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Estratto del documento

MAPPATURA DEI PROCESSI

A me non interessa rappresentare la realtà nella sua complessità.

MOTIVI PER LA MODELLAZIONE DEI PROCESSI

La mappatura mi serve per procedere con la formazione, per creare una conoscenza condivisa che mi porta a comunicare con gli altri attori all'interno del processo.

COME RACCOGLIERE INFORMAZIONI

Devo basarmi sui documenti o sull'osservazione diretta. È un'attività fondamentale che mi consente di capire quello che avviene.

TECNICHE

Ordine d'acquisto, controllo disponibilità. Se sono a magazzino confermo ordine altrimenti li rifiuto. Il testo è più soggetto ad interpretazione.

PROCESS ANALYSIS

È come io vado a capire se sto processo funziona o non funziona, quali sono elementi su cui devo lavorare per migliorarlo. Mi consente di capire quali sono i punti deboli e quelli di forza.

Il cliente può essere esterno o interno. Poi ho tutto ciò che è legato con le informazioni.

specifiche ma richiedono una buona conoscenza del processo e delle esigenze del cliente. Per quanto riguarda le regole normative, è importante identificarle e rispettarle per garantire la conformità alle leggi e alle norme vigenti. Queste regole possono riguardare ad esempio la sicurezza sul lavoro, la tutela dell'ambiente, la privacy dei dati, ecc. Le regole strutturali si riferiscono alla configurazione e all'organizzazione del processo produttivo. Ad esempio, possono riguardare la disposizione degli impianti, la gestione delle risorse, la definizione dei ruoli e delle responsabilità, ecc. Le regole di processo sono invece le procedure e le modalità con cui il processo viene svolto. Queste regole possono riguardare ad esempio la sequenza delle attività, le tempistiche, le modalità di controllo e di verifica, ecc. Per monitorare la capacità produttiva e individuare eventuali colli di bottiglia, è necessario utilizzare indicatori specifici. Questi indicatori possono riguardare ad esempio la produzione oraria, il tempo di ciclo, il tasso di utilizzo delle risorse, ecc. Quando si analizza un processo, è importante considerare la variabilità delle sue attività. Più un processo è variabile, più è difficile controllarlo e fare previsioni. Per ridurre la variabilità, possono essere necessarie decisioni strategiche o operative, come ad esempio l'implementazione di controlli più stringenti o l'ottimizzazione delle attività. È importante valutare l'impatto delle modifiche al processo sugli attori coinvolti. Questo impatto può riguardare ad esempio i ruoli e le responsabilità delle persone, le competenze richieste, le modalità di comunicazione e di collaborazione, ecc. Infine, è fondamentale valutare l'efficacia dei controlli implementati nel processo. Anche se a volte possono sembrare superflui, i controlli sono necessari per garantire il rispetto delle regole, dei vincoli e delle normative. Questa valutazione può richiedere tempo e competenze specifiche. In conclusione, sia le regole normative, che quelle strutturali e di processo sono fondamentali per garantire un processo produttivo efficiente e conforme alle norme. È importante monitorare la capacità produttiva, individuare i colli di bottiglia e ridurre la variabilità del processo. Inoltre, è necessario valutare l'impatto delle modifiche sulle persone coinvolte e valutare l'efficacia dei controlli implementati.

specifiche.Analisi delle code: queuning analysis.La simulazione mi fa capire dove c'è un problema.Il mio obiettivo è avere solo attività a valore aggiunto.

4) PROCESS REDESIGNDefinisco il modello TO-BE che lo sviluppo con strumenti diversi adottando tecniche diverse. Capisco quali sono gli output. Le tecniche lean mi vengono a supporto per capire meglio le soluzioni da implementare.Passare da uno all'altro. Da un modello descrittivo ad un modello prescrittivo.RI-PROGETTARE I PROCESSI:Da AS-IS a TO-BE possono testare n TO-BE diversi.Ho fatto una flow analysis.

5) PROCESS IMPLEMENTATION

6) PROCESS MONITORINGDefinisco tutti gli indicatori partendo da quelli operativi per poi andare a quelli tacticala quelli strategica.Devo tenere monitorato il processo nel tempo, perché magari tra un mese emerge una nuova criticità.I miei processi sono sempre sotto analisi e sotto miglioramento, non c'è il processo perfetto.

Lezione 12/10/2022METODI E

destra è un modello più dettagliato e specifico, utilizzato per scopi progettuali e destinato a un pubblico che ha conoscenze specifiche nel campo. Per la mappatura dei processi, è possibile utilizzare diversi strumenti, come ad esempio: - Diagrammi di flusso: utilizzati per rappresentare graficamente il flusso delle attività all'interno di un processo. Si utilizzano frecce per indicare il passaggio da un'attività all'altra e simboli specifici per rappresentare le diverse tipologie di attività. - Diagrammi di Gantt: utilizzati per rappresentare la sequenza temporale delle attività all'interno di un processo. Si utilizzano barre orizzontali per indicare la durata delle attività e frecce per indicare le dipendenze tra le attività. - Diagrammi di organizzazione: utilizzati per rappresentare la struttura organizzativa all'interno di un processo. Si utilizzano box per rappresentare le diverse unità organizzative e frecce per indicare le relazioni gerarchiche tra di esse. - Diagrammi di sequenza: utilizzati per rappresentare la sequenza temporale delle azioni all'interno di un processo. Si utilizzano frecce verticali per indicare l'ordine delle azioni e box per rappresentare le diverse entità coinvolte nel processo. Questi sono solo alcuni esempi di strumenti che è possibile utilizzare per la mappatura dei processi. La scelta dello strumento dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dal tipo di informazioni che si desidera rappresentare.

sinistra è per un pubblico generico. Analizziamo il modello tramite una mappa. Ridotta perché non vado a mappare tutti gli elementi che descrivono il mondo reale e li seleziono in base agli obiettivi che mi vado a porre. All'inizio devo definire l'obiettivo: perché voglio fare il modello? Voglio migliorare il processo, in che modo? Devo capire il livello di dettaglio che devo usare per analizzare il processo. Gli elementi sono le risorse e attività che mi servono. Con i dati riempio il mio modello. Scelgo poi lo strumento metodologico. Nelle aziende hanno sviluppato a priori lo strumento e non lo cambiano in base a ciò che vanno a mappare. Il modello deve essere comprensibile e corretto. Gli strumenti dipendono dall'obiettivo. Non sono i software, ma sono metodi e nomenclatura. Mi danno il linguaggio con cui descrivere il processo. Altre tipologie di mappature funzionano meno in sistemi produttivi e altri in sistemi decisionali. Ci sono due tecniche di mappatura:

  • Tecniche statiche sono

quelle che catturano il momento, descrivo il processo come una serie di attività interconnesse in quel preciso momento. Non vedo la dinamicità.

Tecniche dinamiche: sono la simulazione per processo. Analizzano come il modello reagisce, funziona con l'evolversi nel tempo e al variare degli eventi che avvengono. Come il modello evolve nel tempo. Capire come reagisce il mio modello.

Il processo è sbagliato perché ha sempre degli elementi che possono essere migliorabili. Bisogna tenerlo sempre d'occhio.

La modellazione anche lei è sbagliata perché è ridotta e selettiva, quindi seleziona elementi che mi danno una buona descrizione del processo, ma non una descrizione troppo dettagliata che poi diventa inutile. Sono sbagliati perché non selezionano tutto. Bisogna selezionare bene per fare in modo che i modelli siano utili, non perfetti. Chi modella deve capire se un elemento va inserito o meno.

I processi di supporto e di servizio sono

difficoltà di mappare i processi. È meglio suddividere i modelli in più parti per concentrarsi su una parte alla volta e evitare confusione. BPMN 2.0 ha circa vent'anni ed è diventato popolare negli ultimi 4/5 anni. In passato si usavano altri strumenti (che ancora possono essere trovati in alcuni esami). L'analista di processo è una figura sempre più richiesta che monitora il funzionamento dei processi. Questo strumento è consolidato dal 2015 e viene utilizzato in modo sequenziale e ordinato. Aggiunge anche relazioni con gli attori e considera gli aspetti comunicativi e le interazioni tra gli attori a un livello più alto. Il PROCESS DIAGRAM rappresenta le attività con delle caselle. Descrive il flusso e si concentra su processi non eseguibili e processi privati. Se non ci sono attori coinvolti, si utilizza questo tipo di diagramma. Il COLLABORATIONS DIAGRAM viene utilizzato quando ci sono attori e messaggi coinvolti. Rappresenta le relazioni e i passaggi informativi tra i vari attori. Il CHOREOGRAPHY DIAGRAM e il CONVERSATION DIAGRAM sono utilizzati per capire le interazioni tra gli attori.relazioni tra processi, attori, modalità di comunicazione (Parliamo sempre dei primi due diagrammi) 2. collegano elementi di flusso. Elementi che danno una rappresentazione dei principali elementi che caratterizzano il processo. Eventi: descrivono ciò che accade, non c'è un'attività, non sto svolgendo qualcosa (ricevo telefonata, o ordine). C'è sempre un evento finale (capospedito) e uno iniziale. Ci sono anche eventi intermedi che uso quando devo mettere in evidenza che lungo il processo è avvenuto qualcosa (aspettare conferma da un altro attore). Metterne troppi non va bene, ma bisogna sempre metterli per capire il funzionamento. Attività: le azioni vere e proprie. Gateways: nodi decisionali, dove vado a convergere o divergere il flusso. Prendo una decisione. Hanno rappresentazioni diverse (sul software sono già definiti). Fondamentale è avere quello di inizio e di fine perché altrimenti non può

partire e non può concludersi. Identifica il progresso di una istanza all'interno del flusso, quasi come dargli una dinamicità. Permette di capire e simulare il comportamento di una istanza, di quello che deve passare lungo il processo lungo le varie fasi. Serve per capire se la sequenzialità delle fasi è coerente. Non li usiamo tutti. (quelli evidenziati sono quelli che useremo spesso).

Il mio processo inizia se si verificano una serie di condizioni. Il mio processo inizia alle 5.45 perché il centro di distribuzione apre. Aspetto fino alle 6. Il token passa all'attività successiva. Evento condizionale. Se è sotto i 50 gradi il processo non inizia. Se usiamo box pulito senza dettaglio non è un errore. (all'esame non servono ipipottini, mettere solo le attività). Send e receive o metterli così, oppure mettere box attività e poi invio/ricevo messaggio come evento intermedio. Consente di capire come il

Il token si muove lungo il processo.

XOR: è esclusivo, una cosa l'ho spedita o non l'ho spedita. È di natura decisionale.

AND: non prende decisioni, separa o converge i flussi. Due attività in parallelo ricongiunte e and mi dice che tutto ciò che non è stato finito, bisogna finirlo prima di ricongiungerlo.

OR: dipende da cosa avviene. Mi chiedono della merce io posso averla, non averla o averne un po'. È un operatore decisionale che ragiona dicendo che una quota parte va da una parte e l'altra dall'altra quindi deve gestire in parallelo i miei flussi.

Split: Il token arriva e sulla base della decisione, va nel ramo in alto o basso.

Join: token o arriva dall'alto o arriva dal basso. Il flusso procede se arriva un token dall'alto o dal basso, mi basta un token per procedere.

Non mi posso mai trovare in una situazione che non sia una di queste tre. In base all'attività di verifica io so quale

è il ramo che deve scegliere. A prescindere dal percorso fatto, questa attività è fatta per tutti e 3.

Esegue divide o unisce ma non decide. XOR prima ha una attività che dà una indicazione, invece l’AND non sere questa.

Split: se ne creano due identici.

Join: And procede quando tutti i token di tutti i rami arrivano, devo fare ricombaciare tutti i flussi. Finché uno dei rami è fermo, la mia attività non procede. Finché tutti e due non sono apposto, non si procede.

Join: Può procedere sia come XOR che come AND. Può succedere che gli ordine possono essere sia ad Amsterdam o Amburgo e in base a questo procedo, possono essere da entrambe le parti.

Nei processi articolati possono trovare diversi gateways.

Questi elementi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
76 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilarrr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione delle operations e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Pezzotta Giuditta.