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Principi Organizzativi di Base

—> Principio di somatopia: Tutto il nostro corpo può essere rappresentato sul sistema motorio centrale, o meglio sulla corteccia motoria, per ogni parte del corpo contro-laterale (Il nostro emisfero DX processa i movimenti dell'emisoma SX e viceversa). L’e.g. Transcranial Magnetic Stimulation: grazie alla stimolazione magnetica di certipunti del sistema motorio, si può osservare come una determinata persona reagisce e muove l’arto di destra se si stimola la regione di sinistra. L’estensione della regionemotoria riservata dipende sia dal livello di importanza che quell’atto riflette per la specie sia dal grado di monitoraggio richiesto;

Principio della gerarchia: il sistema si organizza sulla base di un controllo di tipo verticale distribuito. Quindi parte dal midollo spinale da cui si possono realizzare deirelais automatici, fino ad arrivare nella parte sempre più superiore del

Il nostro corpo è composto da strutture più complesse:

  • pianificazione dell'azione sulla base degli stimoli esterni ed interni (percetti, tracce mnestiche, ... );
  • traduzione dell'elaborazione nell'effettiva realizzazione;
  • gestione di movimenti riflessi e volontari degli arti.

Circuiti e funzioni: a lungo si è ritenuto che i fenomeni sensoriali, percettivi e motori fossero ripartiti in aree corticali nettamente distinte:

  • Le aree sensoriali: visive (lobo occipitale), somatosensoriale (regione post-centrale) e uditive (giro temporale superiore) -> sistema sensoriale non è valido;
  • Le aree motorie: Messe in comunicazione dalle aree associative deputate a mettere insieme le informazioni afferenti da diverse aree sensoriali e formare i percettioggettuali e spaziali da inviare alle aree motorie per l'organizzazione del movimento. Il sistema motorio avrebbe un ruolo marginale e prettamente esecutivo, le regionimotorie sono
caratterizzate da unitarietà funzionale: il punto di arrivo di informazione elaborata altrove privo di valenze percettive e cognitive. Henneman (1984) afferma che è un sistema esistente solo per tradurre pensieri e sensazioni in movimento —> ma come e dove avviene la traduzione? Le connessioni anatomiche tararee motorie e aree sensoriali e integrative sono unidirezionali? I meccanismi di promozione, controllo, inibizione e pianificazione risultano così dall'attività congiunta di aree corticali, strutture sottocorticali e midollari, un sistema che quotidianamente mostra la sua capacità nel gestire ed elaborare riflessi, movimenti ed azioni. Il movimento intenzionale non è mai totalmente volontario: esiste una componente consapevole ma anche una automatica (inconsapevole) che agiscono simultaneamente per la definizione di un atto intenzionale (es.: aggiustamenti posturali anticipatori). ◦ Controllo motorio Va a verificare che ilIl movimento è stato svolto in maniera efficiente ed efficace. Il livello di controllo va dalla funzione primaria allastruttura neurale: HIGH -> STRATEGIC (per creare strategie motorie mirate a raggiungere un obiettivo determinato): corteccia associativa e gangli della base; MEDIUM -> TATTICO (definizione e organizzazione di sequenze spazio-temporali per l'attivazione mirata del sistema motorio): corteccia motoria e cervelletto; LOW -> ESECUZIONE (attivazione di interneuroni e gruppi di motoneuroni che implementano il movimento): tronco cerebrale e midollo. Movimento e azione: patologia (AMBITO CLINICO E DISFUNZIONALE): - Danni alle strutture inferiori del sistema motorio (motoneuroni alfa o loro assoni motori): areflessia, paralisi (perdita), discinesie e astenia (debolezza); - Danni alle strutture sottocorticali (gangli della base, cervelletto o tratti motori discendenti): malattia di Parkinson, Corea di Huntington, sindrome di Gilles de la Tourette, discinesie e.danni alle strutture superiori del sistema motorio (corteccia motoria o altre regioni corticali): emiplegia (emisoma), atassie e aprassie. Secondo Heilman (1979), l'aprassia è un quadro clinico "definito per esclusione" (è un disturbo che compromette le azioni ben apprese). Il termine fu coniato da Steinthal (1871), che lo utilizzò per descrivere l'incapacità di eseguire azioni volontarie finalizzate all'uso di oggetti in assenza di paralisi. Meynert introdusse la distinzione tra un deficit di riconoscimento degli oggetti e un deficit legato propriamente alle azioni in cui sarebbero compromesse le immagini mestiche dei movimenti. Oggi si definisce "aprassia" la compromissione. L'aprassia spesso si associa all'afasia, poiché i loro correlati lesionali sono sovrapponibili, ma il quadro afasico può presentarsi anche isolato, i pazienti sono anosognosici e attribuiscono i.

problemi motori alla propria goffaggine.dell'esecuzione volontaria di movimenti appresi in assenza di deficit motori primari o deficit di comprensione. Quadro clinico caratterizzato da una compromissione dellaprogrammazione e produzione dell'azione in assenza di:

  • disordini sensoriali o motori primari;
  • debolezza;
  • acinesia;
  • deafferentazione;
  • tono muscolare o posture anomale;
  • disordini percettivi e di comprensione;
  • disturbi del pensiero.

Il deficit che colpisce i livelli superiori dell'organizzazione del gesto finalizzato, quelli in cui è ideato e selezionato lo schema motorio congruente con le intenzionidell'individuo e adeguato al contesto (Rumiati 2007). La PREVALENZA -> stima 1/3-1/2 cerebrolesi sinistri patologia extra-linguistica più frequente dell'emisfero dominante.

L'EZIOLOGIA -> prevalentemente danni nell'emisfero sinistro (N.B. DISSOCIAZIONE AUTOMATICO-VOLONTARIO).

La diagnosi differenziale è un quadro "definito per esclusione" (Hellman, 1979): - disordini di input sensoriale (sordità, cecità, anestesia tattile o afasia, agnosia visiva, agnosia tattile); - disordini di output motorio primario (paresi, paralisi, tremore, atassia, ipoipercinesia); - disordini di orientamento o esplorazione spaziale; - disordini della rappresentazione del corpo; - inerzia motoria con eziologia frontale. Steinthal (1871) conia il termine Aprassia. Liepmann (1900) descrisse uno studio con il signor MT (consigliere ambidestro affetto da sifilide) che non era in grado di imitare gesti e posizioni delle mani o di mimare azioni con la mano destra, ma poteva compiere movimenti automatici con la stessa mano. L'aprassia sarebbe associata al danneggiamento dell'emisfero sinistro o del corpo calloso e le differenti forme aprassiche emergerebbero a seconda del locus lesionale (Liepmann, 1920) -> il disturbo.è più evidente quando le azioni sono eseguite con la mano non dominante. Le istruzioni dei test per la valutazione dei sintomi aprassici, sottolinea gli ordini verbali tramite cui l'esaminatore chiede all'esaminato di eseguire alcune azioni:
  • Gesti transitori;
  • Pantomime;
  • Gesti emblematici.
Si chiede ai pazienti anche di imitare alcune azioni. Altri test richiedono al paziente di mimare l'uso dell'oggetto mostrato o di un oggetto che è utilizzato insieme a quello mostrato (è esaminato anche l'uso effettivo degli oggetti). Tra le batterie più utilizzate occorre elencare la Florida Apraxia Test includente prove volte a rilevare compromissione nelle capacità di produzione, comprensione e riconoscimento di gesti. Una recente batteria è stata elaborata da Bartolo (2008) al fine di distinguere adeguatamente tra tipologie di compiti e gesti. Rispetto all'aprassia bucco-facciale, De Renzi (1966) ha messoche presentano maggiori evidenze empiriche.

più frequentemente osservate, il disturbo dell'imitazione di azioni: l'aprassia ideativa riguardal'esecuzione di azioni e l'utilizzo di oggetti. L'aprassia ideativa è l'incapacità di eseguire azioni semplici o complesse che richiedano una componente ideativa o di pianificazione. De Renzi (1968) osservò una dissociazione tra l'utilizzo di oggetti in contesti d'esame e l'utilizzo degli stessi in un contesto ecologico: le persone che presentano aprassia ideativa commettono anche errori di sequenza. Inoltre i pazienti non sono in grado di riconoscere le sequenze corrette e scorrette di azioni in una serie di fotografie (Poeck, 1983). I movimenti inappropriati tipici di questa forma aprassica sono definiti "paraprassie". De Renzi e Lucchelli (1988) riscontrarono che i pazienti spesso omettono alcuni passaggi di un'azione complessa. L'aprassia concettuale è caratterizzata da errori di contenuto.

durante l'esecuzione delle azioni transitive (Leiguarda e Marsden, 2000 -> l'errore più comune è l'utilizzo inappropriato di un oggetto), l'aprassia ideativa può generare problemi nelle attività quotidiane. L'aprassia ideomotoria è l'incapacità di imitare delle azioni o mimare l'uso degli oggetti, nonostante la destrezza e le competenze motorie siano nella norma (Hecaen, 1978 -> forma di aprassia osservata più frequente). I sintomi tipici includono: - l'introduzione di elementi estranei al gesto; - errori nell'esecuzione delle azioni; - goffaggine e velocità d'esecuzione anomala; - errori nella sequenza; - conduite d'approche. I pazienti, a volte, utilizzano una parte del loro corpo come se fosse un determinato oggetto. L'aprassia melocinetica la compromissione dei movimenti fini di precisione. I compiti di finger tapping sono.

estremamente difficili per le persone che presentano questo quadro clinico, come anche eseguire ripetutamente lo stesso movimento (il deficit riguarda l'arto superiore controlaterale alla lesione, ma anche eseguire movimenti bilaterali che richiedano coordinazione è problematico per i pazienti -> la compromissione riguarda anche l'imitazione di gesti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
67 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ps1022 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Balconi Michela.