Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 49
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 1 Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Principi di fisiopatologia Pag. 46
1 su 49
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTRODUZIONE ALL'IMMUNOLOGIA

Immunità ha due definizioni:

  1. storica: esenzione da oneri pubblici o aggravi fiscali, situazione in cui si trova chi gode di particolari privilegi e non è sottoposto a giurisdizione.
  2. resistenza dell'organismo all'azione di microrganismi patogeni, tossine o sostanze chimiche.

Immunologia: dagli anni '60 è considerata una branca a ponte tra la medicina e la biologia che studia il sistema immunitario, ovvero le sue componenti e le funzioni che queste svolgono nella difesa del nostro organismo. Negli ultimi anni è stata considerata una scienza multidisciplinare.

La storia dell'immunologia risale a tempi antichi: già nel 430 a.C. lo storico Tucidide aveva descritto il concetto di protezione dalla peste per chi l'aveva già avuta. Allo stesso modo, nelle civiltà delle Indie e della Cina, i neonati venivano avvolti negli abiti di chi aveva già avuto il vaiolo, come una sorta di protezione.

protezione dell'organismo dalle infezioni. Il sistema immunitario è composto da diversi componenti, tra cui: - Organi linfoidi primari: il midollo osseo e il timo, dove le cellule del sistema immunitario vengono prodotte e maturate. - Organi linfoidi secondari: come i linfonodi, la milza e le tonsille, dove le cellule del sistema immunitario si incontrano e interagiscono con i microrganismi. - Cellule del sistema immunitario: come i linfociti, i macrofagi e i granulociti, che svolgono diverse funzioni per combattere gli agenti patogeni. - Molecole del sistema immunitario: come gli anticorpi, che riconoscono e neutralizzano specifici microrganismi, e le citochine, che regolano la risposta immunitaria. Quando un microrganismo patogeno entra nel nostro corpo, il sistema immunitario riconosce la sua presenza e attiva una risposta immunitaria per eliminarlo. Questa risposta può includere l'attivazione dei linfociti, che producono anticorpi specifici per il microrganismo, e l'attivazione dei macrofagi, che inglobano e distruggono i microrganismi. La vaccinazione è un metodo per stimolare il sistema immunitario a riconoscere e combattere specifici microrganismi patogeni. Attraverso l'uso di vaccini, che contengono parti o frammenti dei microrganismi, il sistema immunitario viene addestrato a riconoscerli e a produrre una risposta immunitaria. In questo modo, se l'organismo viene successivamente infettato dal microrganismo completo, il sistema immunitario sarà già preparato per combatterlo in modo più efficace. La vaccinazione è uno strumento fondamentale per la prevenzione delle malattie infettive e ha contribuito in modo significativo alla riduzione della morbilità e della mortalità causate da queste malattie. È importante seguire le linee guida e le raccomandazioni delle autorità sanitarie per garantire una corretta vaccinazione e proteggere la propria salute e quella degli altri.risposta immunitaria.Questa risposta è caratterizzata da un insieme di eventi che si verificano quando il nostro organismo reagisce nei confronti di sostanze estranee definite non-self e che vengono "discriminate" dalle sostanze appartenenti all'organismo dette self.Esistono quindi varie tipologie di protezione dell'organismo come le difese chimiche e biochimiche, tra le quali troviamo la cute e le mucose. Una volta superate queste si attiva come già accennato il sistema immunitario che permette il riconoscimento delle sostanze estranee e che hanno superato le barriere di superficie, in alcune occasioni particolare anche le molecole self possono causare immunità e in questi particolari casi si parla di autoimmunità.Quali sono le cellule e i tessuti del sistema immunitario?Molte cellule sono interessate nella risposta immunitaria con distribuzione varia e omogenea e funzioni diverse: ci sono organi (timo, tonsille, midollo osseo, linfonodi e

Vasi linfatici, timo, milza e vasi sanguigni (globuli bianchi sono le cellule del sistema immunitario che interessano il circolo linfatico, globuli rossi e piastrine).

Sangue: costituito da 55% di plasma (componente liquida del sangue) + 45% da componente corpuscolare (globuli bianchi, piastrine e globuli rossi).

In questa fase centrale è la componente corpuscolare dei globuli bianchi.

La maggior parte dei linfociti viene prodotta negli organi linfoidi: tessuti organizzati che contengono un elevato numero di leucociti che interagiscono con cellule non linfoidi.

Questi si dividono in:

  1. Organi linfoidi centrali o primari: midollo osseo, timo (importante per maturazione linfociti c)
  2. Organi linfoidi periferici o secondari: anello linfatico di Waldeyer (tonsille), linfonodi, milza, sistema linfoide associato alle mucose e alla cute, tessuti linfoidi ectopici.

Collegamento cellule tra organi sistema immunitario: si parte da cellula staminale nel midollo osseo, che dà origine ai

Linfociti T e B. Quelli T continuano la maturazione nel timo, quelli B nel midollo osseo. Entrambi una volta maturati, attraverso il sangue, arrivano agli organi linfoidi secondari (linfonodo, mucosa intestinale, milza).

Sistema linfatico: caratterizzato da una serie di vasi distribuiti lungo tutto il corpo, lungo i quali si trovano i linfonodi. Il sistema è caratterizzato dai linfonodi: piccoli aggregati nodulari di tessuto linfoidedisposti lungo il percorso dei vasi linfatici che hanno un ruolo centrale nella risposta immunitaria specifica, agli antigeni proteici veicolati per via linfatica e soprattutto nel riassorbimento del liquido extracellulare o interstiziale per riportarlo nel sangue.

Il linfonodo: sistema circolatorio (arterie e vene), vasi linfatici. Struttura tondeggiante formata da una capsula di tessuto fibroso. È suddiviso in varie aree: un'area B e un'area midollare.

Milza: ha molteplici funzioni come ..., eliminazione globuli rossi. All'interno

Della milza possiamo distinguere una serie di zone: area T (arteriolare) e area B (follicolo). In essa si verificano le risposte immunitarie ad antigeni presenti nel sangue, sede di emacateresi e di eliminazione di immunocomplessi e microbi opsonizzati.

Si distinguono due tipi di tessuti principali: polpa bianca (tessuto linfoide addensato) e polpa rossa (cordoni splenici, seni venosi, eritrociti e macrofagi).

Sistema immunitario associato alle mucose: non ha struttura ben definita o distinta da altre strutture. È stato descritto come aggregati di tessuto linfoide non capsulato presenti nella lamina propria e nelle aree sottomucose del canale gastro-intestinale, delle vie respiratorie e delle vie genito-urinarie. Una volta attivate, queste cellule raggiungono gli organi linfociti secondari.

Origine delle cellule immunitarie: tutte le cellule si sviluppano dalla cellula staminale HSC. La prima grande distinzione si ha nella fase iniziale che divide le cellule in due grandi linee di sviluppo:

struttura e alla funzione che svolgono nel sistema immunitario. Ad esempio, i granulociti sono caratterizzati dalla presenza di granuli nel loro citoplasma e sono responsabili della difesa contro le infezioni batteriche. I linfociti, invece, sono responsabili della risposta immunitaria specifica e possono essere suddivisi in linfociti T, linfociti B e cellule Natural Killer. I monociti sono precursori dei macrofagi, che svolgono un ruolo importante nella fagocitosi e nella presentazione dell'antigene alle cellule T. Le cellule dendritiche, infine, svolgono un ruolo chiave nella presentazione dell'antigene alle cellule T e nella regolazione della risposta immunitaria.loro funzione. Esistono due diversi tipi di cellule e quindi due diversi tipi di risposte immunitarie:
  1. Immunità innata: tutti gli altri tipi di cellule.
  2. Immunità adattativa: nella quale sono coinvolte due tipologie di cellule: linfociti T e linfociti B.
L'immunità innata si attiva rapidamente nell'arco di qualche ora, cellule che si attivano velocemente, si ha una risposta rapida nei confronti di un microrganismo. Ma la risposta non è molto specifica. Questa risposta si basa su meccanismi ripetitivi, stereotipati e aspecifici. Si attiva sempre allo stesso modo e non ha perciò memoria di quello che è successo. L'immunità adattativa è più specifica, più lenta ad attivarsi (più tardiva). È importante il fatto che è in grado di rispondere in modo sempre più potente alle cellule estranee dopo contatti ripetuti (memoria immunologica). Risposta immunitaria innata (riferimento a cannoni, etc.).immediata ma non specifica)E' il primo tipo di risposta che si è sviluppata con l'evoluzione e coinvolge meccanismi pre-esistentiall'infezione, producendo una risposta sempre uguale a se stessa. Le cellule dell'immunità innata hanno dei recettori che riconoscono: macromolecole (proteineparete batterica, lipidi, carboidrati, acidi nucleici distinguono che è un virus, ma non il tipo)espresse o prodotte dai microrganismi. Le funzioni delle cellule dell'immunità innata sono: 1. eliminare direttamente microrganismi entrati nel nostro corpo attraverso l'azione di neutrofili, macrofagi e cellule dendritiche che eliminano i microrganismi attraverso le fagocitosi (inglobano il microrganismo e lo eliminano in modi diversi). Neutrofili, macrofagi e cellule dendritiche hanno forme diverse, e nuclei diversi. Inoltre i macrofagi e le cellule dendritiche espongono sulla loro superficie i frammenti degradati, importanti per attivare le cellule

dell'immunità adattativa2. le cellule Natural Killer eliminano le cellule del nostro organismo infettate dal virus con l'obiettivo di eliminare il virus [si riproduce con la duplicazione delle cellule].La risposta innata è caratterizzata anche da fattori solubili: complemento, proteine di fase acuta,citochine, lisozima, defensine.Le cellule dell'immunità innata si possono distinguere in 3 diversi gruppi (in base alla funzione):

  1. monociti/macrofagi, cellule dendritiche e granulociti neutrofili coinvolti nella fagocitosi
  2. cellule NK coinvolte nell'attività citotossica
  3. mastociti, granulociti eosinofili e basofili coinvolti nel rilascio granuli

Molecole di rinascimentoPRRs (pattern recognition receptors) possono riconoscere due patterns diversi:

  1. PAMPs: pattern molecolari associati a patogeni: proteine, lipidi, carboidrati, acidi nucleici prodotti o espressi dai microrganismi
  2. DAMPs: pattern molecolari associati al pericolo: proteine
  3. citosoliche e nucleari che in seguito a necrosi cellulare vengono liberate nell'ambiente extracellulare. Cellule ad attività fagocitica: riconoscimento per la presenza di recettori. Funzione centrale che facilita il riconoscimento e l'opsonizzazione (ovvero rende più 'appetibile' il microrganismo rivestendolo per farlo riconoscere). [Continuo scambio tra le funzioni del sistema immunitario adattativo e innato. Come per gli anticorpi] Varie sono le cellule che svolgono la fagocitosi: Monociti (<10% globuli bianchi nel sangue): hanno un diametro tra 10-18 micron e rappresentano il 2-8% della popolazione leucocitaria presente nel sangue. Attraverso la diapedesi sono in grado di uscire dal vaso. In seguito a stimoli chemotattici e infiammatori la cellula raggiunge il compartimento vascolare dove matura in macrofago, i monociti possono quindi essere considerati cellule in transito. Nel citoplasma è possibile osservare oltre ai mitocondri, RE, apparato di

    Golgi

Dettagli
A.A. 2022-2023
49 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescatrapani110502 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi di fisiopatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Maggi Laura.