Geni coinvolti in disturbi dello sviluppo
ARX: Il gene codifica per la proteina ARX. Il gene ARX è composto da 5 esoni codificanti. Mutazioni del gene ARX sono alla base di disturbi dello sviluppo X-linked.
STXBP1: È stato scoperto nel 2008 come causa della sindrome di Othahara. È uno dei geni più importanti per le encefalopatie epilettiche. Mutazioni di questo gene sono descritte anche in disturbi del movimento non-epilettici, atassia del tronco e degli arti, tremori e distonia.
KCNQ2: Questo gene appartiene a una grande famiglia di geni che forniscono le istruzioni per fare i canali del potassio per il trasporto di ioni K in e fuori le cellule. Le mutazioni coinvolgono convulsioni neonatali benigne familiari caratterizzate da ricorrenti crisi epilettiche nei neonati e encefalopatie epilettiche.
SCN2A: Il gene SCN2A contiene 26 esoni codificanti. SCN2A è risultato predominante nelle regioni più caudale del sistema nervoso centrale. Le mutazioni sono coinvolte in convulsioni neonatali familiari benigne.
disturbi dello spettro dell'autismo e encefalopatie epilettiche ad esordio precoce. Sindrome di Ohtahara: prognosi infausta con grave ritardo psicomotorio e exitus precoce. Può evolvere in sindrome di West e/o Lennox Gastaut. Sindrome di West: encefalopatia mioclonica infantile con ipsaritmia. Sintomi: spasmi, rallentamento o arresto dello sviluppo psicomotorio e ipsaritmia. Età di esordio: 3-8 mesi. Incidenza: 5 su 10000 nati vivi. Semeiologia clinica degli spasmi: - in flessione - in estensione - misti - crisi fulminee - crisi nictatio capitismodalità di comparsa: in serie, al risveglio e all'addormentamento, in veglia o insonno. Porta: perdita di interesse per l'ambiente e compromissioni delle acquisizioni statiche e della coordinazione motoria. Evoluzione: - ritardo mentale grave - ritardo mentale lieve - normalizzazione completa - altre crisi. Eziologia: - encefalopatia ipossico-ischemica - ischemia perinatale - malformazione dello sviluppo corticale - sclerosi tuberosa - sindrome diDownSindrome di Lennox-Gastaut: encefalopatia epilettica dell'infanzia con punte ondalente diffuse
Frequenza: 1-10% delle epilessie del bambino
Si sviluppa tipicamente durante la prima infanzia di solito tra i 3 e i 5 anni di età ma può essere osservata in qualsiasi epoca tra 1 e 8 anni.
Sintomi:
- crisi epilettiche frequenti e generalizzate
- deficit mentale
- scariche EEG intercritiche di punte onda lente diffuse a 1.5-2.5 c/sec
Modalità di esordio:
- 60% in soggetti affetti da una encefalopatia epilettica
- 20% in seguito ad una sindrome di West
- 20% in soggetti sani
Provoca:
- assenze atipiche: diminuzione del livello di coscienza ad inizio e fine progressivi, spesso caduta del capo in avanti
- crisi toniche: frequenti durante il sonno
- crisi atoniche: caduta brutale del capo e del tronco o di tutto il corpo
- crisi generalizzate
- crisi unilaterali
EEG intercritico in veglia-attività di fondo in genere alterata. In veglia scariche di punte onda lente diffuse. Spesso
coesistono punte e punte onda multifocali a predominanza sulle regioni frontalie temporali.
EEG in sonno-fasi e loro organizzazione ciclica in genere conservata. Scariche frequenti di puntediffuse. EEG critico.
Sintomi neurologici e psichici:
- disturbi neurologici frequenti
- RM di grado medio profondo
- Disturbi comportamentali frequenti
Evoluzione:
- Cronicizzazione delle crisi e dell'insufficienza mentale
- Guarigione completa
- Exitus
- Miglioramento dopo molti anni
Prognosi:
- Età d'esordio delle crisi
- Etiologia
- Frequenza delle crisi e degli stati di male
- Semeiologia EEG
- Durata dell'evoluzione
Stati di male:
- Nel 75% dei casi
- Stati di obnubilamento con crisi toniche subentranti
- Lunga durata
- Notevole resistenza alla terapia
- Tendenza a ripetersi in uno stesso soggetto
Trattamento:
- callosotomia per pazienti con crisi atoniche e toniche
- stimolazione del nervo vago per altre crisi
Crisi parziali migranti maligne dell'infanzia: identificata da Coppola nel 1995
È una grave forma di epilessia precoce. Crisi ricorrenti iniziano prima dei sei mesi di vita. Crisi descritte come focali perché le attività critiche si limitano a regioni limitate, sebbene può apparire anche come multifocale o migrare da una regione all'altra. Presente profondo ritardo dello sviluppo e disabilità cognitiva. Precocemente vengono persi il contatto visivo il controllo del capo e il mantenimento del tronco.CAPITOLO 10
Caso clinico
Guglielmo 4 e ½
Diagnosi di ingresso:
- anomalie comportamentali e ritardo del linguaggio
Sintomi di presentazione:
- ipercinesia, investimento caotico degli spazi, difficoltà nell'eloquio, comportamenti aggressivi e tendenza all'isolamento
Cenni anamnestici:
- primogenito nato da gravidanza normocondotta e normomonitorata, parto naturale e fenomeni neonatali normoevoluti
Anamnesi familiare:
- disturbi psichiatrici da parte del nonno materno e genitori non consanguinei
Anamnesi patologica remota:
- 12
Comprende 4 moduli in relazione all'età e al grado di funzionamento
Indagini praticate:
- consulenza cardiologica e EEG nella norma
- esami ematochimici nella norma
- ARRAY-CGH negativo
- FRAXA negativo
- cariotipo negativo
Nell'EEG si evidenzia la presenza di punte onda continue generalizzate
Diagnosi: epilessia a punte-onde continue durante il sonno
Trattamento:
- Keppra soluzione
Si consiglia di praticare:
- valutazione dei potenziali evocativi tronco-encefalici
- continuare trattamento riabilitativo in corso
Epilessia con punte onda durante il sonno (ESES o CSWS)
Encefalopatia epilettica-crisi tonico-cloniche generalizzate durante il sonno, assenze atipiche crisi mioclonichee atoniche-involuzione psicomotoria, ritardo nel linguaggio, ritardo dello sviluppo psicomotorio,alterazioni comportamentali-complessi di punte-onde continue solo durante il sonno non-REM
Si presenta-nel periodo iniziale con crisi epilettiche ma senza impatto sullo
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