premi in denaro o onorificenze, esenzioni fiscali, prestiti a tassi agevolati,

assegnazioni di privative (monopoli di attività) e commesse pubbliche (lo stato ordina una

determinata quantità di merci e l’imprenditore si assicura un cliente fisso).

Vantaggi: impiego dei poveri nel lavoro.

Inoltre, Colbert adottò una politica protezionistica per difendere queste attività, che portò prima

a una guerra commerciale con l’Olanda dal 1664, poi in seguito a un vero e proprio conflitto

militare contro Olanda e Inghilterra dal 1672.

2. “Ordonnance du Commerce” (1673): prima legislazione nazionale commerciale che definisce

gli aspetti che riguardavano il commercio.

Giudizi contrastanti sul colbertismo:

 Positivi: riguardano l’operato di Colbert

 Critiche: eccesso di pressione fiscale, politica di tipo dirigista (imposizione di provvedimenti

dall’alto senza lasciar spazio alle esigenze degli altri ceti)

In INGHILTERRA: la battaglia navale che l’Inghilterra vinse contro l’impero spagnolo determinò la

supremazia marittima inglese e il declino spagnolo.

Nel corso del Seicento fu costruito un impero commerciale con le seguenti caratteristiche:

 Export di new draperies (manufatti tessili)

 Colonie di popolamento in America Settentrionale e Asia Sudorientale (India), che costituivano una

fonte di approvvigionamento e nuovi mercati nei quali esportare i propri prodotti

 Riesportazione dei prodotti coloniali

Le trasformazioni e i caratteri del sistema riguardavano:

 Rivoluzione antimonarchica guidata da Oliver Cromwell che diede inizio all’età repubblicana dal

1649 al 1660. Il Parlamento assume più importanza

 Politica economica mercantilistica:

Navigation Acts (1651-1663): 1. Non possono arrivare ai porti inglesi navi di altri paesi;

2. ¾ dell’equipaggio e il capitano devono essere inglesi;

3. colonie inglesi possono comprare solo merci provenienti da navi

inglesi.

I provvedimenti contribuirono a creare un sistema commerciale impermeabile, cioè chiuso. I

“Navigation Acts” danneggiarono il commercio olandese.

 Nel 1688, la Gloriosa Rivoluzione portò all’emanazione dei Bill of Rights (1689), una carta

costituzionale inglese. L’Inghilterra diventò una monarchia costituzionale e l’emanazione di leggi su

tributi fiscali poteva avvenire solo su approvazione del Parlamento.

 Dal 1688 al 1694 ci fu la deregolamentazione del lavoro artigianale che portò a un indebolimento

delle gilde (le corporazioni inglesi) per favorire quindi i mercanti-imprenditori nella produzione di

new draperies.

 Da quali classi era composto il parlamento inglese? Dai Lords e dalla borghesia urbana, interessata

agli investimenti terrieri. Ciò portò alla ripresa delle enclosures (chiusura dei campi); alla riduzione

di open fields; all’acquisto di lotti dai grandi proprietari terrieri; all’aumento della dimensione delle

aziende agricole.

INNOVAZIONI ISTITUZIONALI NELL’ETA’ DEL MERCANTILISMO

1. Quali forme assume il processo di colonizzazione nel Seicento?

Inizialmente il commercio estero era affidato alle regulated companies, di proprietà dello stato, poi

i compiti di conquista coloniale e commercio estero furono attribuiti a società commerciali private.

Nacquero così le “compagnie privilegiate”, che prevedevano un patto tra Stato e compagnie con

alcuni privilegi:

 Monopolio commerciale in un’area geografica

 Diritto di amministrazione (delega del potere statale ai privati nelle colonie)

 Possibilità di condurre operazioni militari nelle colonie

 Diritto di coniare moneta

 Diritto di stipulare contratti con sovrani locali

In OLANDA, la Vereinigde Ostindische Compagnie (VOC) nacque dalla fusione di altre 6

compagnie. Le quote di capitale sociale erano azioni (titoli) sottoscritte da un migliaio di persone che

intendevano finanziare la compagnia. La VOC assunse la forma giuridica di una joint stock

company (o spa). Tuttavia vi era una necessità di dare stabilità a questo capitale sociale, e per

questo motivo le quote furono inizialmente congelate per un periodo di 10 anni (nessuna restituzione

di dividendi per 10 anni), poi in seguito in modo definitivo. Però venne introdotta la possibilità di

vendere le proprie quote in Borsa, cioè in un mercato finanziario, e perciò il capitale sociale divenne

intangibile.

Nel caso della East Indian Company (EIC) INGLESE accadde lo stesso che per la VOC.

Quindi, la colonizzazione di altri paesi fu resa possibile grazie a finanziamenti alle compagnie

privilegiate attraverso azioni e obbligazioni da parte di soci che intendessero rischiare la propria

quota sottoscritta con responsabilità limitata.

Lo sviluppo del commercio estero e l’espansione coloniale in paesi, come

Inghilterra, Olanda e Francia, che adottarono nel Seicento un sistema

mercantilistico, furono resi possibili grazie all’istituzione di compagnie private dette

“privilegiate”, perché godevano appunto di privilegi da parte dello Stato, come ad

esempio il monopolio di determinate rotte commerciali. Queste compagnie

assunsero, in seguito al congelamento definitivo delle quote sottoscritte per dare

maggiore stabilità al capitale sociale, la forma giuridica di società per azioni o joint

stock company ed erano finanziate attraverso azioni e obbligazioni non soltanto dai

mercanti impegnati nella gestione ma anche da tutti coloro che intendevano

investire il proprio denaro in spedizioni marittime. Le compagnie raccoglievano

quindi denaro dagli investitori da una parte attraverso l’emissione di azioni sul

mercato finanziario della Borsa, dall’altra di obbligazioni che prevedevano

comunque un tasso di interesse annuo fissato.

2. Altre innovazioni istituzionali riguardarono le esigenze finanziarie e favorirono il settore creditizio.

Furono infatti istituiti banchi pubblici che operavano sotto il controllo dell’autorità pubblica.

Svolgevano la triplice funzione di:

 Deposito bancario (offre maggiori sicurezze e garanzie ai depositanti)

 Giroconto

 Finanziamento e gestione del debito pubblico

La Wisselbank OLANDESE svolgeva funzioni di deposito, giroconto, cambio valute e

accreditamento di lettere di cambio, tuttavia il banco pubblico non concedeva prestiti a privati.

Importante aspetto della Wisselbank fu il rilascio di certificati di deposito utilizzabili come moneta

cartacea circolante. Il valore di questi certificati di deposito non superava mai la quantità di moneta

metallica disponibile in banca.

La Riksbank SVEDESE era inizialmente una banca privata. Iniziò a emetter

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A.A. 2019-2020
20 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinaagalliani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Mazzotti Omar.