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CAPPELLA CHIGI
Lavora intorno al 1511, opera conservata per intero e qui
conosciamo il suo approccio nei confronti dellÕarchitettura. Chigi • il
committente ed • un banchiere.
In cappella Chigi in relazione con Maria • il grande arco a tutto
sesto nella navata laterale, porta ad uno spazio quadrangolare,
corretto. Se guardiamo come viene sviluppato in altezza lo spazio
ricava dei grandi archi a tutto sesto e su ogni lato disegna la stessa
soluzione, sono tre arcate cieche. AllÕinterno di queste arcate ai lati
trovano posto strutture piramidali (quando la incontriamo in
architettura ci fa pensare ad architettura funeraria), tema che
introdotta a partire da Roma dove la piramide cestia aveva dato
simbolo. Raffaello utilizza lÕordine architettonico e ripete lÕuso
dellÕordine su tutta la cappella, ci˜ incornicerˆ gli archi e di
conseguenza segnerˆ le nicchie.
Spigolo quadrato, angolo smussati perchŽ ne ricava delle nicchie. In
alzato abbiamo una cupola circolare su base quadrata che risolve
con i pennacchi elementi trapezoidali che raccordano il quadrato
con il cerchio. I pennacchi nella parte inferiore occupano lo spazio
tra i grandi archi. La cupola invece • cupola con tamburo Þnestrato coperta da una calotta non
emisferica regolare e una lanterna. LÕidea • quella di proseguire le doppie paraste che ci ricordano
un modello bramantesco. Il pavimento • fatto tutto ad incastro.
Lavora su PALAZZO BRANCONIO dellÕaquila anchÕesso demolito il cui modello leggiamo giˆ una
soluzione svolta da Bramante, arcate a tutto sesto al piano terra, la ripetizione al piano superiore e
al piano nobile mantiene lÕasse delle aperture ma ricava delle nicchie ai lati, affianca delle nicchie
alle Þnestra.
PALAZZO PANDOLFINI Firenze, semplicitˆ compositiva che fanno intuire la casa di Raffaello
come proprio.
Progetto pi• importante • VILLA MADAMA negli ultimi anni della
sua vita, il cantiere viene proseguito da san Gallo. Siamo a Roma,
sul monte Mario, il suo nome viene dato da una madama
Margherita di Parma. Villa costruita prima per un cardinale che •
Giulio de Medici, legame con il Þorentino, vuol dire papa Clemente
VII.
Non • conclusa, • un progetto ambizioso, ideale • quello di
portare a villa madama il modello di una villa antica Romana, di
fatto le ville che in architettura triano villa Adriana a Tivoli un esempio costruito. Nel progetto di
Raffaello lÕidea • costruire un cortile al centro, un teatro, dei giardini e un ippodromo. Oggi
vediamo metˆ del cortile circolare e i giardini. La scelta di ricavare il giardino semicircolare torna a
discutere alcuni elementi come lÕuso dellÕordine architettonico ma non scende quella che •
lÕimpostazione tradizionale dellÕordine ma usando e ricavando colonne in muratura che dividono le
Þnestre e disegnano un ordine gigante tuscanico, ordine maggiore e lÕuso di un ordine minore
accanto alle Þnestre. LÕasse principale • quello dellÕingresso. Una sorta di punto di vista come in
cappella Chigi; questo asse • lÕunico rimasto, • immerso in qualcosa, come se fosse allÕinterno
del paesaggio. Giardino che si organizza su pi• livelli, studia lÕarco e il tema delle nicchie rispetto
alle vasche dÕacqua.
AllÕinterno il tema viene trattato e risolto con lo stesso metodo delle opere pittoriche, lavora
sullÕordine architettonico, tuscanico interno, ionico esterno, tema nicchie e riporta nellÕarchitettura
ci˜ che venne dipinto nella scuola di Atene.
Michelangelo grande artista che conosciamo per le sue opere pittoriche e scultoree.
Lezione 11 14/11
ANDREA PALLADIO
Palladio e i suoi seguaci diventeranno oggetto di una sorta di culto nel 700,
NEOPALLADIANESIMO, fase importante per la declinazione dellÕarchitettura classica.
Esso ha una lunga continuitˆ anche in aree molto lontane dal luogo da dove esercita. La sua
formazione non inizia con quella dellÕarchitetto. Non appartiene ad una classe alta, esso nasce in
un ambito imprenditoriale e artigiano come denuncia il suo vero nome Andre di Pietro Gondola
noto come Palladio da Palla di Atene, sapienza. Soprannome che coincide con la fase delle
accademie.
In area veneta negli anni pieni del 500, nasce a Padova nel 1508 e muore nel 1580.
Inizialmente si forma come scalpellino; la situazione cambierˆ attraverso lÕincontro con un
San Giorgio Trissino,
umanista che • il conte che lo conosce al lordo dei muratori, una sorta di
congregazione dei muratori ed • proprio in questo ambito che conosce Palladio. A differenza di
Palladio, Trissino esegue incarichi di molto prestigio, • un ambasciatore papale presso la corte di
Carlo V. Trissino lo introduce alla letteratura dei classici di architettura, quelli di virtruvio, che esso
stava studiando ed • in questa fase che Trissino per la prima volta decide di chiamare Pietro di
Gondola Palladio, diventando poi il nome con cui sarˆ conosciuto. Successivamente Trissino
porterˆ Palladio con lui a Roma. Daniele
Ma Palladio subito dopo Trissino, avvia una collaborazione molto forte con un cardinale
Barbaro, forte conoscitore di antichitˆ classica e si imbatte nelle trascrizioni del trattato di vitruvio.
Un operazione complessa ovvero quella di dare unÕinterpretazione geometrica del trattato di
vitruvio. Incontra Palladio e decide non solo di dare interpretazioni geometriche ma accompagna
e ipotizza una edizione di vitruvio del 1556, con delle tavole architettoniche che raffigurano ediÞci
e gli elementi di cui Vitruvio parla. Il disegno di queste tavole viene assegnato appunto a Palladio.
Palladio traduce e interpreta il trattato di vitruvio.
Anche Barbaro si porterˆ spesso dietro Palladio a Roma in modo tale da apprendere un
linguaggio preso dal rilievo architettonico del posto. Palladio andrˆ a sua volta a Venezia dove
antichitˆ di Roma di PalladioÕ
scriverˆ un volume tutto suo intitolato Ô raccolta antiquaria e dove di
Roma si descrivono tutti una serie di aspetti e una buona comprensione.
Questa stretta formazione permette a Palladio di diventare teorico sulla scorta della tradizione
Vitruviana dove scrivendo in quattro libri organizza tutta la materia a lui interessata chiamandola Ôi
quattro libri di architetturaÕ. In questi quattro libri si condensa il sapere di Palladio stesso:
- Nel primo libro • la scelta del materiale, tecniche costruttive, ordine, le membra degli ordini
attraverso tutto una serie di tavole.
- Il secondo libro • composto da suoi progetti, sue opere modo per illustrare i parametri spiegati
in precedenza.
- Il terzo libro dedicati a Filiberto di Savoia e ci˜ vuol dire essere aggiornato sulle varie corti e
sulla cultura. Si occupa di strade, ponti, piazze, basiliche.
- Nel quarto libro si occupa di rilievi, base per la sua formazione, rilievi di templi a base
rettangolare a Napoli, Spoleto, assisi, pola e nimes, una basilica.
Riassunto di ci˜ che palladio ha studiato e di ci˜ che ha lasciato lÕantichitˆ.
BASILICA DI FANO
é un progetto attribuito da Vitruvio che viene descritto nei quattro libri mediante le raffigurazioni.
Palazzo della ragione, palazzo comunale quindi non • una basilica.
Palladio inserisce nei quattro libri poche architetture di altri suoi contemporanei che reputa
perfette risposte ai presupposti dellÕantichitˆ, tra cui il Tempietto di San Pietro in Montorio.
LÕ Inserimento di questi ediÞci vuol dire aver dato un riconoscimento ad
opere di processori guardate con continuitˆ e trasposizione.
Nei quattro libri ci sono una grande quantitˆ di ville che fanno parte della
produzione di Palladio.
- Prima funzione • il territorio veneto, che • sempre stato produttivo ma che
ha sempre avuto un ruolo secondario polito e commerciale di Venezia, una
delle repubbliche marinare, dove qui conßuivano le merci provenienti
dallÕoriente.
- Seconda funzione • la Venezia armata, costruiva imbarcazioni che venivano
vendute e noleggiate ad esempio per un attivitˆ principali, caricare armate
per le crociate. Ci˜ conosce una battuta di arresto fortissima nel 1453 con la
caduta dellÕimpero romano dÕoriente perchŽ Maometto II sul tano turco
prende Costantinopoli sparando contro, lÕavvento dei turchi sancisce quello
veneziano perchŽ a causa di ci˜ si tagliano le vie commerciali, elide i rapporti commerciali
consolidati con la serissima Venezia e Þno la battaglia di Lepanto tutto lÕoriente • bloccato. Con
questo evento i turchi vengono arrestati.
I nobili si devono cos“ reinventare. Palladio diventa un esponente di picco con corrente
architettonica con aristocrazia che deve riprendere i territori e occuparsi di coltura. La campagna
del veneto inizia ad essere quelle dove poi inizieranno a nascere le ville, alcune ville pure mentre
alcune ibride, parte signorile e la parte produttrice. Palladio diventa lÕarchitetto come punto di
riferimento per la costruzione di questo periodo. Dentro ai 4 libri sono contenute tutte queste ville.
VILLA GODI A LONEDO DI LUGO DI VICENZA
é il primo esempio di villa residenziale con area produttiva, con nucleo centrale signorile e il corto
principale • collegato con ali esterne funzionali collegati alla produzione, elementi isolati rispetto
al nucleo centrale.
A seguito di questa palladio inizia ad essere famoso per la costruzione di queste ville con richieste
sempre pi• esplicite da parte del committente. Le ville devono richiamare pi• esplicitamente i
parametri classici come ad esempio:
VILLA PIONA
Essa ha un nucleo centrale aulico che rimanda ai parametri
antichi e allÕidea di tempio. In questa villa il rapporto tra il
blocco centrale e le ali esterne si fa ancora pi• stringente,
contornati da ali laterali con copione classico che fungono
da collegamento alle ali e lo fa con dei colonnati e diventano
un tuttÕuno con la parte centrale. Il sistema dei laterali
prendono il nome di BARCHESSE che diventano quasi
unÕessenza del modo in cui palladio sviluppa un concetto del
rapporto tra la parte signorile residenziale con la parte produttiva.
Ci sono anche ville per la messa a colture ad esempio
VILLA FOSCARI LA MALCONTENTA
dove i Foscari richiedono una residenza solitaria con elementi classici, alto zoccolo basilare che fa
emergere la struttura rispetto la campagna, frontone tempiale tenuto su da colonne.
A sua volta palladio si appoggia a dei riferimenti, il suo modello • il tempietto alle fonti del
clitunno, era creduto un tempio antico, palladio lo guarda, lo
studia e lo misura ritrovandolo infatti nella villa Foscari, usato
come modello. LÕ entrata non • posta sulla facciata principale
ma sul lato.<