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SOSTITUZIONE

Il Titolare dell'ufficio può sostituire il PM designato per l'udienza con altro PM dell'ufficio solo in casi determinati dalla legge: 1- per grave inadempimento personale (es. malattia) 2- per rilevanti esigenze di servizio (es. concomitanza con altre attività d'ufficio) 3- per motivi di opportunità determinati dalla posizione personale del magistrato (art.53.2 richiama casi di astensione del giudice: art. 36 c. 1 lett. a), b), d), e) Al di fuori di queste ipotesi la sostituzione può avvenire soltanto con il consenso del magistrato (art. 53 c. 2) → per scongiurare il rischio che dietro pretese di buon funzionamento ufficio si celino disegni di ingiustificata esautorazione della persona. I provvedimenti di sostituzione vanno motivati in modo tale da individuarne le ragioni. ASTENSIONE DEL PM Il PM ha la facoltà (non l'obbligo) di astenersi in presenza di "gravi ragioni di convenienza" (art.52 c.p.p.). Leragioni non sono diverse da quelle che danno luogo ad astensione del giudice =circostanze che incidono sulla funzione del PM, così da metterne in discussione la serenità. Il PM propone dichiarazione di astensione e a differenza del giudice non può essere ricusato, essendo parte del processo. Quindi: il pm non può essere ricusato, altrimenti l'imputato potrebbe eliminare il pm quando vuole e come vuole. Il pm può solo astenersi quando vuole, ma non possono invece le parti ricusare il pm. Sulla dichiarazione di astensione decidono nell'ambito dei rispettivi uffici:
  1. Il Procuratore della Repubblica presso il tribunale
  2. Il Procuratore generale presso la Corte di appello
Sulla dichiarazione di astensione del Procuratore della Repubblica presso il tribunale e del Procuratore generale presso la Corte di appello decidono, rispettivamente, il Procuratore generale presso la Corte di appello e il Procuratore generale presso la Corte di cassazione. Nota: nonÈ possibile individuare un organo superiore al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione. Questo perché siamo all'ultimo livello, non c'è uno più alto. Con il provvedimento che accoglie la dichiarazione di astensione, il magistrato del pubblico ministero astenuto è sostituito con un altro magistrato del pubblico ministero appartenente al medesimo ufficio. Quando viene accolta la dichiarazione di astensione del Procuratore generale presso la Corte di appello (quindi il vertice), può essere designato alla sostituzione altro magistrato del pubblico ministero appartenente all'ufficio ugualmente competente determinato a norma dell'art.11 (tabella che indica gli spostamenti tipo: Milano → Brescia). AVOCAZIONE Potere del Procuratore generale presso la Corte d'Appello (quindi siamo nel secondo grado di giudizio) di fare proprie le attribuzioni normalmente demandate a ufficio della Procura presso il Tribunale per il.

Compimento di una determinata attività quando si verifichino omissioni o ritardi da parte dell'ufficio "inferiore". Quindi il Procuratore può fare proprie le attribuzioni che normalmente spettano alla Procura presso il Tribunale quando quest'ultima non ha compiuto le attività che dovrebbe compiere, oppure ritardo nelle sue attività.

Casi di avocazione (art.372, ipotesi tassative: riconducibili a inerzia, ritardo o inattività della Procura della Repubblica):

  • In conseguenza dell'astensione o della incompatibilità del magistrato designato non è possibile provvedere alla sua tempestiva sostituzione;
  • Il capo dell'ufficio del pubblico ministero ha omesso di provvedere alla tempestiva sostituzione del magistrato designato per le indagini nei casi previsti dall'art.36 c.1 lett.a),b), d), e);
  • Quando, trattandosi di indagini collegate, non risulta effettivo il coordinamento delle indagini previsto.
dall'art.371 comma 1, e non hanno dato esito le riunioni per il coordinamento disposte o promosse dal Procuratore generale anche d'intesa con altri procuratori generali interessati (in relazione a determinati delitti). Altri casi di avocazione: Se il PM non esercita l'azione penale o non richiede l'archiviazione nel termine previsto (Art.412) anche a seguito della richiesta dell'indagato o della persona offesa (art.413). → Il Procuratore generale può disporre l'avocazione e svolgere le indagini preliminari indispensabili e formulare le sue richieste entro 30gg dal decreto di avocazione o da richiesta dell'indagato o offeso  Qualora il GIP non accogliendo la richiesta di archiviazione fissa udienza camerale (art.409 co.3)  Qualora il GUP ritenendo le indagini incomplete disponga il compimento di ulteriori indagini (art.421 bis)  Indagini che riguardano reati di criminalità organizzata e terrorismo, potere diavocazione riconosciuto a Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, che lo esercita quando non è possibile coordinare i procuratori distrettuali. Le attività investigative sono svolte direttamente dal Procuratore nazionale oppure da un magistrato della DNA designato (371 bis c.3 lett.h e c.4.). Procedura In generale l'avocazione è disposta con decreto motivato che va trasmesso in copia ai procuratori interessati, che entro 10gg possono presentare reclamo ai Procuratore Generale presso la corte di Cassazione. Se il reclamo è accolto, il Procuratore Generale presso la corte di Cassazione revoca il provvedimento di avocazione e ordina la restituzione degli atti al PM. Una volta disposta e non revocata l'avocazione ha effetto pure nelle fasi successive all'esercizio dell'azione penale allo scopo di preservare la continuità della funzione d'accusa. DELEGAZIONE Nei casi previsti dalla legge, si consente che un ufficio PM trasferisca la

Potestà di esercitare determinate funzioni ad un altro ufficio per il compimento di una specifica attività. Si parla di delegazione quando c'è una sorta di delega, perché un ufficio di pm delega un altro ufficio a svolgere certe attività. Può essere orizzontale o verticale. In qualunque momento l'organo delegante può esercitare il potere di revoca.

  1. Delegazione verticale → Procuratore Generale presso la Corte d'Appello, se lo ritiene opportuno, dispone che al processo in sede di impugnazione partecipi quale suo sostituto il rappresentante del PM che ha presentato le conclusioni nel dibattimento di primo grado e ne faccia richiesta (art.570 c.3 c.p.p.)
  2. Delegazione orizzontale → tra uffici PM di pari grado "per singoli atti da assumere nella circoscrizione di altro tribunale" ove il PM ritenga di non procedere personalmente può delegare PM presso tribunale del luogo (art.370 c.3 c.p.p.)

CONTRASTI

TRA UFFICI DEL PM

1. CONTRASTI NEGATIVI (art.54)

Il pubblico ministero, se durante le indagini preliminari ritiene che il reato appartenga alla competenza di un giudice diverso da quello presso cui egli esercita le funzioni, trasmette immediatamente gli atti all'ufficio del pubblico ministero presso il giudice competente.

Il giudice che ha ricevuto gli atti, se ritiene che debba procedere l'ufficio che li ha trasmessi (contrasto negativo), informa il Procuratore generale presso la Corte di appello ovvero, qualora appartenga a un diverso distretto, il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.

Il Procuratore generale, esaminati gli atti, determina quale ufficio del pubblico ministero deve procedere e ne dà comunicazione agli uffici interessati.

Gli atti di indagine preliminare compiuti prima della trasmissione o della designazione vengono trasmessi all'ufficio competente e possono essere utilizzati nei casi e nei modi previsti dalla legge.

2. CONTRASTI POSITIVI

(art.54-bis) = quando il pubblico ministero riceve notizia che presso un altro ufficio sono in corso indagini preliminari a carico della stessa persona e per il medesimo fatto in relazione al quale egli procede, informa senza ritardo il pubblico ministero di questo ufficio, richiedendogli la trasmissione degli atti a norma dell'art.54 c.1.

Il pubblico ministero che ha ricevuto la richiesta, ove non ritenga di aderire (contrasto positivo), informa il Procuratore generale presso la Corte di appello, ovvero, qualora appartenga ad un diverso distretto, il Procuratore generale presso la Corte di cassazione.

Il Procuratore generale, assunte le necessarie informazioni, determina con decreto motivato, secondo le regole sulla competenza del giudice, quale ufficio del pubblico ministero deve procedere e ne dà comunicazione agli uffici interessati.

All'ufficio del pubblico ministero designato sono immediatamente trasmessi gli atti da parte del diverso ufficio.

Il contrasto si intende

risolto quando, prima della designazione, uno degli uffici del pubblico ministero provvede alla trasmissione degli atti. Gli atti di indagine preliminare compiuti dai diversi uffici del pubblico ministero sono comunque utilizzabili nei casi e nei modi previsti dalla legge.

Peculiarità = se il contrasto riguarda reati di criminalità organizzata e terrorismo (art.54 ter c.p.p.):

  • Se la decisione spetta al procuratore generale presso la Corte di cassazione, questi provvede dopo aver sentito il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo
  • Se spetta al procuratore generale presso la Corte d'appello, questi informa il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo dei provvedimenti adottati

RICHIESTA DI TRASMISSIONE DEGLI ATTI A UN DIVERSO PUBBLICO MINISTERO

Art.54 quarter c.p.p.

La persona sottoposta alle indagini che abbia conoscenza del procedimento ai sensi dell'art.335 (iscrizione nel PNR) o dell'art.369 (informazione di garanzia), e la persona offesa dal reato, possono richiedere la trasmissione degli atti a un diverso ufficio del pubblico ministero.

reato cheabbia conoscenza del procedimento ai sensi dell’art.369 (informazione di garanzia), nonché irispettivi difensori, se ritengono che il reato appartenga alla competenza di un giudice diverso daquello presso il quale il pubblico ministero che procede esercita le sue funzioni possono chiederela trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice competente enunciando, a pena diinammissibilità, le ragioni a sostegno della indicazione del diverso giudice ritenuto competente.

La richiesta deve essere depositata nella segreteria del pubblico ministero che procede conl’indicazione del giudice ritenuto competente.

Il pubblico ministero decide entro 10 giorni dalla presentazione della richiesta e, ove la accolga,trasmette gli atti del procedimento all’ufficio del pubblico ministero presso il giudice competente,dandone comunicazione al richiedente.

Se non provvede in tal senso, il richiedente, entro i successivi 10 gg, può chiedere al

Procuratore generale presso la Corte d'appello, o qualora il giudice ritenuto compe
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
140 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michelasudati di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Camaldo Lucio Bruno Cristiano.