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Il movimento del Kitchen Sink nel cinema britannico

Anche la scelta di mostrare i film assieme e creare un manifesto da subito da l'impressione di una contrapposizione ad un cinema.

Non è un vero e proprio movimento ma più un'espressione, infatti il cinema che andranno a fare questi registi è il Kitchen Sink (lavello della cucina) - si tratta di film che indagano la vita di tutti i giorni, molte scene in cucina o in piccoli appartamenti. Un antecedente è l'opera teatrale di John Osborne "Look back in anger" (ricorda con rabbia) - protagonisti stesse classi sociali e anagrafiche.

Nel 1959 Richardson fonda la casa di produzione Woodfall, uno dei primi registi indipendenti, questo atto è un segno di indipendenza e uno dei primi film sarà la trasposizione di un dramma di Osborne "I giovani arrabbiati" diretta da Richardson e interpretata da Richard Burton.

Nello stesso anno la stessa casa dirige un film di Clayton "La strada dei quartieri alti" (conflitti di classe) la sua particolarità ha...

dei riferimenti sessuali espliciti per l'epoca.
  • Film più significativi è Sabato sera, domenica mattina diretto da Reisz nel 1960, giovane insofferente che lavora in fabbrica, tratto da un romanzo di Allan Silltoe.
  • Nel 1962, sempre dello stesso scrittore, Gioventù, amore e rabbia per la regia di Richardson, il titolo originale è The Loneliness of the Long Distance Runner. Racconta di un ragazzo di una classe sociale proletaria che finisce in un riformatorio. C'è una sequenza-scena dei due giovani che parlano la lingua di tutti i giorni per renderli dei personaggi credibili. Il ragazzo sa correre e finisce per gareggiare in una corsa con il college. Un altro ragazzo, che lo prende sotto la sua ala protettiva, capisce che la sua vittoria giustifica il sistema repressivo. Alla linea di arrivo, si ferma e fa vincere l'altro, gesto di autoaffermazione.
  • Nel 1963, Lindsay Anderson gira Io sono un campione, su un minatore che cerca di diventare

unrugbista.

  • 1963 maggior successo pubblico Tom Jonas di Richardson, film in costume che determina un po lafine.
  • Francia
  • La Nouvelle Vague = molti critici del Chaiers du Cienma passano dietro la macchina da presa
  • Il primo è Claude Chabrol che investe i soldi di un eredità per girare Le Buege Serge sull amicizia tradue uomini profonda ma tempestosa, che aveva delle caratteristiche che lo distinguevano ( la loropolemica era contro quel cinema ben fatto, di registi impersonali il cinema di papà).
  • Il 4 maggio 1959 al festival di Cannes viene presentato i 400 colpi ( fare il diavolo a 4) di debutto diTrauffaut :il film vince il premio per la miglior regia. ( non vince quello per opera prima e operaseconda, a chi ha girato un film primo o secondo della sua carriera; lui vince già quello per lamiglior regia). Film che da la svolta alla Nuova onda ( Nouvelle Vague = moviemnto non che si sonodati , come il Free cinema, la derivazione
È l'articolo di una rivista in cui una giornalista aveva condotto un'inchiesta sui giovani francesi alla fine degli anni '50 che si chiama "Arriva la nuova ondata". Un recensore, parlando di questi film di questi registi, riprende questo concetto e lo traduce a livello cinematografico. L'opera è autobiografica e racconta di un dodicenne turbolento ma appassionato di cinema e letteratura, Antoine Doinel, un ragazzino che non aveva mai recitato (protagonista di altri film dello stesso Truffaut sullo stesso personaggio). Nella sequenza in cui entra in riformatorio e deve sostenere un colloquio con la psicologa, il film è girato in maniera innovativa: la psicologa non viene mai inquadrata perché si vuole incentrare sul punto di vista del ragazzino. Quella persona è estranea a lui, quindi si decide di non mostrarla. Inoltre, ci sono dissolvenze e il ragazzino non è nella posizione precedente. Questo utilizzo del linguaggio in maniera del tutto innovativa è straordinario perché crea un'esperienza cinematografica unica.come protagonista ma non era per ragazzi; capacità di mettere in evidenza la Parigi contemporanea anche grazie al processo tecnologico (es. macchine da presa fine anni '50 erano pesanti, invece intorno alla seconda metà degli anni '50 ci sono macchine da presa portatili a spalla per l'operatore + le pellicole fotografiche diventano più sensibili alla luce naturale, non è più necessaria troppa luce artificiale, apparecchiature in generale più maneggevoli, troupe più ridotte). Così sta continuamente addosso al personaggio, protagonista assoluto della pellicola, finirà per rubare una macchina da scrivere per un biglietto del treno per vedere il mare, non riesce, ma quando la sta riportando preso da una guardia e finisce in riformatorio. Questa storia finisce con una partita di calcio, approfittando di un momento riesce a scappare e comincia a correre e arriva in una spiaggia, la macchina da presa lo inquadra sul suo volto c'è un freeze frame e finisce così. Finale aperto.

come quello di Ladri di biciclette).

  • Grande carriera, verso la fine anni 70 realizza dei film melodrammatici contemporanei, meno innovatore rispetto a Godard nell'uso, legato più alla tradizione.
  • Nel 1960 esce Fino all'ultimo respiro di Godard, scritto da Truffaut. Film ancora più rivoluzionario per il linguaggio, con pratiche inusuali: jump cut (montaggio a salti, la stessa inquadratura, con pezzi tagliati, come se la pellicola saltasse, non è nelle regole del cinema tradizionale, questo stacco quando solitamente cambio POV), sguardi di macchina (solo in alcuni generi come le comiche), raccordi bizzarri e inquadrature insolite.
  • 1962 è Il Disprezzo, tratto dal romanzo di Alberto Moravia, interpretato da Brigitte Bardot, il film è una riflessione sul cinema, sul fare cinema e sulle contraddizioni del cinema; anche con una scelta di mescolanze linguistiche (riflessione sul cinema stesso, che non è solo mettere in scena).

Il dietro le quinte, come Trauffaut in effetto notte. Sequenza - commento musicale, dialoghi ambientati all'interno degli studi cinematografici, figura di Fritz Lang, citazione film Rossellini.

  • Erich Rohmer è autore di un cinema intimista incentrato sui dialoghi che sovente indaga i rapporti di coppia. Il suo cinema è articolato in cicli, come i sei racconti morali, le commedie e i proverbi e i racconti delle quattro stagioni. Accorpa i film attorno a un tema che li collega e che sono anche spendibili come opere a sé stanti. Storie di amore più o meno tormentate.
  • Alain Resnais, pur non essendo parte organica del movimento, esordisce in questi stessi anni con opere molto innovative. Viene dal documentario industriale, cinema d'impresa. Opere basate sull'opera di pittori come Van Gogh che facevano vivere le opere. Fa un cinema raffinato, molto più intellettuale, rarefatto e allegorico, meno legato alla realtà, in particolare i...

Suoi primi due film: Hiroshima mon amour e L'anno scorso a Marienbad sono una riflessione sulla memoria, sul passare del tempo e sul confine tra realtà e ricordo. La sequenza (trailer) di L'anno scorso a Marienbad è una ricerca raffinata, con una costruzione del quadro molto elaborata. Il film vinse il Leone d'oro al festival di Venezia.

Nata in Belgio ma naturalizzata francese, Agnes Varda realizza nel 1962 Cleo dalle 5 alle 7, un film in cui il tempo della storia e quello dell'intreccio combaciano (la durata degli eventi rappresentati e del film è la stessa). Il film racconta due ore della vita di questo personaggio, una cantante che ha fatto un esame critico perché ha timore di un tumore. Durante queste due ore di attesa del responso dell'esame, Cleo prova una canzone, gira per le strade di Parigi e incontra uno sconosciuto, fino alla rivelazione del suo esame negativo.

Tutto girato con una leggera a e unacura particolare. Bianco e nero molto contrastato, come il persoanggio. Sequenza ̶- non succedenulla , assistiamo come lei ai chiacchiericci dei tavoli del bar.

  • Sulla scorta delle innovazioni della Novelle Vague..
  • America Latina ( Brasile e Argentina, ma anche Bolivia)
  • Giappone
  • Registi con una loro penetrzione nel mercato occidentale
  • Nuberu Bagu
  • Tra la fine degli anni 50 e l inizio 60 la produzione cinematografica è dominata da due case diproduzione giapponese : Shochiku e Nikkastu.
  • Per gli studios lavorano dei registi giovani e cercano di realizzare dei film nei quali coinvolgere ilsenso di smarrimento e di impotenza provato dai giovani giapponesi. ( ricordiamo che il Giapponedopo la perdita della IIWW, sottoposta da un controllo morto forte degli USA e grande colpoeconomico==questo implica anche un influenza cultura degli Stati Uniti vissuta in maniera negativada molti artisti) contestano sia il

Il potere pervasivo dello stato stesso è l'influenza giapponese. Uno dei primi film è "Racconto crudele della giovinezza" di Nagisa Oshima del 1960, che narra la sofferente storia d'amore di una coppia di giovani fuorilegge. Mettere in scena le vite dei suoi stessi coetanei, mentre il cinema di quel periodo trascurava le nuove generazioni. Nelle scelte estetiche siamo in un'altra direzione rispetto a quella francese, qui siamo a colori e formato schermico molto orizzontale (formato panoramico in vicende intime). Questo formato nasce come risposta all'avvento della televisione, per differenziarlo, ma si presta molto bene ad un certo cinema di ambientazione come ad esempio il western. Questo uso vuole dare una sensazione oppressiva del paesaggio sui personaggi, es Michelangelo Antonioni = personaggi spersi in un ambiente che non comprendono, è dato dal fatto che questi film sono prodotti da case di produzioni importanti che hanno un budget considerevole.

Più favorevole alla novelle vague in cui parliamo di produttori indipendenti), incentrato più sui personaggi, e più incentrato sugli stilemi del cinema d'azione, uso di formati orizzontali, per raccontare una storia crudele = andare contro alcune forme istituzionalizzate del cinema (scene di sesso più esplicita).

Più radicale e disperato è il successivo Il cimitero del sole nello stesso anno, in cui atti criminali e violenti sembrano l'unica dimensione possibile per i suoi protagonisti. (Questi personaggi non hanno un'ideologia alle spalle, ma più un bisogno di essere).

Hiroshi Teshigahara gira nel '64 La donna di sabbia, la storia di un entomologo che si trova prigioniero, prima suo malgrado, poi per scelta, di un'enorme buca di sabbia in cui vive una donna (qui si parla di un intellettuale a tutto tondo, più complesso); film più allegorico meno legato alla realtà effettuale, film molto fisico, girato in

in un abbraccio appassionato. La fotografia in bianco e nero enfatizza l'intensità delle emozioni e crea un'atmosfera nostalgica. La scelta di utilizzare il bianco e nero è anche un omaggio al cinema d'autore e al suo stile unico. La sequenza cattura l'evoluzione dei personaggi, passando da una situazione di conflitto a una di intimità e connessione profonda. L'uso del bianco e nero aggiunge un tocco di eleganza e classe alla scena, rendendola ancora più suggestiva.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bea.lemme di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di storia del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Rocca Giovanna.