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AGRICOLTURA BIOLOGICA
Il presupposto fondamentale dell'agricoltura biologica è lo sfruttamento non intensivo della terra, il ricorso a concimi naturali e l'adozione di sistemi di difesa delle piante alternativi al ricorso a pesticidi ottenibili per sintesi chimica. L'allevamento del bestiame, a sua volta, richiede l'uso di alimenti naturali e l'adozione di sistemi di profilassi e cura degli alimenti tali da non comportare la persistenza dei residui nelle carni dopo la macellazione e comportare anche regole che garantiscano uno standard elevato di benessere degli animali. Storicamente l'idea di agricoltura biologica nasce come reazione allo sviluppo del concetto moderno di agricoltura industrializzata nella prospettiva di uno stadio primitivo della produzione. Nel 1924 ad opera di Steiner (uno dei più importanti cultori dell'agricoltura biologica) le modalità di coltivazione del terreno vengono spiegate alla luce di teorie.Cosmologiche in cui il macrocosmo si riflette su particolari aspetti del microcosmo costituiti da un singolo essere vivente. L'adozione di queste pratiche agricole mirava, in ultima analisi, alla ricerca di un benessere interiore strettamente connesso con le abitudini di vita e di produzione degli agricoltori originari. Una situazione di evidente isolamento che si pone in evenienze contrapposizione con l'allora marciante industrializzazione dell'agricoltura. Steiner denuncia le distruzioni del territorio che si sono verificate tanto negli Stati Uniti quanto in Africa contrapponendo il modello della piccola impresa agricola ancora presente in alcune zone montuose del Centro Europa.
A mano a mano che si sviluppa l'idea di agricoltura biologica si fa sempre più leva sull'aspetto ambientale. Tuttavia se anche la tutela ambientale costituisce un presupposto fondamentale del meccanismo dell'agricoltura biologica, non costituisce comunque l'obiettivo.
Unico e neppure l'obiettivo finale. In primo luogo l'agricoltura biologica non è una mera attività di conservazione del territorio e in secondo luogo svolge un ruolo produttivo economicamente rilevante che si conclude con la vendita di prodotti distinguibili dai prodotti tradizionali e individuabili da parte del consumatore e garantiti da un sistema di controllo. Possiamo parlare di due caratteristiche:
- I contenuti delle norme tecniche la cui impostazione è diretta a definire regole di condotta compatibili con la conservazione dell'ambiente. Tra gli aspetti ambientali c'era anche la tutela della biodiversità, l'orientamento dell'agricoltore verso la coltivazione di piante e allevamento di animali autoctoni - quindi non solo le caratteristiche di un determinato luogo ma anche delle peculiarità vegetali e animali. Quindi ad esempio no a prodotti geneticamente modificati.
inquinanti dell'ambiente sotto l'aspetto della biodiversità. L'altro elemento caratteristico è dato dalla circostanza che l'attività di produzione è finalizzata all'ottenimento di prodotti finali destinati a costituire una categoria denominata prodotti biologici. Una categoria dal punto di vista qualitativo distinta rispetto ai prodotti ottenuti con le tecniche tradizionali. Quindi due elementi distintivi dell'agricoltura biologica: norme tecniche che disciplinano l'attività in modo che sia compatibile con la conservazione dell'ambiente e l'ottenimento di prodotti finali destinati ad una loro individuazione e individualità. L'individuazione li distingue rispetto ai prodotti tradizionali. I due aspetti si sovrappongono perché se da un lato la protezione dell'ambiente non rappresenta un obiettivo a se stante dell'attività produttiva in quanto risulta comunque
funzionale all'ottenimento di prodotti con caratteristiche particolari, dall'altro la stessa qualificazione dei prodotti come biologici dipende dalle regole di coltivazione e di allevamento cosiddette ambientali. Quindi l'attività produttiva rispetto alla protezione dell'ambiente non è una cosa a sé stante perché l'attività produttiva è diretta a prodotti particolari cioè biologici ma l'essere biologico dei prodotti dipende dal procedimento che deve essere garantito da un sistema di controllo. Quindi procedimento che porta al prodotti biologico e garanzia e controllo di quel procedimento. Un prodotto è biologico se quel procedimento è garantito da un sistema di controllo. Il metodo di produzione biologico si può dire assume rilievo sia nella fase di produzione agricola per la funzione strumentale rispetto alla protezione ambientale sia quale criterio per l'individuazione del
prodotto—> ma il criterio per l’individuazione del prodotto continua ad essere quello che fa riferimento al procedimento perché è il procedimento, con il quale il prodotto biologico viene prodotto, è atto a distinguere i prodotti tradizionali dai prodotti biologici:
Partiamo dalla nascita dell’agricoltura biologica. L’agricoltura biologica moderna è modellata su principi come la tutela dell’ambiente e come99 Paginaaccesso degli operatori coinvolti ad un reddito adeguato al loro lavoro. Entra anche in gioco la fiducia dei consumatori sulla possibilità di ottenere alimenti affidabili a prezzi equi. Dopo un periodo che è segnalabile alla fine dell’800 ed è caratterizzato dall’esistenza di correnti pre-biologiche—>c’era una corrente tedesca che si chiama riforma della vita che si proponeva una reazione radicale all’industrializzazione aspirante questo a una vera e propria
rivoluzione sociale orientata verso un tornare indietro, un tornare alla terra. È proprio nei primi anni del 900 che c'è l'adesione di filosofi interessati alla natura con un approccio non tecnico-scientifico ma bensì ideale e spirituale: tornare indietro alla terra. Steiner propone la teoria dell'azienda agricola come organismo vivente chiuso, come fattoria capace di produrre al suo interno tutto ciò di cui c'era bisogno -> non c'era dipendenza da rapporti esterni e quindi mancava il concetto di agricoltura biologica ma era previsto un sistema di linee guida per cui Steiner si proclamava come convinto di un approccio spirituale che possedeva connotate di certezza e di verificabilità tipiche delle scienze empiriche perché connesse a forze naturali chimiche e astrali. Queste teorie erano teorie nostalgiche. Allora si può comprendere come le teorie di Steiner, alle quali si può dare il merito di porreLe basi fondative del movimento biologico, furono largamente responsabili nell'emergere di un radicale scetticismo dell'agricoltura bio. Ma fu questa visione dell'azienda come organismo vivente che dette origine al termine agricoltura organica. In realtà l'evoluzione storica dell'agricoltura biologica si svolge in termini di confronto con l'agricoltura industriale. I movimenti più significativi sono due: uno risalente al 1939 che è chiamato esperimento Huglin (in Inghilterra); l'altro è del 1972 quando nasce a Versailles l'IFOAM (international federation organic agriculture modern). L'esperimento del 39 fu un autentico fallimento poiché non riuscì a dimostrare alcun tipo di beneficio dell'agricoltura biologica per la salute dell'uomo o per la tutela del suolo. Era stata interessante però il punto di partenza o meglio l'obiettivo poiché l'obiettivo era quello diOperare per la prima volta una comparazione diretta del sistema di coltivazione biologica e un sistema convenzionale. Il tentativo era interessante, si voleva confrontare la differenza di risultati tra l'agricoltura biologica e l'agricoltura industriale. Si fece uso di 85 ettari di terreno suddivisi in aree adiacenti: il primo terreno fu coltivato col metodo di agricoltura biologica (letame e residui vegetali usate per le concimazioni provenivano da animali e pianta della stessa particella di terreno in cui venivano utilizzate), invece nel secondo terreno si permise l'uso di fertilizzanti chimici, di erbicidi, di insetticidi, di fungicidi e c'era infine il terzo terreno che era una sezione mista in cui il letame e materiale comportato erano utilizzati in combinazione con fertilizzanti organici e inorganici. Il risultato fu fallimentare per le tesi dell'agricoltura biologica.
Il secondo tentativo ha come obiettivo finale l'adozione mondiale
Dell'agricoltura biologica come modello di riferimento agricola e allora è l'IFOAM a proporre l'unione delle diverse scuole di pensiero operante nel mondo bio. Nel 1982 nascono i primi standard di agricoltura biologica, sono le basi per l'elaborazione delle normative attuali. L'IFOAM può essere vista come testimonianza del fatto che l'interesse per il biologico non è più la partecipazione di pochi ma è condiviso da una non piccola parte dell'opinione pubblica particolarmente attenta alla genuinità dei prodotti alimentari. Ecco che l'agricoltura biologica si presenta come fenomeno di reazione all'agricoltura industriale. A metà del secolo XIX si dichiara che per massimizzare la fertilità delle piante non basta rinnovare l'humus del terreno ma bisogna reintrodurre nel terreno quegli elementi naturali di cui lo sfruttamento agricolo provoca il costante esaurimento. La scoperta che le
piante non assorbivanola materia organica costituita da sali minerali contenuti in essi, rese prevalente tra gli scienziatil’opinione che i concimi minerari inorganici potessero sostituire quelli organici. Questo provoca unaumento significativo della produzione e dell’efficienza agricola—> è la nascita dell’agricolturaindustrializzata. L’idea della nascita di un nuovo tipo di agricoltura cioè di un’agricoltura piùefficiente grazie alla scienza chimica fu realizzata 60 anni dopo da degli scienziati tedeschi.100 PaginaL’invenzione venne chiamata Haber Bosh —> essa consiste nel ricreare ciò che in natura vienesvolto da microscopici organismi presenti nel suolo. Dal momento in cui in natura viene svolto damicroscopici organismi presenti nel suolo e dal momento che le piante non sono in grado diassorbire l’azoto presente nell’atmosfera, questi batteri in simbiosi con le radici delle piante sono
In grado di estrarre l'azoto dall'area e permettono alle piante di produrre le proteine di cui hanno bisogno per vivere. Tra gli anni 30 e 40 alle teorie sulla agricoltura biologica sono state sviluppate da diversi studiosi e agricoltori.