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3)NUMERO DI STAZIONI DI LAVORO E LAYOUT DI SISTEMA
l numero di workstation esercita una forte influenza sulle prestazioni del sistema di produzione in
termini di capacità produttiva, produttività, costo unitario del lavoro e manutenibilità.
Se si indica il numero di stazioni di lavoro nel sistema con il simbolo n, mentre le singole stazioni
di un sistema di produzione si identificano con il pedice i, dove i=1, 2, ..., n, si può facilmente
identificare i parametri delle singole workstation, come il tempo di funzionamento o il numero di
lavoratori in una stazione.
Aumentando il numero di stazioni, aumenta la quantità di lavoro e c’è un vantaggio sinergico
ottenuto da più stazioni che lavorano in modo coordinato piuttosto che in modo indipendente.
Strettamente correlato al numero di postazioni di lavoro è la disposizione delle postazioni stesse,
cioè, come le stazioni sono disposte.
I layout delle workstation organizzati per il routing variabile possono avere un notevole numero di
possibili configurazioni, mentre i layout organizzati per il routing fisso sono di solito disposti in
modo lineare. La disposizione delle i-esime stazioni, sono, inoltre, un fattore importante nel
determinare quale è Il sistema di movimentazione dei materiali più appropriato.
LIVELLO DI EQUIPAGGIAMENTO
Il livello di equipaggiamento di una workstation, simbolizzato Mi, è la porzione di tempo in cui
un lavoratore è presente sulla stazione.
Se Mi = 1 per la stazione i, significa che un lavoratore deve essere presente costantemente
sulla stazione.
Se un lavoratore gestisce quattro macchine automatiche contemporaneamente, si ha che
Mi = 0,25 per ciascuna delle quattro macchine, assumendo che ciascuna macchina richieda la
stessa quantità di attenzione.
Sulle singole workstation di una linea di assemblaggio può capitare che ci siano stazioni in cui più
lavoratori eseguono i compiti di assemblaggio simultaneamente, in questo caso Mi = 2 o 3 o
anche più.
In generale, i valori alti di Mi (Mi ≥ 1) indicano che sulla workstation sono in atto operazioni
manuali, mentre valori bassi (Mi < 1) denotano una qualche forma di automazione.
Includendo l'automazione nello schema di classificazione precedentemente descritto, si hanno
due possibili livelli di automazione per le singole stazioni e tre possibili livelli per i sistemi multi-
stazione. I due livelli per le singole stazioni (tipo I, stazione singola) sono:
• M = stazione presidiata da personale umano.
• A = stazione completamente automatizzata.
La stazione presidiata da personale umano è identificata dal fatto che uno o più lavoratori devono
essere presenti sulla stazione ad ogni ciclo di lavorazione.
Tuttavia, in alcuni casi, un lavoratore può essere in grado di presidiare più di una macchina, nel
caso in cui, per esempio, il ciclo semiautomatico è più lungo rispetto al servizio richiesto per
ciascun ciclo del lavoratore (quindi, M < 1). Una stazione completamente automatizzata richiede
meno attenzione rispetto il tempo a pieno carico di un lavoratore (M <1). Per i sistemi a più
stazioni (tipi II e III), i livelli M e A sono applicabili, inoltre, è possibile individuare un terzo livello:
• H = stazione ibrida.
Nelle stazioni ibride, alcune workstation sono presidiate da personale umano, mentre altre sono
completamente automatizzate.
4)VARIETA’ DI PARTI E/O DI PRODOTTO
Esempi di possibili variazioni che un sistema di produzione potrebbe dover far fronte includono:
• variazioni del tipo e/o del colore della plastica delle parti nel processo di stampaggio a
iniezione;
• variazioni dei componenti elettronici posizionati su un circuito stampato di dimensioni
standard;
• variazioni delle dimensioni delle schede con circuito stampato gestite da una macchina di
posizionamento dei componenti;
• variazioni nella geometria delle parti lavorate;
• variazioni di parti e opzioni su un prodotto processato su una linea di assemblaggio.
Si distinguono tre casi di variazione delle parti o dei prodotti nei sistemi di produzione:
• modello singolo:
Tutte le parti o i prodotti realizzati dal sistema di produzione sono identici.
Non ci sono variazioni. In questo caso, la domanda dell'articolo deve essere sufficiente alta da
giustificare la presenza di un sistema dedicato alla produzione di tale articolo, specializzato e
progettato per avere la massima efficienza possibile, per un lungo periodo di tempo, anche di
diversi anni
• modello batch:
il sistema produce parti o prodotti diversi, ma sono realizzati in lotti perché vengono
modificati sia nella loro impostazione fisica che nella programmazione delle apparecchiature. Il
passaggio tra diversi sistemi di produzione è necessario poiché le differenze nelle parti o nei
prodotti sono abbastanza significative da non consentire al sistema di copiare le modifiche
apportate agli strumenti e alla programmazione. Il tempo necessario per completare il passaggio
richiede che il sistema sia gestito in modalità batch.
• modello misto:
il sistema di produzione produce diverse parti o prodotti, ma il sistema stesso è in grado di
gestire queste differenze senza la necessità di un passaggio di setup e/o attraverso la
programmazione. Ciò significa che una varietà di parti diversa può essere prodotta in modo
continuo anziché in lotti. Il requisito per la produzione continua di varietà di parti diverse è che il
sistema di produzione sia progettato in modo tale che le regolazioni possono essere fatte
abbastanza rapidamente da rendere economico produrre anche unità di lotti singoli.
FLESSIBILITA’ NEI SISTEMI DI PRODUZIONE
La flessibilità è la capacità di un sistema di produzione a modelli misti di far fronte ad un
certo livello di variazione della geometria della parte o di un prodotto senza interruzioni.
La flessibilità è generalmente una caratteristica auspicabile in un sistema di produzione. I sistemi
che lo posseggono sono chiamati sistemi di produzione flessibile (FMS) o sistemi di assemblaggio
flessibili (FAS).
Per essere FLESSIBILE, un sistema di produzione deve possedere le seguenti capacità:
• Identificazione dei diversi lavori in unità. Sono richieste operazioni diverse su parti o prodotti
diversi. Il sistema di produzione deve identificare l'unità di lavoro per ottimizzare
l'operazione corretta. In un sistema manuale o semiautomatico, questo compito è solitamente
facile per il personale umano, in un sistema automatizzato, devono essere progettati alcuni
componenti atti all’identificazione automatica delle unità di lavoro.
• Cambio rapido delle istruzioni operative. Le istruzioni o il programma pezzo, nel caso di
macchine di produzione controllate da computer, devono corrispondere all'operazione corretta per
la parte specifica. Nel caso di un sistema azionato manualmente, i lavoratori devono essere
esperti per poter operare sull’ampia varietà di operazioni necessarie per elaborare o assemblare
le diverse unità di lavoro e devono preventivamente conoscere quali operazioni eseguire su ogni
differente unità di lavoro. Nei sistemi semi-automatici e completamente automatizzati, i programmi
pezzo richiesti devono essere prontamente disponibili per l'unità di controllo.
• Cambio rapido del setup fisico. Se si ha una grande flessibilità nella produzione si ha che le
diverse unità di lavoro non vengono prodotte in lotti. Affinché differenti manufatti possano essere
prodotti senza perdite di tempo tra un'unità e l'altra, il sistema di produzione flessibile deve essere