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IL BOSCO HA MEMORIA

A causa dei lunghi cicli di vita delle piante forestali, osserviamo oggi le conseguenze

delle vicende di decenni fa.

ARCO ALPINO :

Il bosco riveste un ruolo dominante occupando la maggiore superficie

del territorio con individui che raggiungono dimensioni fino ai 55 m

dell’Abete Rosso.

In questi ambienti le attività umane di pascolo e allevamento, hanno spinto

più in basso il limite naturale del bosco per creare vaste praterie di alta

quota per il pascolo.

APPENNINO

È dominato dalla presenza del bosco, che arriva a coprire oggi oltre

il 90% del territorio di alcuni Comuni.

A causa della loro storia troviamo solo boschi giovani, gestiti in

genere a ceduo (Caratterizzati dalle necessità umane di legna da

ardere).

Le rare piante di grandi dimensioni sono la testimonianza degli usi

passati, come nel caso dei castagneti da frutto abbandonati.

FASCIA COLLINARE

La fascia collinare è caratterizzata da un mosaico di usi del suolo:

Seminativi + Pascoli.

Anche in questo caso prevalgono boschi giovani, gestiti a ceduo (taglio

abbastanza frequente delle piante con rigenerazione vegetativa dalla

superficie di taglio).

BOSCHI DI PIANURA E PIANTAGIONI

In pianura il bosco è quasi assente, fatta eccezione per i pioppeti

specializzati per finalità di ARBORICOLTURA DA LEGNO

concentrati sui terreni meno favorevoli all’agricoltura (ad es.golene).

Sempre più attenzione stanno anche ricevendo le colture

specializzate pluriennali da biomassa (SRF, Short Rotation

Forestry). Filizzola

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- FUNZIONI DEL BOSCO

PRODUZIONE di legname (valore economico)

PROTEZIONE (Frane, Valanghe, Caduta Massi, Ecc.)

ASSORBIMENTO DI CO (Ambientale-sink di carbonio)

2

PAESAGGISTICO & TURISTICO-RICREATIVA

(“benefici” di pubblico interesse non remunerati dal mercato).

Il bosco deve essere considerato un bene della collettività, ma spesso gli interessi

dello sviluppo si scontrano con gli interessi ambientali (SVILUPPO ECOSOSTENIBILE)

COMMISSIONE di BRUNDTLAND 1987:

Bisogna avere la capacità di soddisfare le aspettative della società odierna, senza

compromettere le necessità delle future generazioni, questo attraverso un utilizzo

razionale delle risorse attuali. PRODUZIONE

- IL MERCATO DEL LEGNAME DA OPERA

Il legno è tra le tre più importanti materie prime a livello

mondiale (insieme a ferro ed acciaio).

Il consumo di legno nell’Unione Europea è aumentato in questi

ultimi decenni:

-Il consumo della carta (cellulosa) è in costante aumento.

-Il consumo dei segati è relativamente stabile (UE importa

solo il 10-15% del fabbisogno totale). 3

9 milioni di m

L’Italia produce circa di legname e ne importa

3

15 milioni di m

circa

- Conifere da Austria, Russia, Scandinavia, Canada

- Latifoglie da Francia, Paesi dell’Est Europa

- Legname tropicale

- Produzione legname fuori foresta (arboricoltura da legno)

Pioppo, Noce, Frassino, Ciliegio

Filizzola

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Chi sono i più grandi importatori / esportatori di

legname del Mondo? (nel 1996)

Importatori Esportatori

USA 22.6 Canada 25.3

Giappone 18.9 USA 16.9

Germania 11.9 Svezia 11.0

Inghilterra 8.5 Finlandia 10.3

Italia 6.1 Germania 9.4

Francia 5.3 Indonesia 5.2

- IL MERCATO DELLA LEGNA DA ARDERE

Produzione annuale:

Utilizzo industriale (paleria, travame, sega, trancia)

Come legna da ardere o per la produzione di carbone

Nei paesi industriali la legna da ardere è circa il 20% del totale

mentre nei paesi sottosviluppati è oltre l’80%.

Questo perché non utilizzano gas per riscaldarsi, ma Legna da Ardere.

- LE BIOMASSE AD USO ENERGETICO

(Legno risorsa rinnovabile)

Filizzola

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UTILIZZAZIONI FORESTALI:

- TAGLIO

- ALLESTIMENTO - CONCENTRAMENTO

- ESBOSCO

Filizzola

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- Altri prodotti del Bosco

- Pascolo

- Produzione di foraggio

- Produzione di altri prodotti (es. funghi, frutti, miele, spezie)

- Produzione di medicinali (es. taxolo da Taxus baccata con proprietà antitumorali)

- Resina

- Cortecce (sughero) PROTEZIONE

Il ruolo di protezione delle foreste è quello di prevenire i pericoli naturali o di

mitigare gli effetti una volta che il pericolo si è verificato.

Per alcuni pericoli naturali sono disponibili modelli e carte tematiche che, a livello

locale o nazionale, permettono una buona previsione.

Per altri pericoli invece, la conoscenza è limitata all’esperienza degli operatori.

FRANE CADUTA MASSI VALANGHE

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Filizzola

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FUNZIONE AMBIENTALE (Assorbimento CO )

2

Il protocollo di Kyoto ha fissato dei limiti alle emissioni di gas

serra (in particolare CO ) da parte delle varie nazioni.

2

I paesi industrializzati si sono impegnanti a ridurre le emissioni

di almeno il 5%, rispetto ai valori del 1990, entro il periodo

2008-2012.

I “sink” biologici, creati dopo il 1990, possono essere

parzialmente inclusi nel calcolo del bilancio delle emissioni

consentite in ogni paese.

Le “KYOTO FORESTS” sono considerate dei sink di carbonio se costituiscono

interventi di riforestazione o afforestazione eseguiti dopo il 1990, al netto degli

interventi di deforestazione.

In sostanza la creazione di “Kyoto forests” permette ad un paese di ridurre in misura

minore le emissioni.

Protocollo di Kyoto Art.3

I paesi firmatari possono raggiungere i loro obiettivi di riduzione, tramite:

Art 3.3: …i cambiamenti netti nelle emissioni di gas-serra dovuti a limitazioni

delle sorgenti (sources) e alla rimozione attraverso assorbimento (sinks)

che risultino causate direttamente attraverso cambiamenti di uso del

suolo e attività forestali (forestazione, riforestazione e deforestazione)

rispetto al 1990

Art 3.4: …attività umane che siano collegate a cambiamenti nelle

emissioni di gas-serra e nell’assorbimento degli stessi nei suoli agricoli,

per i cambiamenti d’uso del suolo e per altre categorie forestali e che

potranno essere sommate o sottratte dal livello di riduzione assegnato ai

Paesi inclusi nell’annesso I. Filizzola

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TRENTO. Il principio è questo: chi inquina di meno può vendere titoli a chi inquina

di più e guadagnarci parecchio.

È il mercato delle emissioni di Anidride Carbonica, una moderna piazza affari

dell'inquinamento prevista dal Protocollo di Kyoto, l'accordo siglato tra 141 stati del

mondo per ridurre la produzione di gas serra.

Alla borsa dei Fumi ora partecipa anche il Trentino: l'impianto di Teleriscaldamento di

Cavese, il primo a Biomasse, venderà crediti di CO alle olimpiadi invernali di Torino

2

2006 per 60 Mila €.

L'assessore provinciale all'ambiente Mauro Gilmozzi lo considera anche un suo

successo personale.

Bioenergia Fiemme spa, la società che gestisce l'impianto di Cavalese, è nata nel

1997 quando lui era sindaco del Capoluogo Fiemmese. Ne divenne anche presidente

e 2 anni dopo, nel '99, il primo esempio trentino di riscaldamento a biomasse è

entrato in funzione. Questo soddisfa scuole, uffici, aziende, alberghi e l'ospedale.

Sfruttando le Biomasse si riesce a coprire l'80% del fabbisogno di calore nel

Cavalese, circa 500 famiglie, eliminando le emissioni di Centinaia di Camini

concentrando tutto in un unico impianto.

Bruciando il legno ogni anno si risparmia oltre 3 Milioni di Litri di Gasolio, che

equivalgono ad un taglio delle emissioni in atmosfera di 9 Mila Tonnellate di CO .

2

Questa mancata produzione di CO si trasformerà per Bioenergia Fiemme in una

2

cessione di Crediti e in incasso del relativo controvalore, quantificanto in circa 7€ a

Tonnellata di CO risparmiata.

2

Questo è proprio quello che prevede l'Emission Trading, il commercio di emissioni di

Anidride Carbonicaper i settori industriali che consumano più energia introdotto dal

protocollo di Kyoto e scattato in Europa il 3 Gennaio.

L'occasione per questo primo esperimento saranno i giochi invernali del 2006 a

Torino, un evento che per le sue proporzioni comporterà un grande consumo di

energia e di conseguenza forti emissioni di CO .

2

Per questo il comitato olimpico ha chiesto alla FIPER (Federazione Italiana Produttori

Energia Rinnovabile) di acquistare crediti di carbonio da chi, inquinando meno del

consentito, può vendere le proprie quote in eccesso. tra questi soggetti ai sono gli

impianti di Teleriscaldamento a Biomassa.

L'operazione è stata gestita da Legambiente e Kyoto Club.

Filizzola

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PAESAGGISTICO & TURISTICO-RICREATIVA

La foresta è luogo di rifugio per

un numero enorme di specie

animali.

Anche questi, con la loro

presenza, danno un aggiunta al

valore di attrazione per il

turismo.

ATTREZZATURE TURISTICHE

NEL BOSCO O IN PROSSIMITÀ DEL BOSCO

Filizzola

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Senza turismo la gestione sostenibile delle foreste

montane sarebbe più difficile.

Senza la gestione sostenibile delle foreste il turismo in

montagna sarebbe minacciato dai pericoli della natura,

la quale perderebbe tutto il suo fascino.

Allo stesso modo l’abile interazione tra Foreste e

Turismo produce vantaggi sia sul piano economico che

sociale, creando emozioni per entrambe le realtà,

realizzando opportunità anziché pericoli.

Il dinamismo della foresta è lento, mentre le

necessità economiche e sociali sono soggette a

cambiamenti molto più rapidi e radicali.

- Nel passato, le foreste delle Alpi sono state

soggette ad un uso multiplo, la produzione è stata

conciliata con altre funzioni in modo da ottenere il

massimo dei benefici sia economici che sociali.

- Gli interventi attuali sono rivolti a valorizzare

esigenze che potrebbero radicalmente cambiare il

corso della vita dei popolamenti forestali.

È quindi di fondamentale importanza cercare di valorizzare,

attraverso la SELVICOLTURA, le richieste più urgenti e sentite

della società, ma allo stesso tempo, avere uno sguar

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
23 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Selvicoltura generale e sistemi forestali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Ripullone Francesco.