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COSTRUZIONE DEL CONSENSO TRA I CORE WORKERS

• Impiego a vita, in cambio di lealtà e commitment, identi cazione con l’azienda e progressione della carriera.

• Sistema di retribuzione basato sull’anzianità e sul merito

• Sindacato aziendale, con iscrizione obbligatoria, è unico, cooperativo e noncon ittuale.

LA FABBRICA INTEGRATA

L’innovazione non riguarda solo l’area della produzione, ma tutte le areefunzionali e il rapporto di fornitura con altre imprese:

- Riduzione dei tempi di progettazione e ingegnerizzazione del nuovo prodotto —> time to market.

- Riduzione dei tempi di attraversamento del prodotto dei componenti e del prodotto nale —> lead time.

LE OMBRE DELLA PRODUZIONE SNELLA

Il lavoro a vita dei core workers convive con l’impiego di lavoratori temporanei sia nell’impresa principale sia nelle imprese sub-fornitrici.

Il lavoro è molto stressante, con intensificazione dei

Ritmi e, di conseguenza, aumentano gli infortuni. Raramente i lavoratori sono autorizzati a interrompere la linea e gli straordinari sono obbligatori. C'è una forte pressione da parte dei colleghi, perché in casi di assenze il lavoro ricade sugli altri membri della squadra.

LA PRODUZIONE SNELLA VA AD OVEST

Una preferenza per l'insediamento sono le aree rurali non sindacalizzate -> green- eld. C'è un attento processo selettivo della manodopera, contratti atipici e preferenza per manodopera non sindacalizzata, più disponibile a cooperare con l'azienda.

LA FIAT E LA FABBRICA INTEGRA

Nella Fiat, negli anni '80, ha effettuato tentativo di elevata automazione (robotica e riduzione del personale) per rispondere alla crisi del modello fordista e alla forza operaia e sindacale. Ma questa è stata solo una fede temporanea, poiché l'eccessiva rigidità delle macchine robotiche è diventata incompatibile con le

Nuove esigenze di accessibilità. La fabbrica integrata consiste nel superare i limiti di fabbrica ad altra automazione; sviluppo e adattamento del modello toyotista.

IL MERCATO DEL LAVORO è quel contesto ideale all'interno del quale avviene la compravendita di una merce sui generis, cioè la forza lavoro o capacità lavorativa.

MERCATO DEL LAVORO: NON È UN MERCATO COME GLI ALTRI

La forza lavoro è una merce particolare... perché?

  • Non nasce per essere venduta. In seguito solo con l'affermazione del lavoro astratto
  • È merce non separabile dal proprietario
  • È merce che tratta il suo prezzo e le sue condizioni di impiego
  • Il suo utilizzo ha implicazioni dirette sull'individuo che ne è portatore
  • Il venditore non cede totalmente al compratore il controllo sull'uso della merce venduta
  • La relazione tra le parti non si esaurisce nel momento dello scambio, ma continua nel processo produttivo
C'è una negoziazione sulle condizioni di erogazione della prestazione lavorativa. È merce che vive e pensa. Il lavoratore deve voler lavorare -> controllo, con itto, cooperazione. IL MERCATO DEL LAVORO COME COSTRUZIONE SOCIALE - È un contesto ideale - Un prodotto della società Il mercato del lavoro è immerso nelle relazioni sociali. I comportamenti di chi offre lavoro e di chi domanda lavoro sono profondamente influenzati da fattori sociali e culturali. Le componenti del mercato del lavoro in Italia nel 2007 Forze di lavoro Non forze di lavoro - Persone in cerca, con precedenti esperienze di lavoro - Motivi familiari - Malattia e inabilità - Occupati - Motivi di studio - Persone in cerca, senza precedenti esperienze di lavoro - Pensione - Assenza di necessità - Altri motivi, non sa - Scoraggiamento nella ricerca di lavoro. INATTIVI O NON FORZE DI LAVORO - Non è occupato - Non è in cerca di un lavoro - Nonè disponibile ad accettare qualsiasi impiego• Persone ritenute prove di capacità lavorativa (anziani e bambini).

DEFINIZIONI OPERATIVA PER LA RILEVAZIONE STATISTICA

La popolazione non attiva (o non forze di lavoro) comprende le persone che non sono in età lavorativa e quelle che pur svendo tra i 15 e i 64 anni risultano non occupate o non in cerca di occupazione.

L’istat usa spesso questo sottoinsieme:
- Non forze di lavoro in età 15 anni e più (o inattivi): comprendono le persone di 15 anni o più che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione.

OCCUPATI

Percettore di salario o percettore direddito diretto da lavoro.
Chi ha lavorato almeno 1 ora nel periodo di riferimento (1 settimana).

ISTAT, DEFINIZIONE OCCUPATI

Si intendono occupate le persone di età compresa tra i 15 e gli 89 anni che rientrano in una delle seguenti categorie:
• Persone che, durante la settimana

di riferimento, hanno lavorato per almeno un'ora a fine di retribuzione o di profitto, compresi i coadiuvati familiari non retribuiti

Persone che, durante la settimana di riferimento, sono temporaneamente assenti dal lavoro perché in ferie, con orario flessibile, in malattia, in maternità/paternità obbligatoria, in formazione professionale retribuita dal datore di lavoro

Persone in congedo parentale, che ricevono e/o hanno diritto a un reddito o a prestazioni legate al lavoro, indipendentemente dalla durata dell'assenza

Lavoratori stagionali che durante la bassa stagione continuano a svolgere regolari mansioni e compiti necessari al proseguimento dell'attività, escluso l'adempimento di obblighi legali o amministrativi

Persone temporaneamente assenti per altri motivi in tutti i casi in cui la durata prevista dall'assenza è pari o inferiore a tre mesi.

DISOCCUPATI

Il termine disoccupazione comprende tutte le

persone oltre ad una certa età che nel periodo di riferimento erano:

  • Senza lavoro, cioè non erano occupati alle dipendenze e non occupati in proprio
  • Disponibili al lavoro allo stato attuale, cioè disponibili per un lavoro alle dipendenze o all'autoimpiego
  • Alla ricerca di un lavoro, cioè avevano fatto azioni di ricerca attiva.

ISTAT, DEFINIZIONE DISOCCUPATI

Sono disoccupate le persone di età compresa tra i 15 e i 74 anni che:

  1. Durante la settimana di riferimento risultano non occupate, secondo la definizione di occupazione
  2. Hanno cercato attivamente un voto, ossia hanno svolto azioni di ricerca per un'occupazione retribuita o un lavoro autonomo nel periodo di quattro settimane che termina con la settimana di riferimento o hanno trovato un lavoro da iniziare entro massimo tre mesi dalla fine della settimana di riferimento
  3. Sono disponibili a lavorare prima della fine delle due settimane successive alla settimana di riferimento.

POPOLAZIONE ATTIVA O FORZE DI LAVORO

Disoccupati

Occupati

PRINCIPALI INDICI

Tasso di attività: rapporto tra popolazione attiva e popolazione totale. Misura il grado di partecipazione al mercato del lavoro di una popolazione, cioè la sua propensione a lavorare o a cercare lavoro.

Tasso di disoccupazione: incidenza percentuale dei disoccupati sulla popolazione attiva. Indica quanto non trovano lavoro su ogni 100 che lo cercano.

Tasso di occupazione: rapporto tra occupati e popolazione totale. Indica il grado di benessere di una popolazione poiché misura il numero di persone a carico di ogni occupato. La disoccupazione può diminuire anche in situazione di calo dell'occupazione, nella misura in cui questa diminuzione si riflette solo nell'aumento della popolazione non attiva e quindi nel calo del tasso di attività.

STRUTTURAZIONE E SEGMENTAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO

Ci sono due teorie: quella dualistica e la teoria della segmentazione.

DUALISTICA Gordon - 1981 Con questa teoria una parte dei lavoratori rimane esclusa dalle conquiste relative alle condizioni e stabilità lavorativa del modello fordista. All'origine del dualismo c'è un compromesso tra i lavoratori delle grandi imprese e i loro datori di lavoro: i datori di lavoro garantiscono stabilità, salari elevati e sicurezza solo ai lavoratori dipendenti diretti -> mercato del lavoro primario. Mentre nel mercato del lavoro secondario ci sono le piccole imprese con precarietà, bassi salari e scarse garanzie sindacali. TEORIA DELLA SEGMENTAZIONE Edwards - 1979 C'è una suddivisione del mercato del lavoro interno ed esterno in cui i lavoratori non competono tra di loro: 1. Segmento primario: lavoratori altamente specializzati. 2. Segmento primario: lavoratori qualificati di massa ad elevata produttività. 3. Segmento secondario: lavoratori migranti, poco istruiti e scarsamente qualificati. SALARIO E COSTO DEL

LAVORO

Il salario è ciò che il lavoratore dipendente riceve in cambio della sua prestazione lavorativa.

Distinzione tra salario nominale, salario reale e salario indiretto.

Come si determina?

  • Legislazione sociale e del lavoro
  • Pregiudizi e discriminazioni
  • Forza organizzativa dei lavoratori e livello di sindacalizzazione.

LAVORO E SISTEMI OCCUPAZIONALI OGGI

Andiamo ad analizzare e diversi tassi:

Tasso di attività:

- Presenta forti differenze tra i vari paesi europei. Per esempio, in Svezia i tassi di attività sono elevati, mentre in Italia i tassi di attività sono bassi.

Tasso di disoccupazione femminile:

- Nei paesi mediterranei i tassi di disoccupazione femminine sono alti.

- In alcuni paesi scandinavi e baltici la disoccupazione femminile è più elevata di quella femminile.

Tasso di disoccupazione giovanile:

- Nei giovani il paese con il tasso di disoccupazione più alta è la Spagna.

- Negli adulti, invece, per quanti riguarda

evato per le donne• La disoccupazione femminile è più alta rispetto ai paesi scandinavi• Le donne sono spesso impiegate in lavori precari e a tempo parziale• Mancano servizi pubblici di welfare adeguati per supportare le donne lavoratrici. In conclusione, l'Italia ha sperimentato un aumento della disoccupazione nel 2020, mentre in Germania i tassi di disoccupazione giovanile sono bassi. Nei paesi scandinavi, le donne sono occupate nel sistema pubblico di welfare e hanno contratti garantiti a tempo pieno o part-time. Nei paesi mediterranei come Italia e Spagna, le donne affrontano un carico di lavoro domestico e di cura elevato, con una maggiore disoccupazione femminile e lavori precari.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher reb525 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Vianello Francesca.