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MODELLO REDDITO SPESA

Il modello reddito spesa è un modello che si propone di offrire una versione semplificata del modello

keynesiano concentrandosi sul principio della domanda effettiva,sul moltiplicatore e utilizzare la

politica fiscale per stabilizzare l’economia

Questo è un sistema con 5 equazioni lineari e 5 variabili ovvero Y,C,I,G,T

La differenza tra questo modello e quello neoclassico che abbiamo spiegato tempo fa è che in

questo modello non c’è nessun reddito di piena occupazione

La seconda differenza riguarda la funzione dei consumi poiché qui scompaiono sia il reddito

disponibile atteso sia il tasso di interesse poiche vengono assorbiti dalla componente C con 0

La terza differenza riguarda la funzione degli investimenti in quanto essa non compare

Risolvere questo modello significa calcolare il valore delle 5 incognite anche se 3 di queste 5

incognite il problema viene risolto in partenza ovvero gli investimenti sono pari a Y con 0, la spesa

pubblica per acquisto di beni e servizi è pari a G con 0, la tassazione è pari a T con 0

Restano 2 variabili ovvero Y e G anche se la più importante è Y poiche una volta determinato ci

permette di trovare l’altro

Dunque il reddito di equilibrio può calcolarsi sostituendo ogni equazione all’interno della prima

equazione e viene fuori cosi

Il governo possiede 3 opzioni per stabilire l’economia attraverso la manovra di finanza pubblica in

presenza di una recessione provocata dal calo degli investimenti privati

Opzione 1 aumentare la spesa pubblica ovvero aumentare G

Opzione 2 riduzione della tassazione ovvero ridurre T

Opzione 3 aumentare spesa pubblica e un aumento della tassazione ovvero aumentare G e T

Vediamo l’opzione 1 dunque un aumento di G significa che lo stato spende di piu per acquistare

beni e servizi

L’opzione 2 prevede dunque una riduzione T ovvero delle tasse

L’opzione 3 prevede dunque un aumento dello stesso ammontare G e T

IL PROBLEMA DELLA CRESCITA

In macroeconomia la parola crescita viene utilizzata in una doppia concezzione ovvero la prima

concezione parla di crescita e di tasso di crescita in un ottica di breve/medio periodo ovvero ottica

congiunturale mentre la seconda concezione riguarda il lungo periodo

Quando si parla di politiche per la crescita si guarda alla prospettiva di medio/lungo periodo che si

guarda ovvero a cio che il governo puo fare per alzare il tasso di crescita e portare l’economia su

una traiettoria migliore in termini di crescita

La crescita rappresenta dunque un aumento progressivo del benessere materiale degli individui nel

tempo ovvero l’aumento del pil a prezzi costanti nel tempo e dunque la crescita economica è un

obiettivo della politica economica in quanto legato al pil ci sono dunque reddito procapite,consumi,

occupazione e quindi un miglioramento degli standard materiali e il benessere delle persone

Per individuare quali politiche possano favorire la crescita economica possiamo considerare un

modello di impostazione keynesiana di crescita composto da 4 equazioni

1 equazione ovvero K=kY

stabilisce un rapporto di proporzionalità tra il pil in termini reali (Y) e lo stock di capitale disponibile

nell’economia (K grande)

Il legame tra i due passa per un coefficiente k(piccolo) è un coefficiente tecnico che misura la

quantità di capitale necessaria a produrre 1 unita in piu di reddito

In questo modello K ed Y variano alla stessa velocità

2 equazione ovvero S=sY

Questa seconda equazione riguarda i risparmi che sono proporzionali al reddito attraverso un

coefficiente s(piccolo) che rappresenta la propensione marginale al risparmio

3 equazione ovvero I= K= k Y

Questa terza equazione riguarda gli investimenti che rappresentano una variazione dello stock di

capitale (delta k)

Per capire meglio il legame tra investimenti e stock di capitale dobbiamo considerare 2 periodi T1 e

T2 dove nel primo periodo abbiamo un determinato stock di capitale che tende a deprezzarsi

secondo un tasso di ammortamento che senza gli investimenti porta tale stock nel periodo T2 a non

avere valore

Gli investimenti rappresentano dunque un modo per contrastare l’ammontamento

Gli investimenti lordi si realizzano nel corso dell’anno e si aggiungono allo stock di capitale per

formare lo stock di capitale nel periodo successivo T2

Gli investimenti netti si misurano tramite la differenza tra gli investimenti lordi e l’ammortamento

dello stock di capitale

4 equazione ovver S=I

Questa quarta equazione rappresenta una condizione di equilibrio tra risparmi e investimenti

Dunque queste 4 equazioni attraverso una serie di passaggi ci permette di determinare il tasso di

crescita di equilibrio dell’economia che è dato dalla propensione marginale al risparmio fratto il

coefficiente di capitale prodotto ovvero y=s/k

Questa formula ci consente di identicare due motori delle crescita economica ovvero da un lato il

risparmio che diventa investimento mentre dall’altro lato la produttivita del capitale

POLITICHE PER LA CRESCITA

Abbiamo diverse politiche per la crescita economica e una di queste vede la presenza di una serie

di politiche per la crescita economica finalizzate a promuovere L’accumulazione del capitale fisico

Dunque rientrano all’interno di questo primo ambito una serie di misure ovvero

1) detassazione degli utili reinvestiti nell’impresa

2) sussidi e incentivi fiscali a favore del rinnovo degli impianti

3) incentivi fiscali all’investimento azionario oppure riduzione della progressività per non penalizzare

i percettori di redditi piu elevati

4) creare tax free zones ovvero zone di un paese all’interno del quale le imprese non pagano le

imposte

Il secondo ambito generale vede dunque un miglioramento delle infrastrutture materiali e immateriali

in quanto tale miglioramento agevola la crescita economica

Ciò viene fatto attraverso una serie di misure ovvero

1) creazione di infrastrutture come beni pubblici utili ad agevolare la mobilita della persona,delle

merci e delle informazioni

2) investimenti pubblici come rimedio contro la disoccupazione di massa nell’ottica keynesiana

3) investimenti pubblici in infrastrutture come fattore che promuove la produttivita del capitale

Il terzo ambito generale riguarda la ricerca scientifica e tecnologica e l’istruzione a sostengo della

formazione della forza lavoro e all’accumulazione di capitale umano

Ciò viene fatto attraverso una serie di misure che si collegano con la politica industriale come la

conoscenza intesa come bene pubblico ovvero il trasferimenti di conoscenza in luoghi di università

e centri di ricerca attraverso insegnamenti oppure produzione propria di idee e conoscenze

Sono presenti inoltre delle partnership tra settore pubblico e privato finalizzate all’obiettivo comune

di produzione di conoscenza scientifica e facilitarne il trasferimento sul piano tecnologico

Infine abbiamo la scuola con una serie di politiche educative per facilitare l’ingresso agli studi

universitari e il mondo del lavoro

Sono presenti tuttavia altre politiche come ad esempio una serie di politiche per promuovere

l’efficienza del sistema giudiziario, politiche della concorrenza ed infine politiche a promuovere il

finanziamento degli investimenti FINANZA PUBBLICA

Le manovre di finanza pubblica servono a 1) stabilizzare l’economia nel breve-medio periodo

adottando misure espansive del bilancio pubblico e della domanda aggregata quando l’economia

rallenta e adottando misure di segno opposto quando l’economia cresce troppo rapidamente 2)

promuovere la crescita dell’economia nel medio-lungo periodo dosando G,TR e TAX con l’obiettivo

di incentivare l’accumulazione del capitale,l’innovazione e l’efficienza del sistema produttivo

Dunque stabilità e crescita sono obiettivi congiunti della poltica fiscale e di bilancio e per i paese

che appartengono nell’ue il processo di determinazione del bilancio pubblico è soggetto ad alcune

regole comuni che sono definite a livello europeo che rientrano dentro il patto di stabilita e crescita

Nel momento in cui un gruppo di paesi appartenente all’Ue decide di legarsi più strettamente anche

nell’unione monetaria europea decidono di adottare un codice comune di comportamento i cui

obiettivi sono

1) sostenere politiche statali attive

2) rendere possibili l’opera re degli stabilizzatori automatici

3) assicurare la sostenibilità dei debiti pubblici

4) impedire ai singoli paesi di adottare politiche di bilancio rischiose

Dietro le regole del patto di stabilita e crescita c’è l’obiettivo di limitare i rischi di spiazzamento

finanziario, contenere il deficit per limitare i rischi d’inflazione e limitare i rischi d’instabilità finanziaria

La storia delle regole europee in materia di finanza pubblica coinvolge molteplici attori

1) Abbiamo da una parte gli attori primari che agiscono sul piano europeo come il parlamento

europeo,la commissione europea,strutture tecniche come l’eurostat e attori che agiscono sul piano

nazionale come governi e parlamenti

2) abbiamo la BCE ovvero la banca centrale europea che ha il compito di vigilare su moneta e

finanza che ha il divieto di sostenere con l’emissione monetaria il finanziamento del deficit del

bilancio pubblico

3) abbiamo gli investitori internazionali ovvero quelli che mettono capitali nell’eu

Dunque ogni stato membro dell’unione europea nel stabilire le proprie politiche di bilancio deve

sottoporre tali politiche alle autorità europee e ottenere da esse un approvazione

Queste regole europee di finanza pubblica si sono sviluppate nel corso del tempo

1) Nel 1992 trattato di Maastricht, trattato che ha dato il via alla nascita dell’eu e a portato

successivamente all’unione monetaria con la stabilizzazione di 5 criteri di convergenza da rispettare

da tutti i paesi desiderosi di entrare

Questi criteri sono ancora in vigore 2 dei quali riguardano il deficit e il debito pubblico come ad

esempio avere un rapporto fra deficit e pil inferiore al 3% e rapporto tra debito pubblico e pil

inferiore al 60%

2) A giugno del 1997 viene firmato ad Amsterdam il patto di stabilità e crescita dove vengono

ribadite le soglie di Maastricht ma viene aggiunto qualcosa ovvero non piu 3% e 60% ma l’impegno

di tutti i paesi a realizzare il pareggio strutturale di bilancio ovvero in media tutti i paesi devono far si

che G+TR=TAX ovvero se un paese vuole ridurre le entrate fiscali deve ridurre anche la spesa

publica oppure se un paese vuole aumentare la spesa pubblica deve aumentare la tassazione

Dentro il patto di stabilità e crescita ci sono due parti che si chiamano il braccio preventivo e il

braccio correttivo

I paesi che violavano le regole del patto di stabilità e crescita venivano perseguiti con un braccio

preventivo che prevedeva

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Publisher
A.A. 2024-2025
15 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mirleo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Paesani Paolo.