Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 57
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 1 Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Selvicoltura generale e sistemi forestali - Appunti Pag. 56
1 su 57
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

BONIFICA MONTANA1954 Legge FANFANI- FORESTE NEL MONDO

La Superficie forestale del pianeta è di circa 3.869 milioni di Ha (28% delle terre emerse), così ripartiti:

  • Foresta tropicale, 47%
  • Foresta boreale, 33%
  • Foresta temperata, 11%
  • Foresta subtropicale, 9%

L'importanza delle FORESTE TROPICALI è dovuta alla loro biomassa infatti sono foreste con altissima densità (Centinaia di specie in ogni m).

Mentre le FORESTE BOREALI, sono caratterizzate da foreste a bassa densità.

Infine le foreste pluviali temperate del Nord America e dell'Australia sono caratterizzate dalla presenza di individui giganti (Sequoia ed Eucalipto).

Queste particolarità sono dovute alle Condizioni ottimali presenti in quelle zone, dando la possibilità ad alcune specie di raggiungere notevoli altezze:

  • Fertilità e profondità del Suolo.
  • Elevata Umidità.
  • Temperature ottimali.
  • Fattori di disturbo con cicli di ritorno molto ampi.
  • Elevatissima
età delle piante. FilizzolaTesina Esame di Sistemi Forestali - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

RIDUZIONE SUPERFICIE FORESTALE (Disboscamento)

Nel periodo 1990-2000 si stima che la superficie forestale mondiale si sia ridotta di 9,4 Milioni di Ha (-0,24% all'anno):

  • +0,17% - Canada
  • +0,06% - Russia
  • -0,71% - Congo
  • -0,53% - Brasile
  • -0,49% - Oceania

Contrariamente, le foreste europee e Boreali sono più produttive rispetto al passato, inoltre la loro superficie è in aumento, questo è dovuto a:

  1. Aumento Temperature globale (+0,5°C) con conseguente allungamento del periodo vegetativo e diminuzione del Ciclo di Dormienza invernale.
  2. Maggiore concentrazione di CO2 in atmosfera, questo stimola la fotosintesi e l'assorbimento di CO2 da parte delle piante.
  3. Maggiore presenza di Azoto proveniente dagli scarichi delle attività industriali, questo depositandosi al suolo viene assorbito dalle piante, aumentando la loro velocità di crescita.
  4. Minore età delle piante.

pressione antropica, Colonizzazione degli ex-coltivi, minori prelievi e interruzione del pascolo.- FORESTE IN ITALIA(www.isafa.it/scientifica/pubblicazioni/pu_infc/pubblic.htm)2- Superficie Territorio Totale: 301.323 Km (30.132.300 di Ha).- Indice di copertura forestale Nazionale (30-35%).- Superficie Forestale Totale: 10.447.000 Ha.

DEFINIZIONI DI BOSCO

Definizione ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
Bosco: territorio con copertura arborea maggiore del 50% riferita al perimetro esterno delle piante su un'estensione di almeno 0,5 Ha.

Definizione IFNI (Inventario Forestale Nazionale Italiano 1988)2
Bosco: tratto di terreno di almeno 2.000 m (0.2 Ha), coperto per almeno il 20% da alberi od arbusti, con una larghezza minima di 20 m.

Definizione INFC (Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio 2004)
FAO (Food and Agriculture Organization) FRA2000 (Forest Resources Assessment anno 2000)
Bosco: territorio con copertura arborea maggiore del 10% su

un'estensione maggiore di 0,5 Ha. Gli alberi devono poter raggiungere un'altezza minima di 5 m a maturità. Filizzola Tesina Esame di Sistemi Forestali - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS L'INVENTARIO NAZIONALE DELLE FORESTE E DEL CARBONIO (INFC 2004) Per garantire la comparabilità con altre statistiche internazionali, adotta la definizioni di "bosco" e di "altre terre boscate" proposte dalla FAO nel FRA (Forest Resource Assessment-2000) Bosco: copertura arborea > 10% 2 estensione > 5000 m larghezza minima > 20 m altezza > 5 m a maturità Altre terre boscate: copertura arborea fra il 5 e il 10%, oppure copertura > 10% di alberi o arbusti non in grado di raggiungere i 5 m a maturità. Con questa nuova definizione rispetto al passato, i dati relativi sono stati leggermente minori e più variabili: - Superficie forestale totale: 8.759.000 Ha - Boschi: 8.583.000 Ha - Piantagioni:

122.000 Ha- Terre Temporaneamente Senza Foresta: 54.000 Ha

Considerando le produttività forestali unitarie delle singole Regioni italiane (INFC 2008) osserviamo come le foreste più produttive si trovino sull'arco alpino e in Calabria (Pinete di Pinolaricio e faggete). Questo suggerisce un ruolo importante di storia della gestione forestale, al di là delle condizioni climatiche.

In Italia sono circa 6 Milioni gli Ettari di bosco governati.

FUSTAIE

Il 45% è rappresentato da CEDUI

Il 55% è rappresentato da Filizzola

Tesina Esame di Sistemi Forestali - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

IL BOSCO HA MEMORIA

A causa dei lunghi cicli di vita delle piante forestali, osserviamo oggi le conseguenze delle vicende di decenni fa.

ARCO ALPINO:

Il bosco riveste un ruolo dominante occupando la maggiore superficie del territorio con individui che raggiungono dimensioni fino ai 55 m dell'Abete Rosso.

In questi ambienti le attività umane di pascolo e allevamento,

Appennino

Hanno spintopiù in basso il limite naturale del bosco per creare vaste praterie di altaquota per il pascolo. L'Appennino è dominato dalla presenza del bosco, che arriva a coprire oggi oltre il 90% del territorio di alcuni Comuni. A causa della loro storia troviamo solo boschi giovani, gestiti ingenere a ceduo (Caratterizzati dalle necessità umane di legna daardere). Le rare piante di grandi dimensioni sono la testimonianza degli usipassati, come nel caso dei castagneti da frutto abbandonati.

Fascia collinare

La fascia collinare è caratterizzata da un mosaico di usi del suolo: Seminativi + Pascoli. Anche in questo caso prevalgono boschi giovani, gestiti a ceduo (taglioabbastanza frequente delle piante con rigenerazione vegetativa dallasuperficie di taglio).

Boschi di pianura e piantagioni

In pianura il bosco è quasi assente, fatta eccezione per i pioppeti specializzati per finalità di ARBORICOLTURA DA LEGNO concentrati sui terreni meno favorevoli.

all'agricoltura (ad es.golene). Sempre più attenzione stanno anche ricevendo le colture specializzate pluriennali da biomassa (SRF, Short Rotation Forestry).

FilizzolaTesina Esame di Sistemi Forestali - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

FUNZIONI DEL BOSCO

  • PRODUZIONE di legname (valore economico)
  • PROTEZIONE (Frane, Valanghe, Caduta Massi, Ecc.)
  • ASSORBIMENTO DI CO (Ambientale-sink di carbonio)
  • PAESAGGISTICO & TURISTICO-RICREATIVA ("benefici" di pubblico interesse non remunerati dal mercato).

Il bosco deve essere considerato un bene della collettività, ma spesso gli interessi dello sviluppo si scontrano con gli interessi ambientali (SVILUPPO ECOSOSTENIBILE)

COMMISSIONE di BRUNDTLAND 1987:

Bisogna avere la capacità di soddisfare le aspettative della società odierna, senza compromettere le necessità delle future generazioni, questo attraverso un utilizzo razionale delle risorse attuali.

PRODUZIONE- IL MERCATO DEL LEGNAME DA OPERA

è tra le tre più importanti materie prime a livello mondiale (insieme a ferro ed acciaio). Il consumo di legno nell’Unione Europea è aumentato in questi ultimi decenni:

  • Il consumo della carta (cellulosa) è in costante aumento.
  • Il consumo dei segati è relativamente stabile (UE importa solo il 10-15% del fabbisogno totale). 39 milioni di m3

L’Italia produce circa 315 milioni di m3 di legname e ne importa circa 315 milioni di m3:

  • Conifere da Austria, Russia, Scandinavia, Canada
  • Latifoglie da Francia, Paesi dell’Est Europa
  • Legname tropicale
  • Produzione legname fuori foresta (arboricoltura da legno)

Pioppo, Noce, Frassino, Ciliegio

Chi sono i più grandi importatori / esportatori di legname del Mondo? (nel 1996)

Importatori Esportatori
USA Canada
Giappone USA
Germania Svezia
Inghilterra Finlandia
Italia Germania
Francia Indonesia

Tesina Esame di Sistemi Forestali - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

5.2- IL MERCATO DELLA LEGNA DA ARDERE

Produzione annuale:

  • Utilizzo industriale (paleria, travame, sega, trancia)
  • Come legna da ardere o per la produzione di carbone

Nei paesi industriali la legna da ardere è circa il 20% del totalmente, mentre nei paesi sottosviluppati è oltre l'80%. Questo perché non utilizzano gas per riscaldarsi, ma Legna da Ardere.

LE BIOMASSE AD USO ENERGETICO (Legno risorsa rinnovabile)

Filizzola

Tesina Esame di Sistemi Forestali - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

UTILIZZAZIONI FORESTALI:

  • TAGLIO
  • ALLESTIMENTO
  • CONCENTRAMENTO
  • ESBOSCO

Filizzola

Tesina Esame di Sistemi Forestali - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

  • Altri prodotti del Bosco
  • Pascolo
  • Produzione di foraggio
  • Produzione di altri prodotti (es. funghi, frutti, miele, spezie)
  • Produzione di medicinali (es. taxolo da Taxus baccata con proprietà antitumorali)
  • Resina
  • Cortecce (sughero)

PROTEZIONE

Il ruolo di protezione delle foreste è quello di prevenire i pericoli

Per mitigare i pericoli naturali è possibile adottare diverse strategie, sia preventive che di gestione una volta che il pericolo si è verificato. Per alcuni pericoli naturali sono disponibili modelli e carte tematiche che permettono una buona previsione a livello locale o nazionale. Per altri pericoli invece, la conoscenza è limitata all'esperienza degli operatori.

Alcuni esempi di pericoli naturali sono le frane, le cadute di massi e le valanghe.

Un'altra importante funzione ambientale è l'assorbimento di CO2. Il protocollo di Kyoto ha fissato dei limiti alle emissioni di gas serra, in particolare CO2, da parte delle varie nazioni. I paesi industrializzati si sono impegnati a ridurre le emissioni di almeno il 5%, rispetto ai valori del 1990, entro il periodo 2008-2012. I "sink" biologici, creati dopo il 1990, possono essere parzialmente inclusi nel calcolo del bilancio delle emissioni consentite in ogni paese. Le "KYOTO FORESTS" sono un esempio di sink biologico.

FilizzolaTesina Esame di Sistemi Forestali - Scienze Forestali e Ambientali UNIBASF

sono considerate dei sink di carbonio se costituiscono interventi di riforestazione o afforestazione eseguiti dopo il 1990, al netto degli interventi di deforestazione. In sostanza, la creazione di "Kyoto forests" permette ad un paese di ridurre in misura minore le emissioni. Protocollo di Kyoto Art.3 I paesi firmatari possono raggiungere i loro obiettivi di riduzione tramite: Art 3.3: "l'incremento delle foreste e la riduzione delle emissioni derivanti dalla deforestazione".
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
57 pagine
3 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Selvicoltura generale e sistemi forestali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Ripullone Francesco.