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Estratto del documento

VSM – IL CASO ACME

Fase 1: capire chi è cliente e fornitore. Identifico attori esterni.

Fasi che ci fanno avere il prodotto finito e le mettiamo in ordine.

Seguite queste 5 fasi completiamo la mappa.

L’idea è avere tutto nella stessa unità di misura.

MCE ci aiuta a quantificare quanto stiamo andando bene. Faccio un miglioramento continuo.

Altro indicatore importante. Ritmo produttivo a cui io dovrei produrre per essere allineato con la domanda del cliente.

Se produco ad un ritmo inferiore al takt time vuol dire che a fine giornata non produco tutto quello che chiede il cliente vado in stock out che può essere recuperabile oppure ho la perdita del cliente. Devo chiedere ad un terzista di produrre oppure faccio orario straordinario.

Si guarda il tempo maggiore, c’è il nostro collo di bottiglia che non ci permette di fare tutta la produzione. Siccome ho un valore più alto del takt time vuol dire che è più lento.

Bisogna

Confrontare il tempo ciclo con il takt time

Lezione 23/11/2022

Domande per guidare un po' il miglioramento.

  1. vedere valore aggiunto e non
  2. come facciamo a misurarci, quali sono gli indicatori che prendiamo in riferimento.
  3. interruzioni sono legati a scorte, bilanciamenti.
  4. per garantire un flusso continuo riducendo la creazione di scorte o non saturazione degli operatori

Queste domande si usano per fare il brain storming in valutazione del current state e future state BILANCIAMENTO DELLE STAZIONI

Diminuire taglia dei lotti e lavorare un'unità alla volta fa si che si arriva nella condizione ideale della lean.

Approvvigionamenti: fornire ai lavoratori solo i materiali per fare quella parte di lavorazione. Ha davanti a se solo quello che gli serve.

Garantiamo la sicurezza all'operatore. Qui si ragiona sempre sul bilanciamento dell'attività.

Lavorazioni sono bilanciate in modo che gli operatori sono occupati. In mezzo alla linea ci sono solo operatori, non ci

Sono altre cose in mezzo per avere una sicurezza maggiore. Ci sarà un'altra persona che rifornisce materiali e/o li toglie dalla linea. C'è sempre il concetto di lavoro di squadra. Se l'operatore deve andare a prendere materiali ecc. significa che a fine giornata è stanco, quindi si usa un terzo operatore. L'operatore ha un compito preciso e quindi fa quell'attività.

Spaghetti chart: vista dall'alto di una certa area di lavoro, si disegnano delle linee e si vedono quanti chilometri hanno fatto gli operatori. L'idea è quella di minimizzare gli spostamenti per lavorare nelle migliori condizioni possibili.

Trenino: persona che porta il materiale a ciascuna stazione di produzione. Approvvigionare le stazioni sulla base di un certo periodo di tempo. Da un lato bilanciare il lavoro degli operatori (non deve succedere che uno lavori 60 se uno 30 s), dall'altro però magari fa cose male per lavorare veloce e c'è

Una questione anche di sicurezza, perché nel fare delle lavorazioni in fretta può anche farsi male. Cerco di lavorare più velocemente di quello che mi chiede il cliente, quindi arrivo al primo grafico a sinistra. Nella logica tradizionale quindi ho migliorato, vado più veloce del cliente e sono apposto.

Nella logica lean questa logica non va bene perché ci sono delle differenze, l'operatore non è saturato in maniera corretta. Migliorando figura a sinistra, si ottiene quella a destra: le attività sono distribuite in modo diverso, fanno più attività (polivalenza e policompetenza). Se l'operatore fa attività diverse riesco a distribuire in maniera migliore il lavoro e riesco a saturare 3 operatori su 4. In logica lean questa situazione è migliore perché ho ancora una piccola parte di lavoro su cui posso concentrarmi ottimizzando il processo produttivo. Quindi organizzo il processo produttivo per togliere quei 3 secondi.

Quindi arrivo alla figura in basso, il 4° operatore lo riallochiamo su altre attività, non si licenzia. In logica lean continuiamo a migliorare per saturare gli operatori. In basso 3 operatori fanno 60 secondi a testa e questo permette di rispettare la domanda, ho un flusso continuo, i pezzi che entrano in produzione non si fermano mai e non diventano delle scorte. Abbiamo due estremi: push (predico quello che vado a vendere, programmo produzione sulla mia previsione) pull (io produco solo quello che mi viene effettivamente chiesto dal cliente) Per migliorare il caso ACME serve la creazione di una cella di lavoro, più stazioni vengono messe in sequenza e il materiale fluisce in maniera continua, il vantaggio è che se ho una cella di lavorazione, riduco le scorte nel mio processo e ho il bilanciamento nelle stazioni nella cella. Avendo una situazione senza scorte si riduce anche il tempo di attraversamento. Nella logica push gli stadi sono completamente indipendenti. Io producosenzainteressarmi di quanti ne ho nel magazzinoSupermarket: scaffali hanno una certa capacità quindi si ragione con un ottica pull, ilsupermarket è associato al sistema camban (significa cartellino) esso dice che preleva10 pezzi del prodotto A, quindi la produzioni della stazione uno viene guidata dalladomanda effettiva, non mi baso più sulla previsione di quello che farà la stazione due,ma mi baso su quello che produrrà la stazione 2. (?)
First in – first out: ho una sequenza di lavorazione ben definita, ci aiuta a mantenereuna precisa sequenza. Il primo pezzo lavorato dalla stazione 1 è anche il primo cheviene lavorato nella stazione 2. Il vantaggio è quello che possiamo porre un limite allalunghezza massima della coda.
La condizione C: confrontiamo il tempo ciclo con il takt time. Se siamo più lenti nonsaremo in grado di produrre a fine giornata.
È utile avere diverse prospettive sullo stesso problema.
EPE: quanto

tempo abbiamo per produrre tutta la gamma di prodotti che il cliente cichiede.

Lezione 30/11/2022

INDICATORI DI PRODUZIONE

DEFINIZIONE

Vediamo indicatori legati a flussi produttivi.

OBBIETTIVI

Se io oggi non misuro, non saprò capire se le azioni che ho implementato e gli obiettivi che mi sono posta li ho raggiunti.

APPLICAZIONI

Gli indicatori dipendono dagli obiettivi. Scelgo indicatori di produzione che sono in grado di dirmi se sto raggiungendo i miei obiettivi. Gli indicatori devono essere scelti in coerenza con gli obiettivi che mi sono posto.

ESERCIZIO BARCHETTA (GUARDA SLIDE)

Pezzi prodotti, non considera tutto

Tempo base: tempo della mia linea prima dei miglioramenti che farò d'ora in poi, è al tempo zero. Rimane anche il tempo di riferimento con cui mi confronto.

Tempo di ciclo è quello che a seguito dei miglioramenti ci metterà. Quello che a seguito di ogni miglioramento raggiungo, dovrebbe essere < di quello base.

In teoria nel momento in cui riduco

il tempo di ciclo mi aumentano i pezzi. Indicatori usati per monitorare. Mi dice quanto sono in grado di produrre a tempo base sulle ore di presenza. Su quante ore i miei addetti sono presenti (non sono ore di apertura). Se mi spostano su un'altra linea non sono presente li. Valuto la produttività rispetto alla presenza dei diretti, quanto il personale diretto è impiegato. Quando i diretti sono allocati alla mia linea o al mio reparto (dipende dall'ambito del sistema) Monitora il grado di efficienza della manodopera. Lo monitoro a tempo base, il mio tempo non varia a seguito delle azioni di miglioramento, ciò che può variare è l'aumento dei pezzi buoni. A numeratore quantifico quanti pezzi sto producendo. Al denominatore c'è il numero di ore settimanali di presenza dei diretti. (attenti alle conversioni) Grado di efficienza dell'organico diretto e indiretto del mio impianto. Vado poi a vedere l'efficienza complessiva. Vado avalutare come varia la produttività nel tempo, lo scostamento tra quella che avevo preventivato a budget e quella reale. La produttività mi consente di vedere solo una quota parte del miglioramento. Fa vedere quanto effettivamente sto producendo su quanto tempo ho disponibile al netto dei fermi concordati. Valuto quanto tempo ho disponibile per produrre e quanto sto producendo. TRP ha impatto nell'analisi di quella che è la prestazione della mia manodopera. A fine linea è possibile andare a vedere il numero di pz buoni prodotti rispetto alla produzione prevista così da capire se è stato raggiunto quel target. Cause di natura esterna organizzative e anche di natura interna non permettono di arrivare al 100%. Faccio il peso relativo delle cause per prendere delle decisioni. Cause solo interne al sistema. Impatto del cambio serio su un numero di cambi serie. Mi fa capire se sto producendo in qualità o meno. Se l'output finale è in

qualità.

Lezione 06/12/2022

Postazione pulita e ordinata che permette di trovare ciò che si cerca

L'obiettivo è eliminare tutto ciò che non è utile

Poi ordino, pulisco

Negli ambienti di lavoro condivisi c'è la necessità di trovare ciò che si cerca.

GIOCO

Ambiente pulito ordinato e standardizzato è un ambiente più sicuro.

Lezione 07/12/2022

1° S: SEIRI = ELIMINARE

Togliere tutto quello che è inutile

2° S: SEITON = ORDINARE

3° S: SEISO = PULIRE E ISPEZIONARE

4° S: SEIKETSU = STANDARDIZZARE

5° S: SHITSUKE = RISPETTARE QUESTO STANDARD, FARLO RISPETTARE E AVANZARE

SMED è azione che mi permette di implementare il miglioramento, lavorando in particolare sul set up.

Si basa sul principio che io posso fare il set up in un minuto

Lezione 13/12/2022

Da un lato il costo, dall'alto la geometria con le sue dimensioni.

Se costo è basso e geometria è irregolare vado al kit e porto sulla postazione.

Se la geometria è regolare e le dimensioni sono regolari, si fa il carrello. Altrimenti, se le dimensioni sono piccole, si fa la cassetta. Le cassette sono dimensionate in base al numero di pezzi che devono contenere per la produzione a un certo ritmo. Si sta passando a questo sistema digitale (noi ci concentriamo sulla parte manuale con i cartellini) di gestione della produzione che si sposta verso la logica pull. È autoregolante: il cartellino mi dice di produrre tot perché ho consumato tot. È il reparto che gestisce le scorte tramite la logica kanban. Si produce solo quello che effettivamente è stato consumato e poi si fa il controllo delle scorte. Si produce solo quello che mi è stato chiesto. Nessuna stazione può produrre più di quello che viene richiesto nella stazione successiva.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
90 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilarrr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione delle operations e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Pezzotta Giuditta.