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FATTORI INDIVIDUALI E FATTORI COLLETTIVI
Ci sono dei fattori:
- FATTORI INDIVIDUALI:
- caratteristiche variabili dei mercati slegate dal sistema (essere al posto giusto al momento giusto / incontro fortuito)
- estrazione sociale
- conformità alle caratteristiche che la scuola mette in atto (avere un aspetto gradevole, puntualità, diligenza, impegno...)
- capacità cognitive
- need for achievement, una forte aspirazione al quale è molto legato il concetto dell'impegno e del successo scolastico, quindi legato all'investimento fatto per il successo scolastico. Il concetto scolastico è fortemente legato all'appartenenza di classe, a quello che crediamo che sia rilevante e che abbia valore. L'investimento nell'istruzione è fortemente legato all'appartenenza di gruppo etnico di classe, è legata alla visione del mondo. I membri delle classi inferiori spesso rinunciano perché sanno che per loro è molto
difficile arrivare a quel successo che per altri è più semplice raggiungere. Parsons conia questo termine, aspirazione al successo legata alla dimensione che la scuola valorizza. La scuola valorizza in relazione al successo scolastico la capacità di conformarsi. Fondamentale il ruolo della famiglia (valorizzare la scuola e lo studio).
Parsons: Need for achievement. Forte aspirazione personale al successo, orientamento acquisitivo che la scuola apprezza e valorizza e viene già sviluppato nella socializzazione primaria. Fondamentale il ruolo della famiglia (valorizzare la scuola e lo studio). La need for Achievement è composta da due parti:
- Cognitiva: avere conoscenze specifiche, saperle interiorizzare
- Morale: conformità comportamentale, morale
Non sono disgiunte, i migliori sono anche quelli che dimostrano una migliore conformità morale e comportamentale.
FATTORI LEGATI AL GRUPPO DI APPARTENENZA noi possiamo leggere le caratteristiche del
società. Ad esempio, i gruppi di classe sociale più alta tendono ad avere maggiori risorse economiche e culturali, che possono favorire il successo scolastico. Al contrario, i gruppi di classe sociale più bassa possono trovarsi in condizioni di svantaggio, con minori risorse a disposizione. Inoltre, i gruppi di genere possono essere influenzati da stereotipi e aspettative sociali che possono condizionare il loro approccio all'istruzione. Ad esempio, le ragazze potrebbero essere incoraggiate a concentrarsi maggiormente sugli studi umanistici, mentre i ragazzi potrebbero essere spinti verso le materie scientifiche. Le minoranze etniche o religiose possono affrontare sfide aggiuntive legate alla discriminazione e all'accesso alle opportunità educative. Questi gruppi possono essere soggetti a pregiudizi e stereotipi che possono influire sul loro successo scolastico. È importante considerare queste differenze di gruppo quando si valuta il successo scolastico di un individuo. Non si può semplicemente guardare alle caratteristiche individuali, ma bisogna anche considerare il contesto sociale in cui l'individuo si trova. Solo così si può ottenere una visione più completa e accurata del successo scolastico.società che determinano il trattamento riservato ai suoi membri. I differenziali tra i gruppi possono non cambiare molto nonostante l'espansione dell'istruzione. "Il fatto che un determinato livello di istruzione sia sempre più diffuso può risultare compatibile con stabili (o anche maggiori) livelli di riproduzione classista" (Boudon 1973). DISUGUAGLIANZA: Ineguale accesso a beni o a condizioni materiali o immateriali di vita, sulla base delle differenze di cui i soggetti sono portatori. Apparentemente vi è mobilità, ma non sempre questo avviene. Dobbiamo considerare il concetto di disuguaglianza in antitesi a quello di differenza, disuguaglianza intendiamo accesso ineguale a beni materiali o immateriali sulla base di differenze di cui i soggetti sono portatori. Ci troviamo in una situazione di diseguaglianza quando sulla base di caratteristiche che possediamo individualmente o come appartenenti ad un gruppo non possiamo accedere alle.stesse condizioni a beni materiali o immateriali. La differenza riguarda una caratteristica che i soggetti possiedono neutra (colore pelle, religione...). Queste differenze, che sarebbero neutrali nel momento in cui subiscono un giudizio di valore, causano le disuguaglianze; il giudizio di valore determina un accesso non equo a determinate condizioni di vita (istruzione, reddito, possibilità di lavorare...). La disuguaglianza ha dunque una connotazione prettamente sociale: qualcosa che noi verifichiamo nel contesto sociale a seguito di valutazioni e giudizi di valore a seguito di una differenza che di per sé non li avrebbe. Le differenze possono essere naturali (genere, colore della pelle) oppure sociali (nazionalità, classe sociale). Secondo la classificazione fatta da Ceri le differenze e diversità sono: Caratteristiche NATURALI SOCIALI ORDINABILI (reddito, età, grado di scolarità...) NON ORDINABILI (sesso,Diversità naturali Diversità sociali nazionalità...) La divisione tra caratteristiche naturali e sociali e il fatto che alcune sono ordinabili ed altre no, è rilevante perché:
- Ordinabili sono più modificabili (età, reddito...)
- Diverso peso: siamo portati a pensare che le caratteristiche basate su disuguaglianze non ordinabili siano più ingiuste, perché le pensiamo più arbitrarie (dire è giusto che le ragazzene non vadano a scuola è ben diverso dal dire è giusto che chi studia di più guadagni di più)
La divisione che fa Ceri, noi siamo più portati a giustificare disuguaglianze basate su caratteristiche ordinabili perché sono numeriche e tendiamo già a classificarle, rispetto a differenze più arbitrarie legate a caratteristiche non ordinabili.
Rispetto ai sistemi scolastici abbiamo tre fonti di disuguaglianza:
- Classe sociale
- Genere
- Etnia
26
ottobreL'istruzione ha davvero una funzione di mobilità sociale?
-
La scuola deve essere un sistema elitario o di massa? La questione di fondo della selezione (selezione vs. socializzazione) rimane ancora oggi, legata alla necessità di collocare i soggetti in determinate posizioni. Come facciamo a collocare ciascuno senza creare sistemi troppo elitari?
-
Se la scuola diventa di massa e rimuoviamo tutte le barriere d'accesso (materiali, economiche, luogo in cui si trova la scuola) il problema delle disuguaglianze è risolto? Garantisco a tutti opportunità di ingresso, esiste ancora una disuguaglianza?
SLIDE: Uguaglianza delle opportunità (Rovati 1992) Prevalgono due idee contrapposte sulle disuguaglianze sociali:
- Uguali possibilità di accesso > FOCUS SULLE OPPORTUNITÀ
- Accesso a posizioni uguali (garantire uguali possibilità di riuscita) > FOCUS SULLE DIVERSITÀ
Abbiamo due concezioni opposte:
- da una parte
L'idea dell'uguaglianza di opportunità come uguale possibilità di accesso (concessioni meritocratiche che vedono i risultati in base alle proprie capacità rif. Need for achievement): la scuola alloca nella società in base alle capacità di ciascuno: i migliori in posizioni più alte e meno gli altri in base ai propri meriti.
Concezione molto diversa: focus sulle disuguaglianze. Non è sufficiente entrare all'interno del sistema scolastico perché spesso la scuola rischia di riprodurre le disuguaglianze che ci sono fuori; quindi, bisogna garantire a tutti le stesse probabilità di riuscita.
Il macro-tema è la scelta tra socializzazione e selezione, ma quali sono i fattori che incidono sulla selezione? Quali sono i fattori che determinano le disuguaglianze, perché il sistema meritocratico non funziona?
Il concetto della meritocrazia viene descritto da Young lies of meritrocracy libro ironico, poi
viene utilizzato in chiave seria in un modello chiamato dell'aristocrazia del talento, cioè una società guidata dai migliori selezionati non per nascita come nella democrazia tradizionale, ma dai migliori, dalle persone con più talento e gli altri verranno allocati in altre posizioni in base ai loro risultati. Riconosce che la società deve essere guidata da pochi, ma scelti in modo democratico perché i migliori sono selezionati dalla scuola. Tutti hanno pari accesso e poi se sarà capace potrà arrivare alle posizioni più alte. Secondo questo modello ad ogni generazione questa aristocrazia si sarebbe rigenerata perché sarebbero emersi nuovi migliori. Se noi guardiamo le classi dirigenti mondiali il potere è in mano al così detto wasp white anglo .. con alti titoli di studio, alta discriminazione. Il principio dell'aristocrazia del talento non funziona altrimenti ci sarebbe una diversificazione. In antitesi aQuesto è il pensiero di altri autori che si rifanno alle teorie marxiste del conflitto e della riproduzione che sostengono che il sistema scolastico non è egualitario, ma che riproduce le disuguaglianze. La scuola, spesso in modo inconsapevole, tende, in parte, a riprodurre disuguaglianze che sono presenti nel contesto sociale, come si vede dai dati relativi alla dispersione scolastica attiva e passiva. (vedi dati invalsi due lezioni fa)
Due ipotesi:
- i figli delle famiglie povere sono stupidi
- qualcosa non funziona
L'obiettivo di permettere la mobilità sociale spesso finisce per perpetuare le disuguaglianze. Abbiamo due correnti teoriche della riproduzione sociale e teoriche della riproduzione culturale. Il principio di fondo dice che la scuola non riesce a superare le disuguaglianze presenti nella società, ma le riproduce. Se utilizziamo la categoria di disuguaglianza, dobbiamo individuare le categorie di disuguaglianza.
Meritocrazia - Durkheim
Parsons scuola riproduce le disuguaglianze perché non riesce a cogliere il potenziale di quegli studenti che non hanno le caratteristiche che la scuola valorizza, un certo tipo di linguaggio, di cultura di stile tipico delle classi privilegiate (classe media europea). Una serie di elementi espliciti e impliciti che riguardano l'ethos di classe di Burdieu. Ogni classe sociale ha un ethos, ossia delle regole, un modo di vedere il mondo, modo di relazionarsi con la scuola che in alcuni casi viene valorizzato, in altri no. Il genitore che ha l'atteggiamento che ha l'atteggiamento valorizzato dalla scuola riceve un rinforzo positivo, il genitore che per mille motivi non lo fa viene penalizzato. La categoria di significato che leghiamo a determinate azioni è fortemente legata dalla classe di origine. Tutti questi elementi, a partire dal linguaggio, hanno un peso determinante. La scuola rischia di leggere come doti naturali quelli che invece sono privilegi sociali (Burdieu).
Ossiano non riesce a distinguere ciò che è frutto dell'influenza del contesto sociale con determinate caratteristiche.