Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Stiamo procedendo per due piani paralleli, da una parte abbiamo mandato le carote in laboratorio e dall’altra
siamo davanti alla nostra struttura intelaiata e dobbiamo valutare con metodi non distruttivi il calcestruzzo.
Intanto facciamo una premessa, ovvero che tutti i metodi non distruttivi vanno tarati, ciò significa che si va a
realizzare quella che è la curva di calibrazione o curva di taratura che mette in relazione l’output della prova
non distruttiva con la resistenza a compressione del CLS:
Per adesso abbiamo visto un output della prova non distruttiva che è lo sclerometro, in cui l’output della
prova sclerometrica è l’indice di rimbalzo. Per ottenere dall’indice di rimbalzo, la resistenza a compressione
del CLS, lo posso fare solo se mi sono creato una curva di calibrazione. Andiamo a vedere il seguente grafico,
per vedere come è stata progettata la curva di calibrazione:
Nell’asse delle ascisse abbiamo l’indice di rimbalzo, mentre
nell’asse delle ordinate abbiamo la resistenza a compressione
del CLS in Mpa. In laboratorio sono stati realizzati tanti cubetti
con tante resistenze a compressione diverse, ogni pallino di
questa curva corrisponde a un test a compressione, poi fatto
il cubetto faccio la prova sclerometrica. Quindi si ha la certezza
che a un certo indice di rimbalzo corrisponde un certo valore
di resistenza a compressione e ottengo questi punti, poi è
stata fatta la curva di calibrazione (linea nera) che alla fine è
una retta.
Ora come la uso questa curva di calibrazione?
Per questo CLS, faccio una misura con lo sclerometro che mi dà un indice di rimbalzo (ad esempio 30), poi
tracciamo una linea verticale intersecando la curva e tracciando una linea orizzontale otteniamo la resistenza
a compressione del CLS.: Però come si vede graficamente, c’è una certa dispersione dei
risultati, cioè allo stesso indice di rimbalzo (30) ho una
resistenza di compressione di 25 e di 32, quindi c’è un 15 % di
variabilità dei risultati facendo prove di laboratorio. In sito
questa variabilità arriva fino al 25 %, perciò significa che un
calcestruzzo che battezzo avere 30 Mpa di resistenza, se lo
andassi a schiacciare, potrebbe venire 22.5 o 37.5. E’ per
questo motivo che la prova sclerometrica, la sua diciamo
applicazione principale, è quella della verifica dell’uniformità
del CLS, perché questo passaggio anche con una curva di
calibrazione perfetta per quel CLS comunque ha dei margini di
errore abbastanza ampi, se non li verifico con un carotaggio.
Questa è una curva di calibrazione secondo i produttori di questo strumento che va bene per qualsiasi CLS,
cosa che abbiamo visto sopra non è possibile, per questo non si usa.
Test parzialmente distruttivi
Passando da quello completamente non distruttivo dello sclerometro a quello moderatamente invasivo
dell’astrazione della carota, ci sono dei test intermedi parzialmente distruttivi che sono:
• Resistenza alla penetrazione (metodo della pistola di Windsor e pin penetration test);
• Test di pull-out;
• Test di pull-off;
I test parzialmente distruttivi sono metodi che servono per la determinazione della resistenza a compressione
che causano un danno localizzato. Il danno è sufficientemente piccolo da non causare perdite nella
prestazione strutturale dell’opera, perché si parla di un danno limitato e superficiale. La valutazione della
resistenza a compressione è fatta con curve di calibrazione (o taratura), ci sono dei limiti di applicazione e
accuratezza che variano a seconda del metodo, ma tali prove sono importanti. La misura della resistenza è
immediatamente disponibile se ci sono le curve di calibrazione, a differenza delle carote, il test è meno
distruttivo e dannoso.
Con la seguente tabella vengono elencati i metodi di prova in base ai seguenti parametri di valutazione:
Partiamo dalla come dice la parola stessa, si determina quanto resiste il
resistenza alla penetrazione,
calcestruzzo alla penetrazione di una sonda in acciaio che viene fatta penetrare tramite lo strumento che
viene chiamato Pistola Windsor.
Metodo della Pistola Windsor
Per quanto riguarda la strumentazione, la sonda sparata nel CLS è di una lega di acciaio temprato, sono sonde
standardizzate di 6.5 mm di diametro e 80 mm di lunghezza e i cilindretti sotto sono la carica esplosiva, perché
viene proprio sparata:
Come vediamo nell’immagine di destra si ha la pistola che spara la sonda nel CLS, mentre lo strumento
digitale in giallo serve a misurare di quanto è penetrata la sonda. Siccome esistono svariate tipologie di
calcestruzzi, per calcestruzzi alleggeriti o di bassa resistenza sono disponibili sonde di diametro maggiore e
2
.
vengono utilizzate sonde anche per calcestruzzi ad alta resistenza fino a 110 N/mm
Procedura:
Perciò si ha la sonda che viene caricata nella pistola, poi nella punta della pistola si ha un elemento metallico
orizzontale che ci permette sia di sbloccare la pistola, ovvero di azionarla, e sia di posizionare la pistola
perfettamente ortogonale alla superficie del calcestruzzo. La sonda viene sparata, penetra per una certa
profondità e poi attraverso lo strumento digitale viene misurato quanto degli 8 cm rimane fuori dal CLS.
La cartuccia è standardizzata, significa che lo sparo impartisce una quantità di energia costante
indipendentemente dall’orientamento della pistola. Il livello di energia può essere modificato se si utilizza
per CLS a bassa resistenza. La profondità di penetrazione può essere affetta dalla presenza di aggregati
resistenti, per questo è raccomandato che si facciano almeno 3 test e si determina un risultato medio. Viene
utilizzata una dima triangolare in modo che le sonde siano a distanza di 177 mm (per non avere zone di
influenza). Le distanze minime che la normativa descrive sono:
• 2
Se è attesa una resistenza minore di 26 N/mm , si utilizza il “low power mode”.
• Per resistenze maggiori, si utilizza lo “standard power mode”.
• Lontani dagli angoli/spigoli di almeno 100 mm (75 mm per low power mode).
• Lontani almeno 50 mm da una barra di armatura.
• L’elemento deve essere almeno 150 mm di spessore.
• La profondità di penetrazione dipende dalla durezza dell’aggregato, potrebbe
essere necessario determinarne il valore nella scala di Mohs (sistema per
classificare la durezza dei materiali da 1-più tenero a 10-più duro, l’uno
scalfisce quello subito sotto nella scala).
Questo è quello che succede nello sparo, si generano queste
fessure e questo è il calcestruzzo che è interessato dalla
compressione dello sparo. A differenza dello sclerometro qui
riusciamo ad andare più in profondità perché la sonda è
lunga 8 cm, non penetra del tutto però il bulbo di
calcestruzzo interessato dalla penetrazione è un po’ più
profondo, quindi riusciamo ad analizzare un po’ più
all’interno del nostro calcestruzzo rispetto a una misura
prettamente superficiale come quella dello sclerometro.
Ora andiamo a vedere una curva di calibrazione che è stata realizzata in laboratorio:
Perché ci sono due rette di calibrazione? Perché queste due rette
di calibrazione sono 1 relativa ad aggregati ad una certa durezza
numero 3, che sono aggregati meno duri rispetto alla curva di
calibrazione che è stata ottenuta con aggregati che hanno
durezza 7, che sono più duri. In ascissa abbiamo la parte fuori
della sonda, più la parte che rimane fuori è alta (ad esempio
arriva fino a 65 mm), ovvero significa che la sonda è penetrata
pochissimo, e più la resistenza a compressione è maggiore,
quindi meno penetra e più il calcestruzzo è resistente.
Vantaggi della prova:
• Solo una superficie coinvolta.
• Il metodo è una specie di test di durezza del cls vicino alla superficie ma la zona coinvolta è tra 25 e 75
mm sotto la superficie. Quindi la profondità è molto maggiore rispetto allo sclerometr.
• Più semplice rispetto ai carotaggi.
• Risultati veloci.
• Test non influenzato dall’operatore.
• Causa un piccolo danno che va riparato8.
Svantaggi della prova:
• Non è sicuro che il test sia utile nel caso di cls sconosciuto (difficile correlare la profondità di penetrazione
con la resistenza).
• Risultati basati solo sulla durezza dell’aggregato non sono completamente affidabili.
• Alto costo dell’equipaggiamento.
• Influenza dell’armature.
• Adeguata distanza di bordi.
• Adeguata distanza fra le sonde.
• Spessore almeno doppio rispetto alla profondità di penetrazione.
• Non riesce ad esaminare l’interno come fanno gli ultrasuoni8.
• La calibrazione è ostacolata dalla distanza minima dai lati che deve essere mantenuta per prevenire lo
splitting del campione.
• È possibile usare cubi di 150 mm o cilindri nel low power mode, il campione deve essere tenuto
saldamente.
• È consigliato realizzare almeno 6 campioni dello stesso getto di cui 3 testati a compressione e 3 con la
sonda.
• I risultati sono utilizzati per ottenere un punto nella curva di calibrazione.
Se il campione è troppo piccolo faremo il test su un cubetto di calcestruzzo che è un oggetto piccolo, di
conseguenza facendo lo sparo si rischia questo splitting del CLS, cioè queste fessure radiali aprono il
calcestruzzo e invalidano la prova.
Pin Penetration test
Questa tipologia di test è poco utilizzata, è simile a quella della pistola Windsor. L’apparato consiste in un
martello caricato a molla che fa penetrare nel CLS un chiodo di acciaio lungo 30.5 mm e di 3.56 mm diametro
e anche in questo caso si misura la profondità del buco creato e quanto sporge.
Vantaggi della prova:
• Veloce.
• Semplice.
• Basso costo.
• Basso danno.
• Basse profondità di penetrazione.
• Nessun influenza con le armature.
Svantaggi della prova:
• Studi limitati.
• Effetto della carbonatazione non sono noti.
• Non è molto diffuso.
Metodo del Pull-Off
Questo metodo è stato sviluppato per misurare la resistenza a trazione in sito del cls applicando una forza di
trazione diretta. Il metodo è utilizzato soprattutto per misurare l’adesione di compositi
al substrato9, ovvero al calcestruzzo sottostante, oppure di strati tipo intonaci o malte
applicati sul cls (coating), ad esempio su una struttura molto importante in cui è stato
applicato questo coating che sostanzialmente è un imper