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FUSTAIA
La fustaia è una forma di governo con un tipo di rinnovazione gamica, da seme esono 3 i tagli che si possono eseguire: taglio raso, tagli successivi e taglio saltuario.IL TAGLIO RASO
Il taglio raso è una forma di trattamento che prevende l'eliminazione di tutti isoggetti, a maturità, su una superficie forestale. Distinguiamo due tipi: - taglio raso su ampie superfici - taglio raso su piccole superfici o taglio a buche: prevede la formazione di un gap, nel quale sarà possibile avere le condizioni necessarie affinché avvenga la rinnovazione naturale del bosco. La superficie di taglio non deve superare circa i 1.500 m². Il taglio raso tende a modificare gli aspetti stazionali del bosco (radiazione solare, vento, disponibilità idrica, suoli, fauna, flora) e a rendere meno stabili i margini della tagliata, proprio per ovviare a questo problema, si può eseguire diversi anni prima della tagliata, un taglio di isolamento di 10-15 cm di.Larghezza sul limite della futuratagliata così da stabilizzare le piante (estensione apparato epigeo ed ipogeo). Inoltre, quando si esegue un taglio raso, si tende a conservare delle nicchie ecologiche, dette life boatign (scialuppe di salvataggio), in quanto potrebbero preservare rifugi di specie rare.
Sono diversi i metodi di taglio raso che si possono eseguire:
- orlo
- strisce
- con riserve
Il taglio raso con riserve, però, potrebbe presentare problemi di stabilità meccanica per la pianta scelta, proprio per questo è meglio lasciare un gruppo di piante vicine piuttosto che una singola. Inoltre, è importante una buona gestione, perché se non taglio al momento giusto potrebbero presentarsi problemi di sviluppo per la vegetazione sottostante e l’albero potrebbe crescere troppo e cadere, distruggendo tutto ciò che lo circonda.
Il taglio raso, in Italia, viene eseguito solo su piccole superfici, sia per motivi paesaggistici, in quanto le tagliate
germinazione e la crescita delle nuove piante. Durante questo taglio, vengono rimossi gli alberi più vecchi e malati, lasciando spazio per la rigenerazione del bosco. 2) TAGLIO SECONDARIO Il taglio secondario viene eseguito dopo il taglio di sementazione e consiste nella rimozione degli alberi più deboli e meno adatti alla crescita. Questo permette alle piante più forti di ricevere più luce e risorse, favorendo la loro crescita e sviluppo. 3) TAGLIO DI SGOMBERO Il taglio di sgombero è l'ultimo taglio della sequenza e consiste nella rimozione degli alberi rimanenti. Questo permette alle piante giovani di crescere senza la competizione delle piante mature, creando un popolamento di alberi coetanei. TAGLI SUCCESSIVI SU PICCOLE SUPERFICI I tagli successivi su piccole superfici vengono eseguiti in boschi giovani o in aree specifiche del bosco. Questi tagli hanno lo scopo di favorire la crescita di piante selezionate o di creare spazi aperti per la fauna selvatica. Durante questi tagli, vengono rimossi gli alberi selezionati, lasciando spazio per la crescita delle piante desiderate o per la creazione di aree aperte. Questo permette di favorire la diversità biologica e di creare habitat adatti a diverse specie animali. In conclusione, i tagli successivi sono una pratica importante per la gestione sostenibile dei boschi. Essi permettono di favorire la rigenerazione del bosco, creare popolamenti coetanei e favorire la diversità biologica.rinnovazione. L'obiettivo è di eliminare quelle specie definite "inutili" e selezionare quelle che sono in grado di garantire una buona progenie (si valuta l'aspetto fenotipico e fitosanitario), così da andare a formare un popolamento finalizzato alla protezione dei semensiali attraverso l'effetto nursery, proteggere gli alberi piccoli da stress termici. Ovviamente se la specie ha un temperamento eliofilo (ha bisogno di luce), taglio di più; se ha un temperamento sciafilo (non necessita di abbondante luce per crescere), taglio di meno.
2) TAGLIO SECONDARIO
Con il taglio secondario vado ad asportare le chiome degli alberi che nel frattempo si sono sviluppate.
3) TAGLIO DI SGOMBERO
Con il taglio di sgombero, vado a rimuovere tutti i soggetti appartenenti al turno precedente, una volta che i nuovi soggetti saranno giunti a maturità. Il periodo che intercorre tra il taglio e la semina e quello di sgombero è detto periodo di semina.
Perché in questo intervallo di tempo le piante del vecchioturno continuano a produrre seme. Il periodo di sementazione è 1/5 del turno e più è lungo più creo problemi dal punto di vista gestionale.
TAGLI SUCCESSIVI SU PICCOLE SUPERFICI
Per quanto riguarda questo tipo di taglio, bisogna premettere che ci sia un inizio di prerinovazione, magari dovuto ad un gap, il quale consentirà di eseguire una serie di tagli successivi in maniera centrifuga, avremo così una coetanizzazione per gruppi del bosco (claster).
Il principio di questi tagli è proprio quello di favorire un tipo di rinnovazione naturale di piante di origine gamica.
IL TAGLIO SALTUARIO
Viene eseguito, periodicamente, un piccolo taglio al fine di non alterare la struttura del bosco e far si che si creino le condizioni necessarie affinché avvenga la rinnovazione. Quello che avremo, in questo caso, sarà un bosco disetaneo. Lo spazio occupato dalle chiome sarà su 3
piani:- SUPERIORE: avremo pochi alberi con un’ottima illuminazione, un accrescimento longitudinale ridotto e ancora sostenuto quello radiale- INTERMEDIO: avremo un certo numero di alberi con una limitazione delle radiazioni solari, un accrescimento longitudinale sostenuto e quello radiale ridotto- INFERIORE: avremo numerosi alberi, la cui crescita sarà ostacolata dalle chiome sovrastanti
Nel caso di un bosco coetaneo, non parleremo di altezza degli alberi, ma di statura, tenendo conto dei due soggetti più alti per ettaro. Le specie più adatte ad un bosco di tipo coetaneo sono quelle a temperamento sciafilo.
Il taglio saltuario si attua attraverso una serie di tagli detti tagli di curazione e il periodo che intercorre tra i tagli è detto periodo di curazione, si calcola osservando il passaggio dalla penultima all’ultima classe diametrica, che varia in base alla fertilità. La scelta delle piante da sottoporre al taglio viene effettuata attraverso
lamartellata.
CURE COLTURALI ALLE FUSTAIE COETANEE
Le fustaie coetanee vengono gestite in maniera tale che si raggiunga una densità ottimale degli effettivi. Sono tre i tipi di taglio che si eseguono: ripuliture, sfolli ed iradamenti.
Le ripuliture prevendono l'asportazione di specie erbacee e arbustive così da andare a limitare i fenomeni di competizione per lo sviluppo dei semenziali. Viene eseguito nelle fasi di novelleto e spessina.
Gli sfolli, invece, vengono eseguiti a carico delle specie arboree, nella fase di novelleto e spessina. L'obiettivo è quello di andare ad eliminare le specie fenotipicamente scarse e selezionare quelle di maggior interesse, con conseguente diminuzione del numero di piante e competizione.
I diradamenti, eseguiti dalla perticaia in poi, sono selezioni di tipo individuale, che mirano a esaltare le caratteristiche del singolo albero o gruppo di alberi e non del popolamento. La finalità di questo taglio è di tipo selettivo ed economica.
dominato. - Diradamento basso moderato: quando vengono tagliate le piante morte e alcune piante vive appartenenti al piano dominato. - Diradamento basso forte: quando vengono tagliate tutte le piante morte e molte piante vive appartenenti al piano dominato. DIRADAMENTO ALTO Il diradamento alto prevede il taglio orientato verso le piante del piano dominante. Abbiamo: - Diradamento alto debole: quando vengono tagliate solo alcune piante vive appartenenti al piano dominante. - Diradamento alto moderato: quando vengono tagliate molte piante vive appartenenti al piano dominante. - Diradamento alto forte: quando vengono tagliate tutte le piante vive appartenenti al piano dominante. I diradamenti sono fondamentali per garantire una corretta crescita e sviluppo degli alberi, permettendo loro di ottenere una forma armoniosa e di favorire la penetrazione della luce e dell'aria all'interno della chioma. Inoltre, i diradamenti contribuiscono a prevenire il rischio di malattie e parassiti, migliorando la salute complessiva degli alberi. È importante valutare attentamente il tipo di diradamento da effettuare, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dell'area e degli obiettivi di gestione forestale.dominato- Diradamento basso moderato: oltre alle piante morte del piano dominato, vengono tagliate anche quelle malformate appartenenti al piano dominante- Diradamento basso forte: vengono eliminati tutti gli effettivi del piano dominato e quelli malformati del dominante. Inoltre vengono eliminati anche gli alberi del piano dominante che permettono così di regolare la densità degli alberi restanti soggetti.
DIRADAMENTO ALTO
Il diradamento alto, invece, si concentra sugli individui appartenenti al piano dominante congiuntamente alla conservazione delle piante nel dominato, allo scopo di educare e preservare i soggetti che dovranno raggiungere la maturità. Abbiamo:
- Diradamento alto debole: prevende l'eliminazione delle piante deperienti e morte e difettose del piano dominato
- Diradamento alto forte: oltre alle piante prima elencate, vengono eliminate anche tutte le piante soprannumerarie che potrebbero ostacolare la crescita delle piante scelte.
SUPERDIRADAMENTO
superdiradamento si effettua solo in terreni che hanno una fertilità elevata. Consiste nell'isolamento della chioma, su colture molto redditizie, così da favorire l'incremento diametrico.
DIRADAMENTO SELETTIVO
Il diradamento selettivo si attua fin dai primi anni di vita, si sceglie un gruppo di soggetti con l'obiettivo di individuare in seguito quello più redditizio. Si tende a lasciare un gruppo di soggetti attorno a quello scelto al fine di educarlo nella crescita con specie che lo accompagano.
DIRADAMENTI MECCANICI
I diradamenti meccanici si eseguono nei boschi giovani che presentano un popolamento molto differenziato. Può essere eseguito a file (una fila sì e una no ma anche in modo alterno sulla stessa fila) e a distanze regolari tra le piante. Di tipo meccanico e automatico.
CEDUO
Il governo a ceduo si basa su una rinnovazione di tipo agamico, dove si genera una discendenza uguale alle piante madre. Queste piante si rinnovano tramite
polloni, che possono essere di due tipi:
- Polloni veri o proventizzi: quelli generati dalle gemme proventizie e che hanno il midollo strettamente collegato con quello dell'albero
- Polloni falsi o avventizi: quelli generati dalle gemme avventizi, generatesi in seguito a ferite
- Polloni radicali: quelli che hanno origine direttamente dalle radici e, proprio per il fatto che possiedono un apparato radicale già ben sviluppato, vivono più a lungo e sono anche una strategia per la pianta di conquista del territorio
La capacità di emettere polloni della ceppaia (base albero) è proporzionale alla superficie, tanto più è grossa tanto più sarà capace di emettere polloni.
La ceppaia è come se fosse un piccolo bosco coetaneo, dove cresce un certo numero