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CORTI NERVO COCLEARE (VIII) NUCLEO COCLEARE (bulbo) COMPLESSO DELL'OLIVA SUPERIORE(bulbo) COLLICOLO INFERIORE (attraverso il lemnisco laterale, fascio di fibre del mesencefalodorsale) CORPO GENICOLATO MEDIALE DEL TALAMO CORTECCIA UDITIVA (lobo temporale)
Tra i suoni più complessi che riusciamo a percepire e quindi anche tra le funzioni uditive e più arricchenti per il nostro benessere certamente c'è l'ascolto della musica, così come anche del linguaggio. Musica e linguaggio, da questo punto di vista, sono degli stimoli sonori profondamente diversi da tutti gli altri. Quelli che percepiamo nell'ambiente servono entrambi per comunicare e soprattutto possono trasmettere emozioni o interi significati profondi. Già a livello neurofisiologico, quindi di basso livello, è stato dimostrato come la musica sia in grado di attivare una serie di funzioni, come rimodulare attività quali
La frequenza della respirazione oppure il ritmo cardiaco o l'attività elettrica muscolare. Ma vi è anche la possibilità di utilizzare la musica per provocare degli effetti cognitivi più di alto livello. Quest'idea nasce con la pubblicazione di questo lavoro, a inizio anni 90, in cui viene descritto il cosiddetto effetto Mozart. Sostanzialmente in maniera sintetica, si riferisce alle modulazioni, in funzioni di alto livello, quindi cognitive, osservate dopo l'ascolto della musica e in particolar modo dopo l'ascolto di questa Sonata per due pianoforti in re maggiore di Mozart. Il lavoro originale è stato pubblicato su Nature e si tratta di un lavoro condotto su una trentina di partecipanti, i quali vennero sottoposti a tre condizioni sperimentali differenti. Un gruppo di questi soggetti, il gruppo sperimentale, è stato sottoposto alla Sonata per pianoforte in re maggiore di Mozart; un gruppo, invece, venne sottoposto solo ad un
training di rilassamento verbale, quindi ad uno stimolo sonoro non di natura musicale, ma linguistica. E un terzo gruppo che potremmo chiamare il gruppo di controllo invece venne posto in una condizione di silenzio. I soggetti vennero testati prima e dopo queste tre condizioni a un test di ragionamento spaziale tratto dal test di intelligenza Stanford-Binet. E questo lavoro ha documentato come soltanto i soggetti sottoposti alla condizione sperimentale, cioè quelli che avevano ascoltato la Sonata per pianoforte di Mozart, miglioravano le loro prestazioni nel ragionamento spaziale. Naturalmente questo miglioramento era temporaneo, quindi purtroppo non si manteneva nel tempo e limitato solo a questo piccolo effetto della cognizione spaziale. Però questo lavoro stimolò tanto il dibattito scientifico, sulla possibilità dell'utilizzo della musica per stimolare la cognizione, tanto è che i risultati di questo lavoro vennero sovrastimati, estendendoli ad un
generale miglioramento dell'intelligenza che in realtà non era stata testata, limitandosi solo ad una piccola sottocomponente di essa che appunto erano le abilità spaziali. Alcuni lavori pubblicati successivamente hanno dimostrato un'estensione dell'effetto Mozart e quindi documentando benefici su funzioni come la velocità di elaborazione o la risoluzione creativa dei problemi. Altri lavori, invece, hanno riportato dei fallimenti nella replica. Questi sono molto importanti nel processo scientifico, cioè la possibilità di replicare un esperimento, perché ci fanno capire che forse non si tratta di un effetto stabile; forse entrano in gioco fattori altri, come ad esempio miglioramenti genetici a livello dell'umore, del livello di attività in generale, e poi, attraverso questo l'effetto viene esteso anche a funzioni cognitive. Comunque, certamente è un ottimo spunto di riflessione per considerare come il nostrocervello tratta le frequenze per potere, in ultima analisi, anche stimolare aspetti più profondi della cognizione.
LEZIONE 14.1 - Il sistema vestibolare
Il sistema vestibolare è il sistema globalmente responsabile del senso dell'equilibrio. Si tratta di un sistema che ha importanti funzioni, sia sensoriali che motorie e che permettono di fornire celermante al sistema nervoso centrale una stima dei nostri movimenti, movimenti della posizione della testa e dell'orientamento spaziale rispetto alla gravità. Queste informazioni, in realtà, potrebbero anche essere fornite attraverso altri sensi, attraverso il sistema visivo o dei recettori sensoriali del collo, e in effetti è anche così. Però si tratta di sistemi più lenti, più macchinosi, che si rivelano poco efficaci in tutte quelle situazioni che invece richiedono tempestività, come quando dobbiamo muoverci nell'ambiente e come quando andiamo e guardiamo e nello
vestibolare che dell'udito. L'apparato vestibolare è composto da tre canali semicircolari e due sacche: l'utricolo e il sacculo. I canali semicircolari sono disposti in tre piani diversi e sono riempiti di un liquido chiamato endolinfa. All'interno di questi canali si trovano delle strutture chiamate creste ampollari, che contengono le cellule ciliate responsabili della percezione dell'accelerazione rotazionale della testa. Le sacche, invece, sono riempite di un liquido chiamato perilinfa e contengono delle strutture chiamate macule. Le macule sono responsabili della percezione dell'accelerazione lineare, come quella causata dalla gravità o dai movimenti verticali. Le cellule ciliate presenti nelle creste ampollari e nelle macule sono dotate di stereociglia, che sono dei piccoli peli sensoriali. Quando la testa si muove, il movimento del liquido all'interno dei canali semicircolari e delle sacche fa piegare gli stereociglia delle cellule ciliate, generando un segnale elettrico che viene trasmesso al cervello attraverso il nervo vestibolare. Il cervello elabora queste informazioni e le utilizza per mantenere l'equilibrio del corpo. Ad esempio, se la testa si inclina verso sinistra, il cervello riceve un segnale che indica questa inclinazione e attiva i muscoli del corpo per compensare il movimento e mantenere l'equilibrio. Inoltre, l'apparato vestibolare è collegato al sistema visivo e al sistema propriocettivo, che comprende i recettori presenti nei muscoli e nelle articolazioni. Questa connessione permette al cervello di integrare le informazioni provenienti da diversi sistemi sensoriali e di regolare la postura e il movimento in modo coordinato. In conclusione, l'apparato vestibolare dell'orecchio interno svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio del corpo. Le sue cellule ciliate sono in grado di rilevare l'accelerazione del capo e trasmettere queste informazioni al cervello, che le utilizza per regolare la postura e il movimento.Il sistema vestibolare è responsabile dell'equilibrio e dell'udito. Questo sistema comprende la coclea e, posizionati posteriormente ad essa, altri due organi recettoriali: i canali semicircolari e gli organi otolitici, che sono coinvolti nell'equilibrio. Accanto a questi organi si trovano anche dei liquidi che fanno parte del labirinto. In particolare, ci sono due liquidi: la perilinfa, che circonda il labirinto e si trova tra l'osso e il labirinto membranoso, è simile al liquido cerebrospinale ed è ricca di sodio e povera di potassio; l'endolinfa, invece, ha una composizione simile al liquido intracellulare, quindi è ricca di potassio e povera di sodio, e circola all'interno del labirinto membranoso. La stimolazione di questi organi produce sensazioni difficili da definire, quindi potremmo dire che la stimolazione degli organi otolitici può provocare...
Cominciamo con i canali semicircolari che sono queste strutture tubolari che svolgono una funzione specifica all'interno del sistema vestibolare. Sono infatti responsabili di rilevare la rotazione di capo, quindi captano i movimenti rotatori, quella che è definita la accelerazione angolare della testa.
Chiaramente i movimenti rotatori possono avvenire secondo i tre assi, e questo è possibile perché ciascun orecchio ha tre canali semicircolari, quindi ciascun labirinto. E' riscontrabile un canale orizzontale, un canale anteriore e un canale posteriore e in ogni canale i recettori diffondono l'accelerazione lungo un'asse specifico. La cosa importante da notare è che ciascun canale è riempito di endolinfa, quindi di un liquido. Ora le cellule recettive all'interno dei canali semicircolari, quindi quelle che poi devono trasdurre il segnale, sono le cellule ciliate.
che sono localizzate all'interno dei canali semicircolari nella cresta ampollare, questa struttura rigonfia alla base. Qui succede che i ciuffi di ciglia si estendono al di fuori della cresta, in una massa gelatinosa che è detta cupola e che quindi va a costituire una barriera viscosa attraverso la quale l'endolinfa non può circolare per la differenza di consistenza. I canali semicircolari captano l'accelerazione del capo perché l'inerzia del loro contenuto va ad agire come una forza sulle cellule ciliate. In particolar modo quando la testa gira sul piano di uno dei canali semicircolari, l'inerzia dell'endolinfa genera una forza che va a premere sulla cupola che è relativamente flessibile e ne provoca una distorsione distendendola lontano dalla direzione del movimento della testa. Questo causa uno spostamento del ciuffo di ciglia all'interno della cresta, quindi l'accelerazione angolare genera una flessione della cupola.questa forzameccanica agisce sulle stereociglia.
4 - La trasduzione nei canali semicircolari
Questo stimolo meccanico è il segnale che avvia il processo di trasduzione nelle cellule ciliate che avviene secondo lo stesso meccanismo delle cellule ciliate che abbiamo visto nella coclea, per cui un piegamento delle stereociglia verso il chinociglio fa aprire i canali per il potassio di cui è ricco il liquido dell'endolinfa; quindi, entra all'interno della cellula per gradiente elettrico e questo fa depolarizzare la cellula. Di conseguenza si registra un aumento della frequenza di scarica a livello del nervo vestibolare. Invece, con un piegamento delle stereociglia in direzione opposta al chinociglio, causa un'iperpolarizzazione della cellula e quindi una diminuzione della frequenza di scarica a livello del nervo vestibolare.
5 - I canali semicircolari
Questo da un punto di vista molecolare. Per calcolare la direzione della rotazione della testa, i canali semicircolari
testa verso destra, succede l'opposto: eccitazione nel canale orizzontale destro e inibizione nel canale semicircolare sinistro. Questo sistema di coppie di canali semicircolari è fondamentale per il nostro senso dell'equilibrio e della percezione del movimento.testa verso destra abbiamoun risultato opposto. Quindi, in sostanza, le cellule del canale semicircolare verso il quale la testa è girata vengono depolarizzate, mentre quelle sull'altro lato vengono iper-polarizzate.