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Il cortisolo è un ormone che viene rilasciato dalla corticale surrenale, assume questo nome specifico

facendo parte del glucocorticoide. È un ormone che ci aiuta a far fronte allo stress (quando siamo molto

stressati ne produciamo tanto).

Il cortisolo fisiologicamente viene rilasciato solo di mattina, questo ci aiuta a far fronte alla giornata. Se

abbiamo un periodo particolarmente stressante lo produciamo sempre, anche di notte, e questo ci

porta all’insonnia, questo perché il cortisolo toglie il sonno poiché esso è uno stimolo che dice al corpo

di rimanere attivo.

Quindi, gli ormoni hanno ciclicità che è singolare/specifico per ogni ormone, e ci permette la nostra

fisiologia. Questa è una grande differenza con i neuro trasmettitori che invece vengono rilasciati e

sintetizzati laddove serve.

La trasmissione sinaptica è una trasmissione che definiamo o tutto o nulla, cioè nel senso quella parte

che realizza una volta che parte il rilascio del neurotrasmettitore e se il neurotrasmettitore trova i

recettori giusti sul neurone post sinaptico il neurotrasmettitore si lega e dà vita al potenziale d’azione.

Quindi dà vita a qualcosa all’interno del S.N.C che determina una risposta, sia sensoriale che motoria

ecc..

Il sistema endocrino, non funziona così , ma benché per funzionare ha bisogno di questi recettori , e

quindi se non ci sono i recettori non c’è ormone che può dare vita a un qualcosa, nel momento in cui gli

ormoni si legano ai loro recettori specifici aumentano o diminuiscono la possibilità di generare un

comportamento, e questo è molto importante ma soprattutto diverso dalla trasmissione sinaptica.

La possibilità che un ormone in una fase che sia indipendente da una fase critica, fuori dal periodo

critico in cui gli ormoni hanno un potere di organizzare il nostro corpo, per tutto il resto della nostra vita

aumentano o diminuiscono la possibilità che si metta in atto un certo tipo di comportamento.

(Esempio: Se faccio una gara e i miei livelli di testosterone prima della gara sono alti è più probabile che

io sarò più competitiva e che magari riuscirò a vincere, aumentano la probabilità non stabiliscono che

sia sempre così, la vittoria aumenta nuovamente i livelli di testosterone e c’è quindi un feedback ).

Trasmissione autoTina?= vale tanti per la trasmissione ormonale tanto per quella sinaptica.

La trasmissione autoTina è quando la cellula che ha rilasciato la sostanza mediatrice

(neurotrasmettitore o ormone) viene essa stessa influenzata dal rilascio, questo avviene attraverso gli

autorecettori.

Se io ho il mio neurone che genera potenziale d’azione e rilascia neurotrasmettitore, il

neurotrasmettitore agisce tanto sui neuroni post sinaptico attraverso i recettori , ma agisce pure su se

stesso attraverso gli autorecettori.

La stessa cosa vale per gli ormoni, quando l’ormone è rilasciato dalla ghiandola o dai neuroni

dell’ipotalamo(?) il rilascio dell’ormone influenza tanto altre cellule bersaglio che possono anche molto

distanti dal sito di rilascio, ma influenzano pure la struttura che ha rilasciato l’ormone attraverso gli

autorecettori.

Autorecettori: sono recettori posti sulla cellula che ha rilasciato la sostanza mediatrice.

Alcune volte vengono rilasciate sostanze che influenzano le cellule vicine.

Funzione mediata dai feromoni e la funzione mediata dai allomoni:

Feromoni: sono delle sostanze che vengono rilasciate all’esterno del corpo (prettamente animale) , e

influenzano il comportamento di un animale della stessa specie.

I feromoni fanno parte della classe degli ormoni, ma vengono rilasciate fuori (esempio del cane

dell’urina).

Il sistema dei ferormoni è molto importante, e soprattutto difficile da studiare nell’uomo perché la

trasmissione con i feromoni è inconsapevoli, non è come sentire un odore, essi non attivano il nostro

sistema odoroso a questo livello, però sembra che siano importanti anche nell’uomo e in qualche modo

regolano un po’ tutte le interazioni sociali. (Esempio: stare stare con altre figure femminili, sorella,

possibilità che il ciclo si regolarizzi cogliendo lo stato ormonali dell’altro ed organizzarsi di

conseguenza).

Allomoni: sono sostanze molto simili ai feromoni, che però permettono l’armonizzazione tra specie

diverse (fiori con le api). Tutta la comunicazione che avviene attraverso gli ormoni che coinvolge specie

diverse viene definita funzione attraverso gli allomoni.

(Ci deve essere un substrato che metta in comunicazione i due sistemi ).

Gli ormoni possono avere un effetto solo quando trova il suo recettore, esattamente come quando n

neurotrasmettitore può avere un effetto solo quando trova un recettore a cui può attaccarsi.

Molto spesso gli ormoni interagiscono l’uno con l’altro , ad esempio la sensazione di fame è data da un

innalzamento di un ormone ma contemporaneamente dall’abbassamento di un altro, così per tutti i

comportamenti compresi quelli sessuali che sono complessi e determinati da molti ormoni

contemporaneamente.

Gli ormoni possono essere di 3 tipi:

1)ormone proteico: composto da una catena di amminoacidi (le proteine sono una catena di

amminoacido). Tendenzialmente gli ormoni proteici sono quelli che sono un po’ grossi perché sono

composti da una catena di amminoacidi.

2)ormoni amminici: sono quegli ormoni composti solo da UNO amminoacido, sono più piccoli, ciò

nonostante sono molto simili agli ormoni proteici ma essi sono più semplici della loro forma.

3) ormone steroidei: sono il fine ultimo di tutta la nostra produzione ormonale. Derivano dal

colesterolo, ovvero dai grassi, e lavorano in maniera diversa dagli altri ormoni. Lavora in modo differente

perché gli ormoni amminici o proteici hanno possibilità di influenzare le cellule bersaglio “x” e hanno

come recettori (sulle loro cellule bersagli) un recettore metabotropo, questo significa che l’ormone

arriva si lega al recettore ,che non è un canale ma un recettore metabotropo, con domini

transmembrana che ha delle “proteine g“ attaccate al suo interno, per cui quando arriva l’ormone la sua

attivazione fa si che si attivi la “proteina G” e in particolare modo la sub unità alfa che si sgancia e dà

vita alla cascata del secondo messaggero.

Quindi, i recettori metabotropici degli ormoni amminici o proteici sono sempre legati alla cascata del

secondo messaggero, quest’ultima propaga il segnale all’interno della cellula fino a modificare

l’espressione genica (attraverso una serie di passaggi, attivazioni ecc…).

Gli steroidi: un esempio ne sono quegli ormoni che definiamo sessuali, ovvero gli androgeni come il

testosterone e gli estrogeni come il 17Zestraiolo. Tendenzialmente intendiamo per ormoni androgeni gli

ormoni maschili, mentre gli estrogeni sono gli ormoni femminili, ma non è così perchè nel nostro corpo

a prescindere dal nostro sesso biologico noi abbiamo tanti livelli di testosterone quanto livelli di

estrogeni, è necessario al nostro corpo avere entrambi, quello che cambia è la proporzione.

Gli steroidi che sono un po’ la fine ultima di tutto il nostro sistema ormonale, sono degli ormoni speciali

perché derivando dal colesterolo ed essendo fatti della stessa sostanza di cui è fatta la membrana

entrano ed escano quando vogliono, senza che ci sia la possibilità di avere un canale o recettore che

media la loro entrata, perché sono lipidi-grassi, quindi la membrana gli consente di passare. Tutto ciò

che deriva dai grassi può permeare la membrana poiché essa lo riconosce come se stessa.

Però una volta che gli steroidi sono all’interno della cellula se trovano dei recettori a quel punto lo

steroide si lega al proprio recettore e una volta legatosi ad esso questo complesso steroide//recettore

viaggia fino a dentro il nucleo della cellula modificando l’espressione genica. Se la cellula non ha

recettori per gli steroidi essi se ne vanno senza aver modificato niente, ma se nella cellula sono presenti

i recettori per gli steroidi a quel punto essi si legano al recettore, questo complesso entra nel nucleo

modificando l’espressione genica dando vita a quelle modificazioni durature.

Quando lo steroide entra nella cellula e trova il recettore potrebbe pure non legarsi, perché, siccome

questo meccanismo è delicato che va ad alterare l’espressione genica , ci sono molti fattori di controllo.

Solo quando va tutto bene nella cellula lo steroide si lega al recettore, quindi all’interno della cellula

devono essere presenti sia i recettori per gli steroidi ma anche quei fattori, chiamati cofattori ,che

posson far si che lo steroide si leghi al recettore.

A volte nella cellula possono essere presenti più cofattori, alcuni bloccano altri invece permettono il

legame tra il recettore e lo steroide.

Gli steroidi quindi entrano prepotentemente nella cellula perché sono grassi, una volta dentro si

attivano e si legano al loro recettore.

Un esempio di steroidi sono quelli prodotti dalle nostre gonadi: testosterone e estradiolo.

Perché nell’ individuo di sesso maschile tendiamo a pensare esista più testosterone quindi più

prevalenza di steroidi androgeni ? Perché, in realtà l’estradiolo, che definiamo come l’ormone sessuale

femminile , deriva dal testosterone. Le ovaie, ovvero le gonadi femminili, contengono un enzima

chiamato aromatasi e che converte il testosterone in estradiolo.

Siccome i testicoli ne hanno poca di esteropotasi convergono solo una piccola percentuale di

testosterone in stradiolo, siccome le ovaie ne hanno tanta ne convergono maggiormente.

Anche nel cervello c’è una conversione di testosterone in stradiolo.

LEZIONE 25/03=

Quali sono le strutture cardine e come viene regolato il sistema degli ormoni.

Abbiamo detto che:

1)gli ormoni vengono rilasciati nel flusso sanguigno e possono agire ovunque

2)gli ormoni si influenzano gli uni con gli altri

3) il rilascio segue dei ritmi che possono essere mensili (ormoni sessuali femminili) che circadiani

Il sistema ormonale l’abbiamo associato alla possibilità di regolare il comportamento, ovvero di

aumentare o diminuire, per fare questo però a bisogno di meccanismi di feedback.

Questo perché se il rilascio degli ormoni è un rilascio graduale che può avere un effetto a lungo termine

devono esserci dei meccanismi di feedback molto forti che dicono alla cellula che rilascerà l’ormone di

aumentare o diminuire questa produzione.

I meccanismi di feedback nel sistema ormonale non sono semplici come quelli del sistema di

neurotrasmissione, che nella maggior parte delle volte abbiamo visto essere legati a degli autor

Dettagli
A.A. 2023-2024
82 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sabrinabilotta01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia fisiologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Laricchiuta Daniela.